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Autore: Porcelain_Doll    02/06/2009    1 recensioni
Distruggo il mio mondo di piume e calore con le unghie. Liberatemi da questa prigione di porcellana.
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi.

La stessa stanza. Le stesse pareti foderate da quell'irritante carta da parati ottocentesca piena di fiori rosa antico. Ancora una volta mi sveglio in un letto che non ricordo mio, ancora una volta vedo ciò che mi circonda con occhi smarriti. Dev'essere un sogno. Un sogno, esattamente come tutte le altre notti prima di questa.

Appoggio i piedi per terra, un caldo e morbido tappeto mi protegge dal pavimento di marmo ghiacciato. Ancora una volta faccio un passo e mi sento bloccata. Un dolore ai polsi mi percorre tutto il corpo, e cado sulle ginocchia con lo sguardo basso, il viso coperto da lunghi capelli castano chiaro, arricciati in eleganti boccoli. Ai polsi fili neri. Mi percorrono tutto il corpo, lo sento anche se non sono visibili.

Contro la mia volontà il mio corpo si alza in piedi, percorre la stanza.

La porta si apre, una signora tracagnotta dai grandi occhi espressivi e da un enorme quanto inquietante sorriso mi squadra e tende le braccia verso di me, solo dopo qualche istante parla. La sua voce mi sembra quasi una cantilena, sebbene suonasse perfettamente cristallina.

-Avanti piccola. Preparati... devi farti bella, il mondo ti aspetta. Il mondo ti vuole bella.

Cinque donne identiche mi prendono e mi fanno sedere su di una poltrona morbida. Con violenza mi truccano, mi pettinano i capelli. Il risultato è impeccabile. Osservandomi con attenzione cerco di trovare le mie imperfezioni eppure non le trovo. Sono nascoste sotto al trucco pesante, sotto alle guance arrossate, sotto il rossetto scarlatto.

I miei piedi mi portano in un'altra stanza: un salotto. Mi portano verso quelli che dovrebbero essere amici. Tutti raccolti intorno ad un tavolo, mi guardano con un sorriso falso quasi quanto quello che poco dopo compare sul mio viso. Sono felice..? Non ricordo di esserlo, eppure sorrido. Sorrido nonostante vorrei gridare, piangere, scappare da questo incubo.

Un ragazzo si alza, si avvicina.

- Ti amo, principessa.

Sussurra.

- Tu non sei reale.

Replico io. Gli altri si guardano e ridono.

- Ma che dici! Noi siamo reali! Siamo i tuoi amici!

Come ogni notte guardo quel ragazzo, gli accarezzo il viso con la mano. Ma questa notte non sarà amore. Questa notte non finirà tutto rose e fiori, come uno stupido, falso sogno. Questa notte strapperò tutto questo con le mie stesse unghie. Riuscirò a liberarmi da questa maschera di perfezione.

Prendo il pugnale dalla tasca del grembiule, lo conficco nel ventre del ragazzo.

Sangue. Me ne ritrovo piene le mani. Gli altri continuano a ridere.

Nemmeno davanti a tutto questo reagiscono.

Nemmeno di fronte a un loro amico, ucciso.

Farebbero la stessa cosa, se succedesse a me..?

"Questi non sono i miei amici" mi ripeto, insistentemente.

Con lo stesso pugnale colpisco la carta da parati, la squarcio. Getto a terra gli oggetti di cristallo, i vasi di porcellana, i candelabri luccicanti. Tutto questo mondo è una menzogna.

Salgo sul davanzale della finestra.

- Non ti buttare.

Sussurra un ragazzo. Sembra diverso. Sembra... reale.

Seguo il suo consiglio. Lui mi prende fra le braccia e mi fa scendere.

Solo dopo mi accorgo del pugnale conficcato nel mio petto.

Anche lui, come tutti gli altri, era una menzogna. Una menzogna in cui ho creduto solo per un istante, eppure capace di uccidermi.

Mi da un bacio sulle labbra, sussurrandomi il suo amore mentre io cado a terra.

Il mio corpo si dissolve in una polverina dorata...


Mi ritrovo nella stessa stanza, come ogni notte.

Potrò mai uscire da questo incubo?

  
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