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Autore: Story_of_a_Joke    11/02/2017    2 recensioni
A volte, l'importante è... saper leggere fra le righe...
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Edward Nygma, Oswald Cobblepot
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Leggere fra le righe


 

Tanti piccoli fiocchi di neve abbracciano Gotham, in questo freddo pomeriggio di inverno.

Nevica ormai da giorni.
Non si sa quando la neve cesserà di cadere dal cielo.

Il cimitero è ricoperto di neve.
Le strade quasi deserte.

Una figura con un cappotto nero si avvicina ad una delle tante pietre del cimitero innevato.

Una mano regge l'ombrello, pronto a difendere l'uomo da un qualche attacco dei fiocchi di neve, mentre l'altra tiene una rosa.

Una mano bianca spazza via la neve sulla pietra imbiancata.

La lapide è fredda.
Si lascia pulire con gentilezza.
Una rosa rossa viene appoggiata su di essa.

Lo sguardo scruta la tomba.
Legge i numeri che ci sono incisi.

Poi l'attenzione ricade su quel nome, che fa venire un sussulto al cuore dell'uomo, mentre i suoi occhi sono lucidi per le lacrime.

-Edward Nygma...-, l'uomo legge il nome sulla lapide, con malinconia, cercando di non scoppiare a piangere.

Una goccia di acqua salata scende lungo la guancia pallida, mentre una mano la asciuga con prontezza.

Un sorriso triste e malinconico si fa strada su quel viso marmoreo.

-Ciao Ed.- l'uomo si china, non pensando alla neve che c'è per terra. -Hai visto? Ho mantenuto la mia promessa.- ridacchia, allargando le braccia, per poi farle ricadere sui fianchi -Sono qui! Sono venuto a trovarti. E continuerò a farlo...- guarda la lapide, con occhi assenti -ogni giorno della mia vita....- scrolla la testa, come se si fosse risvegliato da quell'attimo di assenza.

-Sai... mia madre mi diceva sempre: "La vita ci da soltanto un unico vero amore, Oswald. Quando lo troverai, corri da lui."... forse è un po' tardi per farlo, ma non posso fare altrimenti...-

La mano si intrufola nella tasca, uscendone poco dopo con una lettera e una busta.

-Ti ho scritto una lettera.- la alza leggermente in aria, come per mostrarla a qualcuno -Qui c'è tutto. Ci sono tutti i miei sentimenti. Io spero che, beh, le mie parole ti arrivino. Ovunque tu sia...-

Gli occhi guardano la lapide, di nuovo.

-Sono diventato molto bravo negli enigmi, sai? Ti ricordi l'ultimo che mi avevi fatto, che mi ero rifiutato di risolvere? Ho trovato la risposta.- sorride dolcemente - "Non posso essere comprato, ma posso essere rubato con uno sguardo. Sono inutile per una persona, ma impagabile per due.".-

Le dita disegnano un cuore nell'aria, mentre vengono pronunciate quelle parole.

-Te la ricordi la soluzione, vero? Oh, certo che te la ricordi, ne sono sicuro. Ma questo non è l'importante.-

Un momento di silenzio invade l'aria.

-A volte, l'importante è... saper leggere fra le righe...-

La lettera viene messa nella busta, ma solo in parte, e poi posata sulla lapide.

-Sono certo che capirai.- sorride -Aspettami, dall'altra parte...-

L'uomo si alza, posando un delicato e dolce bacio sulla tomba, per poi andarsene.

 

Le strade sono deserte.

Il silenzio invade la città, ricoperta da un meraviglioso e naturale telo bianco.

Il cimitero è innevato.

Su una lapide, una rosa rossa si sta quasi gelando.

La busta, sulla medesima lapide, è mezza aperta lasciando intravedere solo le lettere iniziali delle presunte cinque righe di un lettera scritta con il cuore.

Queste cinque lettere, se lette in verticale, formano la parola "Amore".

   
 
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