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Autore: Li_fe    14/02/2017    0 recensioni
Tutto succede quando ti soffermi un secondo di più su quello che ti circonda. Incontri un paio d’occhi… e succede. Empatia. Un solo sguardo e leggi tutto dentro quegli occhi. Tutto il dolore, la sofferenza e la sensazione del fallimento. Non servono parole. L’essenziale però c’è: gli occhi.
La storia di Azzurra(e Carlos), raccontata da una semplice libraia, Angela, che tra un libro e un altro incontra lo sguardo di Azzurra. Un vortice di sensazioni e emozioni la assalgono. Quella ragazza le sta raccontando la sua storia senza dire una parola, semplicemente con la forza del dolore e la voglia di rivalsa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ad occhi chiusi.





Essere titolare di una libreria non è facile e Angela lo sa bene.
Con il via vai di gente, è raro soffermarsi su ognuno di loro. Tra uno scontrino, un consiglio e un altro, Angela non ha mai tempo per osservare davvero tutte quelle persone che le passano davanti. Poi però c’è Azzurra, con i suoi capelli neri lunghi e quei suoi occhi nocciola grandi…tanto, troppo espressivi. Ti travolgono, semplicemente. C’è Azzurra con in mano il libro appena preso dallo scaffale. “Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore”. E sa. Angela sa.

Angela percepisce un “mai abbastanza” nell’aria. E capisce, guardando Azzurra, che troppe volte nella sua giovane vita si è sentita un “mai abbastanza”, per i suoi genitori, per i suoi sogni, per quello che credeva l’amore della sua vita. A proposito di questo, Angela sa, attraverso quegli occhi, che la giovane ragazza nella sua vita ha amato tanto. Carlos lui si chiama, o chiamava, se preferite. La storia con Carlos non è stata facile fin dall’inizio: caratteri forti segnati entrambi da un passato difficile. Troppi litigi e troppo rancore.

Azzurra è una ragazza espansiva, non ha paura di mostrare i suoi sentimenti, non ha paura di piangere e non ha paura di rischiare. Carlos è un ragazzo introverso, non mostra a tutti il suo mondo, di conseguenza fatica ad esporre quello che prova, e nella sua routine ci sta fin troppo bene.
Azzurra per Carlos è quel colore, quella sfumatura che ti salta all’occhio immediatamente. Azzurra ha tante insicurezze e tantissime fragilità che si porta dietro da tanto tempo ed ha la costante paura di essere abbandonata dalle persone che ama. Carlos non la aiuta, con il suo modo di fare la da sempre per scontata, la sottovaluta, quasi non la ritiene alla sua altezza. E  non le da nessuna sicurezza…mai nessuna iniziativa da parte sua, mai una sorpresa…mai un “ti amo”. Azzurra si è sentita dire tante volte “io non te lo dico, ma te lo dimostro”, sì forse…ma arriva, ad un certo punto, dove ha bisogno di sentirselo dire, perché altrimenti non ce la fa ad andare avanti, non ce la fa a sopravvivere ad ogni litigio, non ce la fa a restare. Quanti pianti…quante notti passate a pensare “sono io quella sbagliata”.

Non è facile capire Azzurra. Tante volte nella sua vita si è ritrovata a scappare, e questo lo sa fare bene, con la speranza che qualcuno la rincorresse, la abbracciasse e le rimettesse tutti i pezzi rotti al posto giusto. Ma Carlos non ce la fa. Carlos non sopporta la sua immaturità, la sua espansività e la sua instabilità. E allora “addio Azzurra”.

Si distruggono, distruggono il bello che c’è stato infangandolo con le parole, e lo fa soprattutto Azzurra. Perché la rabbia, il dolore e la delusione la deve sfogare e allora lo colpisce dove sa che fa male. Poi passa però. Dopo mille pianti disperati, urla e chili di gelato al cioccolato, Azzurra capisce. Capisce che è stata lasciata e che deve andare avanti. Tante persone sono uscite dalla vita di Azzurra e ogni volta è una coltellata al cuore. Azzurra, ogni volta, sente il bisogno di cancellare il passaggio che hanno avuto nella sua vita queste persone, dalla cosa più banale che può essere una semplice fotografia, ad una più importante che può essere un tatuaggio sulla pelle.
E poi si sente meglio. Smette di soffrire. Improvvisamente, da un giorno all’altro, per Azzurra non esiste più l’amore per Carlos; l’unica cosa che la lega ancora a lui è l’odio che prova nei suoi confronti. 

Il cambiamento è un qualcosa che scatta in automatico, in un secondo, un istinto di sopravvivenza quasi, un pensiero che si intrufola nella testa e ti invita a dimenticare. Del resto Azzurra ha sempre pensato che o si dimentica subito o non lo si fa più.
Azzurra è bella, tanto bella.  E viene guardata. Succede tutto in un giorno, forse due, e Azzurra si ritrova ad accettare un corteggiamento. Si ritrova ad accettare tutto ciò che Carlos non le ha mai dato: attenzioni, importanza, protezione.  E lo sa che forse è sbagliato, eccome se lo sa. Lo sa che dovrebbe stare da sola per un po’, che ha bisogno di tempo. Ma non ce la fa. Perché lei da sola non ci sa stare, perché nella sua vita si è sentita fin troppe volte da sola ed è stanca. Senza amore non ci sa stare. E allora si butta. E si ritrova a pensare che probabilmente, se Carlos non l’avesse lasciata, l’avrebbe fatto lei. Però lo amava, ne era sicura. Lo amava da morire. Semplicemente, ad un certo punto, tra amare ad occhi chiusi e amare se stessa e di conseguenza andare avanti, ha scelto la seconda. Lei che abbastanza non si è mai amata.

E Carlos lo sa bene, per questo trema a vederla con un altro. Stringe i pugni quando vede che lui l’abbraccia, la bacia, quando se li immagina che fanno l’amore. Sorride amaro quando al fianco di quest’uomo la vede più sicura di se stessa. E si rende conto che la stava aspettando. Si rende conto che la sua Azzurra gli è mancata come l’aria. Si rende conto, per la prima volta, di averla data per scontata, perché ne era sicuro, Azzurra sarebbe ritornata da lui. Perché il pensiero che lei stesse male per lui lo faceva stare bene e vederla oggi felice gli fa male, tanto male. E capisce di aver commesso, forse, l’errore più grande della sua vita. Di aver, per sua scelta, rinunciato al colore nella sua vita grigia.
Capisce che, quando pensava di essere la parte più forte della coppia, si sbagliava di grosso. La più forte è sempre stata Azzurra. Azzurra con la sua irrazionalità. Azzurra con la sua iperattività. Azzurra con la sua follia. Con il suo essere “o tutto o niente”. Carlos era stato il suo tutto esageratamente per, forse, troppo poco tempo… e oggi si ritrova ad essere il suo niente. E fa male.

Angela osserva quella ragazza con il capo chino sul libro. La vede sfogliarlo distrattamente. Alzare poi fiera il viso e regalarle un grande sorriso. Ma un sorriso vero! Quel sorriso che ti fa brillare gli occhi. E Azzurra quegli occhi li sa far brillare proprio bene. E Angela capisce che Azzurra ce l’ha fatta. Azzurra, finalmente, si ama. 








 
Salve! Sono secoli ormai che non aggiorno più le mie storie, e mi dispiace tanto, davvero. E' che sono successe tante cose e l'ispirazione non mi ha aiutata, 
Non sto qui ad elencare cosa è andato storto. Però, all'improvviso, mi è venuta questa piccola idea. Mi sono sentita ispirata da qualcosa. 
Ed è uscita questa one-shot. Ci tengo davvero tanto, perchè tutti quei sentimenti li ho avvertiti tutti addosso. Sono l'"Angela" della situazione, diciamo così. 
E ho voluto trasmettere tutto ciò su una pagina bianca. 
Questo per dire: Uomini, mai dare per scontato una donna. Mai. 
Ci ho pensato di scrivere qualcosa di più lungo su Carlos e Azzura, davvero..ma ora non ci riesco.
Spero vi piaccia. 
Si spera, a presto.
Ps: il titolo originario doveva essere "meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore"(libro di Susanna Casciani), ma visto che i segni grafici non sono visibili nel titolo, ho cambiato in "ad occhi chiusi" 
  
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