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Autore: cryptoZoologist    14/02/2017    0 recensioni
[Karezi; angst; BadEnd!Timeline] Sei tutti i miei sbagli
Durante il viaggio sulla meteora Terezi vuole stare da sola. Le tornano in mente tutti gli errori che ha commesso da quando è iniziata la sessione di Sburb. Anche Karkat ne fa parte. Non può rinnegare quello che c'è stato fra loro, ma devono trovare un modo di andare avanti.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karkat Vantas, Terezi Pyrope
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i miei sbagli

Sei tu
a difendermi a farmi male
Sezionare la notte e il cuore
Per sentirmi vivo
In tutti i miei sbagli
[...]
Non riesco ad arrendermi
A tutti i miei sbagli
Sei tutti i miei sbagli
Subsonica - Tutti i miei sbagli


Nel buio del Velo non c'è differenza fra notte e giorno, perché questa distinzione l'avevano abbandonata quando avevano lasciato Alternia e le sue lune. Nello spazio fra una sessione e l'altra non si sa nemmeno se il tempo esiste realmente. Ma Terezi sentiva lo scorrere infinito delle ore sulla sua pelle: erano dense e pesanti, si strusciavano sul suo corpo supino e lasciavano una scia di sudore al loro passaggio; le sembrava che la stessero schiacciando, che se l'aria nella stanza era calda e afosa, permeata dalla puzza di muffa, fosse colpa loro. Si dette della cretina per aver solo pensato una cosa del genere, ma quell'immagine era l'unica definizione che riusciva a formulare per spiegare quel che provava. Da quanto era lì? Non ne aveva idea. Aveva l'impressione che fossero passati anni dall'ultima volta che aveva trascorso del tempo coi suoi amici, ma sapeva che non era vero; doveva aver visto Dave giusto quella mattina - anche se le mattine lì non esistevano - poco prima di rintanarsi in quella stanzetta.
Da tempo ormai ripudiava ogni tipo di compagnia, anche se Dave cercava di farle cambiare idea, diceva che quel comportamento le faceva male, ma tanto lui che voleva saperne. Vedere gli altri le dava su i nervi, soprattutto vedere Rose e Kanaya, felici e innamorate. Come potevano esserlo? I loro mondi non esistevano più e adesso erano dispersi nello spazio liminale fra una dimensione e l'altra, nel vuoto totale, su una meteora alla deriva. Come se quello non fosse sufficiente, pensò a quanto li aspettava dopo. Non era sicura sarebbero stati in grado di sconfiggere Lord English, in realtà nemmeno che riuscissero ad affrontarlo.
E dire che alla partenza era lei la più convinta, quella con più fede nella loro missione. Più passava il tempo, più tutto perdeva significato: ormai erano quasi arrivati e lei non aveva più le energie per combattere. C'era qualcosa che le succhiava via la sua voglia di andare avanti.
Voleva stare sola e poter pensare in santa pace, ma quello che le veniva in mente non faceva che peggiorare la situazione; una serie infinita di domante che facevano vacillare ogni certezza e annebbiavano ogni cosa in cui avesse mai creduto.
In quei tre anni si era resa conto di aver fatto solo un grosso errore dopo l'altro. Nulla andava come doveva,  quel che succedeva non faceva che portare nuovi problemi e lei era prosciugata.
Anche Karkat era stato un errore.
Era convinta di amarlo, ora capiva che aveva frainteso ciò che provava e questo l'aveva portata sull'orlo del baratro.
Lei non aveva idea di cosa fosse l'amore, non l'aveva mai provato e ora dubitava persino di poter riuscire a riconoscerlo. Si chiedeva se almeno lui lo sapesse. Probabilmente no. Ma entrambi non potevano, non volevano, immaginare un'esistenza senza l'altro.
Non avrebbe mai creduto che un sentimento così sublime avrebbe potuto causare tanta sofferenza.
Adesso era in grado di rivolgere uno sguardo disincantato al loro passato e a vedere tutti gli errori che avevano commesso: avevano sempre dato tutto per scontato e creduto che la vita fosse come quella delle fiabe, dove tutti ottengono il loro lieto fine. Peccato che loro avessero intrapreso la strada sbagliata per ottenerlo. Si erano dati per scontati e ogni volta che una faceva qualcosa in disaccordo con i piani dell'altro, si apriva una crepa e, col passare del tempo, queste si facevano sempre più profonde e irreparabili. La loro passione assumeva a tratti le caratteristiche di un'ossessione: dovevano stare insieme, non poteva essere altrimenti, ed erano intenzionati a raggiungere tale scopo a dispetto di tutto, pure di loro stessi. Era così che era iniziato il loro sprofondare: a causa di quella convinzione, insieme a quella che la loro sofferenza fosse passeggera e che li avrebbe condotti a una felicità futura, si stavano distruggendo.
Ma lei lo amava così tanto. Lui era sempre lì per lei, pronto a sostenerla, a ricordarle il suo valore, che era un membro fondamentale della squadra; anche nei momenti più bui trovava sempre le sue braccia pronte ad accoglierla. Probabilmente senza di lui non sarebbe diventata la persona che era... ma non potevano più continuare a illudersi. Pretendevano che andasse tutto bene, che  tutto fosse sotto controllo e così facendo si costringevano a sopportare quella tortura. Karkat si stava allontanando sempre di più da tutto, perso com'era nella sua infatuazione: non riusciva ad accettare  la realtà dei fatti  e aveva preferito rifugiarsi in una fantasia dove erano felici. Terezi vedeva chiaramente che era solo un sogno irrealizzabile, la trama di un romanzo in cui erano stati infilati a forza, che non teneva conto che loro erano persone vere, con un'anima e dei difetti inconciliabili con quell'ambientazione.
Forse se non avessero mai avviato la sessione di Sburb, se Lord English non fosse mai esistito, così come il regno di terrore instaurato ad Alternia, avrebbero avuto una chance. Ma non così.
Avevano una missione da compiere, una missione che metteva sulle loro spalle la responsabilità dell'esistenza di tutto il reale, rifiutarsi di accettarlo non era che un gesto meschino ed egoista e lei non si l'avrebbe fatto.
Non potevano stare insieme perché il fato aveva deciso di far loro affrontare prove da cui erano usciti per miracolo e che avevano completamente stravolto il loro essere; lei stessa si era scoperta più fragile di quanto credesse, ma aveva imparato una lezione fondamentale: doveva pensare a se stessa. Continuare a cercare la propria metà,  qualcosa che l'avrebbe completata l'avrebbe solo indebolirla, perché lei era già completa e finché fosse stata convinta di dipendere da qualcun'altro non avrebbe mai trovato la forza di combattere.
Quei pensieri sembravano così semplici mentre erano solo belle parole, ma per metterli in atto le serviva un coraggio di cui non disponeva. Gliel'aveva sottratto il continuo umiliarsi e rinunciare a sé per vivere una bella bugia, per renderlo felice, a dispetto della propria sanità.
Lei lo amava. Avrebbe dato la vita per lui, era tutto il suo mondo. Ma era proprio quell'adorazione che la stava stritolando.
Non poteva fingere che nulla di tutto ciò che c'era stato fra loro fosse mai esistito, o quanto ancora Karkat significasse per lei, ma doveva liberarsi da quelle che ormai erano solo catene e andare avanti. E l'avrebbe fatto anche per lui, lui che era intrappolato nella sua stessa disperazione; gli avrebbe fatto capire che quella era l'unica soluzione. Perché lei lo amava e proprio per questo desiderava con tutto il cuore che anche lui fosse felice, che anche lui vivesse.



CZ: ... giuro che non l'ho fatto apposta a caricare questa storia proprio il giorno di San Valentino, sul serio 0_0 L'ho buttata giù secoli fa e ho trovato il tempo di fare una revisione solo ieri, finendo oggi... e continuare un altro giorno mi sembrava un overkill, quindi, a voi.
Chiedo scusa per la mia lunghissima assenza da EFP, sto lavorando a un racconto originale di una lunghezza non indifferente per i miei standard e vorrei concentrarmi solo su quello e magari finirlo una volta buona; le fanfic le limito a serate "di pausa" da suddetto progetto quando ho voglia comunque di scrivere qualcosa, o ho trovato un prompt carino.
Prompt carino questo? Plot twist: tutte le mie storie sono deprimenti. Scusatemi, ma amo il dramma e la tragedia <3
E amo pure la Karezi e sono la ship perfetta per l'angst, quindi beccatevi questo <3 (Ormai ho capito che possono funzionare solo negli AU So già che nel testo sono presenti alcune ripetizioni, ma non sono davvero riuscito a sistemare, cambiare la parola avrebbe alterato pure il significato della frase, perché il concetto che avevo in mente era specifico e un sinonimo non avrebbe dato la stessa idea. Anche oggi impariamo a revisionare domani.
   
 
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