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Autore: JeremyGender    12/02/2017    1 recensioni
Se state leggendo queste parole vuol dire che state per entrare a far parte di un progetto più grande di voi.
Dopo anni d’osservazione e vari approcci per tastare il terreno (Vedi la semi-biografia di Harry Potter) il Ministero della Magia Italiano ha deciso di provare a introdurre anche in Italia un progetto simile, perché si; la magia esiste, i maghi sono tra voi, gli animali fantastici sono, con molta fatica dei maghi, nascosti ai vostri occhi.
Questo è il primo passo di un grande progetto che vuole Maghi e Babbani uniti, come i vecchi tempi, senza barriere ne distinzioni e, per iniziare a farvi conoscere il nostro mondo, hanno affidato a me il compito di introdurvi nella mia vita per testarne le reazioni.
Eccovi quindi le pagine del mio diario e delle mie ultime, frenetiche, avventure.
Buona lettura amici Amalì.
Jeremiah
La vita è una combinazione di magia e pasta
Federico Fellini
Genere: Commedia, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Jeremiah'
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‘Non può essere!’ dico più a me stesso che alle due donne.
‘E invece si nipotino. Jeremiah Pule e ‘la babbana’, come l’hanno soprannominata i giornali, non erano solo amanti, erano una vera e propria famiglia. Una famiglia con figli.
Quando tua nonna li ha uccisi avevo solo tre anni. La nostra casa è stata distrutta e l’unica cosa che abbiamo potuto portare in orfanotrofio è stata questa fotografia. Abbiamo vissuto li 6 anni poi finalmente abbiamo trovato qualcuno disposto a prendersi cura di noi. Ci siamo trasferite in Belgio con la nostra nuova famiglia e li abbiamo scoperto i nostri poteri. Chiaramente per noi è stata una sorpresa, non sapevamo niente delle nostre discendenze. Non sapevamo neanche il vero nome dei nostri genitori, ci avevano cancellato la memoria. Quando sono venuta a Villa Flora a farti l’intervista ho rivisto il medaglione di papà e tutto è tornato vivido nella mia mente.’ mi spiega Miranda.
Rimango senza parole.
‘Patricia Gotha ci ha privato di tutto! Eravamo una famiglia felice, anche se papà era spesso assente, e ora capisco il motivo, ci amava, amava mia madre.
La comunità magica ci ha voltato le spalle. Ha pensato che fosse più facile cancellare la memoria a due bambine e buttarle in un orfanotrofio babbano che prendersene cura; ma ora con medaglione che ci tocca di diritto sistemeremo tutto.’ continua arrabbiata.
Effettivamente sapevo che l’uniunio era un metallo rarissimo e molto potente. Bastava una goccia di uniunio fuso per creare pozioni dagli incredibili poteri ed era menzionato in molti libri di magia nera.
‘E cosa volete fare adesso?’
Miranda si avvicina a me e con un gesto secco mi stacca il medaglione dal collo ferendomi.
‘Adesso vogliamo il potere, adesso vogliamo tutto. Tutti quelli che ci hanno reso la vita così difficile cadranno davanti i nostri occhi.’
Sono terrorizzato. Vorrei uscire da questa situazione senza ritrovarmi sotto terra.
‘Come avete fatto a incantare il libro, a trovare Perigiria Antica?’ chiedo un po’ per curiosità, un po’ per prender tempo.
A rispondermi è Orphelia: ‘Fabricius parla sempre di voi, è come ossessionato. Non è stato difficile ottenere tutte le informazioni che mi servivano. Era solo questione di tempo prima che tornassi ad aprire la stanza e noi saremmo state qui ad aspettarti.’
Ecco, sempre idiota quel Fabricius, se uscirò morto da questa situazione il mio fantasma lo tormenterà a vita!
‘Ma come può essere che quando ero nel mio studio ho visto chiaramente le lettere P.G.?’ chiedo un po’ scocciato del fatto che non sta funzionando come nei film e non sono le cattive a spiegarmi tutti i loro piani diabolici ma io a fare domande.
Parla Miranda, mi giro per l’ennesima volta.
‘Perdonami, non mi sono presentata a dovere; il mio vero nome è Pandora Gagror. Ma, per quel che ti rimane da vivere, puoi chiamarmi anche zia.
Mi chiamarono così perché mia madre era appassionata dalla storia del Vaso di Pandora ed è curioso che, come la Pandora della leggenda, astuzia e curiosità mi hanno portato a scoprire la verità sulla mia famiglia, e proprio come l’altra Pandora, grazie al medaglione, sono pronta a portare il male nel mondo.’ Così dicendo scoppia in una risata isterica.
‘Tutte lo stesso vizio. Hai dimenticato la speranza!’
Stavolta non devo fare nessuno sforzo mnemonico per riconoscere la voce.
Alziamo tutti lo sguardo.
Su un grosso ramo di un albero, in una posa abbastanza scenica, Merlino, bacchetta in mano, ci sorride fiero.
Siamo tutti così distratti da Merlino da non accorgerci di un’altra figura che si era fatta spazio tra gli alberi.
Ad annunciare la sua presenza il forte rumore di uno schiaffo.
‘Questo è per aver rapito il mio amico. Stronza!’
Siamo tutti stupiti, soprattutto Orphenia Gagror che, per toccarsi la guancia arrossata, lascia cadere le bacchette.
Merlino rapido ne approfitta per usare un Expelliarmus e disarmare Miranda/Pandora mentre io mi getto a terra per recuperare la mia bacchetta e quella di Orphenia.
‘Petrificus Totalus!’ dico puntando prima una poi l’altra sorella.
‘Milord, ora che abbiamo salvato Sailor Moon puoi scendere dall’albero.’ Dice Zaafira guardando verso l’alto.
‘Pensavo che queste due mi avrebbero ucciso. Che bello vedervi!’ dico abbracciando Zaafira.
Nel frattempo Merlino ci aveva raggiunto.
‘Come avete fatto a trovarmi?’ chiedo ai miei salvatori.
‘Amico, sono un Auror, questo è il mio lavoro!’ risponde Merlino tronfio.
‘In realtà abbiamo incontrato Fabricius e ci ha detto che aveva visto Orphenia entrare nella foresta e poi c’è bastato seguire l’orribile scia di profumo che lascia.’ Dice invece Zaafira.
‘Mamma mia che sei bella. Quando uscirai di prigione mi concedi un appuntamento?’
Io e Zaafira ci giriamo e vediamo Merlino parlare con la statua di Pandora.
Io suoi occhi sono pieni di rabbia; mi sa che momentaneamente la risposta sarebbe no.
‘E ora come le portiamo fuori da qui?’
‘Su questo posso essere davvero utile.’
Merlino alza la bacchetta e inizia a lanciare verso il cielo una serie di raggi rossi e blu.
In poco tempo un Falco, la macchina della selezione volante degli auror, plana sopra di noi, portandosi le mie due attentatrici.
 Prima che le caricano sulla volante strappo il medaglione dalle mani di Pandora.
Le guardo volar via e un po mi dispiace per loro.
‘Torniamo a Kairawan? Tra un po’ sarà ora di cena…’ dice Zaafira assecondando il suo stomaco gorgogliante.
‘Sei incorreggibile Zaafi!’
   
 
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