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Autore: Florafairy7    19/02/2017    4 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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UN NUOVO MEMBRO IN SQUADRA

"Brandon, no!" Esclamò Helia sconcertato, Brandon però guardava la sua fata che ancora lo implorava con gli occhi di salvarla.

"Ottima scelta!" Disse la regina e lasciò andare Logan che cadde a terra e si rialzò tossendo, Helen corse da lui per accertarsi che stesse bene. Yana allentò la presa su Flora e la ragazza tossì riprendendo fiato. "Ed ora liberatevi di loro!... abbiamo cose più importanti a cui pensare!"

Al di fuori del palazzo invece Aisha e Alyssa aspettavano gli altri che però tardavano ad arrivare.

"Non capisco," Disse Aisha camminando avanti e indietro, impaziente. "Li ho avvertiti, ed avevamo deciso di ritrovarci qui... dev'essere successo qualcosa."

Alyssa la fermò mettendole una mano sulla spalla:

"Cara, sta' calma, molto presto saranno qui, ne sono sicura."

"Lo spero..." Poi la ragazza alzò lo sguardo e sorrise immediatamente. "Nex!" Esclamò quando arrivò il suo ragazzo e lo abbracciò.

"State bene?" Chiese il ragazzo alle due, loro annuirono e Aisha domandò:

"Sì, ma dove sono gli altri?"

Nex sospirò, la guardò e rispose:

"Devo raccontarvi una cosa..."

Nel frattempo Timmy, Musa e Stella erano quasi arrivati su Solaria, il pianeta a differenza di Domino era più lontano da Sakoma. Timmy pilotava lo shuttle mentre la principessa non stava ferma un attimo andando avanti e indietro, preoccupata, e Musa cercava di calmarla.

"Musa, non posso stare calma, e più mi dici di calmarmi io meno mi calmo! Sono stata calma?! Cioè... chiara?!"

"Okay, okay, scusa... cercavo solo di aiutare." Replicò Musa alzando gli occhi al cielo.

Stella batteva ripetutamente il piede a terra come se faticasse a mantenere il silenzio, alla fine non ne poté più e nonostante non le fosse stato chiesto, disse:

"È stato pessimo! Pessimo. Per un minimo litigio mi abbandoni al mio destino? In balìa di belve feroci? Pessimo. Pessimo. Ti voglio bene ma non ti amo più, non mi sembra giusto continuare," Disse facendo la voce da ragazzo, "che cosa vuol dire? Cos'è, ha il suo momento di crisi esistenziale?!"

"Beh... potrebbe essere, magari è arrivato ad un momento della sua vita in cui vuole farsi due conti. Stiamo crescendo, Stella, stiamo cambiando, stiamo diventando tutti adulti, non mi sembra troppo strano da parte di Brandon." Replicò Musa ripensando al suo ex ragazzo; non giudicava Riven proprio per i motivi che aveva detto a Stella.

Stella aprì la bocca per dire qualcosa ma poi si fermò, Musa sospirò, purtroppo la sua amica preferiva quando le veniva dato ragione.

"Ragazze, non vorrei interrompervi." S'intromise Timmy, "Ma venite a dare un'occhiata."

Musa e Stella si avvicinarono al loro amico e poterono vedere Solaria. Il pianeta era sconvolto, privato della sua propria natura, ricoperto interamente di neve e questa continuava a scendere dal cielo senza sosta.

"Neve... su Solaria?!" Esclamò Stella che, nonostante fosse stata avvertita, non riuscì a trattenere lo sgomento davanti alle condizioni del suo pianeta.

"Stella, stai bene?" Chiese Musa appoggiandole una mano sulla spalla, Stella prese un respiro, stava per rispondere ma non poté: la navicella si inclinò violentemente e le ragazze si aggrapparono ai seggiolini per non cadere.

"Timmy, ma che accidenti fai?! Ti sembra il modo di pilotare una navicella?!" Domandò Stella e Timmy, che cercava di tenere stabile la navicella, preferì non rispondere e lasciar vedere alla principessa cosa stava succedendo: davanti a loro passarono due enormi creature simili a dei draghi, fatte interamente di ghiaccio, e sopra queste c'erano due ragazzi. I due lanciavano contro la navicella sfere ghiacciate mentre cercavano di sabotarla urtandola ripetutamente.
Timmy cercò di divincolarsi ma aveva un drago ghiacciato su ogni lato, le creature sembravano giocare a palla con la navicella spingendola da un lato all'altro.

"Timmy, fa' qualcosa! Che ne so, prendi un'altra direzione!" Esclamò ancora Stella che faticava a rimanere in piedi, Timmy strinse le labbra cercando di mantenere la concentrazione e si limitò a dire:

"Tenetevi forte." Così Timmy prese di sorpresa i suoi nemici e prese quota, i due draghi lo seguirono e Timmy aumentò la velocità, Stella e Musa si tenevano strette ai sediolini mentre la navicella ormai completamente inclinata continuava a prendere quota a tutta velocità. Una volta che fu certo che anche i suoi nemici stessero facendo lo stesso, Timmy li prese di sorpresa e invertì la direzione così scese in picchiata e Musa e Stella caddero a terra non riuscendo più a tenersi. Scendendo in picchiata Timmy recuperò terreno e a quel punto aprì il fuoco colpendo i due draghi di ghiaccio che gli stavano alle costole. Con quattro colpi lanciati in quattro secondi, Timmy fu in grado di distruggere i draghi di ghiaccio lasciandosi alle spalle i nemici e atterrano sulla neve fresca di Solaria.
Timmy si appoggiò allo schienale del suo sediolino lasciando andare un sospiro di sollievo mentre Musa e Stella si rialzarono.

"Timmy, sei stato fenomenale!" Esclamò Musa con un sorriso, Timmy si alzò e le sorrise arrossendo lievemente, Stella stava per dire qualcosa ma lo specialista la fermò e disse:

"Punto numero uno: questa è la mia navicella. Punto numero due: nessuno, e dico, nessuno, mi dice come devo pilotarla e tantomeno qualcuno che non sa assolutamente niente di volo. Punto numero tre: non provare più a distrarmi mentre volo, ne va anche della tua, di vita." E sorrise, Stella sembrava un po' confusa. Poi Timmy chiese:

"Che ne dite, andiamo a palazzo?" Così superò le due ragazze per andare al portellone mentre Musa cercava di soffocare una risata.
Quando aprirono il portellone e scesero dalla navicella tutto sembrava piuttosto tranquillo, così si diressero a palazzo. Dopo pochi passi però la strada fu loro tagliata: un branco di ruvi si piazzò davanti a loro mentre sopra questi c'erano i due draghi di ghiaccio con in groppa i due ragazzi.

"Oh-oh..." Si lasciò scappare Musa, Timmy mise mano alla pistola laser mentre Stella e Musa si trasformarono nella loro forma Butterflix.

"Non ci è piaciuto affatto come hai trattato i nostri draghi, quattrocchi." Disse uno dei ragazzi, quello dai capelli neri.

"E a noi non piace quello che avete fatto a questo pianeta." Replicò Timmy pronto a tirar fuori la pistola.

"Ohoh, l'hai sentito?" Disse l'altro al suo amico con tono di scherno, "Pare che siano venuti qui per rimettere le cose a posto, che carini!"

"Sì, siamo venuti per rimettere le cose a posto, razza di imbecilli dai capelli che sembrano usciti da un video musicale di quindici anni fa!" Esclamò Stella, furiosa.

"E tu devi essere la principessa Stella." Disse il ragazzo dai capelli neri, i ruvi ringhiarono e Timmy fece un passo avanti.

"Sì, sono la principessa, e meglio per voi se non avete torto neanche un capello ai miei genitori o vi giuro che ve la farò pagare cara!"

"I tuoi genitori sono vivi e vegeti, principessa." Replicò l'altro, "Ma non per molto, se non farai quello che vogliamo."

Stella si accigliò e chiese:

"Cos'è che volete?"

Quello dai capelli neri stava per rispondere ma il suo amico lo fermò:

"Rory, no, ehi, amico, è inutile, non lo farà mai."

"Lo so, ma vale la pena tentare, no?" Disse Rory.

"No, io dico di tornarcene a palazzo e disfarci dei sovrani, ormai il pianeta è nostro, loro non servono più... credi davvero che la principessa farà ciò che vogliamo?"

"Sì!" Rispose subito Stella, "Farò che volete ma non fate del male ai miei genitori!"

Musa prese il polso della sua amica come per fermarla, ma Stella si sciolse da quella presa e disse:

"Non posso perderli, Musa, ho fatto troppo per riaverli." Poi si rivolse ai due:

"Ditemi cosa volete."

"Il tuo potere, carina, e vogliamo distruggerlo." Rispose l'altro.

Nel frattempo su Domino Sky fu piuttosto confuso quando vide riapparire la sua ragazza. Bloom andò da lui e lo abbracciò, ma Sky chiese:

"Si può sapere dove eri finita?!"

"Sono sempre stata qui, Sky! Non capisco, non riuscivo a muovermi e voi non mi vedevate!"

Sky alzò un sopracciglio: ci stava capendo ancora meno, così Tecna s'intromise:

"Lo ammetto, è colpa mia." I due la guardarono e Tecna, con molta disinvoltura, spiegò: "Sì, beh, non potevo mica permetterti di fare una sciocchezza simile? Ho creato una scatola riflettente, vale a dire una specie di scatola che riflette la luce, e che quindi è... diciamo invisibile, anche se odio minimizzare fino a questo punto... e che riflette il suono, e quindi dall'esterno non potevamo sentirti. Così Sylvie e Marcus hanno creduto che tu fossi scappata teletrasportandoti chissà dove ed hai dato il tempo a noi di combattere, grazie mille, Bloom." E sorrise, Bloom guardò Sky, un po' perplessa, lui fece spallucce.

"Beh, l'importante è che abbiamo vinto noi, no?" Sorrise poi la principessa, poi però si scurì in viso: "Ragazzi, Dafne e Thoren sono nei sotterranei e Thoren è ferito! Dobbiamo sbrigarci!"

Così i tre ragazzi si fecero strada lungo i corridoi del grande palazzo, Bloom guidò i suoi amici fino ai sotterranei, e fu lì che incontrarono dei problemi:

"Okay, questa dovevamo aspettarcela..." Disse Bloom vedendo i soldati di neve davanti all'entrata delle segrete.
Senza perdere altro tempo i ragazzi si diedero al combattimento: Sky si lanciò contro di loro distruggendone quanti ne poteva menando colpi di spada, Bloom e Tecna preferirono un attacco combinato grazie al quale riuscirono a sciogliere buona parte di quei soldati, e così, dopo pochi minuti che erano sembrati anni, di quei soldati non rimase che neve sciolta.

"Non è stato troppo difficile..." Disse Bloom, col fiato corto.

"No, affatto..." Replicò Tecna con sarcasmo.

I ragazzi continuarono lungo i sotterranei chiamando i nomi dei loro amici sperando di trovarli il più in fretta possibile. Finalmente dopo poco qualcuno rispose e i ragazzi furono in grado di trovare la cella.

"Dafne, Thoren!" Esclamò Bloom quando li vide, erano entrambi in condizioni pietose.

"Bloom! Non dovevi venire qui!" Disse Dafne mentre era seduta a terra reggendo la testa di Thoren sul suo grembo.

"Sai quanto sono testarda. Ed ora vi facciamo uscire via di qui!" Disse poi la giovane principessa, risoluta. Guardò Tecna e la sua amica capì che toccava a lei: Tecna collegò la serratura della cella ad un dispositivo digitale tridimensionale, premette dei tasti a la porta fu magicamente aperta. Così entrarono e videro le condizioni di Thoren.

"Cosa è successo?" Chiese Sky vedendo suo cugino che era quasi privo di conoscenza. Dafne, trattenendo le lacrime, rispose:

"Sono venuti e hanno messo a ferro e fuoco il palazzo, hanno preso mamma e papà... a proposito..."

"... stanno bene, sono nella nostra navicella." La rassicurò sua sorella e le fece cenno di continuare.

"... e così mi hanno minacciata, mi hanno detto di volere la Fiamma del Drago, ho detto loro che ero solo una ninfa ma non mi hanno creduta e così... così mi hanno torturata per convincermi a dare loro la mia magia. Nonostante Thoren fosse stato catturato da quelle creature in qualche modo è riuscito a liberarsi per venirmi in aiuto ma quella specie di... era un ruve, credo fosse un ruve, l'ha morso, l'ha graffiato e... insomma, l'ha ridotto in questo stato."

"Non preoccuparti, Dafne, lo porteremo subito a Magix dove riceverà le cure di cui a bisogno. Sky..." Bloom gli fece un cenno e Sky aiutò suo cugino ad alzarsi mentre Bloom aiutò Dafne.
A piccoli e faticosi passi raggiunsero la navicella dove c'erano anche i genitori di Bloom. Quando videro le loro figlie corsero ad abbracciarle mentre Sky aiutò suo cugino a stendersi.

"Sky, non possiamo andare a Magix." Gli disse Tecna a bassa voce mentre Bloom era con la sua famiglia.

"Tecna, dobbiamo per forza." Replicò il principe.

"Come dovevamo per forza dividere la squadra per venire a salvare questi pianeti, ora siamo qui e dobbiamo salvare Domino. Abbiamo sconfitto Marcus e Sylvie ma non erano gli unici seguaci di Yana che sono su Domino, da dove credi che arrivi tutta questa neve? Non possiamo andarcene lavandocene le mani."

"Arriveranno altre squadre da Fonterossa, Thoren e Dafne hanno bisogno di cure."

"Se ne occuperà Bloom, ha dei poteri curativi, no?"

"Beh, ora col Butterflix non sono troppo potenti, non sono neanche come quelli di Flora... e non dirle che l'ho detto."

"Se hai paura di distruggere l'egocentrismo della tua ragazza sono problemi tuoi, ma non lasciamo Domino, o almeno non fino a quando ci saremo assicurati che possiamo farlo." Concluse Tecna risoluta e si allontanò dal principe senza dargli la possibilità di dire altro.

"Vostre Maestà," Disse quindi la fata della tecnologia ai due sovrani, "ci rendiamo perfettamente conto che voi, Dafne e Thoren avete bisogno di cure mediche, ma al momento non possiamo lasciare Domino." Bloom sgranò gli occhi ma Tecna continuò: "In quanto difensori della Dimensione Magica e dei suoi abitanti è nostro compito assicurarci prima che gli abitanti di Domino stiano bene e attendere le altre squadre di Fonterossa."

"Tecna, ma..." Provò a dire Bloom ma suo padre disse:

"Sono molto felice di sentire una cosa del genere. Mi rendo conto delle condizioni di mia moglie, mia figlia e mio genero, ma il mio pianeta, il mio regno, non può essere abbandonato, non in questo stato. Ti ringrazio."

"Papà, credi davvero che Thoren possa aspettare?" Chiese Bloom scioccata, Oritel rispose:

"In quanto sovrano di Domino, è mio dovere mettere il bene del pianeta avanti al mio e a quello della mia famiglia. Sarei un re egoista, altrimenti, e nessun regno se ne merita uno."

Marion sorrise fiera per le parole di suo marito, Bloom sospirò lanciando un'occhiata a sua sorella che teneva la mano di suo marito.

Nel mentre su Solaria erano cominciati i combattimenti, a quanto pareva Stella aveva cambiato idea e non si sentiva pronta a rinunciare ai suoi poteri.
Timmy quindi si ritrovò da solo a combattere contro un branco di ruvi mentre Musa e Stella combattevano contro Rory e il suo amico.

"Andiamo, Dean, pronto a combattere contro due farfalline colorate?" Chiese, con ironia, Rory al suo amico.

"Fate... non mi sono mai piaciute, le streghe hanno tutt'un altro fascino!" Esclamò Dean.

"Che coincidenza, a me gli idioti psicopatici non sono mai piaciuti!" Replicò Stella preparando tra le sue mani una sfera arancione.

"Ti eri detta disposta a qualsiasi cosa per salvare i tuoi genitori, principessa, credi davvero che sia saggio sferrare quell'attacco?" Chiese Rory con un sorrisetto, Stella assottigliò gli occhi con rabbia e rispose:

"Dovresti sapere che non sono famosa per la mia saggezza!"  E così lanciò contro il ragazzo e al suo drago una sfera di calore puro ed incandescente, Rory si scansò ma la sfera di Stella colpì la coda del suo drago. A quel punto il ragazzo non se ne stette indifferente e diede ordini alla sua creatura, così con un ruggito dalla bocca del drago uscì una scia ghiacciata che Stella non avrebbe mai potuto evitare se non fosse stato per Musa che si gettò addosso alla sua amica per farla spostare, la fata della musica però si ritrovò con un'ala congelata.

"Oh no, Musa!" Esclamò Stella e si coprì la bocca con le mani, Musa sbatté forte le sue ali cercando di rimanere in volo, ma non ci riuscì  e la fata perse quota, Stella si gettò in picchiata per aiutarla ma la strada le fu tagliata dal gigantesco drago.

Musa, nonostante l'ala congelata, cercava di creare una rete sonica per attutire la caduta, ma era difficile farlo mentre precipitava da una considerevole altezza, improvvisamente però smise di precipitare. Aprì gli occhi e si ritrovò davanti il ragazzo dai capelli biondi, guardò il grande drago che la sorreggeva. Dean sorrise:

"Ciao, tesoro, credo sia arrivato il momento di uno scambio."

Musa capì che il suo nemico voleva usarla come esca e così non perse tempo:

"Non credo proprio!" Spinse via il ragazzo mentre lui cercava di tenerla ferma, Musa si divincolò e per ultimo usò la tattica più efficace contro un ragazzo-piovra: gli diede uno schiaffo. Dean fu costretto a lasciare andare per un attimo la presa su di lei, e così Musa lo spinse via, giù dal drago di ghiaccio.

"Ciao ciao, amico!" Ridacchiò la fata della musica, la sua ala però era ancora congelata allora Musa prese le redini della creatura ghiacciata.

"Okay, bello... ehm.. yeehaa!" Esclamò, cercando di incitare il drago a muoversi, ed effettivamente ci riuscì. Il drago di ghiaccio caricò e seguì le direzioni che gli dava Musa, così la fata raggiunse la sua amica che era in difficoltà.
Nel frattempo Timmy cercava di sbrigarsela da solo contro quel branco di creature che attaccavano da ogni lato, e sebbene lo specialista fosse molto abile con la sua arma, incontrò innumerevoli difficoltà, essendo uno contro una cinquantina.

Timmy però non rimase solo per molto, il suo overwatch lo avvertì che erano arrivati i rinforzi, e dopo pochi istanti, da due navicelle in volo, si calarono due squadre di specialisti arrivati direttamente da Fonterossa.

"È arrivata la cavalleria!" Esclamò uno degli specialisti, il capitano della squadra, affiancandosi a Timmy. Lo specialista occhialuto sorrise sollevato e la battaglia alla pari poté finalmente iniziare.

Stella nel frattempo era intrappolata dal drago di Rory che la circondava completamente.

"Sai già cosa devi fare, devo ottenere la tua magia." Le disse Rory, Stella, accigliata, replicò:

"Te lo scordi! Salverò il mio pianeta e la mia famiglia, ridurrò il tua draghetto in granita e mi terrò la mia magia!"

"Ah, davvero?" La schernì il ragazzo.

"Sì, davvero." Rispose Musa arrivando con il suo drago.

"Musa!" Sorrise Stella, la sua amica le fece un cenno e poi lanciò:

"Percussione Sonica!" Ma invece di lanciarlo lei stessa, fu il drago di ghiaccio a farlo unendo all'incantesimo la sua magia e disarmando Rory che perse l'equilibrio e perse quota.

Musa raggiunse la sua amica.

"Stella, stai bene?"

"Sì, ma tu come...?"

"Te lo spiego dopo, ora andiamo a salvare i tuoi genitori!"

Così le due ragazze, Musa in groppa al suo drago e Stella volando, raggiunsero il palazzo di Solaria.

Nel frattempo su Domino Bloom era rimasta nella navicella con la sua famiglia, non aveva intenzione di lasciarli da soli, mentre Sky e Tecna erano scesi per pattugliare le strade di Domino.

"Perché le squadre di Fonterossa ci mettono tanto?" Chiese Tecna mentre con Sky camminava lungo la strada ghiacciata e desolata.

"Domino è lontano, di sicuro a quest'ora saranno già su Solaria ma a noi toccherà aspettare, credo che saranno qui entro il calar del sole."

Tecna non disse nulla e Sky, dopo il secondo troppo lungo di silenzio, chiese:

"Hai sentito cosa ho detto?"

"Sì," Rispose Tecna senza guardarlo ma continuando a premere tasti digitali, "ma sto cercando di fare una scansione termica su tutto il pianeta cercando di capire dove accidenti sono finiti tutti."

"Oh, si... si può fare?" Chiese Sky avvicinandosi alla fata.

"Certo che si può fare!" Rispose Tecna alzando gli occhi al cielo, poi sospirò e mise via il suo palmare digitale. "Sky, ascolta, mi dispiace per il tono che ho usato prima."

"No, va... va bene, insomma, Domino ha bisogno di noi."

"Sai che voglio bene a Bloom."

"Certo, lo so, tranquilla." Sorrise Sky, anche Tecna sorrise ma improvvisamente si sentì un bip! e la fata alzò subito il suo palmare.

"Sky, guarda!"

"Com'è possibile?!" Chiese Sky scioccato, Tecna scosse la testa:

"Non ne ho la minima idea, ma pare che su Domino non ci sia nessuno a parte noi."

Su Solaria la situazione era completamente differente: c'era il caos più totale, panico, distruzione, e neve (il che era la cosa più grave per Solaria).

"È come se avessimo stretto una specie di legame, ora la mia magia passa attraverso di lui, è pazzesco!" Spiegò Musa una volta arrivate a palazzo scesa dal drago di ghiaccio.

"Ed ora ti obbedisce? Sta dalla nostra parte?" Chiese Stella.

"Credo di sì." Rispose Musa accarezzando il muso del suo drago.

Le due amiche notarono quindi in che condizioni era il palazzo: i soldati erano tutti feriti, probabilmente avevano combattuto contro i ruvi, e il palazzo era semidistrutto, e quella doveva essere opera di Dean e Rory.

"Principessa! Cosa ci fate qui? È pericoloso! Tornate ad Alfea!" Le disse uno dei soldati del palazzo avvicinandosi a Stella, lei lo guardò:

"Avete combattuto?"

"Sì, hanno assediato il palazzo, dei draghi di ghiaccio l'hanno distrutto e creature con zanne affilate ci hanno attaccati, questa notte hanno lasciato il palazzo per andare nelle strade, Solaria ormai appartiene a loro."

"No, questo non succederà mai. Dove sono i miei genitori?" Chiese Stella, decisa.

"All'ultimo piano, li abbiamo difesi meglio che abbiamo potuto e le creature non sono arrivate a loro."

"Va bene." Replicò Stella superandolo, Musa la seguì ma la principessa si fermò e disse al soldato:

"Grazie."

"Dovere, vostra altezza." Rispose lui, ma Stella non fu proprio contenta di quella risposta.
Senza perdere altro tempo lei e Musa entrarono a palazzo, tutto era distrutto: i mobili, i lampadari, le tele. Le due ragazze si diressero all'ultimo piano per raggiungere i sovrani ma ad un tratto Stella si fermò e Musa la imitò.

"Musa, secondo te sono davvero tanto terribile?"

"Terribile? Perché?"

"Secondo te Brandon ha ragione su di me?"

"Io credo che ognuno sia fatto in un modo e che è difficile che certi tipi di persone cambino, allora o le si ama o niente."

"E con questo hai voluto dire che..."

"... che ti voglio bene, Stella."

Stella abbozzò un sorriso e Musa la incitò ad andare, così insieme raggiunsero i genitori di Stella che erano protetti da delle guardie.
Appena li vide Stella andò loro incontro e li abbracciò.

"Come state? Vi hanno ferito?" Chiese Stella preoccupata, sua madre rispose:

"No, tesorino, noi stiamo bene, ma Solaria è in condizioni terribili."

"L'ho visto."

"Quando abbiamo visto la neve non potevamo credere ai nostri occhi ed abbiamo chiesto ad Antares, lei dice che è come se questa magia non arrivasse da qui, pare che arrivi da un altro pianeta e lei non può nulla."

"Arriva da Sakoma, è l'arpa d'oro che permette tutto questo." Spiegò Stella.

"Oh..." Fu quello che disse Luna abbassando lo sguardo.

"Mamma, papà, ascoltatemi: ora vi porteremo ad Alfea dove sarete al sicuro. Qui sono arrivate delle squadre di Fonterossa che cercheranno di allontanare queste creature, ma voi siete in pericolo. Mamma, tu sei la regina, con Solaria in queste condizioni sei estremamente debole."

"Non so se possiamo farlo..." Disse Luna un po' esitante.

"Papà, diglielo anche tu, per favore!" Lo pregò Stella, Radius disse a sua moglie:

"Stella ha ragione, è meglio andare ad Alfea."

"Bene!" Esclamò Stella, "Allora venite con noi, siamo venute con una navicella." Sorrise Stella.

Musa, Stella e i suoi genitori uscirono dal palazzo, e Musa fu lì appena in tempo per salvare il suo nuovo amico.

"Ehi, ehi, ehi! Lasciatelo stare! Ehi, amico, posa quella lancia! Sì, dico a te!" Musa corse a piazzarsi davanti al suo drago.

"Ma, signorina, queste creature sono pericolose!" Disse uno dei soldati, costretto ad abbassare la lancia per non puntarla contro Musa. La fata nel frattempo accarezzava il muso del drago per calmarlo per lo spavento preso.

"Ve lo dico io cosa è pericolosa: la mia percussione sonica è pericolosa! Ed ora via di qui!"

"Impetuosa, la tua amica, tesorino..." Mormorò Luna a sua figlia guardando Musa, Stella ridacchiò. D'un tratto videro avvicinarsi un drago simile a quello di Musa e Stella si mise davanti ai suoi genitori spingendoli ad indietreggiare.

"Ecco dov'è finito il tuo drago, Dean!" Esclamò Rory indicando il grande drago, Dean era con lui sul suo drago.

"Ehi, fatina, perché non usi le tue ali da farfalla e lasci andare il mio drago?" Chiese Dean sinceramente offeso.

"Non credo proprio! Mai sentito parlare di protezione animali?"

"Voi due idioti mi avete stancato!" Disse Stella alzandosi in volo, Musa saltò in groppa al suo drago e fece lo stesso.

"Hai un'ultima possibilità, principessina: dacci la tua magia e nessuno si farà male." Disse Dean.

Stella e Musa si guardarono e capirono cosa fare.
Le due fate si concentrarono, Musa e il suo drago furono avvolti da un'aurea rossa mentre Stella da un'aurea arancione: convergevano la loro magia.

"Convergenza magica!" Invocarono, e così il colpo partì direttamente dal drago ghiacciato colpendo in pieno i due ragazzi e distruggendo il drago che li portava in groppa.
Dean e Rory precipitarono anche se non da un'altezza non troppo elevata e le guardie di Solaria furono abbastanza veloci da prenderli entrambi e impedire loro di scappare.
Stella e Musa scesero a terra per prendersi la soddisfazione ma videro che molti dei soldati correvano verso il castello: si girarono e videro cosa era successo.

"No! No, no, no, no!" Disse Stella correndo verso il palazzo, o meglio, le macerie di quel palazzo, e verso i suoi genitori che erano da qualche parte lì sotto.

Musa lanciò un'occhiata d'odio ai due e raggiunse la sua amica mentre le faceva eco Dean:

"Questo succede quando mi rubano il drago!"

Stella, a mani nude, spostava le macerie, i grandi massi, i resti del palazzo.

"Mamma! Mamma! Papà! Mi sentite?! Lo so che mi sentite! Non scherzate! Ehi! Dico a voi!" Diceva Stella senza fermarsi mentre le lacrime scendevano copiose sul suo viso.
Musa, dopo un'attimo che le era servito per riprendersi, aiutò la sua amica.
I soldati di Solaria facevano lo stesso, ma nessuno sentiva le voci dei due sovrani.

Su Domino invece Tecna e Sky non riuscivano a spiegarsi come potesse essere possibile che su quel pianeta non c'era anima viva.

"Ne sei sicura?" Chiese Sky, Tecna lo guardò di bieco e Sky alzò le mani:

"Okay, non farò mai più una domanda così stupida."

"Non so dove possano essere finiti tutti, ma credo che a questo punto possiamo tornare ad Alfea per aiutare Thoren."

"Okay, andiamo." Concluse Sky.

I due amici stavano per tornare alla navicella ma sentirono dei ringhi.

Sky sospirò e anche Tecna capì di cosa si trattava, così si girarono entrambi.

"A quanto pare non siamo proprio soli." Disse Sky, i ruvi si avvicinavano a piccoli passi ringhiando.

"Non capisco... non appaiono nella rilevazione termica, è come se non avessero calore." Disse invece Tecna.

"Calore o non calore non possiamo combatterli, sono troppi, e se non ci sono abitanti su Domino andiamo via di qui, va bene?" Sky guardò la sua amica, Tecna annuì.

"Al mio tre scappiamo via e tu non fermarti per nessuna ragione, capito?"

Tecna annuì ancora.

"Uno... due... tre!" Così Tecna e Sky scapparono via per raggiungere la navicella e i ruvi partirono all'inseguimento.
Le creature erano molto veloci e stavano per raggiungerli ma la navicella era vicina, Sky si rese conto che i ruvi erano quasi a loro così si fermò e sfoderò la spada.

"Sky!" Chiamò Tecna vedendo cosa faceva il suo amico, e mentre Sky aveva già cominciato a combattere le disse:

"Cosa ti avevo detto? Corri, Tecna!"

Tecna, anche se all'inizio esitante, fece come le aveva detto il suo amico e mentre il principe combatteva lei corse alla navicella.

Una volta entrata corse ai comandi.

"Tecna! Tecna, dov'è Sky?!" Chiese Bloom andandole dietro ma Tecna sembrava occupata.

"Tecna, ti ho fatto una domanda!"

"Ed io ora non ho tempo per risponderti!" Sbottò Tecna, Bloom fu sorpresa da quei modi ma non poté dire altro, Tecna aveva messo in moto e si alzò in volo.

Sky nel frattempo menava colpi a destra e a manca cercando di difendersi, le creature sembravano non rimanerne colpite più di tanto e stavano per sopraffarlo.

"Ti consiglio di afferrare la corda!" Disse una voce familiare.
Sky guardò in alto, "Tecna!" Sorrise e afferrò la corda e questa cominciò a salire portando in salvo Sky mentre i ruvi ringhiavano ed abbaiavano contro di lui.
Sky salì a bordo, era un po' malconcio ma stava bene.
Bloom corse ad abbracciarlo.

"Sky, stai bene?" Chiese lei, lui la baciò.

"Sì, sì, sto bene."

Poi raggiunse la sua amica ai comandi e prendendola del tutto di sorpresa la abbracciò, Tecna non era abituata a certe manifestazioni d'affetto ma apprezzò il gesto del principe.

"Allora, dove sono gli abitanti di Domino?" Chiese Bloom, Sky allora si rivolse a lei e alla famiglia reale:

"Abbiamo controllato, fatto una scansione termica, ma pare che non ci siano persone su Domino."

"Che cosa?!" Chiese Oritel, sconvolto.

"Sì, non so come sia possibile, ma a questo punto la cosa migliore è tornare ad Alfea."

Su Solaria continuavano le ricerche dei due sovrani, ormai però sembravano senza speranza.

"Stella..." Provò a dire Musa con la voce rotta, ma Stella non voleva saperne e continuava a scavare.

"Mamma!" Esclamò, poi vide qualcosa. Continuò allora a scavare e finalmente trovò sua madre lì sotto quelle macerie. Fu aiutata dai soldati a tirarla fuori, accanto a lei c'era Radius e tirarono fuori anche lui. Dopo pochi istanti Radius si riprese tossendo, ma Luna non riprendeva conoscenza.

"Mamma, ehi, mamma. Mamma  svegliati, ti prego." La pregò Stella asciugandosi le lacrime con la mano.
Stella allora le prese la mano e mormorò qualcosa, all'altezza del cuore della regina brillò una scintilla arancione.

"Musa, dobbiamo tornare subito a Magix." Disse Stella, serissima. 
Musa le fece un cenno, Radius prese in braccio sua moglie la mise in groppa al drago di ghiaccio.

"Di loro due occupatevene voi." Ordinò Stella alle guardie riferendosi a Rory e Dean così seguì gli altri.
Con Musa riportò i suoi genitori alla navicella e Timmy le raggiunse lasciando alle due squadre di Fonterossa il resto dei ruvi.
Musa decise di seguire la navicella in groppa al suo drago, non voleva lasciarlo su Solaria.

La prima ad arrivare ad Alfea fu proprio la squadra di Timmy, Radius portò Luna in braccio fin dentro alla scuola.
Magix era nelle stesse condizioni degli altri pianeti: completamente ricoperta dalla neve.

"Presto, andiamo in infermeria, Ophelia saprà sicuramente cosa fare." Disse Stella ed indicò a suo padre la strada da prendere.
Il gruppetto si fece notare e presto si sparse la voce ad Alfea che c'erano i sovrani di Solaria e che la regina non stava bene.

"Ophelia! Ophelia, apra la porta! Ophelia!" Stella batteva con forza alla porta dell'infermeria.

Ophelia aprì la porta pronta a richiamare la studentessa un po' maleducata ma si fermò quando si rese conto della situazione.

"Ma cosa è successo?! Presto, poggiatela qui!" Esclamò Ophelia facendo spazio e Radius poggiò la regina sul lettino.

"Solaria è ricoperta di neve e mia madre è molto debole, le è crollato addosso il palazzo reale. Non sapevo cosa fare, le ho dato una scintilla della mia magia."

"Sei stata molto saggia, Stella."

"Oh... grazie..." Balbettò la principessa.

"Di lei me ne occupo io, è molto debole e dovrò riabilitarla. Devo chiedervi di uscire, ragazzi, ha bisogno di tranquillità, magari se il re vuole può rimanere, una sola persona non sarà un problema." Disse Ophelia, così Timmy, Stella e Musa lasciarono l'infermeria. Proprio lì fuori incontrarono la preside che stava per entrare.

"Ragazzi, cosa ci fate qui? Cosa è successo? Flora dov'è?"

"Stiamo bene, grazie, preside Faragonda." Rispose Stella con sarcasmo, "Solaria è ricoperta completamente di neve e il palazzo reale è crollato sui miei genitori, siamo qui perché mia madre è in serio pericolo!"

Faragonda non si aspettava fatti tanto gravi e abbassò lo sguardo, poi si rivolse alla principessa:

"Mi dispiaca molto, Stella, sono certa che Ophelia sarà in grado di aiutarla. So che Saladin stesso vi ha avvertite della situazione degli altri pianeti, ma vi si era chiesto di intervenire solo se era possibile lasciare Sakoma, allora vi chiedo: cosa è successo lì? Dov'è Flora?"

"Flora è su Sakoma, con Brandon, Helia, Aisha e Nex. Non sappiamo se abbiano portato in salvo Alyssa, abbiamo diviso la squadra." Rispose Musa, Faragonda si accigliò.

"Avete diviso la squadra? Perdonatemi, ma perché mai avreste fatto una scelta simile?"

"Perché il mio pianeta e il pianeta di Bloom sono sotto la neve, pianeti non adatti alla neve, e dovevamo andare lì." Rispose Stella.

"No, Stella, voi dovevate rimanere con i vostri amici perché altre squadre si erano incaricate di aiutare i pianeti in difficoltà."

"Io e Bloom siamo le principesse!"

"Me ne rendo perfettamente conto, Stella, ma la vostra amica ha bisogno di voi. Se mai Yana prendesse Flora..."

"Si tratta di me, non si tratta di Flora, mia madre rischia di morire!" Sbottò Stella interrompendo la preside.

"... Se mai Yana prendesse Flora non solo tua madre rischierebbe di morire! Ho fatto delle ricerche con i dati che avevo a disposizione e sono riuscita a risalire all'incantesimo che ha intenzione di lanciare Yana: legherà la sua stessa magia al cuore della natura di Flora, a quel punto sarà in grado di congelare l'intera Dimensione Magica lanciando l'incantesimo attraverso l'arpa d'oro, e se ci riesce... oh, beh, questo a confronto sarebbe l'estate. Rischiamo tutti, Stella, e prima di tutti una delle tue migliori amiche: una volta che Yana si legherà al cuore della natura di Flora, lei morirà."

"Cosa? Io non... io non credevo che..." Balbettò Stella ma Faragonda disse:

"Invece io credo che tu sapessi cosa vuol dire quel ciondolo per la tua amica. Spero vivamente che tua madre si riprenda, cercate di contattare i vostri amici, almeno quelli su Domino, noi non riceviamo notizie da Sakoma da ieri e ogni collegamento risulta interrotto." Così la preside si congedò, lasciando di sasso le due amiche.

Timmy, Musa e Stella rimasero fuori all'infermeria attendendo notizie, provarono a contattare i loro amici ed effettivamente non riuscirono ad ottenere un collegamento con Sakoma. I ragazzi di Domino invece fecero sapere che erano quasi ad Alfea.
Dopo qualche ora Musa lasciò Stella dicendo che andava a controllare il suo drago e la principessa rimase con Timmy. Anche se il ragazzo era un tipo da poche parole provò a consolare la principessa:

"Ophelia è brava, vedrai che tua madre starà bene."

"Lo spero, Timmy, anche se ho molta paura."

"Non prendertela per ciò che ha detto Faragonda, sai che siamo tutti sotto pressione." Disse ancora lo specialista, Stella lo guardò:

"Come faccio a non rendermene conto? Io... io non riesco a non essere come sono!"

"Oh, beh, è difficile essere chi non si è, credo..." Replicò il ragazzo aggiustandosi gli occhiali, Stella sospirò.

Musa andò in cortile dove aveva lasciato il suo drago.

"Allora, bello, devo sceglierti un nome... ehm... dunque, visto che ti ho conosciuto su Solaria ti chiamerò Polaris, come una stella, ti piace?" Chiese al drago mentre gli accarezzava il muso. Il drago però si agitò e cominciò a sbattere le ali.

"Ehi, ehi, va tutto bene, non devi aver paura. Credevo potesse essere un bel nome..." Cercò di calmarlo Musa, poi capì cosa lo agitava: una grossa navicella stava planando ed atterrò a pochi metri dalla creatura.

"Sono nostri amici, non ti faranno del male. E comunque, Polaris sia." Lo tranquillizzò Musa, poi vide i suoi amici scendere dalla navicella così li raggiunse.

"Ragazzi!" Vide scendere Dafne e Thoren entrambi malmessi, poi i sovrani di Domino e poi i suoi amici.

"Musa, a voi come è andata? Noi abbiamo bisogno dell'infermeria per Dafne e per Thoren." Spiegò Bloom.
Musa li accompagnò in infermeria e strada facendo raccontò loro ciò che era successo su Solaria.
Arrivati lì Ophelia fece entrare Dafne e Thoren che erano quelli che più necessitavano aiuto, Timmy e Tecna finalmente si riunirono e si abbracciarono.

"Stai bene?" Chiese Timmy contemplenado il volto della sua ragazza.

"Sì, sì, sto bene." Sorrise Tecna arrossendo lievemente.

Bloom e Stella si abbracciarono e Bloom consolò la sua migliore amica:

"Andrà tutto bene, tua madre starà bene, hai capito? Ophelia la rimetterà in sesto, non devi aver paura."

"Ti voglio bene, Bloom." Le disse Stella stringendola e con le lacrime agli occhi.

"Te ne voglio anch'io." Sorrise Bloom.

Nel frattempo Sky era andato nell'ufficio della preside per metterla al corrente della situazione di Domino.

"È permesso?" Chiese Sky, Faragonda gli fece cenno di entrare.
Quando Sky entrò si rese conto di quanto quella situazione avesse condizionato tutto e tutti: l'ufficio della preside era sempre stato un luogo accogliente soprattutto grazie alla grande vetrata che lasciava entrare la luce del sole, ma con quel cielo di nuvoloni grigi ed infiniti la malinconia sembrava aver preso posto in quell'ufficio.

"Allora, com'è andata su Domino?" Chiese la preside anche se c'era una nota di disappunto nella sua voce.
Sky andò a sedersi di fronte alla sua scrivania e rispose:

"Su Domino non c'è nessuno, a quanto pare non ci sono persone, abbiamo svolto una scansione termica e non abbiamo rilevato nulla. C'erano soltanto dei ruvi, molti ruvi... hanno preso il controllo del pianeta. " Sky notò lo sguardo della preside  e capì che lei stava pensando ad altro, così disse:
"Senta, lo che non avremmo dovuto lasciare Flora da sola, ma ci sono Helia e Nex, e c'è Brandon, e mi creda, gli affiderei la mia vita."

"Non basta, Sky!" Sbottò la preside. "Quella ragazza... Flora non ha mai avuto tanto peso sulle proprie spalle e tutto questo è più grande di lei, e non solo, è più grande di me, più grande di... può sembrare qualcosa da niente sconfiggere una strega, ma una strega che annulla il calore dei pianeti è una strega incontrollabile, se tira via la vita nessuno sarà in grado di sconfiggerla. Guardati intorno, Sky, ci sta già riuscendo! Ed io ho mandato le mie migliori fate contro di lei ma loro se ne sono lavate le mani perché avevano questioni più importanti a cui pensare!"

"Lo so, mi dispiace, io..."

"Sky, stammi bene a sentire, ora voi vi rimettete su quella navicella e tornate su Sakoma. Ho un marito, e padre, preoccupato perché sua moglie è stata rapita e le sorti della Dimensione Magica dipendono da sua figlia e non ho il coraggio di dirgli che coloro che avrebbero dovuto aiutarla ora sono qui."

"Va bene, preside Faragonda." Fu tutto quello che disse Sky e abbassò lo sguardo.

"So che non è una decisione presa da te, ti conosco da anni, e so che Flora era d'accordo, conosco anche lei da molto, e mi rendo conto che era in pensiero per le sue amiche, ma ora è lei quella che ha bisogno di aiuto, è lei quella che ha bisogno di voi."

"Lo so, e grazie per la comprensione. Raggiungo gli altri e partiamo, le assicuro che risolveremo questa storia una volta per tutte." Promise Sky alzandosi, Faragonda gli fece un cenno con un mezzo sorriso e Sky lasciò l'ufficio.

Faragonda era perplessa, quella magia era del tuttto inconvenzionale ed inaspettata. Stava prendendo man mano il controllo senza che nessuno potesse fermarla, si stava insinuando nei pianeti senza che se ne accorgessero, e se non avessero fatto qualcosa, molto presto, il gelo avrebbe preso il controllo.

Ehilàà, miei infreddoliti germogli di lullabea! Avevo promesso che sarei stata puntuale ed eccomi qui! Dunque, questo capitolo è un po' inaspettato da parte mia dato che faccio sempre capitoli Flora-centrici, ma la Dimensione Magica è in pericolo e mi sembrava giusto dare spazio anche agli altri pianeti. Come sapete non ho questa gran simpatia per le due principesse ed è per questo che ho affiancato a loro i personaggi che più amo dopo Flora e Brandon: Timmy, Musa e Tecna.
Ho preferito lasciare spazio alle amicizie che nella serie vediamo molto poco e spero che abbiate apprezzato.
Diciamo che è stato un capitolo abbastanza movimentato e quindi non ho nessuna riflessione da condividere con voi, al contario spero voi ne abbiate e sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate del capitolo. Proprio per questo ci tengo a ringraziarvi per come seguite questa storia e per come lasciate sempre un pensiero! Vi voglio un mondo di bene! Come MartiAntares avrà notato c'è una dedica per lei nel capitlo, il fatto è che scorrevo i nomi delle stelle per poter scegliere quello più adatto per la divinatrice della corte di Solaria e trovando questo nome (non sapevo che Antares fosse una stella, bella scleta!) non potevo non sceglierlo!
Direi che è tutto, per sapere come sono andate le cose su Sakoma dovrete aspettare la prossima settimana ma spero che il capitolo, sebbene non fosse dedicato alla protagonista, vi sia piaciuto! Vi mando un bacio fortissimo! Ah, un'ultima cosa: avevo una curiosità e a chi chiedere se non ai miei adorati lettori? Ecco, mi chiedevo, voi che tipo di narratore preferite? Quello in prima o quello in terza persona? Così, per sapere :) è bello essere una specie di "comunità di lettori/scrittori"!
Anche quando non ho niente da dire scrivo interi libri, mi scuso e a presto,
vi strAmo,
xoxo Florafairy7

   
 
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