Guardavi l’orizzonte o, forse, qualcosa di più prezioso.
Ti fissavo.
Tu che eri il pilastro da abbattere per poter raggiungere il dominio.
Tu, l’orgoglio di un vero guerriero.
Mentre ora sei solo un miserabile, andato a morire per una stupida umana e uno sporco mezzosangue. Avrei voluto ucciderti in quel momento.
Così avrebbero potuto dire che il Grande Generale Cane era caduto per mano di un guerriero che lo aveva superato in forza e grandezza, piuttosto che per mano di inutili insetti.