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Autore: queenjane    13/02/2017    3 recensioni
La prima guerra mondiale, una principessa che è solo una ragazza innamorata, di un soldato. Dedicato a Olga Romanov e al suo coraggio. Buon san Valentino anche a lei.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Guerre mondiali
- Questa storia fa parte della serie 'The Dragon, the Phoenix and the Rose'
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-Je t’aime.
-Moi aussi, je t'aime. Je t'aimerai pour toujours.
 
Quelle parole come un ritornello
" E  la guerra, iniziata con tanto slancio, recò invece delle promesse vittorie morti e feriti e sconfitte inenarrabili. Lo so con cognizione di causa, che nel mese di agosto 1914 avevo frequentato con mia madre e mia sorella Tatiana un corso per infermiere, trovandoci poi a lavorare nel Palazzo di Caterina riconvertito in ospedale militare. Se tutto andava male la colpa era dei tedeschi e quale migliore capro espiatorio della zarina nata in Germania? Il pomeriggio frequentavamo i corsi supplementari, la mattina assistevamo agli interventi, facendo le medicazioni e assistendo e confortando come potevamo. Sporcizia, fatica, nausea.. la prima volta che mi hanno dato un braccio amputato da mettere via stavo quasi per vomitare, a malapena sono riuscita a non svenire.
 Leggevo i giornali, interrogavo gli ufficiali, cercavo di capire.
Poi conobbi LUI, Michael, il soldato delle assenze, il mondo divenne dorato, che ero innamorata e ricambiata, distante come una galassia dalle tiepide apparenze, i flirt e i balli.
Io lo amavo.
E viceversa, era un soldato, io una fanciulla al primo amore, nonostante i miei 19 anni.
Un segreto, un peccato, lo risconterò vivendo.
..Je t’aime.
-Moi aussi, je t'aime. Je t'aimerai pour toujours.-
Le nostre voci, leggere, come piume di cigno.

 
Mozzi ritornelli, come un disco grammofonico, i baci e le strette.
Lui al fronte, io prigioniera, dopo l'abdicazione di mio padre, lo ZAR..
Non scorderò, che una principessa non dimentica.

E tra le pagine del mio libro preferito, i petali di una rosa che mi hai regalato, un bocciolo colto di soppiatto, era san Valentino, solo quello potevi darmi, sulle labbra i segni dei tuoi baci.
 
Io, Olga Nicolaevna Romanova, ho amato, come una fanciulla al primo amore, sognando un principe soldato .
 
Era la guerra, il mondo contro tutti, ma noi eravamo storia apparte, solo due giovani che si amavano.
Sullo sfondo una notte senza luna e le pallottole, era il luglio 1918.
 
   
 
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