§ La maledizione di russia §

 

Sei stato uno stupido.

Sì, solo uno stupido.

Come soltanto avevi potuto pensare di potermi sconfiggere?

Il Giappone non si piegherà MAI.

Non mi sono piegato davanti a te, Russia, e Port Arthur era in mio possesso.

Sentito Russia? Hai perso. Hai perso tutto quanto, e ora strisci nella neve arrancando, cercando di tornare a casa sano e salvo. Il gelo ti avvolgerà nella sua stretta e non ti salverai.

Che fatica, eh?

Per un Paese piccolo come il mio, è stato un onore schiacciare un Paese tanto grande quanto il tuo.

Il mio Paese con questa vittoria è diventato una Grande Potenza Moderna. Proprio così.

Starai ancora strisciando Russia? La Manciuria e la Corea ormai sono mie. Le nostre armi sono state le più potenti, le più avanzate, rispetto alle vostre.

È stato così facile… Russia. Terribilmente facile …

Ma 18 anni dopo…

Come potrei, e dico potrei, dimenticare la tua faccia soddisfatta e i tuoi occhi freddi mentre osservavi il mio Paese morire?

Nella mano destra tenevi il tuo Kalashnikov, nell’altra, in quella sinistra, un girasole.

Mentre cercavo di salvare la mia gente dalle macerie del terremoto, tu eri lì, davanti a me, col tuo viso trionfale, sorridente e limpido.

Dunque, adesso sono io che sto strisciando nel vano tentativo di salvarmi e di salvare  il Giappone?

Distruzione. È questo che hai portato con la tua sconfitta, Russia. Cosa hai ottenuto ora, lanciandoci la tua Maledizione?

La Maledizione di Russia… o Sciagura, come volete chiamarla … Per me, Giappone, è stata un’enorme disgrazia.

18 anni dopo, eh? In questi 18 anni volevi la tua vendetta, vero Russia? La guerra che volevi vincere alla fine l’hai persa. E in questi 18 anni? Il tuo Paese è stato attraversato da enormi crisi. E 18 anni dopo, hai gustato a pieno la tua vendetta, non è vero?

-Dio ci impiega 18 anni.- Dissi, con il tuo sorriso gentile ma sadico allo stesso tempo.

In quel momento si era alzato il vento, la polvere delle macerie si alzava da terra. Era fastidioso.

-Da parte della tua Maledizione.-

La tua voce era serena nonostante la morte che serpeggiava intorno a noi.

La tua voce mi raggelò il sangue.

-Ru… Russia…- Ero riuscito a portare in salvo una bambina, era ancora viva…

Tu, portatore di morte, la presi tra le braccia e l’appoggiasti a terra, dolcemente.

-Tutte le guerre portano morte.-

E ancora la tua voce mi attraversò il corpo.

-Quando i Mongoli distrussero il mio Paese portando morte e distruzione, io ero solo un bambino…-

I tuoi occhi lampeggiarono tristi, di colpo, per poi guardarmi come prima.

-Che cosa farai ora?- Mi chiese lanciandomi addosso il suo girasole. Lo presi in mano guardandolo.

Strinsi il bel fiore nella mano, per poi guardare Russia. Com’era imponente …

Quanto odiavo, e odio ancora, quando sorridi in quel modo… Quanto odio!

Si alzò ancora il vento, la polvere si alzò anch’essa. Quando riaprii gli occhi, tu eri sparito, e i petali del girasole  che mi avevi lanciato si erano sparsi attorno.

Cavoli… adesso sono io, che sto strisciando davanti a te …

 

L’angolino di Eagle:

Sono tornata con un’altra One-shot! Volevo ringraziare tutte coloro che mi hanno recensita^^ Grazie mille!

Mi piace molto scrivere fic su Russia. Non si era notato, eh? ^^’’’ Spero che anche questa fic non faccia troppo schifo … Vi prego, siate clementi con me ><’’’ Kissoloni a tutti!