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Autore: belle_delamb    19/02/2017    1 recensioni
E se i personaggi di Sailor Moon finissero all’interno di una fiaba? Ho voluto riscrivere alcune fiabe in questo modo. Così Bunny è Biancaneve e Queen Beryl la strega cattiva. Ho cercato di mantenere i caratteri il più possibile simili agli originali, anche se ho dovuto fare qualche modifica per adeguargli alla fiaba scelta.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Queen Serenity era proprio stanca di vedere le sue tre figlie far niente tutto il giorno, decise così che era venuto per loro il momento di andare al mondo e di crearsi una loro vita, così le scacciò da palazzo.
-Costruitevi una vostra casa e badate a voi stesse- disse, non volendo sentire repliche.
Le tre ragazze presero quindi a camminare per il bosco. Bunny, la più piccola, non appena vide delle canne sorrise. –Ho trovato il materiale per costruire la mia casa!- esclamò.
-No- intervenne la sorella Amy –una casa di canne non è sicura-
-Ma è facile da costruire e io non ho voglia di lavorare, voglio solo giocare-
E fu così che Bunny iniziò a prendere le canne per costruire la sua dimora.
-Io- disse Rea, l’altra sorella –non ho pazienza di proseguire, vorrà dire che costruirò una casetta di legno qua-
E nemmeno con lei valsero le proteste di Amy, la ragazza, impaziente, cominciò la sua costruzione proprio lì.
Amy, sospirando, si diresse verso la cima di una collina e iniziò ad erigere la propria casa in solidi mattoni. Ogni giorno vedeva le sue sorelle divertirsi nella vallata mentre lei era costretta a lavorare senza tregua e un po’, dobbiamo ammetterlo per amor di verità, le invidiava, ma questo non la fermò e proseguì con il suo lavoro.

Le tre ragazze non potevano sapere che qualcuno aveva puntato gli occhi su di loro non appena erano state allontanate dal palazzo. Si trattava di un lupo, un tal Jaidete, che viveva da molti anni in quel bosco. Un giorno si decise a iniziare la caccia e andò alla capanna di Bunny.
-Apri fanciulla- disse –ed esci subito dalla tua casa-
Bunny, visto il lupo dalla finestra, si guardò bene dall’uscire.
-Questo è il mio ultimo avvertimento, poi butterò giù la casa- minacciò il lupo.
Bunny rise, come poteva buttare giù la sua casetta? Era solo una minaccia a vuoto. E proprio allora il lupo iniziò a ispirare a fondo. Inizialmente la ragazza non riuscì a capire cosa stesse succedendo, ma quando il lupo soffiò lei comprese che non c’era possibilità di salvezza. La casa le crollò praticamente addosso e fu solo per un miracolo che lei riuscì a correre via in tempo. Andò a bussare alla porta della sorella Rea, pregandola di aprire.
-Perché mi disturbi?- chiese Rea.
Bunny entrò. –Chiudi, sta arrivando il lupo-
Rea rise. –Adesso dovrei aver paura dei lupi?-
-Chiudi, chiudi- la pregò la sorella a mani giunte.
Rea chiuse la porta sbuffando, quindi osservò dalla finestra il lupo che si avvicinava.
-Aprite e uscite- intimò la belva.
-Non riuscirai mai a entrare qua- esclamò Rea, sicura di sé –non è certo la casa di canne di mia sorella-
-Se non uscite la butterò giù-
-Provaci-
E il lupo ispirò a fondo. Bunny si nascose dietro a Rea e chiuse gli occhi. Un attimo dopo la casa di legno era a pezzi e le sorelle correvano verso la dimora di Amy.
-Apri, apri- urlarono –un lupo c’insegue-
Amy aprì. –Presto, dentro- e chiuse la porta –qui siete al sicuro, nulla può distruggere una casa di mattoni-
Il lupo si presentò anche alla sua porta. –Aprite, altrimenti butto giù anche questa casa-
-Provaci- lo provocò Amy, perdendo la sua naturale timidezza.
-Forse è meglio non provocarlo- sussurrò Bunny, nascosta dietro la sorella.
-L’avete voluto voi- e il lupo si preparò a soffiare.
La casa nemmeno traballò sotto il soffio del lupo. Questo, sorpreso, fissò l’abitazione a bocca aperta. Possibile che non avesse funzionato? La belva ispirò ancora e provò a soffiare, ma ancora nessun risultato.
-Visto ragazze?- disse Amy –Nulla può abbattere una solida casa in mattoni-
-Ne farò anch’io una così- promise Bunny.
-Credo che il nostro amico non abbia ancora finito con noi- disse Rea, che guardava fuori dalla finestra.
Poco dopo un forte rumore attirò l’attenzione delle sorelle.
- Cos’è?- chiese Bunny.
-Si sta arrampicando- sussurrò Rea, l’orecchio ben teso.
-Il camino- esclamò a quel punto Amy e sorrise –ho un’idea-

Il lupo arrivò sopra il tetto e si fermò per riprendere fiato. Non era più giovane come un tempo e gli anni si facevano sentire soprattutto in momenti come quelli. In compenso era diventato ben più astuto di una volta, infatti un tempo non gli sarebbe mai venuto in mente di entrare in una casa attraverso il camino. Un vero colpo da maestro visto che non riusciva ad abbatterla. Orgoglioso della sua iniziativa si preparò a scendere quando fu avvolto da una folata d’aria rovente. Ah, il tempo non era più quello di una volta, ormai il caldo doveva essere terminato. Si lasciò cadere dentro il camino senza indugiare oltre e atterrò su una pentola piena d’acqua bollente. Il suo urlo riempì tutto il bosco.

Quella sera le tre fanciulle mangiarono carne di lupo e si promisero a vicenda che non si sarebbero più divise, anzi, avrebbero ingrandito la casa di mattoni per poter vivere tutte e tre insieme.
   
 
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