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Autore: Dian87    08/02/2017    0 recensioni
Genere: pseudostorico
Quando un popolo torna a calcare la terra di un altro, non può che finire in uno scontro. Così Ka'han, scelta dalla sua gente, deve affrontare il popolo della luce in modo da allontanarlo per sempre.
Storia partecipante al contest “Divinità dell’Olimpo” Indetto da Dollarbaby sul forum di EFP.
Genere: Generale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO - L'ALBA DI UNA NUOVA ERA

Olai sentì un tocco delicato. Si sentiva cullata come quando era tra le braccia di sua madre.

«Madre Celeste, mi stai portando a casa?» mormorò, con gli occhi ancora chiusi.

Nessuno le rispose, ma quel moto ondeggiante stava continuando. Si fece forza ed aprì gli occhi, vedendo gli alberi che ondeggiavano davanti a lei alla luce della luna piena.

 

***

 

Cercò di riaprire gli occhi, stava ancora ondeggiando, ma non vi erano più alberi e la luce lunare illuminava un prato.

Sentì che chiunque la stesse portando la stava per appoggiare al suolo.

Il movimento di un'asta causò un dolore così forte che perse di nuovo conoscenza.

 

***

 

«Azır men ölgön jok, gu...6»

Non riuscì a comprendere le parole, ma il tono era sicuramente sarcastico.

«Sen men üçün çeçüü kerek.» continuò la voce. «Siz mergençinin kurman bolup, ayılga alıp eç kanday kajeti jok.7»

Aprì gli occhi l'ennesima volta e vide un uomo chinato su di lei. Era alto, dannatamente alto... e la luce lunare che stava morendo illuminava il capo biondo.

L'uomo del pomeriggio...

«Beata Madre, dammi la forza...» sibilò, portando la mano al fianco nonostante il dolore.

L'uomo intercettò la sua mano, stringendola con forza.

«Ey, ey! Sen men üçün abdan oor, anı kabıl aluu üçün eç kanday kajeti jok!8» ribatté l'uomo.

Olai si cercò di puntare con un braccio al suolo, osservandolo negli occhi chiari, esattamente gli stessi di quel pomeriggio.

«Eger ruh bolso, men oylogondon alda kança köp adam bar... 9» l'uomo portò la mano sul petto. «Caspian.»

Olai rimase immobile al vedere l'atteggiamento calmo e pacato dell'uomo... eppure avrebbe dovuto approfittarne visto che aveva ucciso i suoi compagni e lei non aveva armi.

«Madrikel seni abdan jek emne üçün ruh emes, bar?10»

«Perché non mi finisci?» gli chiese, sospettosa.

«Ah, karışkır tilin jep sen.11» rispose, portando la mano a scostarle una ciocca di capelli dal viso.

Olai lentamente si rimise in ginocchio, cauta, anche se il dolore era sempre più forte. Riuscì a portare la mano alla faretra sul fianco e ad estrarre una freccia, impugnandola con decisione.

Caspian alzò le mani e scosse la testa.

«Jok.12»

La giovane alzò lo sguardo alla radura e vide ad oriente il cielo tingersi di rosso. Decise di alzarsi in piedi.

«Non posso lasciarti in vita.» alzò la freccia verso l'uomo che restava con le mani in alto. «Distruggerete tutto quanto. Dovete andarvene o morire.»

Una fitta si levò dalla gamba ferita, facendola crollare in ginocchio. Non riuscì a toccare il suolo perché si ritrovò tra le braccia dell'uomo, il cui sorriso era rassicurante. Spostò lo sguardo sui dintorni e vide un cervo brucare tranquillo ai margini della radura.

«Olai.» si decise a presentarsi, spostando lo sguardo sull'uomo.

«Caspian.» ripeté l'uomo, tenendola stretta.

Levò una delle mani che la tenevano e prese in mano il bastone che lei aveva visto al fianco degli uomini. Caspian sentì irrigidirsi Olai e scosse la testa.

«Kanjar.13» indicò, porgendoglielo.

«Kanjar.» ripeté lei, prendendolo in mano.

Olai indicò il cervo.

«Cervo.»

Le stava balenando in mente un'idea, forse uccidere ed essere uccisi non era la sola cosa che poteva fare per salvare il suo popolo.

«Ka'han dei Nattmänniskor.» abbassò la mano che teneva sia la freccia che il pugnale.

«Caspian dei Künbaldarı.»

***

NOTE:
6) «Non morirmi proprio ora, eh...»
7) «Devi accontentarti di me.» «Non è il caso di portarti al villaggio, visto che hai ucciso i cacciatori.»
8) «Ehi, ehi! Non c'è bisogno che te la prenda così!»
9) «Se sei uno spirito, sei decisamente più umano di quanto pensassi...»
10) «Non sei uno spirito, come mai Madrikel vi odia tanto?»
11) «Ah, il lupo non ti ha mangiato la lingua.»
12) «No.»
13) «Pugnale.»

  
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