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Autore: saffyj    19/02/2017    11 recensioni
Anche se sembrava che le scelte sbagliate e le bugie li avessero allontanati per sempre... il destino ha in serbo delle sorprese per Edward e Bella... e appena il passato si sarà risolto... saranno pronti a vivere il presente ed affrontare il futuro!
TERZA E ULTIMA PARTE DI "UNA COTTA PERICOLOSA"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cotta Pericolosa'
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Ciaooo! Come promesso... adesso che ho terminato "Voglio un bambino" .... posso continuare la pubblicazione di "Cotta" senza confondermi con i capitoli o dimenticandomi di rispondere a qualche recensione! ahahahaha
Vi lascio a questi due folli ormai conosciuti... 
BUONA LETTURA!

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Il gala

In soli due giorni Masen è riuscito a leggere il mio romanzo e, nel giro di pochi giorni, ha corretto delle parti del mio libro, rendendolo più accattivante, e presentato alcune bozze per la copertina.
Eravamo tutti nel suo studio e, quando mi ha presentato l’immagine perfetta per il mio primo libro, non sono riuscita a nascondere l’entusiasmo.
Ho aumentato il suo ego, lo so, ma non importa! E’ il mio primo libro e non voglio smorzare nessun momento di gioia.
Mi sono complimentata con lui ammettendo davanti a tutti, Cullen e Aro compresi, che il suo lavoro è stato impeccabile e che sono felice di collaborare con loro.
Masen mi ha guardato stupito nel sentire le lodi che tessevo al suo lavoro, ma non sono meschina e veramente le sue correzioni e la sua copertina sono perfetti, ancor meglio di come me li immaginavo.

Esco dalla Volturi Group con un sorriso a trecentosettanta denti e non cammino, ma volo!
Domani torno a Seattle. E’ vero i prossimi mesi dovrò tenermi in contatto con Masen per la correzione definitiva e l’editing del manoscritto, ma non importa! Il mio libro ha una copertina e il signor Cullen è sicuro di poterlo pubblicare entro l’inizio dell’estate.
Alice e Rosalie hanno esultato nel vedere la foto che gli ho inviato della copertina e sono rimaste anche loro piacevolmente stupite del lavoro perfetto che ha svolto il signor-scommessa.
“Mi concede un autografo?” la voce di Robert mi arriva alle spalle appena metto piede sull’ultimo scalino della Volturi Group.
“Hai letto il messaggio!” esclamo stritolandolo in un abbraccio, ma dopo poco mi allontano e lo guardo minacciosa strizzando gli occhi “Sono passati cinque giorni e tu mi rispondi solo adesso?”
“Sono arrivato oggi a New York!” si difende alzando le mani e facendo un passo indietro “Se sei così svampita che non ti ricordi i miei viaggi non è colpa mia” e scoppia a ridere scompigliandomi i capelli. “Dove stavate andando di bello?” mi chiede tornando serio e salutando, con una stretta di mano, Bart.
“A mangiare”
“Perfetto! Conosco un ottimo ristorante. Venite!” e prendendomi a braccetto si incammina verso il ristorante in cui avevamo mangiato con l’editore e il pubblicitario.
 
“Come procede il lavoro in Provenza?” 
“Bene! Dovrò tornarci il prossimo mese e porterò con me Kris… dato che dovrò rimanerci per almeno sei mesi”
“E come farai con il matrimonio?”
Robert scoppia a ridere “Diciamo che i preparativi sono in mano a mia madre e alla mia futura suocera. Senza contare che anche Alice e Rose stanno contribuendo”
“Ma a Kris…”
“Kris ha sprizzato gioia da tutti i pori al pensiero di allontanarsi da questa follia. Quelle quattro insieme sono un qualcosa di indescrivibile!” e scoppia a ridere scuotendo la testa rabbrividendo scherzosamente “Torneremo il giorno prima del matrimonio, per poter festeggiare gli addii al celibato ed al nubilato e partiremo subito dopo il matrimonio…” sto per fargli notare una falla nel programma, ma lui mi precede “…partiremo per il viaggio di nozze direttamente dalla Provenza!”
“Una toccata e fuga” gli faccio notare offesa per il poco tempo che ci concederà.
“Tranquilla! Ti chiamerò così spesso che non ti accorgerai della mia lontananza” e mi apre la porta del ristorante facendomi passare per prima da vero gentiluomo.
Al ristorante ci raggiungono anche i Cullen e tutti insieme festeggiamo la fine della prima parte del lavoro.
Mentre ridiamo spensierati ad alcuni aneddoti di Robert, il mio sguardo viene attirato da Masen, che entra nel ristorante con la sua camminata sexy, cavolo… sono passati anni, ma i miei ormoni continuano a ballare la samba ogni volta che lo vedono! Con il suo fare galante, che si è affinato negli anni rendendolo ancora più sensuale, siede ad un tavolo a lato della sala insieme ad una donna in tailleur.
Sembrano molto intimi. Si guardano negli occhi, si sfiorano le mani e si sorridono come se esistessero solo loro, anche se la mia fantasia ha immaginato uno sguardo sfuggente da parte di Masen verso la mia direzione. L’ormai conosciuto nodo allo stomaco mi fa svanire la fame e decido di andare a rinfrescarmi in bagno per riprendere il controllo di me. Mi ripeto come un mantra Masen è solo un donnaiolo e mi nascondo nei servizi delle donne.
Quando mi sento abbastanza tranquilla, mi riunisco alla compagnia giusto in tempo per sentire Esme che invita Robert alla cena che si terrà stasera a casa sua in mio onore!
 
***
 
La cena passa piacevole. Esme è una donna grandiosa, con la battuta pronta e una complicità con il marito da far invidia. Mi ricordano molto Alice e Jasper. Lei un peperino, mentre lui pacato e accomodante.
Finita la cena il quartetto che ha allietato il pasto con musica di sottofondo, si sposta sul palco infondo alla sala ed inizia a suonare invitando tutti i presenti a ballare. Il signor Carlisle, anche lui mi ha chiesto di chiamarlo per nome per lo stesso motivo della moglie, dà il via alle danze volteggiando magistralmente con la moglie sotto il palco. Robert mi chiede di ballare ed accetto, ringraziando mentalmente Alice per avermi obbligata a seguire un corso di danza. Dopo di lui sono invitata da Bart, poi da Aro, poi da Carlisle ed infine da alcuni ospiti importanti del signor Cullen. Dopo l’ennesimo ballo decido di filarmela nascondendomi sulla terrazza. Mi siedo sospirando per il male ai piedi e con un smorfia provo ad allentare i laccetti delle scarpe.
“Ti nascondi pur di non ballare con me?” una voce che riconoscerei tra mille, accompagnata dal dolce profumo di sandalo, mi arriva alle spalle ed io lotto con i miei ormoni che hanno deciso di risvegliarsi. “Oppure non vale la pena ballare con me, dato che non ci sono i tuoi amici a fotografarci?” continua vedendo che non rispondo. “Tranquilla, ci sono tantissimi fotografi… sicuramente uno scatto riesci a rubarlo”
“Cosa vuoi?” gli chiedo fredda voltandomi verso di lui.
“Sinceramente?” mi chiede inarcando un sopracciglio. Io annuisco e lui sorride.
“Ringraziarti per le belle parole che hai detto nei miei confronti oggi” mi risponde carezzevole e sedendosi accanto a me. “Devo ammettere che non me le aspettavo”
“Non sono una che porta rancore!” rispondo con una smorfia mentre cerco di mettere a nanna i pensieri poco casti che si stanno creando nella mia mente nel sentire la sua voce sensuale.
Scoppia a ridere senza allegria e in un secondo ritorna serio.
“Come se fossi tu quella che deve portare rancore” mi risponde sprezzante.
Spalanco gli occhi e apro e chiudo a bocca più volte senza riuscire a trovare le parole giuste per dirgli cosa penso.
“Cos’è? Sei andata in loop?” mi chiede continuando a sorridere strafottente.
“Io non dovrei portare rancore?” sbotto scattando in piedi stringendo i pugni e tenendo tese le braccia lungo il corpo per non colpirlo.
“Sei tu che hai creato quella specie di ricerca su di noi, rendendo pubblico il nostro rapporto” mi ricorda fulminandomi con lo sguardo.
“Sei tu che hai scommesso per portarti a letto la frigida Swan!” gli ricordo ringhiando e stringendo maggiormente i pugni. Lui spalanca la bocca e mi guarda come se mi vedesse per la prima volta.
“Non so di cosa tu stia parlando” risponde riprendendo il controllo di sé e facendo perdere completamente il mio. Lo schiaffo gli arriva in piena guancia facendogli voltare il viso di novanta gradi.
Scommetto che entro il 30 gennaio farò allargare le gambe alla signorina Swan!” ripeto le parole che per mesi mi han torturato il cervello, e lui mi guarda spaesato “Ero nello spogliatoio quando tu e i tuoi amici trogloditi avete scommesso su di me” gli confesso guardandolo dritto negli occhi per fargli capire che non ha scampo “Quindi è inutile che neghi. Mi hai mentito per un mese intero solo per portarmi a letto. Hai finto di provare qualcosa per me, mi hai detto parole dolci, mi hai fatto credere di amarmi… e tutto solo per una stupida scommessa” continuo ad inveirgli contro massaggiandomi la mano che brucia per l’impatto.
“E tu hai reso pubblico ciò che c’era tra di noi… anche tu hai mentito per riuscire nel tuo intento. Anche tu mi hai detto parole dolci e mi hai fatto credere di amarmi solo per seguire il copione di quel insulso teatrino che avete messo in scena tu e i tuoi stupidi amici!” ribatte gelido. “Non sei migliore di me, Isabella… anzi…” e si volta per tornare dentro.
“Sono meglio di te perché non ho mai giocato con i sentimenti di nessuno solo per scommessa”
Ritorna indietro con passo deciso tenendo il viso rivolto verso il basso come se stesse prendendo la carica. Mi arriva a pochi millimetri e mi prende il viso con una sola mano facendomi alzare il volto.
“Tu hai reso pubblico il nostro rapporto…”
“Tu mentivi…” gli ricordo con voce tremante.
Mi guarda negli occhi e una scarica mi attraversa l’intero corpo risvegliando ogni sensazione che provavo con lui nei momenti migliori del nostro breve e finto rapporto.
“Anche tu…” alita a pochi millimetri dalle mie labbra prima di unirle facendomi precipitare in un turbinio di emozioni passate e presenti. Il mondo svanisce intorno a noi e l’unica cosa che mi tiene ancorata al mondo sono le sue mani che mi accarezzano lasciando scie di fuoco mentre le sua lingua danza dolcemente con la mia.
Ci scostiamo a corto di fiato e appoggia la sua fronte alla mia guardandomi con occhi carichi di passione.
“E’ da quanto ti ho rivista in sala riunioni che non penso ad altro” sussurra solleticandomi con il suo alito e continuando ad accarezzarmi la schiena. Chiudo gli occhi e lui si avventa di nuovo sulle mie labbra dimenticando il luogo in cui siamo e le persone che possono vederci.
Mi faccio cullare dalle sensazioni che solo lui sa donarmi e cancello con un colpo di spugna il passato, il presente e il futuro. Mi godo solo il momento e le emozioni che dopo anni riesco di nuovo a provare. I miei ormoni ballano la samba sul ritmo del mio cuore, mentre il cervello tace lasciandomi godere appieno il momento.
“E’ sbagliato…” mormoro tornando lucida.
“Forse…” e ricominciamo a baciarci come se fosse per noi l’unico vero modo di respirare.
Il schiarirsi della voce di un cameriere imbarazzato rompe l’incanto.
“Chiedo scusa signor Masen, ma la signorina Bullock chiede di lei” e si volta chiedendo ancora scusa con un gesto del capo.
Guardo Edward con il sopracciglio alzato.
“Non è onorevole presentarsi ad un gala senza una dama” mi risponde tranquillo.
“E’ la tua…” chiedo pentendomi di essere stata così stupida per aver ceduto così facilmente al suo fascino.
“Non sono tipo da fidanzate!” risponde con una smorfia. “E’ la donna che ho scelto per la serata” e senza aggiungere altro si volta per tornare in sala lasciandomi come una stupida, quale sono, da sola sulla terrazza.
Cerco di recuperare il poco orgoglio e stima che mi rimane e, drizzandomi nelle spalle, torno in sala regalando sorrisi finti a ogni persona che mi rivolge la parola e obbligando i miei occhi a non cercare il donnaiolo.
A fine serata gli ospiti si congedano e, essendo la festeggiata, sono obbligata a salutarli tutti accompagnata dai signori Cullen. Quando è il momento dei saluti al signor Masen e accompagnatrice, stringo la mano a Bart per prendere coraggio e, senza guardare negli occhi il bastardo, lo saluto. Lui, da vero gentiluomo quale non è, mi fa il baciamano e mi augura un buon viaggio di ritorno a Seattle.
 
“Ma come faccio ad essere così idiota?” borbotto appena mi accomodo nella limousine.
“Ti fai troppi problemi ragazza!” mi riprende Bart leggermente alticcio ed io lo fulmino con lo sguardo.
“L’ho baciato!” gli ricordo come se avessi commesso un peccato capitale.
“E quindi? Un innocuo bacetto come si scambiano i ragazzini delle medie! Mica ci sei andata a letto o sei rimasta incinta!” mi fa notare alzando un sopracciglio.
“Ho di nuovo ceduto al suo fascino!” continuo per fargli capire cosa ha ferito il mio orgoglio.
“Ti sei tolta uno sfizio che volevi toglierti da giorni” mi corregge “E poi cosa ti importa, domani ci saranno chilometri a dividervi e tu tornerai a vivere la tua vita come sempre” e si accascia sul sedile con un sorriso ubriaco sul viso. Scuoto il capo e scoppio a ridere per allentare la tensione.
Ha ragione Bart, è stato solo un bacio, mi è piaciuto e domani ciò che è successo sulla terrazza sarà solo un ricordo che aggiungerò a quelli che ho di lui.
 
!! ATTENZIONE SPOILER !!
“Credevo che fossi al corrente di tutto” esclama realmente stupito.
“No, Bart mi ha solo detto che ci sarebbero state delle sorprese… e che… va beh! Lascia stare” e scuoto la testa sorridendo al pensiero della mia scarpa che per poco non ha centrato Bart in viso… me la sono cercata.
“Dato che il tuo agente non ti ha avvisata, credo che sia mio il compito. Questa sera incontrerai il regista che vuole trasformare il tuo libro in un film” 
   
 
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