Cosa Mi Rende Felice

La gente crede che non mi manchi nulla.
La vita mi ha dato tutto, mi ha baciato sulle labbra voluttuosamente e mi ha donato la possibilità di essere felice. Sono famoso, ricco, bellissimo d’aspetto; milioni di persone mi adorano e amano guardarmi in televisione mentre canto e ballo. 
Quando mi intervistano me lo chiedono sempre: cosa ti rende felice? Do loro risposte semplici, banalotte, da star annoiata senza ispirazione. Mi rendono felici le piccole cose, ballare, cantare, fare shopping, trascorrere del tempo con le persone a cui voglio bene. In realtà, e lo ammetto con un pizzico di vergogna, non è quello a rendermi felice. Non come prima cosa, almeno. 

Vi interessa tanto saperlo, bellezze e gentilbellezze?

Oh cielo, quale brusio eccitato. Siete davvero interessati al segreto della mia felicità. 

Metta giù quel vibratore, signorina. È un programma per famiglie, quante volte devo dirvelo? E per l’ennesima volta, io e il signor Papyrus siamo solamente amici. Non c’è nulla del genere tra di noi. Quindi per favore, smetta di atteggiarsi in quel modo o sarò costretto a farla scortare fuori.

Ma tolti di mezzo i contrattempi veniamo al dunque. 
Orbene: sono felice perché sono forte.


State ridendo, lo so. Qualcuno di voi è rotolato giù dalla sua sedia e si tiene la pancia, mentre lacrime ilari scivolano sulle sue guance. Ma ridete pure, miei tesori, a me non da fastidio. Anzi, sono le vostre reazioni a rendermi felice. 

Sono forte, perché ho sbagliato. Ho ferito le persone che mi volevano bene, tante di quelle volte da non poterle contare. Mi sono comportato da squallida divetta egocentrica e per quello ho quasi perso il loro affetto per me.
Enfasi su quasi. Non ho perso un bel niente. Mi amano ancora, e sapete perché?

Signorina, per favore. Non è linguaggio consono quello. Io nemmeno ce l’ho, quella parte del corpo. 

È perché sono stato in grado di farli tornare indietro.

Ho paura, a volte. So che in qualunque momento potrei ricascarci. Dimenticare quello che ho imparato e tornare ad atteggiarmi come facevo prima. Ma so che non devo arrendermi. Posso essere parecchio determinato io, non credete.

E sapere che ogni nuovo giorno rappresenta per me una nuova possibilità è la mia più grande gioia. 

La notte, quando dormo da solo, accarezzo la mia anima, un cuoricino rosa chiuso nella capsula sulla mia cintura. “Va tutto bene. Non tremare così, piccolino. Sono qui, ti proteggo io”. Ed è vero: lo proteggerò da ogni male. È un’anima finta, fatta di sostanze chimiche mollicce scolpite a forma di cuore, ma è la mia anima. E la adoro, non importa se non è come le altre. 
Voglio volermi bene, perché sento di meritarlo.


Ditelo, avant, che sono egoista. Che sono volgare. Che penso solamente a me stesso. Che sono una cattiva influenza per Frisk. Dite quello che volete. 
So già che mi divertirò un sacco a dimostrarvi che non è vero. 

Ed è per questo che sono felice. 


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