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Autore: Yugi95    13/02/2017    4 recensioni
§La presente raccolta s'inserisce all'interno della serie "Winx Club - Cassiopea's Chronicles" e, pertanto, è direttamente collegata alle altre fanfiction che ne fanno parte. Di conseguenza si consiglia, anche se non è strettamente necessario, la lettura delle restanti storie per una maggiore comprensione§.
Raccolta di brevi one-shot incentrate sull’universo Winx e direttamente collegate con le fanfiction presenti all’interno della serie “Winx Club – Cassiopea’s Chronicles”. Alcune storie andranno a coprire determinati “buchi di trama”, lasciati appositamente durante la stesura delle fanfict appartenenti alla serie. Altre, invece, rappresenteranno dei “missing moments” delle opere originali del Winx Club.
Genere: Avventura, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Winx
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Winx Club - Cassiopea's Chronicles'
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La fine è… solo l’inizio

 
Era un tardo pomeriggio d’inizio settembre e su Andros la natura sembrava non volersi ancora separare dall’abbraccio dell’estate. Il sole, ormai prossimo al tramonto, si stagliava con maestosità nel limpido cielo azzurro, lasciando cullare il proprio riflesso dalle placide onde dell’oceano. Una leggera brezza spirava tra i rami degli alberi e scombussolava il verde prato fiorito, che ricopriva il tratto più alto della scogliera. Uno nutrito stormo di gabbiani, approfittando della tranquillità del luogo, si era da poco stanziato sulle spigolose rocce, che, quasi fossero una barriera naturale, delimitavano gli irregolari bordi di quel precipizio. D’un tratto però gli uccelli, intenti a consumare le loro prede appena pescate, furono spaventati dal rumore di rametti spezzati e, temendo per la loro sicurezza, volarono via. Un giovane ragazzo dai capelli a punta rosso scuro, giunto dalla spiaggia attraverso un ripido sentiero, si avvicinò lentamente al limitare della scogliera fermandosi all’altezza di un roseo ciliegio. Lasciò cadere per terra un’ingombrante sacca bianca, che portava in spalla, e, mettendo le mani nelle tasche di una leggera giacca nera, guardò verso il basso. Ai suoi piedi, posta a pochi centimetri di distanza dall’albero, vi era una candida lapide di marmo decorata con lapislazzuli e intarsi dorati. Il ragazzo fissò per alcuni minuti la pietra e il nome inciso su di essa, poi abbozzando un triste sorriso incominciò a parlare a bassa voce:
«Ehi… …amico… …come va? È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che sono venuto a trovarti. Dì la verità. Hai pensato che mi fossi dimenticato di te, non è vero? Beh… sappi che non potrei mai dimenticarmi di te… nessuno di noi potrebbe farlo. Vedi… in quest’ultimi mesi siamo stati abbastanza impegnati. Le Trix, come loro solito, si sono divertite a portare il caos nella Dimensione Magica, creando casini un po’ dovunque. Fortunatamente le ragazze sono riuscite a fermarle… sono state eccezionali… come sempre del resto.  Avresti proprio dovuto vederle, non vi è stato nemico che non abbiano saputo fronteggiare: alberi giganti, lupi mannari, vampiri, spettri e tanti altri… sono stati tutti sconfitti. Giorno dopo giorno si sono battute come delle vere e proprie guerriere… anche Aisha… anche Aisha ha dato tutta se stessa. Sai… erano anni che non la vedevo così serena… così spensierata. Quando ci lasciasti, attraversò davvero un brutto periodo… pensammo di aver perso anche lei quel giorno a Tir Nan Og. Fortunatamente sembra che il peggio sia passato e che la nostra amica sia pronta ad aprire il suo cuore per una seconda volta. So bene quanto tenessi a lei e sono sicuro che saresti il primo a gioire nel vederla nuovamente felice insieme a qualcuno».
All’improvviso il ragazzo girò la testa e posò i suoi occhi viola sul grande sacco bianco posato sul terreno. Subito dopo si voltò nuovamente verso la tomba e, indicando il borsone con il pollice destro, esclamò:
«Come dici? Non ho capito… Ah… perché ho portato questa borsa? Ecco… sono… sono in partenza, lascio la scuola di Fonterossa. No… non chiedermi dove vado… tanto non te lo dico!».
Il ragazzo, allora, incrociò le braccia e iniziò a battere nervosamente la punta del piede sinistro sul soffice manto erboso. Tuttavia pochi secondi dopo con fare rassegnato sbuffò:
«Uff! Va bene, va bene… ti dirò la verità. Certo che a te non si può nascondere proprio nulla. In realtà non so nemmeno io dove sono diretto. Sto per compiere una sorta di “salto nel vuoto”.  Ho bisogno di allontanarmi… di vivere per un po’ di tempo in solitaria. Ho già salutato tutti i nostri amici, anche lei… … …l’ho lasciata, le ho detto addio. Diciamo che la decisione è stata presa insieme... di comune accordo. Forse è meglio così per… entrambi».
Non appena ebbe pronunciato quell’ultima parola, il ragazzo cadde in ginocchio e scoppiò a piangere. Il suo era un pianto silenzioso, quasi impercettibile. Si sforzò di trattenere le lacrime… si sforzò di trattenere il dolore, che dall’interno lo dilaniava. Stanco e oppresso dal senso di colpa, si accasciò sulla lapide e, stringendola a sé, tra i numerosi singhiozzi biascicò:
«Mi manchi… Nabu, amico mio… mi manchi più di ogni altra cosa al mondo. Da quando non ci sei più sono tornato ad essere il fallito di un tempo. Senza i tuoi rimproveri, senza i tuoi consigli ho perso… ho perso Musa per sempre. Non hai neanche idea di quanto l’abbia trattata male nell’ultimo periodo. Pensavo solo a me stesso… a miei stupidi allenamenti. Volevo diventare il più forte della squadra, volevo prendere il posto di Sky come leader degli Specialisti. Ho fatto di tutto per guadagnarmi il rispetto e la stima degli altri perdendo di vista la cosa più importante… perdendo l’amore della mia Musa. Io non la merito… non l’ho mai meritata. Due anni fa… in quel freddo giorno sull’Isola di Tir Nan Og sarei dovuto morire io… non tu… Aisha, perdendo te, ha perso l’amore della sua vita. Musa, al contrario, ne avrebbe ricavato solo giovamento. Nabu… io devo… devo andarmene… devo ritrovare me stesso. Forse Musa non tornerà mai più da me… ma almeno io avrò il coraggio di guardarmi allo specchio e dirmi che la colpa di tutto ciò è solo mia».
Il ragazzo, a quel punto, estrasse da una delle tasche una sorta di spilla circolare di colore rosso e, dopo averla portata all’altezza del cuore per alcuni secondi, la posò sul basamento della lapide. Fatto ciò, si asciugò rapidamente gli occhi con la manica della giacca e si rimise in piedi. Fissò intensamente un’ultima volta la pietra commemorativa, poi, prendendo da terra la propria sacca, si voltò per andarsene. Tuttavia prima di lasciare quel luogo, dando le spalle al piccolo monumento, si rivolse ancora una volta al suo interlocutore:
«Sai… non è che non abbia proprio una meta. Codatorta, prima che andassi via dalla scuola, mi ha consigliato di fermarmi in un posto… un posto particolare. Mi ha detto che lì avrei trovato tutte le risposte alle mie domande. Penso… penso che seguirò il suo consiglio. Non so quanto tempo starò via, quindi ti chiedo di farmi un favore. Vedi l’oggetto, che ho appena poggiato sul basamento? È la mia prima e unica spilla da Specialista… non l’ho mai voluta sostituire… ha sempre tenuto il mio mantello attaccato all’uniforme. Diciamo che è una parte di me, come io lo sono di lei. Nabu per favore… tienila tu… custodiscila per me… abbine cura fino al mio ritorno… fino a quando non sarò diventato un uomo. Addio… amico mio».
Il ragazzo, terminata la frase, s’incamminò nuovamente lungo il sentiero e, senza mai voltarsi, scomparve all’orizzonte.
 
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Note dell’autore: Buonsalve a tutti!!! Allora… sinceramente non so neanche io da dove iniziare, perché è la prima volta che pubblico una raccolta XD. Facciamo così: andiamo con ordine. Innanzitutto cosa sono “I Racconti di Cassiopea”? È presto detto: “I Racconti di Cassiopea” saranno un gruppo di brevi one-shot incentrate ovviamente sull’universo Winx e collegate direttamente con la serie “Winx Club – Cassiopea’s Chronicles”. A questo punto vi starete chiedendo: “D’accordo, ma a cosa caspiterina ti servono queste storielle?”. La risposta, anche in questo caso, è molto semplice: alcuni racconti andranno a coprire determinati “buchi di trama”, che ho lasciato appositamente durante il cammino; altri, invece, rappresenteranno dei “missing moments” della serie originale. Posso dirvi fin da ora che la raccolta non terminerà con la Rinascita della Fenice, ma accompagnerà tutti i sequel e le altre fanfict. Ovviamente molte storie, soprattutto in futuro, per essere comprese appieno necessiteranno di una conoscenza delle altre fanfiction. Tuttavia, poiché non voglio obbligare nessuno a leggere le altre pubblicazioni, quasi tutte le one-shot dedicate esclusivamente alla serie originale saranno slegate totalmente dal resto ;D. Per quanto riguarda le modalità e le tempistiche in cui saranno pubblicate le diverse storie della raccolta, ho deciso di cambiarle rispetto a quelle delle altre due fanfiction. I Racconti di Cassiopea, infatti, sebbene usciranno sempre di lunedì, non avranno cadenza settimanale ma bimestrale. In questo modo non vi appesantirò inutilmente con un numero spropositato di storie XD. Le one-shot, infine, saranno sempre pubblicate con una o due settimane di anticipo sul forum “Winx Luci e Ombre”. Questa stessa prima storia, infatti, fu pubblicata diverso tempo fa sul sito e, essendomi particolarmente affezionato al forum e ai suoi utenti, ho deciso di dare loro un’esclusiva XD. Detto questo, veniamo al “succo” di questa prima one-shot. Personalmente ho amato fin da subito il rapporto di amicizia instauratosi tra i due protagonisti. Nabu era un po’ la voce della coscienza di Riven e ha sempre cercato di aiutarlo nel suo rapporto con Musa. Il ragazzo, grazie all’aiuto del giovane mago, ha compreso ampiamente i suoi errori ed è andato in contro ad un processo di maturazione. Quest’ultimo, se non fosse stato bruscamente interrotto, lo avrebbe reso, a mio parere, uno dei personaggi meglio caratterizzati della serie. Purtroppo nella serie, dopo la morte del fidanzato di Aisha, Riven ha subito una drastica involuzione e in seguito è stato messo da parte. Diciamo che con questa breve storia ho cercato di focalizzarmi soprattutto su questa “rottura”… sulla fine di un rapporto, che ne ha inevitabilmente compromesso un altro. Scusate se vi ho annoiato con queste note infinite e arrivederci alla prossima uscita :D :D :D.
Yugi95
   
 
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