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Autore: La Scrittrice Mascherata    19/02/2017    1 recensioni
La Scrittrice arriva, titubante, ed inizia a parlare:
"Ehm, ehm. C'è qualcuno? Ah, sì c'è quell'unico granello di polvere! Ciao, Granello di Polvere! Vuoi sentire l'introduzione alla mia storia? No? Non importa, io te la comunico lo stesso:
Fred Weasley ed Hermione Granger si sono sposati da diversi anni; le loro giornate proseguono vivaci e leggermente faticose, tutte coronate da imprevisti. Anche la Domenica, teoricamente meraviglioso giorno di riposo.
Dal testo:
Una calma domenica, sacro giorno di riposo, una coppia si rilassa all’ombra di un alberello, o almeno lo faceva prima che due gemelli, aventi la veneranda età di sette anni, la raggiunse.
“Mamma, papà! Come vi siete messi insieme? –

Grazie, Granello di polvere per non essere andato via. E…Arrivederci!"
La Scrittrice Mascherata
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Fred, Hermione e cosa succederebbe se
i figli volessero sapere come si sono messi insieme.

 

Una calma domenica, sacro giorno di riposo, una coppia si rilassa all’ombra di un alberello, o almeno lo faceva prima che due gemelli, aventi la veneranda età di sette anni, la raggiunse. 

“Mamma, papà! Come vi siete messi insieme? – in coro, e con tono curioso i due esprimono la loro domanda – Ehi! Smettila di ripetere quello che dico io! Ancora! Grrr…” i due bambini si guardano in cagnesco finché la madre, una donna bassa con un cespuglio castano in testa e un cipiglio di rimprovero, li interrompe.

“Rose, George! Cal-ma-te-vi. Perché v’interessa sapere come ci siamo fidanzati?” sempre sospettosa, la signora inizia il suo interrogatorio.

“È che siete una così bella coppia! Volevamo solo sapere come avete trovato la vostra anima gemella, così da trovare la nostra…”

“Rose! Non si mente a mamma. Potrebbe punirci, o peggio, essere delusa!”

“George, andiamo! Abbi un po’ di fegato: sì che si raccontano le bugie!”

“Rosaline Minerva Weasley! Non provare più a ingannarmi!”

“Forge ha avuto ragione quando si è indignato vedendo che suo nipote, avente il suo stesso nome, tra l’altro, è il degno figlio di una Prefetto Perfetto. – sospira, fintamente triste e malinconico, un uomo alto con i capelli rossi e gli occhi celesti – E comunque, Rosie hai perfettamente ragione.”

“Grazie papi!” esulta, trionfante, la bimba.

“No, Rose non ha ragione. George raccontami la versione ufficiosa, da adesso ufficiale.”

“Finalmente, – soddisfatto, il bambino inizia a raccontare – Rose insiste che voi due vi siate sicuramente fidanzati da grandi, al contrario io ho ribattuto che era probabilmente successo a Hogwarts, magari studiando. Così abbiamo scommesso le prossime tre paghette settimanali.”

“George, hai ragione tu. – la frase è accompagnato da uno sbuffo della piccola sconfitta – adesso filate a svolgere i compiti”*

“Già fatti mamma”

“Finiti da mo’ – e più cospiratoria, sussurrando in modo che solo il gemello senta – dopo me li fai copiare, vero?”

“Solo se li cambi un po’ – altrettanto piano, il piccolo Weasley si raccomanda alla sorella.

“Però noi vogliamo tutta la storia. È sicuramente interessante!”

“Va bene, ma racconto io perché vi voglio attenti, e con il mortorio che racconterebbe la mamma, iniziereste a dormire dopo i primi dieci secondi”

“Frederick Weasley!”

“Ti amo anch’io cara! – l’uomo le manda un bacio con la mano facendo ridere i figli – E adesso signori e signore la storia di come io, l’inimitabile, bellissimo, geniale, affasc – diversi colpi di tosse lo bloccano – eddai, Hermione! Ehm ehm, dicevo io, Fred Weasley, mi sia fidanzato con la qui presente Grangerina del mio cuore. Io e Zio George eravamo nella nostra camera dopo una serata normalissima: noi due, con l’aiuto di Lee Jordan, avevamo venduto dei Tiri Vispi Weasley…”

“Non era vietato papà?” una voce incuriosita e sorpresa si leva dagli spalti, inutile dire a chi appartenesse.

“Sì lo era, ma a tuo padre non importava se infrangeva le regole. Ovviamente sbagliava. – Stizzita, Hermione risponde al figlio che caratterialmente più le somiglia.

“Ma come ‘Mione! Certo che m’importava se infrangevo le regole o meno! Le regole sono fatte per quello. Non dirmi che c’è qualcuno che le rispetta?”

“Fred! Ti sembra quello il messaggio da dare ai tuoi figli?”

“Sì.– i bambini, specie lei, scoppiano a ridere, mentre la signora sbuffa cercando di coprire un risolino – Tanto lo so che stai ridendo!”

“E comunque non chiamarmi ‘Mione. O con qualsiasi altro soprannome”

“D’accordo, d’accordo. Ora riprendiamo la storia. Dicevo, era stata una serata normale: io, lo Zio e Lee avevamo venduto dei Tiri Vispi, – due identici sbuffi accompagnano queste parole – Zia Ginny s’ingozzava di Api Frizzole (e prima che lo chiediate, sì: la Zia aveva un’intossicazione da Api Frizzole), Zio Harry si deprimeva,…”

“Harry non era depresso! – sempre pronta a difendere l’amico di una vita la moglie del narratore lo blocca …

“Certo, ed io sono un panda. Adesso gradirei che la smetteste di interrompermi. Comunque, Harry si deprimeva, la mamma cercava di fermarci da Prefetto Rompi-Pluffe qual era – piccole proteste vengono sollevate dalla compagna di vita del rosso, ma vengono prontamente interrotte – e gli altri chiacchieravano. Proprio mentre stavamo progettando un nuovo prodotto, ecco che sentiamo bussare alla finestra: era arrivato un gufo dotato di Strillettera. Quella era stata inviata da Nonna Molly e ci ordinava di prendere almeno Oltre Ogni Previsione al prossimo compito di Erbologia, o ci avrebbe tolto dalla squadra Quidditch in modo permanente.”

“Crudele – una vocina si lamenta.

 “Esattamente, si era già accordata con Minnie…– il narratore riprese a discorrere, o almeno ci prova.:

“Chi è Minnie?” sempre curioso, il piccolo di casa Weasley-Granger, e si parla di quello fisicamente e anatomicamente bambino, non quello mentale.

“La McGranitt, ovviamente!”

“Cosa?! – una vocina incredula, e sconvolta, li interrompe – Mamma! Mi hai appena detto che è cattivo mentire, ma tu l’hai fatto: avevi detto che la Preside di Hogwarts era buona, nonostante l’aria burbera, ma guarda cosa ha approvato! – la «settenne» si aspetta un commento serio, realmente convinta, ma l’unico risultato che ottenne fu una grassa risata, una vocina limpida che seguiva il percorso della prima, e qualche rimprovero sussurrato sghignazzando, ogni reazione ovviamente ricambiata da uno sbuffo e uno sguardo arrabbiato dalla giovane gemella.

“Ehm-Ehm, dicevo… eravamo nella mer – interrotto in maniera non esattamente dolce dalla compagna, il nostro eroe è costretto a cambiare termine – mm, sì… eravamo in brutti guai. Dovevamo trovarci qualche secchione che potesse farci prendere O – uno sguardo arrabbiato e finto offeso gli arriva dalla cosiddetta «secchiona» – al compito della Sprite, non potevamo rischiare di smettere di giocare a Quidditch. – una testolina dotata di coda rossa annuii freneticamente – Come avrebbe fatto la squadra senza di noi? Così, quel traditore del mio gemello degenero andò da Zia Angie e le chiese di dargli ripetizioni. Ovviamente lo feci anch’io, ma sapete cosa mi rispose quell’ingrata, quella donna ingiusta? «Credo – con la voce storpiata, Fred prosegue con il racconto – sia impossibile aiutarvi entrambi contemporaneamente, quindi cerco di limitare il danno: riesco ad avere almeno un Battitore Gemello Weasley in campo, invece di non averne nessuno sicuramente. E credo sia ovvio il perché ho scelto George, vero? L’ideale sarebbe se trovassi qualcun altro disposto ad aiutarti». Capite? Ma io sono Fred Weasley, e può un uomo della mia intelligenza non trovare soluzione a qualsiasi problema?”

“Vuoi davvero che ti risponda? – sarcastica, Hermione interrompe il monologo del marito.

“Nah, non ora, anche se sentirmi lodato non è così male. – delle risate made in Piccole Pesti Weasley si sentono in sottofondo – Così trovai una fantastica soluzione, come sempre, indovinate chi era un piccolo genio che si era portata avanti col programma di circa due anni? – tra le risate i figli dell’assurda coppia rispondono ripetendo il nome della genitrice – Così andai dall- Prefetto-Perfetto che scoprii essere quasi incorruttibile… Avemmo un dialogo del tipo:
«Ehi, Prefetto-Perfetto! Ti andrebbe di fare un piccolissimissimo favore al qui presente affascinante Battitore?»
«Che cosa vuoi Weasley? – anche qui il timbro vocale è radicalmente cambiato»

“Non ho questa voce, Weasley! – irritata e offesa, Hermione difende la propria intonazione

“E com'è tua voce allora, Weasley? – in uno slancio di coraggio ed eroismo Fred risponde a tono alla moglie.

“Ti ho detto che non intendo prendere il tuo cognome! Al massimo sei tu che hai adottato il mio, Granger!"

“Sei grande mamma! Anch’io quando avrò un marito voglio che sia lui ad adottare il mio cognome!”

“Eh no, la piccola di papà non si sposerà mai!”

Si levò una risata cristallina dall’oggetto dell’ultima frase che, tra i sussulti divertiti, mormorò un piccolo rimproverò al genitore.

“Certo, sarà una tipa tutta < Prendi e molla >!”

“Fred! Non parlare così di mia figlia!”

“Che cosa vuol dire una tipa tutta < Prendi e molla >? – innocente il bambino chiede alla sorella.

“Di solito sei tu quello che sa il significato delle parole, non io!”

“Niente ragazzi, niente”

“Allora una tipa tutta è una ch…”

“Tu. Stai. Zitto.”

“Per favore, per favore, per favore, per favoreeeeeee”

“Sarebbe assai utile alla nostra educazione: è il significato di un’espressione dialettale che non conoscia…”

“Georgie la scusa dell’educazione e l’uso di un linguaggio ricercato non funzioneranno. Rosie neanche il tuo labbruccio e la vocina da bamb…”

“Owwww la mia cucciolotta… certo che te lo spiego! Allora una tipa tutt – l’uomo venne prontamente zittito da un’occhiataccia della compagna – niente. Non dirò niente di niente. Comunque, tornando alla storia…”

“E invece no. Adesso racconto io.”

“Ma…”

“Niente ma, Granger! Riprendiamo… Il dialogo si svolse circa così:

«Ehi, Prefetto-Perfetto! Ti andrebbe di fare un favorino-ino-ino?» E, sì: hai detto così »
«Che cosa vuoi, essere irritante che non sei altro?»
«Potresti… darmi ripetizioni in Erbologia sul programma del Settimo Anno?»
 «Tu… che vuoi alzare la tua media?!»
«Per il Quidditch. Lo faccio solo per il Quidditch. Comunque, mi aiuterai sì o no?»
«E io cosa ci guadagno?»
«Ehm, ehm… io… io prometto… prometto che non venderò più Merendine Marinare ai primini!»”

“Promessa che tra l’altro non hai mantenuto”

“E invece son un uomo di parola, cosa che ho dimostrato anche lì! Li ho venduto Torroni Sanguinari”

“Che, di fatto, sono Merendine Marinare”

“Dettagli, dettagli…”

“Però sei stato furbo papà quella volta”

“Georgie”

“Sì mamma?”

“Ritira tutto”

“Ritiro tutto”

“Bravo. Comunque, continuiamo. Da ingenua, mi fidai…

«D’accordo. Da domani alle quattro ripasseremo tutti i giorni a quell’ora»
«IO ho una vita sociale. Non posso a quell’ora!»
«Intendevo di mattina. E ti consiglierei di iniziare subito a dormire, perché le quattro di domani mattina arriveranno tra esattamente cinque ore e mezza.»
«Di mattina?! Ma sei pazza?!”
«Vuoi che tutti ti vedano tutti a studiare con una Prefetto-Perfetto diligente ed incredibilmente studiosa?»
«Forse non hai tutti i torti…»”

“Allora, ditemi, quale narrazione preferite?”

“Quella di papà!”

“La tua!”

“Grande Rosie!”

“Bene, considerando che siamo in parità, continuerò io”

“Ma…”

“Niente “ma” Weasley in Granger! Ovviamente la mattina dopo ero già lì pronta, con il materiale da studio, mentre quello scapestrato di vostro padre si fece attendere per dieci minuti!”

“Non vedevi l’ora di studiare con me, eh?”

“Nei tuoi sogni, nei tuoi sogni… Riprendendo la storia, quando il signorinello si degnò di presentarsi, ovviamente, non poteva concentrarsi per studiare seriamente. Noooo.
Una volta seduti per terra vicino ai libri non feci in tempo a tirare fuori la piuma che tirò fuori una delle sue stupide battute.”

“Eddai, era divertente!”

“Come no…”

“Qual era?”

“Avevo detto «L’ultima volta che ero a quest’ora con una ragazza qui in Sala Comune stavamo ba…»”

“Che cosa facevate?”

“…”

“…”

“Allora?”

“…”

“Diciamo che quando saret…”

“Zit-to”

“Come vuoi tu amore”

“Comunque non si riusciva proprio a studiare! Ad esempio mi si strusciava addosso a caso, storpiava il nome delle piante, raccontava aneddoti idioti che non riguardavano gli argomenti…”

“Però è grazie a questi che hai ceduto”

“Non è questo il punto.”

“Sì invece! Noi vi avevamo chiesto la storia di questo episodio!”

“Odio doverle dare ragione, ma…”

“Oh e va bene! Qualche lezione dopo…”

“Eh, no! Adesso racconto io!”

“Ma…”

“Niente ma Weasley!”

“Grrr. –un ringhio decisamente inquietante fa levar delle risate malcelate dagli spalti. – Cosa hai detto?”

“Cioè Granger. – vano dire che le risate aumentarono – Comunque racconto io. Qualche incontro dopo Miss Sta-Zitto-Weasley, frase ormai ripetuta varie volte durante quelle ore, stava iniziando a sciogliersi. Esprimendomi in altri modi: ormai era pazza di me .”

“Contaci”

“Mi lascerete mai finire? Spero bene, perché adesso riprendo. Comunque non avevo neanche fatto in tempo a scendere che qualcuno mi guarda in una maniera che avrebbe fatto pregare e chiedere protezione agli slip rosa e bianchi di Merlino a Voldemort!”

“Eri. In. Ritardo. Di dieci minuti! – anche questo tono di voce avrebbe fatto sperare Colui-Che-Non-Doveva-Essere-Nominato nel divino intervento del pigiama a fantasia di Puffole Pigmee gialle di Morgana – e pretendi che non mi arrabbi?!””

“Mamma ha ragione: è importante essere in orario”

“Visto? Visto?!”

“Certo – non è altro che un sussurro rivolto al gemello quello della piccola di casa – che adesso la mamma sembrava una maniaca; era terrificante, non trovi?”

“Attenta! – è altrettanto silenzioso il richiamo che il fratello le da come risposta – Mamma potrebbe sentirti”

“Ehm ehm, dicevamo… mi stava guardando male, molto male, nonostante ciò, da aitante cavaliere quale sono, la raggiunsi. Anche lì mi fece, ovviamente più in silenzio per non svegliare nessuno, una sfuriata”

“Io non faccio sfuriate!”

“Nooo? – Rosaline, strabiliata e dotata d’incredibile coraggio per rivolgersi in quel modo alla madre, si ribella – Ma se le fai sempre! Sempre!”

“Rose? – è assai inquietante il tono usato, ma la donna sembra non farci caso.

“Sì mamma? – altrettanto innocente è il tono della piccola Rose

“Io farei sfuriate?”
“Tu-ehm… - una gomitata da parte del gemello più sveglio la ragguarda – non fai mai sfuriate!”

“Bene”

“E poi dicono che non ho pazienza!  Dopo che si poté ritenere soddisfatta, la Grangerina decise che potevamo, ahimè, – un sospiro desolato proviene dall’attuale narratore – iniziare a studiare.

«Tutti gli arbusti della spec…»
«Sai cosa mi è successo una volta?»
«No, no, no! Niente aneddoti! Devi st…»
«Allora provvedo subito! Se hai ascoltato attentamente i miei racconti, saprai che le uniche volte in cui io e la Brutta Copia apriamo dei libri…»
«È per fare scherzi, ora: tutti gli arb…»
«Una di queste volte fu al mio quarto anno. Volevamo fare uno scherzo proprio alla Sprite: dovevamo fare in modo che quando si fosse seduta, sarebbe rimasta incollata alla sedia. Per eseguirlo ci servivano conoscenze da quinto-sesto anno, per questo ci servivano i libri di testo di anni seguenti, con un trucchetto ne recup… ehi! Non mi hai interrotto! Cos’è, t’interessa?»
«Avete usato un Legatio** combinandolo a un Perpetio Incantum***, giusto?»
«Esattamente! Se non fossi una Prefetto-Perfetto, saresti un genio con gli scherzi!»
«Grazie a Godric però sono un Prefetto»
«Ma perché ce l’hai tanto con gli scherzi?»
«Fondamentalmente per due ragioni: innanzitutto distraggono esageratamente dallo studio, specialmente le Merendine Marinare, infatti servono proprio a saltare le lezioni se non sbaglio. Ovviamente non sono fissata come la Umbridge, il Rospo esagera. Anche con voi.»
«Hai appena ammesso che non sei totalmente contraria agli scherzi! »
«Non ho detto questo»
«Sì invece»
«Non è vero»
«Oh sì che l’hai detto Miss Prefetto, comunque voglio sentire la seconda ragione!»
«Non dovete pagare i Primini per testarli! I vostri prodotti sono potenzialmente pericolosi»
«Solo questo? Tu odi i nostri scherzi solo per questo?»
«Ora che ci penso anche perché le regole scolastiche, contando solo quelle Pre-Umbridge, lo vietano»
«Le tue ragioni non reggono!»
«Cosa? Eccome se reggono invece!»
«Considerando che non ci sono altre spiegazioni, deduco che tu ci odi.»
«Era un tono triste quello, Weasley?»
«Cosa?! No…»
«E comunque non vi odio»
«Ah no?»
«No»
«Quindi, se ti baciassi, non ti opporresti?»
«Tu cosa?!»
«Niente… solo questo»
«Questo cosa?»

E la baciai.”

“E la mamma?”

“E poi?”

“Grazie, ma continuo io. Dopo che quello stupidino di vostro padre mi baciò, ero talmente scossa che non mi mossi. So che è abbastanza masochista da parte mia rivelarvelo qui, ma dopo qualcuno dei nostri incontri di studio Fred aveva iniziato a piacermi.”

“A-ha! Lo sapevo!”

“Va bene, va bene. Ma adesso finiamo ‘sta benedetta storia.

«Tu-u hai co-osa cioè perché-è io-o tu-u»
«Mmhh, Grangerina del mio cuore, potresti piacermi»
«Oh»
«Dici solo “oh”? Non confessi il tuo incredibilmente enorme amore segreto per me?»
«Anche tu potresti piacermi. Forse.»
«Quindi, se ti ribaciassi, questa volta non saresti sotto shock e ricambieresti anche solo un pochino?»
«Forse»
«Tentar non nuoce»

E mi ribaciò.”

“E questa volta la mamma fu più attiva. Eccom – il rosso venne prontamente zittito da una gomitata della consorte – Ahi!”

“Bene. Ora che la vostra curiosità è stata saziata, Rose vai a fare i compiti, e sì, si era capito che non li hai finiti. Non provare a copiare i compiti di tuo fratello che, tanto, dopo li controllo.”
“Ma uffa…”

“Niente ma signorina. Fila!”

“E va bene… ciao”

“Ora che tua sorella è andata, George sappi che mi darai tutte le ricompense della scommessa. Non mi piace che tu abbia imbrogliato tua sorella sfruttando il fatto che ignorasse che ti avessi già raccontato questa storia.”

“Scusa mamma…”

“Detto questo, vado a prendere il solito the domenicale da Ginny.”

“George, hai davvero scommesso con tua sorella per ricavarci un guadagno in una maniera così subdola?”

“Papà, io…”

“Allora i geni Gemelli Weasley non sono completamente perduti! E bravo Georgie! I soldi che devi consegnare a quella degenera di tua madre te li rimborso io”

“Sul serio?”

“Certamente!”

“Vi ho sentito! E Fred, giuro su “Storia di Hogwarts” che se glieli dai sei morto!”

 

 


 

Fine

 


 

*Immagino, considerando la provenienza e il carattere di Hermione, che i figli di quest’ultima avrebbe mandato i figli, prima che andassero a Hogwarts, a una scuola elementare babbana.
**Incantesimo da me inventato che lega una persona, o una parte di questa, a un oggetto. È di una durata di circa mezz’ora-quarantacinque minuti.
***Altro incantesimo da me inventato che allunga la durata di un incantesimo di circa cinque ore. Si può applicare su un qualsiasi incantesimo, anche il Legatio.

 

 

Italia, 19/02/17


*La Scrittrice si avvicina in punta di piedi al microfo che picchietta due o tre volte causando gravi danni (irreparabili) all'udito di varie persone; successivamente cerca, vanamente, di sistemare il sipario ed infine accende le particolarmente deboli*
Ehm… C'è qualcuno? No? Vabbé, scriverò parlerò a quelle poltroncine rosse mezze-scassate e a quel tarlo del legno che mi curerò de far fuori dopo. Allora, intanto chiarisco immediatamente un punto: sebbene questa, oltre ad essere la prima storia che pubblico, sia la prima che io abbia scritto (ne ho scritte altre), non mi metterò in ginocchio ad implorare recensioni (non che non siano gradite, anzi!) e non perché ogni volta che lo faccio poi mi distruggo quelle povere articolazioni innocenti. Ma perché so quanto sia snervante per chi legge la fanfiction e, nonostante quel che diverse persone sostengano nella realtà, io non sono (o voglio, per tutti i crostoli di Carnevale che Pantalone si mangia [in tema, non trovate?]!) snervante! O fastidiosa. O una rana che si aggrappa a certe parti maschili (cit.). 
Al contrario chiedo venia per l'obbrobrio che è venuto fuori, non degno di essere chiamato One Shot. Domando scusa anche per tutti gli eventuali errori di battitura e non (tranne quelli nei dialoghi di Rose, e qualche volta George che sono voluti. Anche le ripetizioni nei dialoghi [anche di Fred in questo caso{ sono state fatte apposta]. Quesiti non lo cambierò) che sarò felice di sistemare.
Detto questo… Uau! ho pubblicato il mio primo orrore la mia prima Fan Fiction! Ovviamente non poteva che essere una Fred/Hermione, mia OTP insieme ad una ben simile coppia (potete immaginare qule, nevvero poltroncine?), il "Malandrino (onororaio, diciamo)" e la Prefetto, quanto amore per loro! 
Pensavo di aver tantissimo da dire, ma al contrario sono rimasta senza parole (chi sei tu e cos'hai fatto di me stessa?!) e le dita toccano tasti a caso in mancanaza di idee Ωjref˛k.  

E… Alla prossima (sempre che ci sia), care poltroncine rosse e tarlo del legno a cui resta ben poco da vivere

La Scrittrice Mascherata

 

   
 
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