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Autore: Frafra9    18/02/2017    3 recensioni
Prologo
Dopo la "cordiale" visita dei Volturi a Forks e la scoperta che Renesmee non è l'unico ibrido tra i vampiri, ne è passato di tempo.
Renesmee è cresciuta e con lei è cresciuta anche l'amicizia verso Jacob, il suo Jacob, fratello/miglior amico e forse anche qualcosa altro che Nessie, deve e cerca di capire cosa prova veramente per il “suo” Jacob. Il ragazzo che le è vicino da quando è nata.
Jacob, dal parte sua, sa di amarla. ma sa che ciò che prova per lei non è, solamente, frutto dell'imprinting. Ma è bensì amore perché l’ha vista nascere e la vede crescere giorno per giorno.
Lei ricambierà questo amore o è solo amicizia?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Sono trascorsi tre mesi dalla proposta di matrimonio e l'annuncio di aspettare Willard. La mia famiglia è tornata quasi tutta a Denali, gli unici rimasti a Forks sono i miei genitori. I due branchi alla notizia del matrimonio e di un piccolo Black, sono stati entusiasti. Certo, la preoccupazione su come, o cosa sarà vista la mia natura c’è, ma Jacob è stato chiaro.
< Se non preoccupa a noi, che siamo i genitori, non vedo il motivo del perché si devono essere gli altri a preoccuparsene >
 
In effetti, non ha poi tutti i torti.
 
Oggi è domenica Jacob deve fare la ronda insieme a Quil e siccome Claire non sa dove andare, Emily e Sam non ci sono, i suoi compagni di scuola nemmeno, le ho chiesto se le andava di stare con me e farmi compagnia. E poi era da tanto che non la vedo. 
< Allora noi andiamo e voi due fate le brave > dice Jacob. Claire ed io ci guardiamo un attimo e sorridiamo.
< Voi due fate i bravi e non rotolatevi nel fango > gli risponde Claire facendo la linguaccia ai due lupi, ma più che altro a Quil. 
< Sentila. Noi rotolarci nel fango... > - dice finto offeso Quil che si avvicina a Claire e le scosta una ciocca di capelli da davanti al viso sorridendole. - < Fai la brava >
< Si la farò > gli risponde Claire con altrettanta dolcezza. Quil le dà un bacio sulla fronte e lei ricambia sulla guancia. Nel guardare la scena, ripenso che qualche anno fa, anche Jake ed io eravamo così. 
 
< Chissà se lei si sta rendendo conto che Quil potrebbe essere qualcosa di più di un amico >
 
Senza pensare, ho poggiato la mia mano su Jake e usato il mio potere. 
 
< No se no lo saprei > - mi risponde a voce bassa poi si china - < Will, io adesso devo andare di ronda mamma l'affido a te e fai il bravo >
< Jake tranquillo. Tuo figlio sta troppo bene qui dentro > gli dico baciandolo.
 
I due lupi vanno via e restiamo Claire ed io da sole.
< Nessie la professoressa di arte, mi ha dato come compito di fare un disegno e mi chiedevo se ti andava di aiutarmi perché io sono del tutto negata > mi domanda la mia amica. 
< Certamente che ti aiuto. Hai l'occorrente con te, se no, prendo i miei... > le dico.
< Ho tutto con me > mi risponde.
< Ok allora prepara il tavolo che io vado in bagno e torno subito > le dico. Più Willard cresce (anche bene), maggiore è il mio bisogno di fare pipì. Ringrazio di non abitare in casa Cullen, o se no prima di arrivare in bagno, già me la sarei fatta sotto! 
 
< La professoressa ci ha detto di disegnare un animale ed io avevo pensato a un lupo, ma non sono capace. Guarda che orrendo! > mi dice mostrandomi un "lupo" disegnato alla maniera di un bambino. 
< Nessun problema. Lo devi colorare o resta a matita > le dico mentre mi lego i capelli in una coda. 
< Lo coloro. A disegnare faccio schifo, ma nel colorare sono brava > mi dice. 
< Va bene > le dico e inizio a disegnare. 
 
Tutte fissate con un lupo. Chissà perché?
 
< Come hai capito che Jacob per te era più di un amico? >- mi domanda - < Scusa, se ti ho chiesto questo, ma tu sei l'unica che conosce Jacob fin da piccola, un po' come me con Quil >
< Tranquilla non devi scusarti è lecito fare domande e ti capisco. La stessa cosa è successa a me > - le rispondo continuando a disegnare gli ultimi tratti - < Ho cominciato a capire che per me Jacob stava diventando qualcosa di più quando... non so bene, con precisione quando ho cominciato a vedere Jake con altri occhi. Forse è che stavo crescendo e non ero più una bambina, o forse perché eccetto quelli della riserva, non conoscevo nessun ragazzo e lui era l'unico che mi riempiva di attenzioni... >
< Capito. Io non so bene cosa provo per Quil, certo gli voglio un bene dell'anima, lui è il mio migliore amico, ma a volte ho la sensazione che provo qualcosa di più per lui. Cioè a scuola ho dei ragazzetti che mi vengono dietro, ma non mi interessano, eppure sono belli e gentili, ma boh... se penso a un tipo di ragazzo che voglio al mio fianco mi viene in mente Quil > mi dice. È confusa ed è normale, si sta in qualche modo rendendo conto che Quil non è più il semplice amico, compagno di giochi, e lei sta uscendo dall'età delle bambole. 
< Sul fatto della scuola mi ricordi me. C'era un ragazzo, e forse più di uno al quale piacevo, ma in testa avevo solo Jacob. Comunque se ci penso, meglio è stato quel mio amico Nahuel, a farmi rendere conto che Jacob era qualcosa di più di un semplice amico >le dico mentre riempio in un vassoio dei biscotti e preparo del tè, mentre lei colora il disegno.
< Si mi ricordo di quel tuo amico... ero piccola, ma lo ricordo bene > mi chiede mentre colora sfumando il marrone del pelo del lupo. 
< Nahuel, era innamorato di me e insisteva che io non dovessi frequentare la scuola, ma che partissi con lui. Con Jacob non si prendevano molto, anzi erano più le litigate tra di loro che i momenti sereni.  Poi Nahuel durate una giornata a First Beach, ha voluto provare il "brivido" tuffandosi dalla scogliera nonostante il divieto. Quel giorno tutti pensavano a soccorrerlo, io invece no, ero attratta dalle gocce d'acqua sulla schiena di Jacob > dico fingendo di nascondere il viso con le mani.
 
Quella schiena che bacio ogni giorno...
 
< Wow! Io ancora non ho potuto fantasticare sulla schiena di Quil e le gocce d'acqua, ma sul suo bel culo si > - mi dice senza traccia di malizia. - < Pensi che per il mio fantasticare io mi sia innamorata o cioè posso considerarlo un inizio di innamoramento? Penso sempre a lui e non solo al suo bel didietro > 
< No non lo penso, ma posso dedurre da quello che mi dici che ti piace. Per arrivare a capire che Jacob mi piaceva, ho diciamo analizzato, i suoi comportamenti e le parole che usava verso di me.  Ammetto che la paura di scoprire che per lui, io ero soltanto un’amica e nulla di più, è stata tanta. Ho capito che non era così, quando un giorno sono andata a trovarlo a casa sua perché si era fatto male e lì ci siamo baciati e mi ha confessato di amarmi > le spiego.
< Ok allora bacio Quil e vedo se lui ricambia e si dichiara... > dice ridacchiando.
< No che non devi. Prima pensa e analizza i suoi gesti, comportamenti e parole quando è con te e poi non avere fretta di trovarti un ragazzo > - le dico e cerco di cambiare discorso. Qui la faccenda si fa seria ed io non so più che dire - < Fammi vedere il capolavoro > allungo la mano verso il foglio. 
< Eccolo > me lo passa e le faccio i complimenti per come lo ha colorato. 
< Qui ci scappa un dieci sicuro > le dico sorridendo. 
 
Suonano alla porta, vado ad aprire mentre Claire mette via le sue cose. 
< Ciao mamma come mai qui? Ti aspettavo domani > - la saluto facendola entrare - < No aspetta... Jake ti ha...  >
< Jake non mi ha detto proprio nulla e sono venuta a trovare mia figlia > - mi dice posando delle buste sul tavolo - < Ciao Claire come stai? > e si rivolge alla mia amica. 
< Ciao Bella. Bene, grazie e tu come stai? > le risponde lei.
< Non c'è male dai > le risponde mentre prende una tovaglia da una busta. Claire, la aiuta ad apparecchiare mentre io le guardo senza capire che diamine stanno facendo. Poi suonano alla porta, vado ad aprire e mi ritrovo Rachel, Emily, Kim, le “ragazze – lupo”, e con loro ci sono anche Leah, Sue e Tiffany la mamma di Embry.
< Ciao! > mi salutano tutte assieme mentre entrano, noto che tutte portano qualcosa dentro una busta. 
< Ehm non vorrei sembrare scortese, ma potrei sapere come mai siete tutte qui? > domando ancora confusa mentre osservo la tavola imbandita con tovaglia, tovaglioli, piatti e bicchieri tutti colorati di azzurro e poggiati sul tavolo alcuni vassoi con dei dolcetti e bibite.
< Baby shower cara amica mia > - mi dice Lily poggiando un braccio attorno alle mie spalle - < Festeggiamo nostro nipote, ovvero tuo figlio >
< Allora se è così... grazie, di essere qui. > - dico poi mi viene un dubbio - < Claire, tu sapevi e non mi hai detto nulla, giusto? > le chiedo e lei annuisce.
 
La festa comincia facendomi scartare alcuni regali come tutine di vari colori neutri, il kit per il bagnetto con prodotti naturali, buoni spesa su pannolini e latte in polvere (costano tanto e per almeno ventiquattro/trentasei mesi mi serviranno spessissimo), qualche giocattolo utile per i primi mesi e infine un album fotografico. 
< Grazie. Sono bellissimi e utilissimi > ringrazio aprendo l'album di foto per sfogliarlo e vedere com’è fatto. Sulla prima pagina, come in tutti gli album dedicati ai piccoli, è scritto "Mi chiamo Willard Black i miei genitori sono Renesmee Carlie Cullen e Jacob Black" e continua con "Sono nato il... A...  Alle ore... Peso ... Kg Alto... "
< Ho pensato di farci scrivere già il nome > - mi dice mia madre sorridendo - < Tuo padre, sta pensando di comporre una melodia per lui >
< Fatto bene a far scrivere i nomi di noi tre. Papà vuole comporre una melodia per il piccolo... Scommetto, perché gli ho dato metà del suo nome a suo nipote > dico scherzando. 
< Probabile > mi risponde lei sempre scherzando. 
 
Tra risate e chiacchiere varie la festa finisce. Billy rientra in casa, mio padre viene a prendere mamma per andare insieme a caccia, Jacob e Quil rientrano dalla ronda, Embry viene a prendere la sua Lily e Tiffany e il resto delle ragazze tornano a casa. Sulla soglia di casa, mi fermo a parlare con Emily per dirle che Claire si è innamorata di Quil. Anche lei se ne era accorta già da un po' del cambiamento di Claire nei confronti di Quil e siamo d'accordo entrambe, sul non fare nulla perché è Quil che deve dirle tutto. 
 
Io non ho molto appetito, ho mangiato dolci per tutta la festa. Mi metto però a tavola lo stesso e faccio compagnia ai due Black che cenano.
< A sapere che c'era una festicciola in onore di Willard, sarei rimasto a casa e avrei mandato qualcun altro al mio posto > dice Jacob pulendosi la bocca. 
< Veramente non lo sapevo nemmeno io, se no lo avresti saputo prima > gli rispondo. 
< Ma io sono il padre e dovevo esserci. Non è giusto che i regali li hai scartati soltanto tu > mi risponde offeso Jacob.
< Jake quando nascerà, avrai un compito più importate altro che scartare regali e fare quattro chiacchiere > gli dice Billy. 
< E sarebbe? > gli chiediamo insieme Jake ed io.
< Il compito di ogni papà è di essere presente nella vita del proprio figlio. Aiutarla con il piccolo, anche quando lei non te lo chiede, tu dovrai farlo lo stesso. Io quando tu e le tue sorelle eravate piccoli, ho sempre dato una mano a tua madre, anche quando tornavo stanco dal lavoro > dice Billy. 
< Certo papà che aiuterò Nessie in tutto, ma anche il nonno ha un compito ben preciso e importante, lo sai? Il tuo compito è di viziarlo, ma non troppo perché una parte del vizio voglio dargliela io >risponde Jake. 
< Povero figlio mio, se nonno e papà sono pronti a viziarlo... non oso però immaginare il resto della famiglia tra zii e altri nonni > dico sospirando.
Finito di cenare mostro i regali che Willard ha ricevuto, poi me ne vado in camera a dormire che sono stanca mentre Jake e Billy restano in cucina a parlare. 
 
Sono le due di notte. Jake entrare in camera, con gli occhi socchiusi e dalla luce dell’ingresso che accende per non svegliarmi, lo vedo spogliarsi per venire a letto. 
Sorrido ripensando alla chiacchierata tra Claire e me, ma scaccio via il ricordo perché Jake si sta avvicinando al letto e mi giro verso di lui fingendo di dormire.
< Non volevo svegliarti > mi dice una volta sistematosi nel letto.
 
Si è accorto che sono sveglia.
 
< Fai troppo rumore quando ti sbottoni i jeans > gli dico sorridendo appena.
< Non credo... secondo me non dormivi perché sentivi la mia mancanza. Ammettilo > mi dice posando le labbra sulla mia spalla.
< Lo ammetto, mi mancavi e sai che senza di te non riesco a dormire > rispondo accoccolandomi a lui.
< Jaco non ti basta più per dormire serena? > mi chiede mentre mi stringe a se e mi accarezza il pancione.
< Non parlare male di Jaco che mi arrabbio, lo sai. In realtà è tuo figlio a tenermi sveglia. Tranquillo, non è ancora arrivato il momento. Sta solo facendo ginnastica > dico sorridendo.
 
 Willard, lo so piccolino mio, stai scomodo qui dentro, ma non è ancora giunto il tuo momento per nascere.
 
< Lo sento. Ha appena scalciato > - mi risponde - < Mi sa tanto che quando nasce ci farà stare svegli >
< Probabile. E a proposito di restare svegli, dove sei stato fino a adesso? > gli domando con tono sospettoso.  Finto sospetto, perché di lui ho piena fiducia.
< In garage a sistemare la macchina. Volevo farlo oggi, ma ero di ronda > mi risponde. Stare in garage e pensare alle auto, lo rilassa, è il suo hobby. 
< Ok. Comunque Claire, sta cominciando a capire che l'affetto verso Quil non è più quello verso un amico, e nemmeno di un fratello. In parole brevi, Claire sta attraversando quello che anni fa, ho passato io > gli dico.
 
Quanta paura avevo di scoprire che lui non ricambiava e poi... lui è sempre stato mio!
 
< Lo dirò a Quil perché credo che non se ne sia reso conto > mi risponde.
< Quil è intelligente, ci arriverà da solo. Adesso però, dormiamo che tu domani lavori > gli dico per poi dargli un dolcissimo bacio della buona notte. 
 
Aprile.
 
È una tiepida giornata primaverile, la gravidanza è agli sgoccioli, manca all'incirca una settimana alla nascita di Willard ed io per precauzione, sto a casa Cullen. Adesso sono nel bosco dietro casa, seduta sul solito tronco sradicato a terra, a leggere una rivista e a respirare aria buona. Improvvisamente mi sento i pantaloni bagnati.
 
Eppure l'acqua è in borsa e l'ho bevuta un'ora fa...
 
Chiudo la rivista e mi guardo sotto.
 
< Mamma! > - grido. Faccio per alzarmi e sento un dolore al ventre. Prima contrazione. I miei in un secondo sono davanti a me. - < Mi sa che Willard vuole nascere > riesco a dire prima che la seconda contrazione mi fa storcere la bocca dal dolore. Papà mi prende in braccio e mamma porta le mie cose, la coperta, la borsa e la rivista.
 
Jacob! Chiamatelo in officina.
 
< Bells telefona a Jacob > - le dice papà al mio posto mentre mi porta nello studio del nonno - < Carlisle è ora > mi poggia sul lettino. Anche nonna Esme è arrivata e mi aiuta a spogliarmi, mentre le contrazioni iniziano a essere più frequenti.
< Dove è Jacob? > chiedo tra una contrazione e un'altra.
< L'ho chiamato e sta arrivando, tranquilla > mi risponde mamma.
< Sto per far nascere suo figlio è devo stare tranquilla? > ringhio in preda alle contrazioni.
< Nessie, cerca di rilassarti e respira > - mi dice il nonno - < Vedrai che Jacob arriva subito >
 
Rilassarmi. Fosse facile! Ci provo.
 
Faccio come dice, respiro ed espiro, e mi concentro su Willard. Il mio bambino che
 
< Eccomi. È nato? Dove è? Amore come stai? > domanda Jacob entrando di corsa nella stanza e venendo verso me. Mi stringe la mano e mi dà un bacio sulla fronte.
< Perché sei senza camicia e senza scarpe? E no, non è nato > gli rispondo acida. 
< Ho preferito trasformarmi > - mi risponde - < Adesso pensa al piccolo >
Non gli rispondo anzi mi limito a sbuffare e torno a concentrarmi su mio figlio.
< Nessie, si vede la testa ispira l'aria e spingi per qualche secondo > mi dice il nonno.
 Faccio come dice.
< Su amore > mi sussurra Jacob. 
< Ecco la testa su manca poco e lo potrai abbracciare > - mi dice nonno - < Ispira e spingi per dieci secondi e poi lascia > - faccio come dice per sei o sette volte, fino a quando - < Jacob vieni a tagliare il cordone? >
< Si > risponde emozionato e va verso nonno che gli dà delle forbici in mano e gli indica il punto, dove deve tagliare. 
 
É nato!
 
 Subito la porta si apre ed entra la mamma tutta felice e sorridente, abbraccia il genero e poi va verso il nipote che ha appena cominciato a piangere ed io con lui.
 
Il mio bambino è nato. È qui con me. Adesso ho la mia famiglia.
 
Jacob torna accanto a me con Willard in braccio sorridendo.
< È bellissimo > - mi dice per poi sussurrare al piccolo - < Ecco la tua bellissima mamma > me lo posa sul petto. 
< Ciao tesorino mio > gli dico non appena il fagottino bianco è tra le mie braccia. Mi guarda e sorride come se avesse riconosciuto che sono la sua mamma. Allunga una manina ed io la bacio. 
< Tesoro, lo vado a lavare e poi sarà di nuovo qui con te > - mi dice mamma e poi si riferisce a Jacob - < Scendi di sotto a dare la bella notizia a tuo padre, a Rachel e a Charlie >
Mamma lo prende dalle mie braccia e lo porta a lavarlo mentre il nonno finisce di togliermi i resti della placenta e Jacob scende al piano di sotto a dire a Billy, a Rachel e a nonno Charlie, che a quanto mi è stato riferito, appena ha saputo che stavo in travaglio, é uscito prima dal lavoro. 
 
< Tesoro come stai? > - mi chiede nonna Esme mentre mi aiuta a lavarmi - < L'ho visto un attimo perché tua madre lo sta cambiando e Carlisle lo sta visitando ed é bellissimo >
< Nonna sono stanca ma felicissima adesso lo potrò tenere tra le mie braccia, riempirlo di coccole > le dico entusiasta. 
< Ci credo. Tu lo sai che quando ero umana, partorii vero? > - mi chiese e annuisco. - < Della mia vita umana, non ho molti ricordi nitidi, chiari perché sai che con il tempo essi tendono a perdersi. Il giorno del parto però c'è l'ho chiaro in mente, quello è l'unico ricordo che non ho mai cancellato. Ricordo bene il dolore delle contrazioni e delle spinte, ma tutto sparì non appena sentii il pianto di mio figlio e me lo misero in braccio > sorride di un sorriso dolce ma nello stesso tempo triste. Le accarezzo il viso e in quel momento entra mamma con Willard tra le braccia che piange.
< È ora della pappa > mi dice mamma e me lo dà in braccio, dove si attacca subito al seno. Nel frattempo entra Jacob e le due donne vanno via lasciandoci soli.
< Finalmente è nato > - mi dice sorridendo - < Finalmente, mi posso coccolare la mia famiglia > 
< Finalmente io ho i miei uomini accanto a me per sempre. Vi amo amori miei > dico sorridendo e guardo il mio piccolo, cucciare il latte.
Jake prende il cellulare e mi scatta una foto mentre sorrido a nostro figlio e che sembra ricambiare.
< Questa va come sfondo. Guarda che belli che siete > mi dice mostrandomi la foto. 
< Se ti metti di qui > - gli dico indicandogli la mia parte destra che è poi dietro il piccolo - < Nella foto c'entriamo tutti e tre > fa come dico. Si mette dietro Willard e scatta la foto. Il nostro primo selfie di famiglia.
 
< Giù ci sono mio padre e Rachel, Charlie, Leah, Embry e Lily. Quil e Claire e tutti non vedono l'ora di conoscere Willard > mi dice Jake, mentre Willard dorme beato tra le mie braccia. 
< Sono stanca e il piccolo dorme, magari più tardi. Scusati da parte mia con loro, ma ho bisogno di riposare >gli dico a Jake. 
< Tranquilla, e riposati > mi sussurra Jacob mentre i miei occhi si chiudono lentamente dalla stanchezza e lo sento togliermi dalle braccia Willard per posarlo nella culla affianco a me. 
 
Mi sveglio dopo qualche ora, fresca e ben riposata. Willard non è nella culla e Jacob non c'è. Mi alzo dal letto, apro la porta decisa a scendere di sotto, ma prima vado in bagno a togliermi le tracce di sonno. Una volta sistemata alla bell'e in meglio, scendo al piano inferiore, dove sono accolta da sorrisi e complimenti per aver dato alla luce un bellissimo bambino che se ne sta tra le braccia del suo papà.
< Non l’ha lasciato un momento in braccio a nessuno > mi dice Rachel.
< Ci penso io, Rach > - le dico. Mi avvicino a Jake che sta parlando con i miei - < Papino, adesso tocca a mamma tenerlo in braccio > gli dico sorridendo e mi prendo mio figlio. 
< Ma sta tanto bene in braccio a me > dice lasciandomelo prendere.
< Ok, ma io sono la mamma > - gli rispondo facendogli la linguaccia e me ne vado verso Rachel. - < Amore di mamma guarda quanti zietti hai > dico a mio figlio. 
< Il resto degli zietti, li vedrai domani > -mi dice nonna Esme - < Ho sentito Jasper e verranno domani mattina tutti e quattro >
< Ok grazie tanto sto qui > le rispondo cullando mio figlio. Per precauzione resto a dormire lì e stavolta anche Jacob resta con noi. 
 
Embry e Lily restano a cena, come anche nonno Charlie, Billy e Rachel raggiunti poi da Paul, con il piccolo Joshua.
< Andiamo a salutare il cuginetto > - dice Paul con Joshua in braccio - < Ciao Nessie, ti trovo in forma > 
< Ciao Paul > - lo saluto per poi rivolgermi a Joshua - < Ciao Josh > - gli dico muovendo la mano di Willard come per salutare - < Io sono il tuo cuginetto >
< Ciao Will, cresci così giochiamo insieme? > gli domanda Josh accarezzandogli la manina. Tutti ridiamo.
< Ehi campione! Vieni in braccio a zio > gli dice Jake rivolto al nipote.
< No, nonno > gli risponde e sceso dalle braccia del padre, sale sulle gambe di Billy. 
Prima che la cena sia pronta, salgo in camera a dare il latte a Willard e a cambiarlo, come me vengono su Rachel e Lily. 
< In questi anni hai fatto pratica a cambiare i pannolini con Josh, ora sei un'esperta > mi dice Rach. 
< Beh sì. E adesso capisco cosa si prova a essere madre, anche se sono ancora agli inizi di un lungo percorso > rispondo. 
< Già sei ancora agli inizi e aspetta dopo...  però, la gioia di averlo con te è immensa, vero? >mi chiede. Annuisco sorridendo.
< Ancora non riesco a credere che lui, é stato per nove mesi dentro di me e adesso posso toccarlo, coccolarlo > dico ancora incredula per quello che ho fatto, ossia aver dato alla luce una creatura che crescendo somiglierà a me e a Jake.
< Al non credere di averlo tra le braccia, è anche Jacob. Né é incantato > interviene Lily.
< Secondo me, Embry sarebbe un bravo padre > me ne esco e guardo Lily. 
< So cosa stai pensando, ma ti dico che è presto conviviamo da quattro mesi > mi risponde.
< Ma sono quattro anni che state insieme, quindi è anche ora che mettete in cantiere un figlio, sono sicura che Tiffany vuole essere nonna > le dico ridacchiando.
< Non fate come me e Paul, che ci abbiamo messo dieci anni per sposarci! > le dice Rach. 
< Adesso non è il caso, ve l'ho detto. E non mettete strane idee a quel lupaccio grigio macchiato di nero > ci "minaccia" Lily.
< Zia Lily tranquilla che ci penserà papà Jacob a mettergli l'idea di un baby Call > le dico scherzando. Rach annuisce perché sa di cosa è capace il fratello sui suoi migliori amici. 
 
Gli ospiti sono andati a casa, Willard dorme beato tra le braccia del papà, così saliamo in camera per metterlo nella culla e ne approfittiamo anche noi per dormire.
< Non mi sembra vero che finalmente sia nato > - mi sussurra Jake all'orecchio mentre guarda la culla accanto a me - < Avrò cura di voi, ogni giorno >
< Spero di riuscire a essere una brava madre > gli sussurro.
< Lo sarai perché io non solo mi fido di te, ma sarò lì con te e ci prenderemo cura di lui e dei prossimi che verranno insieme > mi sussurra. 
< Ehi grande alpha non correre con i prossimi. Adesso abbiamo lui e poi chissà... > gli sussurro sulle sue labbra invitanti e lo bacio con amore. 
 
Il giorno dopo a mattina... (fortunatamente tarda mattinata).
 
< Mammina! Papino! Dove è il mio nipotino? > domanda, zio Emmett, con voce squillante, ma così squillante che Willard si sveglia e comincia a piangere.
< Si era appena addormentato Emmett > gli risponde Jake. Si è preso qualche giorno di vacanza per stare accanto a noi.
Le zie si avvicinano a me, mentre cullo Willard, non mi dicono nulla, restano in silenzio e sorridono.
< Ops! Non credevo di svegliarlo. Scusate >dice a voce bassa lo zio Emmett. 
< Certi vampiri non hanno tatto > borbotta zio Jasper sorridendo al fratello.
Nel sentirli, mi scappa un sorriso.
 
Willard si è addormentato ed io ne approfitto per scendere di sotto a mangiare qualcosa, e a parlare con gli zii. Se piange, ho il walkie-talkie e venti paia di orecchie in allerta quindi sto tranquilla. 
Ricevo i complimenti delle zie verso mio figlio e, vengo sommersa dai regali, giocattoli e abbigliamento.
Dopo che il piccolo ha preso il suo latte e cambiato, ovviamente, faccio le presentazioni con il resto della famiglia Cullen.
< Mi ricordi te quando ti ho preso in braccio... mi guardavi curiosa con quei due occhioni color cioccolato > mi dice zia Rose mentre tiene fra le braccia il nipotino.
< Will è stupendo e a occhioni non scherza nemmeno lui. Guardate com’è attento > - dice zia Alice prendendolo dalle braccia della sorella. Si avvicina al marito - < Jazz non è stupendo? >
< Molto bello come i genitori, del resto.  Complimenti > dice lo zio Jazz. Lui non lo prende in braccio solamente per paura di fargli del male, al contrario del fratello, lo zio Emmett che lo prende in braccio. 
< Sarà un latin lover > - dice alzandolo in aria e guardalo negli occhi - < È vero Will che farai strage di cuori da grande? > Will per risposta gli "vomita" il latte sul viso.  Tutti ridono. Jake tra una risata e un'altra prende Willard in braccio, dando modo allo zio di pulirsi.
< Willard, non si fa > dice serio Jacob al figlio che lo guarda come se ha realmente capito che non doveva fare. 
< Tutto apposto Jake, sono cose che capitano > dice lo zio Emmett. 
< E tu, te lo sei meritato. Sballottare così un neonato che aveva appena mangiato > gli risponde zia Rose.
< Non è successo nulla > - interviene nonno Carlisle - < È una cosa del tutto normale > mi rassicura.
 
Si è fatto tardi, almeno per il piccolo, e prima che faccia buio e tiri il vento, decidiamo di tornare a casa. Non prima però di aver fatto la visita di controllo a Willard e a me, e una lunga chiacchierata sul benessere di Will dove Jake ed io veniamo rassicurati del fatto che se  nei primi giorni il suo peso cala, è una cosa normale e nulla di cui preoccuparsi. Sapere se ha preso il gene del lupo e/o quello vampiro è presto per sapere, anche se la parte vampira, non dovrebbe esserci, perché io, la mamma, durante la gravidanza non ho bevuto molto sangue (se ne avevo voglia, c'era il braccio di Jake) e il bambino, Willard, non sembra cercare del sangue. Insomma mio figlio è un bambino a tutti gli effetti. 
 
 
*Note Autrice*

Eccomi qui con il nuovo capitolo. Nessie, è diventata mamma, ma andiamo con ordine:
Claire, ormai cresciuta inizia a rendersi conto che l’affetto verso Quil, non è più quello di prima. I suoi sentimenti sono cambiati, adesso è grande e riesce a distinguere amore e amicizia, verso un ragazzo.
Il “baby shower”, è una festa (facoltativa) che si usa fare in America per festeggiare l’arrivo del futuro bambino, facendo regali.
Ho trovato carino, mettere un momento di dialogo tra Billy e Jacob riguardante la “vita da genitore”.
Altra cosa per me, giusta è stato il racconto di Esme a Renesmee.
Al prossimo.
Frafra



 
   
 
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