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Autore: Knock    02/06/2009    0 recensioni
Chiuse gli occhi per un istante assaporando quella piccola occasione, al buio sembrava l'amasse ancor di più. Piccole e fluorescenti luci gli abbagliavano la vista una volta aperte le palpebre e trovatosi davanti due immensi burroni pieni d'acqua limpida, quali erano ombrati talmente lievemente da quasi non farci caso dalle lunghe ciglia, questo provocava un delizioso scurimento della parte superiore delle iridi di Frodo. La testa dell' ultimo di poggiò delicatamente sulla spalla di Sam, strusciando le guancie sul tessuto ruvido del mantelletto. Le sue gote avevano preso talmente tanto rossore che quasi si confondeva con le bacche velenose che spuntavano colorate tra i cespugli. -"Sam! Sembri una fragola, tanto sei rosso!"- lo prese in giro l'altro, ridendo spensierato. Adversement: Frodo\Sam sdolcinata ù_ù
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frodo, Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia non è scritta a scopo di lucro, purtroppo Sam, Frodo e tutta la Compagnia dell' Anello non mi appartiene e purtroppo tutti i fatti descritti qua sotto sotto di mia pura invenzione.

Field Marigold in Lothlórien.







-"Padron Frodo, padron Frodo!"- gridò il piccolo Samvise Gamgee, riportando all'attenzione il suo compagno.-"Guardate, guardate al di là del lago!"-
Davanti alla piccola barca si apriva una distesa d'erba verde come il riflesso che avevano le foglie nell'acqua, verde come parse a Sam di intravedere una libellula tra le fronde e le felci, che si muoveva lenta.
Questi la seguiva con gli occhi color nocciola spalancati, con le ciglia distese che facevano solletico alla pelle, le labbra socchiuse e rosee si arresero ad un sorriso.
-"Siamo arrivati."- annunciò Gandalf il Grigio, sollevando il bastone da terra e dirigendosi verso Frodo.
-"Che posto è questo?"- disse lo Hobbit, strappando un morso al pan di via che teneva tra le mani sporche.
-"Lothlòrien."- il vecchio guardò davanti a sè, borbottando frasi incomprensibili con voce roca.
Non appena arrivati a riva, la Compagnia dell' Anello toccò terra come se questa fosse immacolata, stando ben attenti a non pestare fiori o piccoli insetti che si trovavano innocenti sul loro cammino.
Sam rimase per un attimo in contemplazione della natura che lo circondava, un' intensa tonalita di ogni colore si intrufolava nelle sue cornee dandogli un leggero fremito.
Si voltò quando uno schizzo d'acqua gli bagnò il viso.
-"Coraggio, vuoi restare lì impalato?"- gli danzò attorno Frodo, canzonandolo.
-"No, padron Frodo. Stavo solo ammirando gli alberi, mai visti di così rigogliosi. Non credete anche voi?"- balbettò questi, passando i suoi occhi su ogni centimetro del viso del compagno, incerto quando gli raggiunsero le iridi ghiacciate.
L'altro semplicemente sorrise e strusciò il piede nudo contro il terriccio bagnato, sporcandolo, se era possibile, ancor di più.
-"Dobbiamo proprio continuare questa storia? Sì, insomma non si potrebbe lasciare in mano di qualcun'altro l'anello?"- esitò quello dai capelli color del miele.
Subito il sorriso del piccolo Baggins si spense, lasciando spazio ad un espressione corrucciata, irritata si poteva ben dire.
-"Che vuoi dire? Dobbiamo? Se hai paura torna pure a casa, Sam. Questo è compito mio e devo portarlo a termine. L'anello va distrutto e quello che lo distruggerà sarò io, sia ben chiaro."- parlò buttando giù le spalle e sollevando la testa riccioluta.
-"No, non intendevo questo...se...sì insomma s-se dovesse succedervi qualcosa io non me lo perdonerei mai."-
-"Ah, è così? Tieni così tanto a me?"- il moro lo guardò con esitazione, ma con briciole di finto rancore nello sguardo.
-"Padron Frodo io..."-
Non ebbe il tempo di finire la frase che le braccia di Frodo gli furono attorno al collo, forti e profumate.
Tutto di lui era profumo.
I capelli erano profumo.
Il petto era profumo.
La bocca.
Il collo.
Chiuse gli occhi per un istante assaporando quella piccola occasione, al buio sembrava l'amasse ancor di più.
Piccole e fluorescenti luci gli abbagliavano la vista una volta aperte le palpebre e trovatosi davanti due immensi burroni pieni d'acqua limpida, quali erano ombrati talmente lievemente da quasi non farci caso dalle lunghe ciglia, questo provocava un delizioso scurimento della parte superiore delle iridi di Frodo.
La testa dell' ultimo di poggiò delicatamente sulla spalla di Sam, strusciando le guancie sul tessuto ruvido del mantelletto.
Le sue gote avevano preso talmente tanto rossore che quasi si confondeva con le bacche velenose che spuntavano colorate tra i cespugli.
-"Sam! Sembri una fragola, tanto sei rosso!"- lo prese in giro l'altro, ridendo spensierato.
Il biondo, non sapendo dove guardare per l'imbarazzo, si girò dall'altra parte e porse lo sguardo verso il lago, dove piccole goccie di pioggia vi si tuffavano, ritrovando il loro habitat.
Anche i loro capelli e le loro vesti presto si bagnarono e rimasero in silenzio, ognuno con i suoi pensieri.
Sebbene la bassa statura, Frodo riuscì ad arrampicarsi tra i rami di una quercia vicina prendendo la mano dell'altro che lo seguì, inciampando non poche volte sui suoi stessi piedi.
Si sedettero di fronte, il moro poggiava la schiena sul legno ruvido e sicuro dell'albero e i piedi penzolavano nel vuoto.
-"Padron Frodo, voi non avete paura di cascare?"- sussurrò Sam, aggrappandosi a qualunque cosa avesse attorno.
Lo Hobbit si perse in una fragorosa risata.
-"Non dirmi che soffri di vertiggini, giardiniere."-
-"Il vuoto mi rende panico."-
Frodo faceva di tutto pur di catturare lo sguardo fuggente di Sam, si sporgeva in avanti, a destra e a sinistra fino a quando non dovette alzargli il volto con due dita per notare i suoi occhi lucidi.
-"Non ho paura, Sam."-
-"Neanche della morte? Non avete paura di morire, di lasciare i vostri cari?"-
-"No."-
A quella risposta il fedele Gamgee si sentìì vuoto in petto, deluso dalle parole dell'amico.
Spostò la mano su di un ramo e fece per scendere quando la voce dell'altro lo richiamò.
-"Perchè potrei morire per te."-
Nel silenzio si udì solo un lieve sussultò provenire dai polmoni del biondo.
Ed un sordo schiocco di labbra, quando i due corpi si incontrarono.
Un casto bacio unì i respiri dei due amici.
Quando le calendule fioriranno a Luthlòrien si ricorderanno tutti questi suoni, tutti questi colori, tutti questi profumi e tutti questi sapori.
-"Vi amo, Padron Frodo"-
  
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