I marry you with a red pen
Dedicata a chi crede e crederà sempre in
loro
Era stata una giornata
realmente dura, ma fortunatamente il
cattivo di turno non aveva creato molti problemi e Oliver stava tornando anche quella volta da
lei. Vivo e vegeto, e per Felicity non c’era niente
di meglio. Dopo Prometheus la città era relativamente
in pace ma il team continuava a fare il suo lavoro di protezione. Oliver e Felicity stavano bene, come
coppia, lei continuava ad essere colei che lo conosceva meglio di chiunque
altro, e lui lo stesso, si completavano.
Felicity lo vide entrare e poggiare il suo arco
nella teca per poi dirigersi verso di lei alla postazione computer.
“Sai Oliver, tutto il team è
a riposo stasera, tranne io, potrei protestare” disse Felicity
mentre gli andava in contro.
“Devo ricordarti che sei
stata tu a voler venire?” il mezzo sorriso con quelle fossette poco accennate
era una delle cose che Felicity amava di più di lui,
una parte egoistica era felice che lo riservasse solo a lei.
“Colpita! Ma comunque andrò a
protestare dal sindaco per gli straordinari che mi fai fare”
“Sarà molto felice di
ascoltarti te lo posso assicurare” le loro bocche si sfiorarono in un morbido
bacio, che sapeva di casa, perché
erano loro due e questo bastava.
“Mi cambio e andiamo a casa?
chiese Oliver
“Si da il caso che io abbia
avviato l’aggiornamento ai computer e ci vorrà ancora un pochino di tempo, però
tu vai pure so quanto sei stanco” la
faccia di Felicity era realmente dispiaciuta e Oliver
non poté fare a meno di trovarla tenera. A pensarci bene quello era un
aggettivo che non usava spesso, anzi, lo usava solo per lei.
“No, aspettiamo
l’aggiornamento e poi andiamo” Felicity gli diede un
altro bacio al volo e tornò a sedersi alla sua postazione. Oliver si allontanò
un attimo e ritornò da lei con un contenitore in mano.
“Oliver Queen, avevamo del
gelato al covo e io non lo sapevo?” il suo shock per una cosa del genere lo
fece sorridere ancora
“Beh, a mia discolpa questa
vaschetta è tutta per te” rispose lui porgendole la vaschetta e un cucchiaino
“A no, caro mio, tu mangi con
me” Felicity pensò che era una scena così familiare,
così quotidiana, una coppia che mangiava il gelato insieme, tralasciando il
fatto che erano nel covo del team Arrow circondati da frecce e pistole e che il
lui in questione era proprio vestito in pelle verde.
“A che pensi?” chiese Oliver
“Al fatto che mi sento felice
e voglio sapere cosa ho fatto per meritarmi questa vaschetta di gelato”
“Tu non hai bisogno di fare
nulla per meritarti una vaschetta di gelato. O qualsiasi altra cosa.” gli occhi
con cui la guardava erano pieni di amore
puro e Felicity qualche volta era arrivata a
chiedersi se lei era capace di contenere tutto l’amore che quell’uomo provava
per lei, e soprattutto se era abbastanza per l’uomo meraviglioso che aveva
accanto.
Lei gli sorrise dolcemente e
chiese in tono scherzoso : “Cosa devi farti perdonare Oliver Queen?”
“Devo per forza aver
combinato qualcosa?”
“Ah ho capito vuoi vincere il
premio «miglior fidanzato dell’anno»”
“Felicity
ti ho semplicemente portato una vaschetta di gelato perché so quanto lo adori”
“ E io adoro te per questo.
Dove potrei trovare un uomo così sexy vestito in pelle verde che mi porta una
vaschetta di gelato?”
“Fino a pochi giorni fa
pensavo mi trovassi più sexy mentre indossavo una camicia con le maniche
arrotolate. Mi stupisci Felicity” era così libero con
lei, non c’era più nessun muro tra loro.
“Oh andiamo sei sexy sempre e
lo sai, non fare finta di non saperlo. Vestito di pelle, con la camicia, senza
nulla addosso.. e io starò zitta che è meglio” e poi scoppiò a ridere. Una
risata che era musica per le orecchie di Oliver, e grazie alla quale capiva che
tutto stava andando bene, poteva ascoltarla all’infinito. Mentre Felicity
guardandolo sentiva una vera armonia,
c’era un senso di pace. Era tutto perfetto. All’ improvviso come se le si fosse
accesa una lampadina nella testa, poggiò il cucchiaino con il quale stava
mangiando il gelato nella vaschetta , si alzò di scatto e prendendo la penna rossa dal porta penne vicino ai
suoi computer si mise di fronte ad
Oliver:
“E’ tutto così perfetto, io e
te. Io sono anti convenzionale quindi lasciami fare. Tu sei l’uomo che mi ha
sempre capita, forse più di me stessa, l’uomo che conosce ogni piccola parte di
me, quello che sa quanto amo il gelato, quello che mi stacca dal computer
quando sono troppo stanca, il fidanzato perfetto che mi suggerisce di togliermi
i tacchi dopo una lunga giornata perché si rende conto quanto i piedi mi
facciano male, e sei sempre tu quello che mi lascia la cena già cotta perché io
non sono in grado di cucinare, sei tu
quello che amo” Felicity si fermò un attimo
mentre Oliver la guardava con uno sguardo che non era amore ma andava oltre, e
cercava di capire quella meravigliosa donna cosa stesse cercando di
dirgli.
“Vogliamo passare il resto
della vita insieme e lo sappiamo entrambi” riprese Felicity
“E io voglio chiederti con questa penna rossa, se tu, Oliver Queen vorresti
rendermi così onorata di diventare finalmente mio marito. Lo so l’ultima volta
non è andata bene, ma questa volta andrà bene, nessuna sparatoria, nessun
segreto e..” Oliver si era alzato e le aveva poggiato entrambe le mani sulle
spalle e le guardava dritta negli occhi. Non si aspettava che quella bionda ed
esuberante della sua fidanzata gli avrebbe proposto di sposarlo, ma era una
cosa proprio «alla Felicity», lui era immensamente
felice e andava bene così.
“Felicity,
quello onorato dovrei essere io per averti accanto e perché tu hai scelto me.
Tu mi hai semplicemente aggiustato, hai aggiustato un uomo a pezzi. Tu sei il
mio punto di riferimento, la mia guida, la mia ancora di salvezza e sarò
ripetitivo, ma sei la mia luce e non
potrei andare avanti senza di te..”
“E’ un si?” Felicity era così
ansiosa di sapere, dopo tutti i precedenti non si sarebbe meravigliata se
Oliver non avesse voluto sposarla
Oliver le sorrise: “Se tu mi
avessi fatto finire di parlare, ti avrei detto si, che ti sposo” Lei gli gettò praticamente le braccia al collo e lui
la sollevò leggermente da terra. Erano la felicità. Quando Oliver la mise giù Felicity lo guardò con un sorriso a trentadue denti e
porgendogli la penna rossa gli disse: “Questa è tua, nessun anello ma una penna
rossa. Ehi non mi dirai che il tuo orgoglio maschile risente del fatto che io
ti abbia fatto la proposta?”
“No, va bene così, come hai
detto tu noi siamo anticonvenzionali. Il mio orgoglio resiste” l’importante
era che finalmente si sarebbero sposati
ed era da tanto che lui lo voleva
“Oh cielo! Oliver è una
tragedia” aveva quasi gridato lei, come se avesse realizzato chissà quale
sciagura
“Che succede?”
“Dovrò dirlo a mia madre, e
tu sai lei com’è, non posso affrontarla” Oliver l’abbracciò e le diede un bacio
sulla fronte: “ Felicity, respira. Ci occupiamo di tutto, insieme”
Due giorni dopo Felicity entrò nel covo che era stranamente silenzioso, e
vide che non c’era nessuno. Pensò che tutti sarebbero arrivati da lì a poco e
mentre si avvicinava ai suoi computer una cosa colpì la sua attenzione: era una
scatolina rossa con vicino un bigliettino, lo prese tra le mani le e lo lesse:
«Il
mio orgoglio maschile non risente del fatto che tu mi abbia fatto la proposta,
per quanto romantica sia la tua penna rossa proprio non posso tralasciare il
fatto che tu non abbia un anello. Ti amo.
Oliver.»
Felicity aprì la scatolina e scoprì che conteneva
uno splendido solitario con uno smeraldo incastonato, e notò quanto la scelta
della pietra fosse azzeccata, e mentre
si infilava quell’anello all’ anulare sinistro si ritrovò a pensare a quanto
già lo adorava e a quanto amasse ogni giorno un po’ di più l’uomo che glielo
aveva regalato.
Note dell’ autrice: Salveeeeee, sono finalmente tornata a scrivere sul fandom di Arrow, mi mancava davvero scrivere di Oliver e Felicity. Lo so che devo ancora finire la raccolta “Olicity Alphabet” e lo farò,
perché sono affezionata a quella raccolta, ma quando l’ispirazione chiama
bisogna rispondere. Sono stata via in sacco di tempo a causa di impegni,
università e vita reale. Spero che questo mio piccolo e pazzo esperimento vi
piaccia, come è piaciuto a me scriverlo, lo so che non è il massimo ma ci ho
provato. Mi farebbe piacere se mi lasciate una recensione, positiva o negativa,
sono aperta a ogni tipo di giudizio, e se siete arrivati fin qui, grazie per aver
letto, lo apprezzo molto.
Un forte abbraccio virtuale
Saku <3