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Autore: Giuls_BluRose    12/02/2017    0 recensioni
Raccolta di mini OS | Collegata a "Courage, it will be Okay | Si può leggere senza conoscere il prequel |
Dal primo capitolo:
La piccola Tracy, di appena quattro anni, era tornata da poco dall'asilo e si era andata a sedere sul divano a guardare i cartoni animati, sapendo che entrambi i suoi papà stavano lavorando molto in quei giorni. Era una bambina molto sveglia, come tutte a quella età richiedeva spesso l'attenzione dei genitori, ma capiva bene che se Kurt e Blaine stavano lavorando era certamente per qualcosa di importante e che avrebbero giocato con lei non appena avessero potuto.
Stava pensando al compito che le aveva assegnato la maestra da quando era tornata a casa, per svolgerlo aveva bisogno dell'aiuto dei suoi genitori, ma non voleva disturbarli; aveva quindi deciso che avrebbe aspettato che si fossero liberati per poter fare le sue domande.
Mentre aspettava si era messa a guardare i suoi cartoni animati preferiti, mangiando il panino che Kurt le aveva fatto trovare per merenda: pane dolce con marmellata alla fragola, uno dei suoi preferiti.
Stava tranquillamente finendo la merenda quando Blaine uscì dallo studio, per controllare che lei nel mentre non avesse combinato nessun pasticcio.
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Domenica 12 Febbraio - “Heart by heart” by Demi Lovato

 

When your soul finds the soul it was waiting for
When someone walks into your heart through an open door
When your hand finds the hand it was meant to hold
Don’t let go
Someone comes into your world
Suddenly your world has changed forever

 

Domenica mattina.
Doveva essere tutto molto silenzioso e tranquillo, in fondo erano soltanto le sette e un quarto, ma un grosso gattone non la pensava proprio in quel modo: Brian era entrato camera di Tracy e, quasi per miracolo, era riuscito a salire sul lettino della bambina, accucciandosi sul cuscino accanto a lei e facendole piano le fusa leccandole il nasino.
La bimba si mosse appena nel sonno, sentendo il micio che le si era posizionato accanto, con la chiara intenzione di svegliarla.
Brian non demorse, continuando a leccarle il naso con la linguetta ruvida, fino a quando non vide i grandi occhioni azzurri della bambina aprirsi.
“Brian...”
Tracy sbadigliò e si stropicciò gli occhietti, vedendo che il suo gattone aveva deciso di svegliarla prima del previsto; era solita svegliarsi con i due papà che la chiamavano gentilmente, quando ancora il micione stava ancora placidamente dormendo nella cuccia.
Brian però sembrava essere stato miracolato e, poco dopo le sette di mattina, era già sveglio e aveva intenzione di non far dormire neanche i suoi tre padroncini. Sapeva bene che se fosse andato a svegliare Kurt e Blaine i due lo avrebbero cacciato fuori dalla stanza, quindi aveva deciso che la sua vittima sarebbe stata Tracy, visto che a causa della sua tenera età non avrebbe potuto fargli nulla.
La bimba allungò la manina verso il volto del gatto, che immediatamente iniziò a strofinarcisi sopra, contento che le stesse dando quelle attenzioni.
Brian aveva sempre voluto bene alla bambina, fin da quando era nata si era sempre sentito responsabile della sua protezione e amava quando la piccola stava del tempo con lui.
Miagolò appena, mentre lei lo carezzava delicatamente sul musetto, passando poi alla morbida schiena.
“Meow.”
Un semplice miagolio che fece ridere la castana, mentre si svegliava del tutto e si metteva seduta sul letto, guardando l'orologio elettronico sul suo comodino: era molto intelligente per avere solo quattro anni e Kurt aveva insistito molto affinché imparasse da sola a leggere l'orologio.
Le sette e venti di mattina, pochi minuti e sarebbe suonata la sveglia: lei aveva insistito tanto per quelle lezioni di piano e solitamente si tenevano il giovedì pomeriggio, ma quella settimana il suo maestro aveva avuto un impegno e la lezione era stata spostata alle nove e mezza della domenica mattina; ciò significava iniziare a svegliarsi almeno due ore prima per sistemare tutto e tutti.
Il miagolio del gatto aveva fatto svegliare del tutto la bambina, che si era alzata dal letto per stiracchiarsi, seguita a ruota dal fedele micione, che la seguiva passo passo come fosse un'ombra.
Uscì silenziosamente dalla camera, per dirigersi verso quella matrimoniale dei genitori, che ignari di tutto stavano ancora dormendo beatamente.
La casa era avvolta nel più totale silenzio, gli unici suoni che si potevano sentire erano i passetti di Brain sul pavimento e la piccola Tracy che lo zittiva di tanto in tanto, beccandosi leggeri sbuffi del gatto.
“Sh Brian! Svegli i papà!”
“Meow.”
Il gattone miagolò appena, come a voler dire a Tracy di non preoccuparsi, che non sarebbe stato sufficiente il ticchettio delle sue zampine per svegliare i due padroncini.
La bambina si fermò davanti alla porta dei genitori, esitando per un paio di minuti con la manina allungata verso la maniglia della porta: le era stato insegnato fin da subito che non andava bene svegliare le persone senza un valido motivo.
Tracy era sempre stata una bambina ubbidiente e non voleva fare arrabbiare i suoi papà, ma Brian non era della sua stessa idea.
Premette il muso sulle gambe della bambina e la spinse ad aprire la porta: era soltanto il gattone di casa, ma aveva imparato fin da subito che alla bambina era permesso fare praticamente qualsiasi cosa, senza che ne subisse le conseguenze.
Soltanto una volta, quasi un anno prima, la bimba era stata messa in punizione da Kurt: Tracy era rimasta a dormire da Rachel e durante la notte era sgattaiolata in cucina per rubare dei biscotti, ma aveva fatto cadere il barattolo di vetro, rompendolo.
A causa di ciò il moro l'aveva messa in punizione e Brian ricordava bene come Tracy avesse passato il pomeriggio a piangere nella sua cameretta e come lui fosse stato sempre con lei, leccandole la guancia e facendole le fusa per farla calmare.
Non era sfuggito nulla agli occhioni gialli del gatto, neanche la figura slanciata di Kurt che guardava la scena da uno spiraglio della porta socchiusa, sorridendo teneramente.
“Meow!”
Brian miagolò ancora per farsi sentire dalla bambina, quella volta più forte e Tracy sembrò quasi svegliarsi dallo stato di trans. Scosse la testa e riportò l'attenzione sul pomello della porta, ma si fermò nuovamente, quella volta sentendo uno strano rumore provenire da dentro.
Sembrava che qualcuno stesse parlando o cantando, non riusciva a capire bene.
Il micio drizzò le orecchie per riuscire a comprendere quello che stava sentendo: più e più volte negli anni passati era entrato in camera dei due ragazzi sentendo strani rumori ed era stato scioccato dai suoi stessi padroncini e non voleva certo che anche la crescita di Tracy fosse compromessa a causa loro.
Da dentro sembrava provenisse una melodia leggera e una voce vagamente femminile, non sembravano provenire rumori preoccupanti, quindi Brian spinse appena sulle gambe della bambina per farle aprire.
La porta si aprì delicatamente e la piccola guardò al suo interno: i suoi papà stavano dormendo beatamente sotto le coperte e la piccola radio sul comodino continuava a suonare: l'avevano dimenticata accesa la sera precedente e si erano addormentati mentre il CD ancora stava suonando.
Brain ne approfittò immediatamente per saltare sul letto dei coniugi Hummel-Anderson e si accoccolò in fondo ad esso, tra le morbide coperte; la bambina invece si avvicinò al lettore per spegnerlo e svegliare di persona i genitori.
Tracy conosceva perfettamente la canzone che c'era in quel momento: gliela cantavano sempre i suoi genitori quando era triste e lei si sentiva subito meglio; adorava quella canzone e la faceva sorridere. Forse non avrebbe dovuto spegnere la musica, vedendo anche quanto i suoi papà stessero dormendo rilassati, forse proprio grazie ad essa.
Era una bimbetta davvero intelligente e riusciva a fare molte cose che una della sua età si sognava soltanto di fare e fu per quello che quando vide la sveglia che stava per suonare decise di avvicinarsi e spegnerla, conoscendo quale fosse il pulsante per disattivarla.
Cercando di fare il meno rumore possibile decise di salire sul letto dei genitori e riuscì piano piano a farsi spazio tra i corpi dei due, mettendosi al centro del letto e stringendosi tra loro.
Decise che non ci sarebbe stata nessuna lezione quel giorno, ma che avrebbero dormito tutti e quattro assieme.
Sorrise trovandosi ben presto nuovamente tra le braccia di Morfeo mentre sentiva i cuori dei suoi genitori battere insieme e le loro mani cercarci e poi trovarsi proprio come le loro anime avevano fatto anni prima.
Si sentiva protetta Tracy, si sentiva nel posto giusto.



Note dell'autrice:
Buona domenica a tutti e buon pomeriggio!
Eccomi qua con il quinto capitolo di questa piccola raccolta, stavolta sulle note di "Heart by heart" di Demi Lovato.
Questa volta ho voluto dare spazio alla piccola Tracy e al micione Brian, spero che l'idea vi piaccia.
Al solito la raccolta è in collaborazione con Miriade.
A domani!

Giulia Pierucci

 

   
 
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