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Autore: Nao Yoshikawa    17/02/2017    15 recensioni
Pochi giorni prima di Natale, Belle decide di fare un regalo a Tremotino, nella speranza di scaldare un po' il suo cuore all'apparenza gelido...
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Scritta di getto mentre ascoltavo "Storie" de "La Bella e la Bestia - Un magico Natale"
Perché questa coppia ha bisogno di fluff.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natale. Natale per Belle significava tante cose, le riportava alla mente tante cose, la sua infanzia e la sua famiglia che adesso era così lontana.
All'esterno la neve aveva imbiancato tutto. Aveva sempre adorato la neve, giocare con essa, quando era stata bambina, ma anche adesso non le sarebbe dispiaciuto.
Ormai erano molti mesi che si trovava "prigioniera" di Tremotino.
Una prigionia che però pian piano era divenuta più sopportabile. Aveva imparato ad affrontare il caratteraccio del suo padrone e a tenergli testa, e molto spesso quest'ultimo tendeva a mostrare atteggiamenti umani che non pensava neanche potesse possedere.
Tuttavia era ancora molto chiuso in sé stesso. Belle però non lo odiava, come molti avrebbero potuto pensare. Forse aveva dell'incredibile, ma gli si era affezionata.
Tremotino non parlava con lei, probabilmente non aveva mai parlato con nessuno, ma era certa che avesse sofferto, che soffrisse ancora e che tutto ciò di cui avesse bisogno fosse un gesto gentile.
Adesso che il Natale era alle porte, Belle sentiva ancora di più il bisogno di fare del bene. Dopotutto, nessuna persona avrebbe voluto passare il Natale da solo, neanche Tremotino.
La ragazza avrebbe dovuto portare a termine le sue mansioni, ma era rimasta incantata dai fiocchi di neve che delicati stavano iniziando a cadere. Una visione da mozzare il fiato, un momento che fu interrotto dall'arrivo del padrone.
"Belle, non sapevo avessi la capacitò di dormire in piedi!" - esclamò lui, il tono come sempre austero e pieno di sarcasmo.
"Non dormivo, stavo solo guardando la neve. Io adoro la neve, non la trovate anche voi splendida?"
"Acqua ghiacciata, nulla di più" - rispose.
"Ma... non può non piacervi! - esclamò sorpresa - la neve... simboleggia il Natale... non potete non amare il Natale!"
"Invece posso eccome. E' solo un giorno come un altro, niente di più. Io non festeggio il Natale da molti anni ormai"
Belle fu molto colpita da quelle parole, che immediatamente la intristirono. Tanti anni senza Natale? Senza festeggiare e senza nessun regalo?
Non avrebbe potuto immaginare una vita senza nulla di tutto ciò.
"Ed ovviamente è un giorno qualunque anche per te - disse Tremotino richiamando la sua attenzione - quindi... torna pure a fare quello che stavi facendo, senza distrarti"
Le concesse un sorriso vuoto, per poi lasciarla nuovamente da sola.
"E' assurdo - disse a braccia conserte - nessuna persona dovrebbe passare il Natale da sola, neanche una come Tremotino... mi fa così tanta tenerezza..."
Poi si morse il labbro. Molto spesso si era ritrovata a pensare al Signore Oscuro in "altri" modi, come se non fosse stato colui che la teneva prigioniera. Ma Belle era sempre stata convinta che non bisognasse mai soffermarsi all'apparenza.
Forse con un gesto gentile avrebbe potuto scaldare il suo cuore così freddo, ma in che modo?
Visto il periodo, un regalo sarebbe stato l'ideale, ma quale regalo sarebbe stato adatto per uno come lui?
Belle prese a passeggiare per l'enorme sala. Doveva essere qualcosa di speciale, qualcosa di personale e fatto con il cuore, qualcosa di unico.
Cosa potrebbe piacergli? A me , per esempio, piacciono molto i libri. Sarei felice se qualcuno decidesse di regalarmene. Forse... forse non è una cattiva idea. Posso farlo da me, posso raccogliere in unico libro, tutte le storie che conosco e regalarglielo nel giorno di Natale.
Pensò subito che si trattasse di una buona idea.
E così, decise di mettersi subito a lavoro. Frugò nei cassetti, trovando dei fogli. I giorni seguenti li avrebbe passati a scrivere di quei racconti che conosceva a memoria e che avrebbe tanto voluto fargli conoscere. Sarebbe stato difficile, ma ne sarebbe valsa la pena.
 
Devo superare la sua diffidenza
Ci sarà il modo di entrare in confidenza
Stargli un po' vicino, parlargli a tu per tu
L'amicizia è importante se la vivi un po' di più

Chissà se in questo modo avrebbero trovato il punto d'inizio per avvicinarsi. Belle gli voleva bene, o forse qualcosa di più, avrebbe avuto paura di ammetterlo, ma ciò di cui era certa, era che vederlo felice anche solo per un minuto, l'avrebbe fatta star bene.
 
Gli leggerò delle favole meravigliose
Dove anche l'impossibile diventa la realtà
Sotto la luna noi troveremo l'ispirazione
La fantasia ci aiuterà

Molto spesso, i libri, i racconti, le storie e le leggende, potevano essere un buon modo per ritrovare la forza di andare avanti. Lei lo aveva vissuto sulla sua pelle tante volte, soprattutto quando sua madre se n'era andata. Quel mondo fatto di fantasia l'aveva salvata.
 
Solo sulle ali della tua immaginazione
Puoi scoprire i mille volti di ogni illusione
Annienteremo i draghi e le altre avversità
E un dolce sorriso le sue labbra sfiorerà

E lei avrebbe anche voluto salvarlo, in un certo senso. Salvarlo da sé stesso, dalla solitudine, dall'infelicità eterna.
Forse, Tremotino poteva sembrare una bestia, ma non lo era. Lei lo sapeva, era stata in grado vedere sfumature in lui che nessun altro sarebbe riuscito a cogliere.

 
Storie su storie, nel mondo della fantasia
Dove anche l'impossibile diventa la realtà
Ed io lo condurrò sulle vie della magia
E troverà la verità

E se questo suo piccolo gesto avrebbe contribuito alla sua salvezza, sarebbe stata felice di farlo.
Con il viso chino sul foglio, adesso Belle scriveva spedita, di storie d'amore, di magia, avventure e lieti fine ritrovati.

Storie di eroi che non han paura del domani
E con loro lui ritroverà la forza di lottare
Quando si troverà questa forza fra le mani
Un nuovo mondo scoprirà... vorrà restare

Con quel suo dono speciale, gli avrebbe regalato un attimo di calore, per fargli capire che non occorreva essere soli per essere forti.
Forse sarebbe stato difficile, ma ci sarebbe riuscita.
I due giorni e le due notti seguenti, le passò, oltre a pulire e sistemare ogni stanza del castello, a scrivere.
Alla fine aveva perso molte ore di sonno, ma era anche riuscita a ricoprire il libro con una copertina da lei cucita. E poi lo aveva posato all'interno di una scatola rossa infiocchettata.
Ci aveva messo tutto l'amore possibile. Belle non vedeva l'ora che arrivasse l'indomani, anche se l'idea di dargli un regalo da parte sua, la innervosiva non poco. Cosa avrebbe dovuto dirgli?
Sicuramente avrebbe pensato a qualcosa. Ma non appena poggiò la testa sul cuscino, cadde in un sonno profondo, a causa della tanta stanchezza.

La mattina seguente, Belle si svegliò di soprassalto. La neve cadeva fitta all'esterno e la sola visione la fece gioire.
Immediatamente si vestì, per poi afferrare il regalo e scendere immediatamente al piano di sotto. Era così agitata che non aveva neanche pensato alle parole da dire.
"E adesso come prendo il discorso? - sussurrò - devo dire una cosa tipo "Tremotino, so che odiate il Natale, ma ho pensato comunque di farvi un regalo", oppure "Io... pensavo che un dono da parte mia vi avrebbe fatto piacere...". No, non va bene. E se si arrabbia? Non avevo preso in considerazione questo, accidenti..."
"Belle?"
La ragazza sussultò, ed istintivamente portò il regalo dietro la schiena.
"Emh... buongiorno..." - salutò con voce tremula.
"Sai, se l'udito non mi inganna, mi è sembrato che stessi parlando da sola" - disse Tremotino avvicinandosi a lei, con fare inquisitore.
"Io? Da sola? Oh, no, assolutamente, non stavo parlando con nessuno"
"Cosa nascondi lì dietro?"- domandò.
"Qui dietro? - domandò sorridendo nervosamente - nulla"
Tremotino però, senza scomporsi più di tanto, con uno schiocco dita fece scomparire il pacco dalle mani di Belle, facendolo comparire tra le proprie, rimanendo molto sorpreso in realtà.
"Ma è un... regalo..." - costatò.
"Amh..."
Belle arrossì. Non era esattamente così che si era immaginata la scena, ma oramai era successo.
"E' per voi! - esclamò con le guance rosse - l'ho fatto con le mie mani, spero che vi piaccia!"
Nel dire ciò si era chinata leggermente, come se avesse voluto evitare di incrociare il suo sguardo.
Era più imbarazzante di quel che credeva.
"Tu... hai pensato... di fare un regalo... proprio per me?"  - sentì chiedere.
Il suo tono era decisamente sorpreso.
"Sì - disse sorridendo nervosamente - lo so, avete detto che odiate il Natale, ma ho pensato che forse... in questo modo avrei potuto portare un po' di gioia... nel vostro cuore... sì..."
Tremotino fissò la ragazza di fronte a sé. Quella ragazza che non era niente più che una semplice serva, che avrebbe dovuto detestarlo, come tutti facevano, e che invece lo trattava gentilmente, si preoccupava per lui, tutte attenzioni a cui non era abituato.
Non disse nulla. Scartò il regalo, ritrovandosi poco dopo il libro tra le mani.
"Vuoi farmi credere che hai fatto tutto da sola?" - domandò.
"Già - disse sorridendo - è una raccolta delle storie che più mi piacciono. Non sapevo cosa potesse piacervi, per questo ho pensato di fare qualcosa da me..."
Adesso era Tremotino a non voler incrociare il suo sguardo. Nei suoi occhi brillava una luce, quasi impercettibile, diversa.
Forse era felice, chissà. Non glielo avrebbe mai detto, né Belle si sarebbe aspettata un grazie.
Per lei andava bene così.
"Allora, visto che l'hai scritto, adesso non ti dispiacerà leggerlo, suppongo"
Nel suo tono vi era uno sprazzo di gentilezza del tutto inaspettato.
Belle sorrise, presa alla sprovvista.
"Sì... mi piacerebbe molto"
Proprio in quell'attimo, la ragazza vide in lui l'ombra di un sorriso, ciò che tanto aveva sperato di vedere.
Poco dopo, seduti davanti ad un fuoco, Belle aveva iniziato a leggere. E Tremotino prese ad ascoltarlo con piacere.
Non sapeva se il calore che sentisse fosse causato dal fuoco o da quel gesto di gentilezza nei suoi confronti. Ma era piacevole.
Fu quando Belle si addormentò, circa un ora dopo, con il libro poggiato sul ventre, che ebbe il coraggio di avvicinarsi.
"Grazie, Belle. Non avvertivo un calore del genere da secoli, ormai"
Certo che non l'avesse udito, Tremotino sapeva che dall'indomani tutto sarebbe tornato come prima.
Ma Belle invece aveva sentito eccome, ed aveva sorriso appena.

Nota dell'autrice
So che è piccola, ma spero possa avervi donato un piccolo attimo di fluff, che per noi amanti della Rumbelle sono essenziali, vista la carenza.
Io amo "Un magico Natale", e ora pretendo uno spin off su Belle e Rumple a Natale, ma tanto so che non verrò accontentata... per questo scrivo, per colmare i miei vuoti.
Spero vi sia piaciuta!
   
 
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