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Autore: Jack83    13/02/2017    1 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono anni che ho lasciato in sospeso questa Fic e mi sono deciso di riprenderla in mano.
Ho deciso di modificarla in diverse parti tipo alcune coppie, cancellare dei personaggi e inserirne dei nuovi, oltre a cambiare l’arco temporale da dieci a cinque anni dopo la fine della serie.
L’impianto rimarrà lo stesso e forse sarà più oscura rispetto all’idea originale.
Beh che dire si ricomincia
 
 
 
Erano passati cinque anni da quando i tre alieni, Kisshu, Taruto e Pie erano tornati sul loro pianeta con la certezza di portarlo a nuova vita.
Era notte solo la luna e le luci delle strade rischiaravano le tenebre che proteggevano la città di Tokyo, all’interno di un locale molto rinomato chiamato mew mew café, stavano dormendo tre ragazzi, ma uno di loro si risvegliò di soprassalto.
Era un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri; si guardo intorno cercando di focalizzare qualcosa nella stanza, poi scosse la testa dicendosi che era stato solo un sogno, chiuse gli occhi per vedere se riusciva a ricordare qualcosa, ma si fermava sempre allo stesso punto, Lui e il suo amico Keiichiro che piangevano disperati sopra otto tombe poste davanti hai ruderi di quello che sembrava una palazzo.
Quando smisero di piangere erano apparse  otto figure tra loro e il sole, impedendo così di vedere chi erano, costringendoli ad andare con loro.
Il suo sogno finiva lì ma non si ricordava l’inizio perché era sicuro che c’era un inizio ben peggiore.
Si volto al suo fianco, e nella tenue luce della luna che filtrava dalle tapparelle, vide lei la cosa più preziosa che aveva nella vita, una ragazza  stava dormendo al suo fianco coperta soltanto da un lenzuolo, i capelli viola scomposti sul cuscino e un dolce sorriso era disegnato sulla bocca.
Il ragazzo vedendo che non riusciva riprendere sonno scese al piano sottostante, dove era posta la cucina e il salone dove accogliere i clienti del café.
Dopo pochi passi entro in cucina e cominciò ad armeggiare con una teiera che poi pose sul fuoco, aspettando che il the fu pronto si sedette su una sedia di un tavolo posto al centro di essa.
Ripenso agli avvenimenti che si erano susseguiti negli ultimi tempi, la morte di Masaya ha causa di una Leucemia, ancora Ichigo a distanza di due anni non si era ancora ripresa del tutto, le battaglie che avevano fatto per la salvezza della terra e poi come un fulmine si ricordò dei tre alieni.
I suoi pensieri vennero interrotti dal qualcuno che lo abbracciava da dietro, e lo baciava teneramente sul collo.
-Zakuro, pensavo che dormissi?-chiese Lui, Lei sorrise –Ryo, ti ho sentito muoverti nel letto, e ti ho lasciato fare, vedendoti uscire dalla stanza ho pensato che andassi in bagno, ma non ti ho più tornare quindi ho immaginato che venissi qui.- Lui sorrise era davvero arguta –Vuoi un po’ di The?- Lei annui soltanto, Ryo quindi verso il contenuto della teiera in due tazze, la ragazza dopo aver bevuto un sorso chiese –Sempre quell’incubo?-
Il ragazzo biondo si limito ad annuire, Zakuro allora osservo preoccupata il suo fidanzato -Speriamo che non siano dei sogni premonitori.-
L’altro osservo la sua tazza con preoccupazione -Speriamo.-
La ragazza allora si alzò dalla sedia e l’abbracciò -Qualunque cosa sia noi l’affronteremo assieme-
Lui la guardò sorridendo e poi la baciò, rincuorato dalle sue parole finirono il The e poi tornarono a dormire.
 
 
-Non sei stufo di questa situazione Pei?- Gridò un ragazzo dai capelli verdi lunghi legati in due codini, con delle orecchie simili a quelli di un elfo, ma in questo caso più grandi e con le punte orizzontali, e dagli occhi dalle iride gialle e con le pupille da gatto a un altro ragazzo, dai capelli viola corti e con un unico codino, seduto di fronte ad una specie di computer
Erano all’interno di una stanza che assomigliava ad un laboratorio molto ben attrezzato.
il primo era visibilmente nervoso mentre il secondo era calmo.   
-Cosa posso farci Kisshu?- Cominciò lui -Il consiglio degli anziani deve ancora decidere il nostro destino- Il tono della voce piatto però tradiva un certo senso di frustrazione da parte di quello che era il più anziano dei due.
-Quei vecchi ci stanno mettendo troppo- fece irritato il più giovane -cinque anni sono cinque anni che stiamo aspettando una loro dannata decisione-
L’altro a quel punto si girò guardandolo malamente -Cosa vorresti che decidessero Kisshu? La pena di morte? Oppure cosa un foglio di via per la Terra?-
L’altro sostenne perfettamente lo sguardo del primo -La seconda opzione mi piace di più, sai vorrei proprio rivedere la mia Koneko-chan-
Il viola si accigliò -non l’avevi dimenticata?-
Il verde sbuffò -Ho mentito ma io almeno sono sincero con me stesso, te invece?-
-Io cosa?- Chiese Pei  che inclinò la testa di lato
-Tu ti sei dimenticato della Mew Verde? Come si chiamava.. Già Retasu?- Kisshu in quel modo sfidò apertamente il suo interlocutore che sembrava imbarazzato sentendo quel nome.
-Non so di cosa parli e anche se fosse lei non deve sapere niente- Ringhio in risposta il più grande.
-Cos’è ti imbarazza essere attratto da una di quelle ragazze?- Chiese sarcastico il verde
Pei sembrava sul punto di esplodere punto sul vivo da quello che era suo fratello adottivo ma non rispose.
L’altro allora scosse la testa -Siamo tutti e tre sulla stessa barca lo sai?-
-So che Taruto è innamorato della scimmietta se è quello a cui ti riferisci-  il viola si intristì
-Allora perché non facciamo qualcosa? Che so rubiamo una navetta e ce ne andiamo sulla terra?- Gridò il minore arrabbiato dalla freddezza del fratello maggiore e dalla sua mancanza di iniziativa.
-Così da rischiare che ci inseguano e scatenare una nuova guerra tra noi e la Terra?-
Il più grande si stava alterando, non capiva come Kisshu potesse essere così avventato da mettere in pericolo non solo loro stessi ma anche le ragazze che avevano contribuito in maniera decisiva alla salvezza del loro pianeta.
Il verde non sapeva cosa rispondere di fronte all’obbiezione di sui fratello maggiore -Anche io vorrei scappare- continuò il più grande -ma dalle mie informazioni che mi sono giunte il consiglio sta per decidere-  
-Perché non l’hai detto subito?- Gridò adirato Kisshu
Pei scosse la testa -Non me l’hai chiesto- L’altro lo guardò sconcertato avrebbe voluto colpirlo con un pugno così da toglierli quello suo sguardo senza emozioni.
Quando sentirono il bussare concitato alla porta, i due a quel punto invitarono ad entrare chi bussava.
Era il più piccolo dei tre alieni che aveva provato a conquistare la terra cinque anni prima, aveva i capelli castani ma rispetto al periodo dell’invasione della terra si era alzato di diversi centimetri e capelli erano legati con una solo codino rispetto a due di anni prima.
Il più piccolo dei tre sembrava affaticato da una corsa e dopo aver preso un profondo respiro cominciò a parlare.
-Il consiglio ha mandato un messaggero-
I due alieni più grandi invitarono con lo sguardo il più piccolo a proseguire -Hanno deciso-
 
Un alieno dai lunghi capelli bianchi, con due baffi lunghi arricciati con uno stile di un cinese antico, il viso era solcato da lunghe rughe e con il suo sguardo serio ed imperturbabile scrutava un secondo alieno dai capelli brizzolati corti, con una cicatrice che solcava la sua guancia destra e una benda a coprire l’occhio sinistro segno che di una vita vissuta sui campi di battaglia.
Il più anziano era seduto su una sedia posta al centro in una grossa sala circolare, sulle pareti erano srotolati vari stendardi ai cui piedi vie erano poste delle sedie intarsiate.
-Ryuga-San- Fece il secondo nervoso e inginocchiato di fronte al primo -Il consiglio ha preso una decisione a dir poco folle, i tre fratelli Ikisatashi dovevano essere giustiziati per tradimento e non inviati sulla Terra come ambasciatori-.
-Akira-San- Cominciò il primo con fare calmo e serio -Il consiglio ha valutato con calma e ha deciso che i tre fratelli hanno fatto la cosa più giusta, inoltre- Puntualizzò il più anziano -il nostro pianeta ora è vivibile appieno e non è più una landa desolata grazie all’acqua mew che i tre hanno portato dalla terra.-
Il suo interlocutore digrignò i denti per il nervosismo -Sarà anche così ma non hanno impedito ma anzi facilitato la morte di Deep Blue, il nostro potente signore-
L’altro inclino la testa -Signore che non avrebbe sanato il nostro pianeta ne ci avrebbe donato la Terra-
Il più giovane strinse gli occhi a due fessure ma non ribatte
-E comunque- continuò l’alieno che si chiamava Ryuga -ci sarà un terrestre che controllerà la situazione.-
A quel punto l’alieno chiamato Akira alzò la testa con gli occhi spalancati -Stai scherzando?-
L’altro non si scompose -No, il consiglio era perfettamente a conoscenza di ciò anzi è stato proprio il consiglio a proporre questa idea-
L’alieno dai capelli grigi spalanco la bocca sorpreso, la sorpresa aumento quando l’altro continuò
-Il terrestre è già qui e avrà sentito tutto il discorso-
Un uomo uscì dall’ombra la sua corporatura era nella media, capelli castano chiari e occhi castani.
Sul viso era disegnata espressione annoiata, vestito con scarponi, jeans e una maglietta nera.
-Cosa ci fa lui qui?- Chiese infuriato Akira -Ha preso i contatti con il consiglio- Fece calmo Ryuga.
-Cosa che non vi compete signor… Akira, giusto?-
Il tono della voce calmo ma annoiato dell’umano fece scattare l’alieno che fece comparire due pugnali.
Ma prima che potesse affondarne uno corpo del suo obbiettivo, questi si sposto e con sgambetto lo fece cadere.
Nella caduta perse le due lame e prima che potesse riprendere una l’umano gli schiacciò la mano e gli puntò una pistola alla testa.
-Sei lento mio caro, pensavo che voi alieni foste più veloci- L’altro urlò dal dolore e dalla rabbia.
-Maledetto la pagherai-  L’umano guardò senza emozioni Akira -Me l’hanno detto in molti e in molti sono rimasti scottati-
L’alieno deglutì e poi sparì appena si liberò dalla presa del piede.
-Marco-San- cominciò l’alieno anziano che per tutto il tempo dello scontro era rimasto in silenzio ed imperturbabile -Mi scuso per il comportamento di Akira-San-
L’umano scosse la testa -Non si preoccupi Ryuga-San, sono cose che succedono-
L’altro annuì poi riprese -Speriamo che Akira non faccia parte dei dissidenti-
Fu il momento di Marco di annuire -Speriamo ma le premesse sono contro di lui e inoltre mi dovete spiegare la questione dei generali.-  
 
   
 
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