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Autore: Yssis    14/02/2017    1 recensioni
"Fra una settimana, per mezzo di un’operazione, tornerò a vedere. So che Makishima renderà il conto alla rovescia qualcosa di indimenticabile, perciò ho intenzione di tenere aggiornato questo diario; perché un essere umano può vivere senza memoria, ma io non posso vivere senza la memoria di quello che sono con lui.
Che il tempo si occupi del conto alla rovescia, il computer penserà alla memoria. Quando tutto questo sarà finito, non ci sarà più tempo per rinvangare il passato, probabilmente a nessuno nemmeno interesserà. Meglio così, non sono mai stato bravo con le parole."

Dando voce a Choe, compagno e alleato di Makishima, parlo di una storia di fiducia e di sentimenti che crescono. Siamo ancora lontani dagli eventi raccontati dall’anime, siamo ancora lontani dagli attentati e dai sabotaggi. Eppure il Sibyl System ha già cominciato a muoversi e le vite di questi due uomini, così diverse e ambigue, s’intrecciano in un reciproco desiderio di affetto e sostegno.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Choe Gu-Sung, Shogo Makishima
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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January 26th, 2108

 

Salvator Dalì dipingeva orologi e parlava di persistenza della memoria.
Strano, vero? Io l’ho sempre trovato strano. Un orologio non mi trasmetterà mai l’idea del ricordo. L’orologio simboleggia il tempo che non puoi fermare, il tempo che passa mentre tu sei lì a contarlo.
Eppure Salvator Dalì dipingeva orologi e parlava di persistenza della memoria.

Orologi molli, flaccidi, che si addossano su paesaggi incoerenti, irrealistici: la memoria… Io ricordo molte cose: la mia casa sempre illuminata, i capelli lunghi di mia madre, la voce di mio padre, l’odore della polvere, l’odore del sangue, il colore bianco… Ricordo anche i quadri di Salvator Dalì. Non ricordo dove li ho visti, ma da qualche parte li ho visti di certo, perché sono nella mia memoria…
La memoria di noi esseri umani è strana. Si dice questo perché non siamo ancora riusciti a codificarla. Tutto quello che non è stato codificato, capito dagli esseri umani, si definisce “strano”.
Eppure noi stessi sotto molti aspetti non ci siamo ancora capiti. Allora forse i più strani di tutti siamo noi. Come gli orologi molli di Dalì. Strani.

Un altro difetto di noi uomini è la capacità di continuare a vivere senza dei pezzi. Se ad una macchina manca un pezzo, non si accende. Se ad un programma manca un pezzo, non si avvia. Se ad un uomo mancano gli occhi, vive lo stesso. Questo sono io: un orologio afflosciato su una piana arida, circondato da un mondo che non vedo. Parlo di persistenza della memoria.
Da quando sono stato privato della vista, ho fatto diverse esperienze: ho smesso di guardare l’orologio, ma il tempo è passato comunque. Ho smesso di vedere il mare, ma le onde si sono formate comunque. Ho smesso di vedere il pane, ma me ne sono cibato comunque. Ho smesso di guardare gli ologrammi, ma mi hanno ingannato comunque.

E proprio quando pensavo che avrei smesso di vedere il mondo, il mondo ha continuato a farsi vedere attraverso i suoi occhi…
“Il mio nome è Shogo Makishima…”
Attraverso la sua voce…
“Che cosa vuoi?”
Attraverso le sue mani…
“La stessa cosa che vuoi tu.”
Fra una settimana, per mezzo di un’operazione, tornerò a vedere. So che Makishima renderà il conto alla rovescia qualcosa di indimenticabile, perciò ho intenzione di tenere aggiornato questo diario; perché un essere umano può vivere senza memoria, ma io non posso vivere senza la memoria di quello che sono con lui.
Che il tempo si occupi del conto alla rovescia, il computer penserà alla memoria. Quando tutto questo sarà finito, non ci sarà più tempo per rinvangare il passato, probabilmente a nessuno nemmeno interesserà. Meglio così, non sono mai stato bravo con le parole. A quanto sono, 2652 battute? Conviene che io la chiuda qua o farò passare anche a me stesso la voglia di proseguire, domani.

 

 

 

 

[473 parole]

:: Angolo Autrice ::
Buongiorno a tutti!
Inizio a pubblicare in un nuovo fandom e sono un po’ emozionata, cercherò di carburare con i saluti strada facendo ^^
Innanzitutto ringrazio tatsuei che mi ha permesso di partecipare a questo contest in cui ho trovato l’occasione di parlare di questi due personaggi, a mio avviso, terribilmente adorabili <3
L’idea è quindi di parlare di loro in un momento antecedente l’anime, in cui parlo di come si è consolidato il loro rapporto, sulla base di quali propositi e sensazioni… A proposito di sensazioni, ecco il bello! Ho scelto un momento particolare della vita di Gu-Sung, in cui è privo della vista: in questo modo cercherò di trattare, in questa raccolta, anche un altro tema a me molto caro, che è quello delle menomazioni e degli handicap, che molto spesso condizionano la nostra vita a livello psicologico più del legittimo.

Essendo una raccolta di flash sono stata limitata nelle parole, si è trattato di una sfida su molti piani in effetti, spero ugualmente di suscitare qualche momento di riflessione, oltre che di svago e divertimento ovviamente!
Non vi trattengo oltre, grazie per aver letto e se mi lascerete un commento!
Tutta la raccolta è dedicata alla collega e grandissima amica Lady_Dragon99, che oltre a betare tutte le flash in tempo reale mi ha sostenuta e stimolata continuamente: senza di lei non avrei neanche scelto i protagonisti probabilmente xD

  
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