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Autore: DanieldervUniverse    15/02/2017    3 recensioni
Vari sketch del trio-leggenda interpretati dai personaggi di Final Fantasy.
I - La Montagna
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Autore Nota: Inizia lo spettacolo, letteralmente.
Daniele II Nota: Come al solito.


La montagna resisteva impavida, avvolta dalle nubi e dalla nebbia, alta e maestosa.
Mai, prima d'ora, un essere umano aveva osato affrontarne la parete scoscesa: più di mille metri di scalata nel vuoto assoluto.
Era una sensazione magnifica, di essere al di sopra di tutto e tutti, di poter dominare incontrastato sul mondo...
-Oooohhhh Cecil! Non agitarti laggiù, mi fai perdere l'appiglio! È pericoloso!
Se non fosse che dovevano tirarsi dietro Tidus.
Firion esalò, scocciato, per la trecentomiliardesima volta.
-Perché tu stai serrato! Andiamo, muoviti!
-Che dici?! Ehi Firion, non è che l'aria montagna ti sta dando delle arie strane?!- replicò quello.
-Dai, porco Bahamut, non possiamo stare qua tutto il giorno, muovi il culo!
-La fai facile tu, trovi tutti gli appigli!
-A parlare perdi solo tempo!
-E dimmi dove devo mettere le mani!
-Ah!- si arrese l’albino, facendo tintinnare le diverse armi che si portava diettro. -Lì, su quella sporgenza!- disse, provando ad indicargliela con un piede.
-Dove?!
-Eh?!
-Dove!? Non la vedo!
-Dai, quella lì a forma di... Zoccolo di Odino!
-Zoccolo di Odino!? Ma non so chi cazzo è Odino dovrei conoscerne lo zoccolo!?
“Io lo ammazzo” si disse il capo-gruppo -Dai su! Non restare indietro!
La scalata riprese, uno sforzo dietro l'altro.
-Firion! Dai Firion, rallenta!
-Ma si può sapere perché ci metti tanto!?- replicò quello, voltandosi a fissare il biondo sotto di lui -Non è mica così difficile!
-Eh ma porca puttana non ci sta manco posto per salire qua!
-Ma che dici?! Io l'ho trovato subito!
-Ah si!? E dove!?
-Lì, su quella sporgenza!
-Dove!
-Ma non la vedi?!
-NON LA VEDO!
-Oh, ma per Hilda dannata, quella sporgenza a forma di… di Bastone di Ramuh!
-Si, quello che ti infilo su per il culo se non la smetti di prendermi in giro!
-Dai cazzo! Persino Bartz sarebbe arrivata in cima prima di te!- lo rimbeccò Firion, riprendendo la scalata rapido come un furetto -E lui ha paura delle altezze!
-E che palle che sei Firion! Ma perché stiamo scalando questa montagna poi!?
-Ma perché non fai come Cecil e stai un po zitto!?
-Perché io non sono il tuo lecchino! Scommetto che appena giro al testa voi due limonate come dei maniaci!
-Devo scendere a picchiarti!?
-No no!- Tidus scosse il capo per enfatizzare la frase.
-ALLORA NON ROMPE' LI COGLIONI E SALI!
Dopo qualche altro metro...
-Firion quanto manca!?
-Poco, posso vedere la cima!- replicò l'altro.
-Evviva! Grazie a Yevon!
-Aspetta a ringraziarlo, dobbiamo ancora finire di salire!
-Oh, tu riesci a portare via la gioia da ogni cosa!
-Dai! Non ci possiamo mettere due anni a scalare una parete!
-Oh, è da quando abbiamo iniziato a salire che mi rompi! Non puoi essere un po più gentile!?
Firion diede una testata alla roccia, invocando una rapida morte, che non arrivò.
-Mi dai una mano o mi vuoi mollare qui!?- esclamò il biondo.
-Oh messo una mano su quella sporgenza...!- ricominciò a spiegare il maestro d'armi prima di essere interrotto.
-Dove?! Dove?!
-Uffa, non vedi quella sporgenza...!?
-No, le vedi solo tu!
-Dai quella sporgenza a forma di orecchio di Ifrit!
-Orecchio di Ifrit?!
-Si!- esclamò Firion, raggiungendo finalmente la cima.
-Ma devo diventare un Evocatore per scalare una montagna!?- gli gridò dietro Tidus, facendolo sospirare un ultima volta.
-Orecchio di Ifrit, da pazzi...- rimuginò il biondo.
-Dai su che siamo arrivati- lo incoraggiò Firion.
Non era sbucato su un altopiano, ma anzi su una specie di piattaforma circondata da un muro di roccia, su tutti i lati.
L’unico punto non protetto era una specie di curva ad U che si perdeva nel resto della montagna.
-Ma che cosa sta succedendo?!- esclamò Tidus, facendo notare al compagno che lo zaino a cui aveva assicurato la fune gli stava scivolando dalla spalla.
-Porco Hyne- sussurrò il guerriero albino, rimettendolo a posto trafelato, prima di riuscire finalmente a scendere dallo scomodo rialzo sul muro di roccia, tirando la fune.
-E qui la roccia è tutta franabile!- piagnucolò il biondo.
-Al massimo sarà friabile, la roccia- replicò Firion.
-Comunque frana, non è che “fria”!
Il maestro d’armi si arrestò un attimo, meditando se scaraventare Tidus di sotto, prima di ricordarsi che c'era anche Cecil aggrappato alla fune.
Ringraziò mentalmente l'amico per averli sopportati in silenzio per tutto il tragitto, prima di riprendere il suo lavoro.
-Dai su, che ci sei- incoraggiò Tidus, mentre questi sbucava finalmente oltre la parete.
-Oh, è successo un miracolo prima, sono riuscito a scalare. Tu basta che stai avanti, non ti preoccupi per me...- ansimò il giovane, cercando di fare un ultimo sforzo e sollevarsi.
-Oh andiamo tu non puoi...
-E comunque qui è liscio come il marmo- lo interruppe Tidus, lamentandosi come pochi.
-No. Guarda ho messo il piede lì...- provò ad aiutarlo Firion.
-Eh? Dove?- replicò il ragazzo, provando a vedere con i propri occhi il punto indicato.
-Lì lì, quella sporgenza a forma di vertebra di Tonberry.
Silenzio imbarazzante.
-Avanti dimmi come è fatto un Tonberry!
-Ho detto vertebra, è dentro, non si vede- replicò Firion, come se Tidus fosse il più grande idiota esistente.
-Eh sì, ti salvi sempre. Ma dico io, accidenti- il ragazzo riuscì a sollevarsi ancora un po, prima di fermarsi di nuovo.
-E adesso?
-Adesso? Adesso issati e metti il piedi sinistro qui.
Tidus non reagì.
-Issati e met... Tirati su.
-E di “Tirati su”, no?
-Su dai! Su, così! Bene, adesso turnica e metti il piede destro di qua.
Tidus lo fissò allibito.
-Turnica, e met... Girati.
-E dì “girati”! Ma devo scalare con il vocabolario in mano!? Mica sono Gidan!
-Andiamo è facile. Tu sei un atleta, no? Adesso arrotati e metti il piede sinistro qua.
Calò un silenzio imbarazzante.
-Arro... oh inferno Girati!
-E DÌ GIRATI PER YEVON!
-Cazzo conosci due vocaboli: “tirati su” e “girati”!
Tidus scosse il capo e riuscì a portarsi di spalle rispetto al compagno, pronto per l'ultimo passo.
-Okay bravo. Adesso developpà giù così...
Il biondo gli lanciò un'occhiata di puro odio.
-Scherzo dai...- continuò Firion, con un sorriso.
Se la stava proprio godendo alle spalle del rompiscatole.
-Senti fanculizzati che scendo da solo!- lo cacciò con un gesto della mano il giocatore di Blitzball.
-Va bene va bene- si arrese l’altro, facendo un passo indietro -Forza lasciati andare.
-Si si, no!- esclamò Tidus, che, reggendosi con le mani al bordo della parete, non era arrivato a toccare per terra, e quindi era improvvisamente risalito in alto senza apparente motivo.
-Ma che fai? Mancan quattro dita.
-E non vedo. Cioè scostati che non vedo!
Firion si guardò i piedi, poi guardò i piedi di Tidus.
-Ma mancan quattro dita dai!
-E c'ho la sensazione del vuoto, se non vedo non mi fido!
-Ma dai!
-No guarda che adesso risalgo...!
Con un gesto deciso Firion afferrò “l'amico” e lo tirò per terra, facendolo toccare.
-Mancavan quattro dita, cretino.
-Eh, mi era venuta la sensazione del vuoto- si giustificò mortificato il biondo -Sai da piccolo ho avuto un trauma.
-Tu ne hai avuto più di uno- disse Firion, ricominciando a tirare la fune che scorreva con una scioltezza incredibile – Però oh, guarda là Cecil. Trova tutti gli appigli, viene su come Carbuncle, viene su.
-Eccone n'artro...
-E stai zitto pure tu! Bravo Cecil, ti...- il ragazzo s'interruppe quando si ritrovò l'estremità della corda in mano, con dei pelucchi bianchi alla fine.
Dopo qualche attimo di silenzio alzò l'occhio irato contro Tidus -Ma non sentivi che non c'era peso attaccato?! Cioè questo ti sembra Cecil?- disse, esibendo la fune tranciata davanti al volto del compagno.
-Per avere i capelli bianchi ce li ha- fu l'unica risposta.
Firion resistette l'istinto di menare il compagno e si rinfilò lo zaino -Va bene. Tieni qua- gli disse, mettendogli la corda in mano -Che scendo a recuperarlo. Speriamo che si sia incastrato con il bastone di Ramuh, così magari lo riprendo.
-No no, aspetta- lo richiamò Tidus, trattenendolo -Allora organizziamoci, pensiamo.
-Pensiamo?- replicò Firion, seduto in bilico tra il precipizio e lo spiazzo roccioso.
-A-a-allora, lì si è staccata la corda.
-Si?
-Ecco vieni giù che ci organizziamo.
-Ma che dici...?
-No no Firion no NO NO NO! NO tu che fai il coglione scavezzacollo che caschi giù, precipiti...!
-Ma che problema hai!?
-EEEEh non c'ho i problemi io! Non c'entrano i miei problemi!
-Ma di che hai paura!?
-E che poi la notte resto da solo! Già c'ho la sensazione del vuoto...!- Tidus ricominciò a piagnucolare come un pazzo , strattonando il compagno.
-Buono non tirare! Che tanto qui non c'è niente...
-E c'ho la sensazione del vuoto amplificata col niente! Dai su scendi...!
-Non ti-ra-re! E Cecil allora cosa facciamo?
-Eh eh eh ormai per lui non c'è più niente da fare! Fattene una ragione non c'è niente da fare! Per adesso accontentati di averne perso uno! Scendi!
-Non...
-Scendi! Scendi! Fai qualcosa, scendi! Dai sce...!
-Calmati-ti-ti-ti-ti-ti-ti-ti-ti!- esclamò Firion, corcando il biondo di mazzate -Ti sei calmato?
Ci fu un attimo di silenzio, prima della risposta -Ancora uno.
-Bene- disse Firion, lanciando un ultima occhiata furente a Tidus, prima di iniziare a calarsi -Avanti dammi corda. E non tirare.
In quel momento Cecil sbucò dal passaggio a U, e Tidus, che guardava proprio da quella parte, spalancò gli occhi, iniziando a tirare la corda come un forsennato.
-Ehi ho detto non tirare cazzo!
-Indovina chi c'è qua!- lo rimbeccò l'altro, indicando il paladino che si era fermato poco distante dai due, con lo sguardo vagamente confuso.
I lunghi capelli bianchi era sparpagliati, come al solito in tutte le direzioni, facendosi beffe della gravità.
-Ehi ragazzi. Perché mi guardate così?
-Da dove sei passato?- domandò Firion, immobile e con gli occhi di fuori.
-Io? Ah giusto c'è il sentiero- replicò l'altro, indicando la via tra le rocce da cui era sbucato.
-Sentiero?
-Si. Più meno vicino al... alla coda di Leviathan. L'ho notato mentre stavate discutendo e... mi dispiace dirlo ma non ce la facevo più, così ho tagliato la corda (letteralmente) e ho camminato fin quassù.
Firion e Tidus rimasero a fissare il paladino, tanto sconvolti quanto sorpresi, finché il biondo non si abbassò ad afferrare il capo reciso della fune, mostrandolo a Cecil.
-Quindi questo non sei tu.


A N: Colpo basso dell’ultima moda. Addio Tidus, adesso sei fatto.
DII N: Sai io invece a te che ti faccio…
A N: Alla prossima! CIAO!

  
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