Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: VenerediRimmel    19/02/2017    5 recensioni
Harry ha un problema con il francese. Louis non sembrerebbe capirlo. Niall è il risolutore.
Non c'entra assolutamente nulla il fatto che il francese gli faccia venire voglia di fare sesso e che «Louis» sia un nome che si pronuncia in francese. E che, quindi, le due cose messe insieme sono un GROSSO problema per Harry.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Il francese mi fa venire voglia di fare sesso”
Louis quasi si strozza con il suo bicchiere d’acqua.  Non gli sembra proprio il momento di mettersi a fare certi discorsi, visto che sono in mensa e sono circondati da mille e più volti che potrebbero senz’altro annusare l’odore di uno scandalo.
Guarda Harry, seduto di fronte a sé, con un sopracciglio alzato. Non vuole seriamente chiedergli spiegazioni, ma questo non impedisce a Harry di offrirgliene qualcuna.
“Ménage à trois” sillaba in un accento fin troppo marcato che Louis nemmeno nota, troppo perso a fissare quella bocca a cuore muoversi beffarda: deve essere per questo che una tipica forma del labbro è detta “arco di Cupido”, perché la freccia appena scoccata da essa lo ha centrato in pieno petto.
Trattiene il respiro e si ricorda di dover avere una reazione quanto meno possibile simile a quella che sta avendo. Torna a respirare e rotea gli occhi al cielo.
Smuove spasmodicamente i piselli nel proprio piatto di plastica guardandoli male. Non gli piacciono i piselli. Il giovedì in mensa propongono sempre e solo piselli.
Dovrebbe cambiare scuola. O amici. “Quindi è questa la tua scusa?” domanda dopo qualche secondo di silenzio.
Harry alza il viso per fissarlo, anche lui deve star esaminando il suo piatto, che da come lo sta divorando deve piacergli. Molto. Louis fa una smorfia, mentre quello lo fissa con cipiglio.
Louis allontana il piatto e incrocia le braccia al petto. “La tua F nell’ultimo test. Fai schifo perché il francese ti distrae?” facendoti pensare al sesso, tra l’altro.
Harry aggrotta maggiormente le sopracciglia e arriccia il naso. “No, ho solo detto che il francese mi fa venire voglia di fare sesso” ripete, prendendo un’altra forchettata dal suo piatto e ficcandosela in bocca. Louis lo segue e poi guarda altrove cercando di concentrare la propria attenzione su qualcos’altro che non sia Harry. Perché se per l’amico la scusa è una lingua straniera, per Louis è una persona ben conosciuta.
“E poi non faccio schifo in francese. Una F si recupera” continua Harry col vocione di chi ha la bocca impastata. Louis sogghigna sotto i baffi. “Certo” ma non pensando al sesso.
Niall si unisce a loro, interrompendo quella strana conversazione. “Hey, ragazzi, che si dice?” chiede guardando entrambi.
“Niall, a te il francese non fa venire voglia di fare sesso?” domanda Harry. Niall ride divertito, pensando che l’amico stia scherzando, ma quando capisce che quello è piuttosto serio, lo fa anche lui e “Amico, qualsiasi cosa mi fa venire voglia di fare sesso” gli risponde, mentre Harry annuisce piuttosto comprensivo.
Louis sbuffa e si alza in piedi. “I piselli fanno schifo” avvisa l’irlandese, prima di andarsene senza salutarli.
 
***
 
“Tu hai un nome francese”
Un sopracciglio alzato e l’espressione sconcertata stampata in viso sono i segni evidenti che Harry non smetterà mai di sorprenderlo.
“No?” insiste.
Louis poggia il mento sulla mano e il gomito sul banco sul quale siede e lo guarda fingendosi ammaliato. “E ci hai messo tre anni per capirlo. Perspicace, eh?” gli dice a sfottò.
Harry rotea gli occhi e sospira. “Nel senso” cerca di rielaborare. “Che tu hai una propensione a capire meglio di chiunque il francese, giusto?”
Louis trattiene una risata e si fa serio. Guarda Niall che invece il sorriso divertito non lo nasconde per nulla. “E questo lo hai capito perché il mio nome si pronuncia in francese? Wow, Harry.”
Harry sbuffa. “Dai, Louis” esclama seccato.
“Cosa?”
“Eh?”
“Cosa dovrei darti?”
Harry pensa di dovergli rispondere seriamente ma il ghigno stampato in quella faccia tutta spigoli lo indispettisce e, spazientito, alla fine gli dà le spalle e lo ignora per il resto della lezione di biologia.
Louis, quantomeno, dovrebbe iniziare a sospettare qualcosa, ma ingenuamente lascia correre.
 
***
 
Harry si occupa del bar vicino casa, subito dopo scuola. Louis, pur di non trascorrere il tempo a casa circondato dalle donne che compongono la sua famiglia, resta con lui a fargli compagnia, mentre fa i compiti e studia per la settimana.
“Per te” desta la sua attenzione passandogli una tazza fumante. Louis la esamina e cerca lo sguardo di Harry. “Non ho ordinato nulla”
“Lo so, assaggia” gli risponde, mentre inizia a caricare la lavastoviglie con le tazze e i bicchieri sporchi.
Louis non replica e fa come gli è stato detto. È caffè. Soltanto più forte, denso e… speziato. Louis guarda il liquido sotto il suo naso e poi Harry che lo sta fissando con concitata impazienza. “Allora?”
“Cos’è?”
Harry ridacchia e si sente fiero quando Louis prende un altro sorso di caffè. “Caffè francese”. Ovviamente. Cretino lui che non lo ha immaginato.
Louis manda giù grossolanamente il sorso di caffè e alza gli occhi al cielo.
Posa la tazza sul bancone, quando Harry inizia a parlare: “Lo sai come si fa? È un procedimento particolare, si prepara nella caffettiera a stantuffo. È stato particolarmente divertente!”
“Harry, smettila. Ho capito dove vuoi andare a parare con tutta questa cosa del francese. Ma dovresti dirmelo chiaramente”
Harry diventa una statua di sale e lo guarda imbambolato in una posizione decisamente scomoda. Sta… sudando… freddo?
Louis si gratta il capo e ride imbarazzato. “Seriamente, chiedimelo e basta” insiste.
Harry dondola sulle proprie gambe e si scompiglia i capelli con le mani umide. È imbarazzato, o per lo meno è così che gli sembra di vederlo. Così Louis sospira e mentre l’altro “Sì, hai- hai ragione. Io- volevo chiederti”
“Sì, Harry. Va bene” accetta senza farlo finire. Ancora una volta, Harry si imbambola sconcertato. Stavolta con la bocca leggermente aperta. E non sembra respirare.
“Davvero?” domanda poi.
Louis annuisce e gli sorride, sorseggiando nuovamente il caffè. “Certo, nessun problema” replica. Harry è raggiante. Non sta più nella pelle ed è pronto a slanciarsi sul bancone per… fare ciò che si impedisce di fare quasi tutti i giorni.
Poi, come nei peggiori fraintendimenti, Louis lo smonta: “Non ho assolutamente problemi a darti un po’ di ripetizioni di francese, iniziamo lunedì?”
Harry si prende qualche momento commentando con un oh.
Era troppo bello per essere vero, in effetti. “Sì… certo!” ridacchia imbarazzato. “Ovviamente ero così fissato col francese perché volevo che mi dessi delle ripetizioni” farfuglia, gesticolando.
Non c’entra assolutamente nulla il fatto che il francese gli faccia venire voglia di fare sesso e che «Louis» sia un nome che si pronuncia in francese. E che, quindi, le due cose messe insieme sono un GROSSO problema per Harry.
Louis si mette in piedi e raccoglie tutta la sua roba. “Vado a casa, ci sentiamo più tardi, okay? Grazie per il caffè” gli dice, uscendo di scena senza notare quanto Harry sia abbattuto, al momento.
Niall viene fuori dalla porta alle sue spalle, con un grembiule sporco e un vassoio carico di cupcake.
Nota subito lo sguardo perso di Harry e lo osserva con la coda dell’occhio, mentre sistema ciò che ha appena tirato fuori dal forno.
“Che succede?”
“Mi sono innamorato di un deficiente” risponde lui. Niall ride. “Non ha ancora capito, eh?”
Harry nega sconsolato.  “Ora pensa che voglia delle ripetizioni di francese”
La risata di Niall si fa più intensa.
“Bene, allora ora si fa a modo mio. Okay?”
Harry mette il broncio. Si era promesso di fare tutto da solo, ma ha veramente bisogno di aiuto. Annuisce.
“Cosa hai in mente?”
Niall lo incoraggia stringendogli una spalla e “questa cosa del francese mi ispira. Lascia fare a me” ammicca con un sorriso compiaciuto.
Harry lo fa. Louis, in cammino verso casa, viene percorso da un brivido lungo la colonna vertebrale. Si scroscia quella strana sensazione di dosso e, inconsapevole, si rimette a camminare.
 
***
 
Tre settimane dopo, Harry è nel suo bagno, davanti allo specchio il cui riflesso ha il capo piegato a fissare le proprie mani, dove stringe un foglietto di carta. Sillaba lentamente le parole scritte da Niall. È fiducioso. Talmente tanto che per tre settimane ha semplicemente atteso, pazientato mentre Louis ha tentato di spiegargli alcune nozioni di francese. Così paziente che quando Niall gli ha dato quel pezzetto di carta non ha nemmeno chiesto cosa significassero quelle parole, troppo impegnato a imparare la loro pronuncia.
Tanto paziente che ora tutta l’impazienza gli esplode mentre si guarda allo specchio e il cuore gli va mille. Non sa cosa significa cosa sta per dire, ma senz’altro pensa che sia una sorta di dichiarazione d’amore. Qualcosa come “ti vuoi mettere con me?” oppure “vieni ad un appuntamento con me?”.
Beh, potrebbe prendere il cellulare e togliersi il dubbio in quel preciso istante, ma il campanello di casa suona e lui si volatilizza fuori dal bagno per raggiungere la porta d’ingresso.
Dall’altra parte trova Louis, col suo sorriso vispo e i suoi occhietti allegri incorniciati da quelle rughe d’espressione che Harry osserva spesso sommerso dai sospiri. Se c’è una cosa che ama di Louis è il modo in cui sorride, perché mette allegria. Perché è contagioso anche se stai attraversando una giornata di merda o se, come in quel momento, ha sulle spalle l’amica Ansia che non lo molla nemmeno per lasciarlo respirare un secondo.
Louis entra senza indugiare ulteriormente, come sta facendo invece Harry, e attraversa il corridoio per raggiungere la cucina, dove solitamente si mettono a studiare. Sta parlando di cosa studieranno quel giorno. O almeno crede. Non che lo stia ascoltando…
Harry lo segue, tentando di ricordarsi come si fa a respirare. Decide di colpirlo alle spalle. Perché se evita di guardarlo mentre confessa, ha più possibilità di farcela.
Ha un vuoto mentale quando apre la bocca e sta per andare nel panico, ma approfitta del momento in cui Louis non lo vede per rileggere velocemente il fogliettino di Niall. Lo lancia alle sue spalle giusto in tempo, quando Louis gli rivolge gli occhi e un altro stramaledettissimo sorriso.
Harry parla durante un sobbalzo del suo cuore, per questo la sua voce nasale esce fuori in un acuto iniziale: “Voulez-vous coucher- avec moi ce soir?*”
Louis lo fissa con occhi sgranati. I libri gli cadono sul tavolo senza grazia, così come lo zaino che aveva su una spalla. Sbatte lentamente gli occhi, con la bocca semiaperta e si umetta le labbra. Istanti così. Interminabili. Poi… sorride, imbarazzato mentre si sposta con una mano il ciuffo sulla fronte.
Harry ha le ginocchia che gli tremano e intreccia le mani nervosamente. Per un attimo non ha più fiducia in Niall e non sapendo che cazzo abbia detto, è sul punto di rimangiarsi tutto urlando “sto scherzando” ma poi Louis tossisce, forse nel tentativo di trovare la voce persa e, delicatamente, sorridendo ancora, senza guardarlo: “D’accordo” esclama.
“PERFETTO!” urla Harry, avanzando per raggiungerlo. Ora addosso ha l’imbarazzo di non sapere DAVVERO cosa stia succedendo. Perché qualsiasi cosa abbia detto: Louis è D’ACCORDO!
Harry si siede, ma si rialza subito in piedi, sotto lo sguardo sconcertato di Louis che si acciglia. Non fa in tempo a chiedergli cosa abbia che Harry si congeda con un semplice “pipì”. Nuovamente in bagno, scrive a Niall.
 
Qualsiasi cosa tu mi abbia fatto dire: Louis è d’accordo.
Quindi, ehm, esattamente cos’è che gli avrei detto?
 
AHAHAHAHAHAHAHAH
Qualcuno stasera farà sesso ;)
 
Il telefono sta quasi per finire sotto il getto dell’acqua, nel lavandino, ma lo salva in tempo per controllare su google traduttore cosa abbia chiesto a Louis.

Voulez-vous coucher… avec moi ce soir?                                                                                            Vuoi venire a letto con me stasera ?
 
 
Con la certezza tra le mani, esce fuori dal bagno e corre in cucina, dove Louis nel frattempo si è messo ai fornelli per prepararsi un tè.
Con la coda degli occhi deve aver visto Harry ed è subito pronto a dirgli che ha capito che è stato tutto uno scherzo e che anche lui era, quindi, d’accordo per scherzo.
Si gira per dirglielo e difatti ha la bocca leggermente schiusa, quando Harry lo acciuffa per le guance con entrambe le mani per rubargli un bacio.
Le labbra schioccano rumorosamente e Harry gli avviluppa il labbro inferiore tra le sue prima di alzare gli occhi in quelli azzurri e sorpresi di Louis. “Ho sbagliato prima… Intendevo adesso, non stasera” gli dice.
Louis sorride divertito e gli solletica il naso col proprio quando Harry gli lascia andare il viso per spostare le sue mani sui suoi fianchi.
“Hai sbagliato tu o chiunque ti abbia suggerito quella frase?” lo prende in giro.
“Diciamo solo che ci siamo capiti male” replica furbamente lui. Louis sghignazza, mentre con la punta del proprio naso si sposta ad accarezzare una guancia di Harry, fermandosi gelosamente su una fossetta quando Harry sorride, piacevolmente colpito dal modo gentile con cui Louis sta reagendo a quella loro nuova vicinanza.
“Quindi il francese ti fa venire voglia di fare sesso, eh?”
Harry mugugna un assenso e socchiude gli occhi quando Louis alza il mento raggiungendo il lobo di un suo orecchio. “E il mio è un nome francese” gli sussurra provocandolo.
Harry freme e “Sì, Louis”
Louis finisce per ridacchiargli nell’orecchio, ma questo lo fa soltanto tremare di più. “È stato il caffè, Harry” gli spiega.
Harry si ritrae quel tanto per mostrargli il piglio aggrottato. Louis ghigna e “Il caffè mi ha mandato fuori strada. Se fosse stato un tè francese, forse avrei potuto arrivarci”
Harry ride ma non capisce così “Perché un tè francese?”
“La teina è più eccitante della caffeina, non lo sapevi?”
Harry non si contiene più e ride di gusto. Louis lo segue. Alla fine “Ah, per questo stai preparando il tè?” gli domanda, ammiccando complice.
Louis gli pizzica un fianco: “Hai del tè francese in casa, Harry?” 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: VenerediRimmel