E’. Cedric è. Inutile piangere, inutile disperarsi. Cedric è. E’ qui con me. Amore mio, sei qui con me. Nonostante te ne sia andato, nonostante tu abbia lasciato questo splendido dono che è la vita, tu vivi in me. Amore mio, sei. Te ne sei andato una sera di giugno, all’ inizio dell’ estate. Una sera che mi sembra un ricordo, e invece si tratta solo di ieri. Non riesco a smettere di piangere, il tuo ricordo mi illumina la mente. Dico cose senza senso, lo so, ma è il senso che sto cercando. Perché, mi chiedo, ti hanno strappato via da questa vita? Qual’ è il senso della tua morte? Forse un angelo si è innamorato di te e non ha saputo, come me adesso, stare senza te. Senza il tuo viso dai lineamenti delicati, senza i tuoi occhi di un grigio profondo, senza i tuoi capelli di dolce miele nessuno può vivere. Forse ha avuto paura che il ti rubassi a lui e ti ha voluto prendere adesso senza rischiare che tu ti innamorassi di un’ altra, di me. Troppo tardi. Te ne sei andato durante l’ ultima prova del torneo, sei sparito in quel labirinto maledetto e non ne hai più fatto ritorno. – Torna vincitore! - , ti dissi. Non sapevo che non saresti tornato, né vincitore, né saresti. Ma tu sei ancora nel mio cuore, non dimenticarlo, Cedric! Tu sei ancora dentro di me e nessun angelo innamorato porterà via da qui il tuo ricordo! Nemmeno un angelo dagli occhi verdi… Che stupida, ho appena perso il ragazzo che amavo, che amo, e sto già pensando di rifarmi una vita. Non posso. Non voglio. Non devo. Devo continuare a star, male, devo continuare a pensarti, devo continuare ad amarti! Ma tu lo vorresti? A te piacerebbe vedermi così? Harry… Eravate come nemici, ma eravate amici. Nemici nelle sfide, amici nella vita. E cosa succederebbe se io mi mettessi con Harry, cosa penseresti tu, mio piccolo angelo, vedendomi da lassù? Ti dispiacerebbe che la ragazza che amavi si mettesse con un tuo amico? La odieresti? O saresti contento perché lei stesse con un tuo amico e non con uno qualunque, magari un deficiente che passa da ragazza a ragazza e la facesse solo soffrire? Tu non eri così. Agli occhi di tutti sembravi un ragazzo che si faceva regalare i voti, che non aveva amici, che non gliene importava nulla, dei sentimenti: ma eri intelligente, non avevi solo gruppi di ammiratori intorno, sapevi amare. Sì, sapevi amare, lo sapevi fare e l’ hai dimostrato, hai vissuto a pieno la vita. La vita e il tempo, come diceva Seneca, sono due cose diverse: un uomo può vivere fino ad ottant’ anni e non aver capito niente della vita; un ragazzo, invece, può vivere anche solo fino a diciotto anni, ma averne vissuto come uno di ottanta. Tu hai vissuto, hai saputo vivere. Se c’ era un problema, tu lo affrontavi subito, senza indugiare, e non esitavi a dare una mano a chi era in difficoltà. Te ne sei andato, amore, ma sappi che tu vivi, vivi in me. Ti scrivo questa lettera e piango, perché non riesco a dimenticarti. Posso. Devo. Ma non voglio. Sii. Ti amo. Cho