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Autore: ckofshadows_    09/02/2017    3 recensioni
In un'accogliente caffetteria in una piccola città, un ragazzo con bellissimi occhi azzurri siede allo stesso tavolo ogni giorno, come se stesse aspettando qualcosa, o qualcuno. Blaine si sente in dovere di sedere e parlare con lui... e scopre l'inimmaginabile.
*********
Questa storia è una traduzione!
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell’autrice :

So che molti lettori avranno perso la speranza di un finale per questa storia, e non li biasimo.

Ma davvero la finirò .

Mancano ancora circa due capitoli più un facoltativo epilogo.

Mi dispiace davvero tanto che ci sia voluto tutto questo tempo  per pubblicare questo capitolo, ma più il tempo passava più sentivo la pressione di renderlo perfetto.. e non mi veniva mai perfetto.

Così ho pensato che aveva più senso fare semplicemente del mio meglio e finire la storia, piuttosto che lasciarla per sempre incompiuta.



“Blaine!”

Alzo lo sguardo dalla rivista e vedo Kurt e Anya entrare dalla porta allegramente, i loro nasi rossi per il freddo esterno.

“Hey! Sei tornato!”

“Abbiamo finito di fare compere un’ora fa, ma poi ci siamo spinti fino alla pasticceria Magnolia per prendere un dolce per stasera” dice Kurt, raggiante, “Delle mini cheesecake ci credi? Noci e caramello, red velvet, Key lime* e alla vaniglia.”

“Ed ha intenzione di mangiarsele tutte” aggiunge Anya scherzosamente.

Kurt alza le spalle con un timido sorriso.

“Potrei chiedere di assaggiarne altri..”

Si dirigono entrambi in cucina, le braccia cariche di buste delle spesa e dai vestiti che hanno acquistato.

Da quando siamo arrivati a New York, Kurt ha legato molto con la ragazza di Rob.

Anya è un agente immobiliare con orari di lavoro molto flessibili, così aveva trascorso ogni giornata di questa settimana , portando Kurt con se in giro per la città.

“Blaine… ho visto l’annuncio di uno spettacolo Off-Broadway del “Mercante di Venezia” urla Kurt dalla cucina, “ ti va di andarci questo fine settimana?”

“Ah.. no.. non importa..” urlo di rimando e diventano entrambi silenziosi.

“Forse un’altra volta” aggiungo  e credo che abbia funzionato , perché si rimettono a chiacchierare di nuovo.

Tutto sembra andare avanti velocemente, da quando i nostri genitori ci hanno dato i biglietti per New York.

Prima che riuscissi anche solo a riprendere fiato, il nostro aereo stava atterrando a La Guardia* con Rob ed Anya che ci salutavano mentre eravamo al ritiro bagagli .

Kurt scese per le strade della città il più rapidamente possibile, divertendosi ad esplorare e ad imparare quanto più possibile su New York. 

Sembra davvero felice qui.

Ed io amo vederlo felice.

Finirono di sistemare il cibo in frigorifero ed in dispensa, e poi tornarono in salotto; io sono accoccolato sul divano con una copia di Entertainment .

Quando Kurt si lasca cadere sul divano accanto a me, sollevo il braccio in modo che possa rannicchiarcisi sotto.

“Voi due volete farmi vomitare” dice Anya , ma il suo sorriso affettuoso la tradisce.

Soffia un bacio a Kurt, prima di andarsene per far visitare una casa in affitto. 

Siamo soli ora.

Questo è il mio momento preferito di tutta la giornata, quando Rob è ancora al lavoro ed io e Kurt abbiamo l’appartamento tutto per noi.

Lancio la rivista sul tavolino e mi chino a baciare Kurt profondamente, prendendo il suo volto tra le mani , muovendo la lingua nella sua bocca.

Dopo qualche minuto, Kurt si allontana.

“Bene..” dice, leggermente senza fiato, “ Sei diventato davvero bravo in questo.:”

“Mi sono allenato mentre eri a fare compere” replico , mettendo su un’espressione innocente sul viso, “ con il portiere”.

“Gary?”

“No.. Eugene..”

“Ha tipo cent’anni..” ansima, fingendo di essere offeso..

“L’amore non ha età , Kurt”

Cerca con scarso entusiasmo di colpire la mia spalla e finiamo per fare una piccola lotta, fin quando non ricominciamo a baciarci di nuovo.

Non mi stancherò mai di questo; sentire le sue labbra ed il suo corpo arrendevole contro il mio , le mie mani scendono sempre più in basso fino ad afferrare il suo sedere..

“Okay” dice , rimettendosi a sedere.

La mia mano scivola via dal suo culo ingoiando un’obiezione. 

Kurt si passa una mano tra i suoi capelli perfetti, le guance persino più rosa di quando era rientrato.

“Dobbiamo parlare di appartamenti”.

Sento il cuore sprofondare.

“Proprio adesso?”

“Beh.. insisti nel palpeggiami nel salotto di tuo cugino che potrebbe rientrare da un momento all’altro.:”

“Lavora fino alle otto stasera, ci ha già avvertito” borbotto, ma mi siedo anche io.

“Abbiamo visitato parecchi posti oggi, mentre facevamo shopping. 

Anya ha sempre notizie fresche per i nuovi appartamenti quotati, per il suo lavoro. 

Abbiamo tante grandi opzioni tra cui scegliere, appositamente per il nostro budget.”

“Non hai intenzione di rifare tutto l’appartamento vero , tesoro?”

Allungo la mano per afferrare la sua, desiderando per la centesima volta che il mio anello fosse al suo dito.

“Certo che no.. ma visto che il Signor Adams alla fine ci ha dato molto più denaro di quanto ci aveva promesso, si apre davanti noi un mucchio di possibilità in più”.

Scuote la testa, attorcigliando le dita alle mie distrattamente.

“Ancora non riesco a crederci.  Ci aveva detto che ci avrebbe dato un milione di dollari a testa e poi ce ne ha dato un milione e mezzo.

Cosa credi che gli abbia fatto cambiare idea?”

Scrollo le spalle con espressione confusa, sperando che non riesca a capire.

La verità è che non credo che il Signor Adams abbia aggiunto dei soldi in più.

Un giorno ho sentito mio padre mormorare le coordinate bancarie al telefono e sono quasi certo che stava chiedendo di dividere la quota dei miei genitori tra me e Kurt.

Non ho parlato a Kurt dei miei sospetti, perché lui ha davvero bisogno di quei soldi.. i miei genitori no.

“Comunque.. abbiamo preso in considerazione un appartamento a Chelsea con dei pavimenti in legno” dice, “sono andato leggermente in estasi.:”

“ E la sicurezza?  Com'è il quartiere? Ed è ad un piano alto?”

“Il quartiere è davvero bello e molto sicuro” esita per un secondo , “ C’è una chiave per la porta principale ed una per la porta interna..:”

“Sai che preferirei ci fosse un vero portiere all’ingresso. A che piano è?”

“Uh.. il piano terra..”

“Kurt!”

“So che hai detto di non voler vivere al piano terra , ma aveva molte delle caratteristiche che sto cercando.. Ma in realtà..” inclina la testa , il fantasma di un sorriso appare in un angolo della sue labbra e sento il mio cuore appesantirsi.

“Ora che lo hai accennato.. abbiamo trovato un posto che spunterebbe tutte le voci dalla tua e dalla mia lista”.

“Oh.. davvero?” 

Capisco all’istante che ha cercato di imbrogliarmi.

Non mi avrebbe parlato di un appartamento con così tanti difetti se non avesse voluto parlarmi di uno molto più bello.

Gli faccio un sorriso smagliante.

“Parlamene”.

“Ho fatto delle foto” comincia quasi saltellando sul posto quando prende il cellulare, sbloccandolo ed aprendo la cartella delle foto.

“Questo è un loft ed ha anche il pavimento in legno. E’ al Village* in un palazzo con la sorveglianza all’ingresso principale ed in più ha un portiere alla reception.

Il loft è al 5° piano.”

Apro la bocca per fare una domanda, ma Kurt mi anticipa.

“L’ascensore c’è. 

Due in realtà. 

E non si posso usare senza una chiave”.

Mi porge il cellulare e sfoglio le foto, cercando di fermare il tremore alle mani.

L’appartamento è meraviglioso.

Era tutto quello che avevamo detto di volere.

Era un open space con splendide finestre ed un sacco di spazio.

“Gli attuali proprietari hanno ristrutturato il bagno lo scorso anno”, mi sta dicendo, e mi sforzo di sembrare interessato.

“Saremo all’ultimo piano, e questo significa che avremo un posto sul tetto tutto nostro, solo per noi.

Potremo metterci delle sdraio, o potremo iniziare a costruire un piccolo giardino urbano o potremo organizzare delle favolose e raffinate feste…”

I suoi occhi vagarono per tutte le possibilità per un momento, prima di battere le palpebre , indicando poi la foto successiva.

“Questa nicchia sul soffitto è uno spazio in più”

“Perfetto per i tuoi abiti fuori stagione” offro debolmente e lui sorride scorrendo verso la successiva foto dell’album.

“E guarda.. c’è anche una cucina completa con la cucina a gas ed il forno, ed ha abbastanza stanze così da poter sistemare dei materassi e poter far dormire qui i nostri amici quando vengono a trovarci..

E’ perfetto Blaine.

Ha tutto quello che vogliamo”.

“Quanto chiedono?”

“E’.. “ borbotta,, “ è solo un po’ più caro di quanto avevamo intenzione di spendere”.

“Quanto di più?”

“Umm… 50?”

“Kurt!”

“Blaine.. abbiamo i soldi. Abbiamo tantissimi soldi ora”.

“E ne abbiamo bisogno per il college.

E forse per pagare le bollette mentre faremo dei tirocini sottopagati.

E vogliamo anche creare un fondo fiduciario per l’università dei nostri figli un giorno, giusto?

L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è di gettarli al vento e poi desiderare di non averlo mai fatto”.

Prende il telefono, battendo le dita su una foto con tristezza e sento una morsa allo stomaco per il senso di colpa, quando Kurt si acciglia.

“Non sei mai venuto con me a vedere questi posti” dice , “ E’ davvero difficile fare questo tutto da solo. 

Certo, Anya aiuta, ma sembra che ogni volta che trovo un posto che mi piace e torno per parlartene, tu ti opponi”.

“Verrei se potessi” dico debolmente, “ Sono ancora in convalescenza , lo sai.”

“Lo so .. scusa”.

“Questa città è un po’ troppo per me in questo momento.

Sto anche affrontando la commozione cerebrale.”

“Lo so , amore. Lo so davvero. Non dovrei spingerti” il suo cipiglio si fa più profondo e la sensazione di colpevolezza che sento allo stomaco peggiora, e sento l’ansia risalire la schiena.

“Lo sai ..amo quando indossi questi pantaloni “Gli dico facendo scorrere la mano sul suo fianco, seguendo la linea della cintura.

Kurt si pavoneggia un po’.

“Oh?”

“Mm.. hmm” le mie mani scivolano veloci sotto la maglia per accarezzare la soffice pelle del suo stomaco e Kurt prende un respiro tremante.

“Ma li amo ancora di più quando li togli”.

Sorride e ruota gli occhi, ma c’è un rossore rivelatore sulle sue guance.

Gli piace quello che sto facendo.

“Perché ogni volta che cerco di parlarti di prenderci un appartamento da soli, vuoi fare sesso?”

“Voglio fare sesso con te non mi importa di cosa stiamo parlando”.

Le mia dita aprono abilmente il bottone dei suoi pantaloni e lo spingo fino a farlo appoggiare contro il divano, mentre mi muovo verso il basso, chinandomi poi per appoggiare la bocca sulla sue crescente erezione.

“Questo non ha.. ohhh..”

Kurt inclina la testa all’indietro quando abbasso i suoi slip e glielo prendo profondamente in bocca.

Ci sono volute due notti nell’appartamento di Rob prima che io e Kurt tornassimo di nuovo intimi.

Eravamo completamente vestiti la prima volta.

Due ore dopo, le nostre mani cominciarono ad avventurarsi sotto i vestiti per accarezzare ogni lembo di pelle che riuscivamo a trovare e non ci volle molto prima che fossimo di nuovo nudi insieme.

Da allora, siamo nudi insieme almeno due volte al giorno.

O più spesso, se potessi fare di testa mia.

Questa è una cosa che nessuno ti dirà mai sul sesso.

Una volta che hai cominciato a fare certe cose, non vorresti mai fermarti.

Rob ha due camere da letto, per fortuna ai due lati opposti dell’appartamento, così abbiamo un po’ di privacy la notte.

Quando siamo arrivati dall’Ohio ci disse che potevamo restare da lui per tutto il tempo che volevamo.

Io stavo pensando  ad un paio di mesi.. Kurt un paio di giorni.

E’ passata poco più di una settimana e posso dire con certezza che Kurt sta diventando sempre più impaziente.

Vuole che la sua nuova vita abbia inizio.

“Tu sei sicuro che Rob non torni a casa prima delle 8?” mormora Kurt, accarezzando i miei capelli dolcemente, mentre continuo a succhiarlo.

“Non è meglio se ci spostiamo in camera da letto?”

Mormoro in risposta e le vibrazioni lo fanno gemere e cominciare a spingersi nella mia bocca.

Sento un tintinnio di chiavi alla porta e mi stacco velocemente da lui mentre gli occhi di Kurt si spalancano.

“Aveva detto alle 8” gli dico con voce roca, tornando a sedermi mentre Kurt si tira su velocemente i suoi pantaloni.

Le sue guance sono in fiamme mentre Rob entra nell’appartamento con il cellulare premuto contro l’orecchio.

Sono sicuro che siamo spettinati e dall’aria colpevole, ma Rob va talmente di fretta che ci lancia a malapena uno sguardo.

“Lo so..” dice Rob, “il documento è nel mio ufficio, dammi solo un secondo .. lo so , Thomas.. ho tutto.. lo so..”.

Sparisce in corridoio, e Kurt ne approfitta per abbottonarsi i pantaloni.

Mi asciugo la bocca col dorso della mano e Kurt arrossisce ancora di più.

Non so dire se è furioso o eccitato.

Forse entrambi.

In un attimo, Rob riappare , stringendo in una mano una pila di fogli.

“Li ho qui , Thomas. Torno in ufficio in venti minuti” appoggia il cellulare sul petto per un secondo  e ci sussurra “non ti azzardare a macchiarmi il divano” prima di andare via.

Raggiungo di nuovo la patta dei pantaloni di Kurt, ma lui spinge via la mano.

“Devi imparare a capire la situazione. L’atmosfera è sparita.”

Afferra il telecomando , accendendo la Tv , scorrendo la programmazione per vedere cosa stanno trasmettendo.

“Dobbiamo recuperare le puntate di Project Runway” gli ricordo.

“Abbiamo bisogno di un posto tutto nostro” mi ricorda.




Ceniamo alle 8.30.

Tutto si fa più tardi a New York rispetto all’Ohio.

A casa, pranziamo a mezzogiorno e non è insolito sedersi a tavola per cenare prima delle 6.

Ora che siamo a New York , a volte non ceniamo prima delle 10.

I nuovi orari li ha decisi Kurt.

Non mi ci sono ancora abituato così nel primo pomeriggio mi preparo sempre uno snack.

Rob porta del cibo da asporto dal suo ristorante cinese preferito ed apriamo tutte le confezioni al centro del tavolo e, usando le nostre bacchette scegliamo degli assaggi di tutto.

Ad un certo punto , lancio un’occhiata a Kurt e vedo che ha un po’ di salsa hoisin* all’angolo della bocca.

“Hai qualcosa sulla bocca” gli sussurro.

Prende il suo tovagliolo , asciugandosi le labbra.

La salsa è ancora li, così mi chino verso di lui per togliergliela con un bacio.

Mi ringrazia con un gemito, ricambiando il bacio in modo più sporco.

Devo ammettere , è bello avere .. questi piccoli momenti con Kurt e la mia famiglia.

Non mi sarei sentito così libero di baciare Kurt davanti ai miei genitori, ma a Rob non importa.

Al massimo, distende la fronte quando vede quanto siamo felici insieme.

Ricordo la nostra stanza nell’appartamento di Rob in Ohio e mi chiedo quanto tempo avrà passato con noi prima dell’attacco.

Dopo cena, ci dirigiamo in salotto per una partita a Cranium*.

Tutto vogliono sempre Kurt nella loro squadra, perché è molto bravo sia nel disegnare che nel mimare, ma Rob , questa sera, riesce a reclamarlo per primo.

Io sono incastrato con Anya , che è molto brava ad indovinare le parole, ma è piuttosto penosa per tutto il resto.

“Una pala?”  almeno credo.. mentre arrotola della plastilina a forma di tronco e lo attacca ad una base piatta, “ una scopa?”

Scuote la testa, e arrotola un po’ di più la base alla fine.

Kurt inizia a ridacchiare ed anche Rob non può nascondere un sorriso.

“E’.. umm.. “ scuoto la testa, “ Anya.. sembra un pene”.

Solleva di scatto la testa.

“Cosa? No.. non lo sembra…”

“Lo sembra davvero invece” dice Rob “ ed ora ti restano solo 5 secondi”.

Anya cerca di appiattire un po’ le palle , cosa che fa rumoreggiare in modo buffo  Rob  e ridere ancora più forte Kurt. 

“Tempo scaduto” gracchia Kurt , mentre lascio cadere la testa tra le mani.

Abbiamo perso di brutto.

“Che cos’era?”

“Un martello”  Anya dice “ è stata molto dura”.

“Di sicuro.. sembrava duro” dice Rob ricevendo una cuscinata da Anya.

Kurt e Rob hanno vinto facilmente.

Anya porta le piccole cheesecake e le dividiamo tra noi.

Kurt si accoccola a me dopo, mormorandomi nell’orecchio che mi ama persino più di quanto ama la cheesecake, ed io lo stringo forte.

E’ una serata perfetta.

“Cosa ne dite di una passeggiata per la città per bruciare un po’ di queste calorie?” chiede Rob.

Sento Kurt iniziare ad allontanarsi per mettersi seduto.

Alla faccia della perfetta serata.

“Io ci sto.. “ dice Anya, “ Kurt , Blaine?”

“Sembra grandioso” interviene Kurt troppo vivacemente, “ Solo per un po’?”

Alzo lo sguardo e vedo la sua espressione speranzosa; prendo un respiro profondo.

Una piccola passeggiata.

Rob sarà li.

L’unione fa la forza.

Solo una piccola passeggiata.

“Okay”

Kurt sorride  eccitato e mi bacia su una guancia.

“Andiamo a fare una passeggiata in città”.

“Una piccola ..” gli ricordo.

Si era già diretto verso l’armadio per prendere la sciarpa perfetta.




Nessuno a Lima è in giro dopo le sette di sera, ma a New York , le strade sembrano sempre affollate di gente.

Rob ed Anya vivono nell’Upper East Side nel quartiere  Carnegie Hill*.

A loro piace perché è vicino ai loro amici e all’ufficio di Anya.

A me piace perché è a pochi passi dall’ospedale, in caso succedesse qualcosa.

Kurt era diventato davvero silenzioso quando gliel’ho detto, così non l’ho più menzionato.

Un taxi sfreccia accanto a noi e mi allontano velocemente dalla strada.

Kurt mi prende a braccetto .

“E’ tutto okay? “

“Certo”.

Inizia ad indicare alcuni negozi locali e dei ristoranti che aveva già visto.

“Li c’è il sarto dove ho preso questi pantaloni verdi che ti piacciono così tanto quando l’indosso..”

“Dovrò ringraziarlo un giorno.. Il tuo culo potrebbe fermare il traffico con questi pantaloni addosso”.

“E di la.. c’è invece l’unica lavanderia che Anya ci consiglia in questa zona.

Giura che possono smacchiare qualsiasi macchia di sangue da qualsiasi cosa”.

“Quanto spesso sanguina?” chiedo allarmato.

“Ogni mese… penso”.

“Oh.. giusto”.

Mi prendo un attimo per ringraziare di essere nato gay.

“Là invece è dove compriamo la frutta e le verdure.

Un intero negozio per un solo tipo di prodotto.. riesci a crederci?”

E’ raggiante , qui per le strade rumorose a chiassose di New York City.

Non ho mai visto i suoi occhi così luminosi mentre si guarda intorno e non sono l’unico che viene catturato da tutto questo.

Mentre ci dirigiamo in fondo all’isolato, noto quattro uomini che lo squadrano da capo a piedi con interesse.

Kurt alza lo sguardo e lo punta su uno di loro, lasciando il mio braccio per salutarlo.

“Hey.. Donnie..”

Il ragazzo si avvicina.

Sembra come se qualcuno lo avesse ritagliato dallo spot di Abercrombie* e lo odio anche prima che apre bocca.

“Hey bellissimo”.

Kurt arrossisce.

“Blaine.. lui è Donnie . Lavora per il fioraio dove ho comprato quei bellissimi narcisi la scorsa settimana.

Donnie, lui è Blaine, colui di cui ti parlavo.”

Il ragazzo annuisce verso di me per un attimo.

“Allora Kurt, hai pensato a quella esposizione di Guggenheim? Mi farebbe piacere farti fare un giro qualche volta”.

“Donnie frequenta scuola d’arte” mi dice Kurt, “ ha detto che potrebbe farci visitare il museo e parlarci di tutti i vari artisti”.

“O posso portare solo Kurt, se non ne hai voglia” dice il ragazzo, fissandomi.

Noto che Rob ed Anya si sono fermati e stanno tornando verso di noi.

“Non sono sicuro che ne avremo la possibilità” dico, sento il battito accelerare, “ Io e Kurt ci trasferiremo molto presto. Dall’altra parte della città”.

Tutti e quattro si voltano all’unisono verso di me.

“Aspetta.. ti trasferisci?” chiede Rob “ Quando è successo?”

“Kurt ed Anya hanno trovato un posto oggi. Un loft.” 

Il mia bocca parla più velocemente di quanto la mia testa riesca a pensare.

“E’ nel Greenwich Village”.

Anya lancia un piccolo urlo.

“Ti è piaciuto il loft? Kurt.. perché non me lo hai detto? Devo presentare un’offerta per voi adesso?”

Kurt cerca il mio viso, stupito.

“Blaine..”

“Ci ho pensato.. ed hai ragione.. è perfetto” gli dico, “ Abbiamo i soldi. Non troveremo mai un altro posto che abbia proprio tutto quello che vogliamo”.

Sembra combattuto tra la gioia e l’apprensione.

“Sei sicuro?  Non lo stai dicendo solo perché io..”

“Sono sicuro”  bacio forte le sue labbra, sperando che questo nasconda qualunque sia l’espressione del mio viso.

Rob scuote la testa confuso, ma Anya è già al telefono che dice all’agente immobiliare del venditore che pagheremo la cifra richiesta per il loft,  e Kurt mi abbraccia così forte che mi fa quasi male alle costole, e Donnie si allontana da noi velocemente, e la luce del semaforo all’angolo diventa verde e .. pronto o no.. ci siamo..



NOTE

Meringa

Aeroporto di New York

Il Greenwich Village è un quartiere residenziale di New York

La salsa hoisin (spesso scritta anche hoi-sin o "salsa nera" per via del colore bruno molto scuro) è una salsa usata come condimento nelle cucine sud-orientali, in particolare nella cucina vietnamita, tailandese e cinese.

Cranium è un gioco di società che include un'ampia varietà di diverse attività da svolgere tra cui risposta a domande, disegno, canto, mimo e modellazione della plastilina. 

Abercrombie & Fitch è una famosa casa di moda statunitense.



Ed ecco finalmente il nuovo capitolo

Il prossimo dovrebbe arrivare intorno alla fine della settimana prossima.. speriamo mantenga la promessa..

Blaine è ancora spaventato.. Kurt egoista come al solito... e Rob è preoccupato..

Compreranno davvero il loft?

Si trasferiranno?

Alla prossima .. ( più veloce di così non ho potuto )...
  
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