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Autore: Leili1988    20/02/2017    1 recensioni
A volte il destino sa essere davvero paradossale: ci porta a fare giri immensi, a tribolare, ci plasma per poi condurci inaspettatamente su quell’unico sentiero che avevamo escluso a priori e che mai avremmo pensato di percorrere.
Regina non ne era ancora consapevole, ma si trovava proprio su quel sentiero. Si era allenata per anni, aveva creato gli incantesimi più malvagi e compiuto le azioni più spregevoli per poter finalmente vendicarsi dell’odiata Biancaneve e ottenere il suo tanto agognato lieto fine.
Ma ora qualcosa era cambiato e, sebbene Regina non se ne rendesse ancora pienamente conto, la chiave della sua felicità era più vicina di quanto pensasse.
Attenzione: spoiler! Il racconto rappresenta il seguito dell'ultima puntata della quarta stagione.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 8

 
La Signora Oscura era a dir poco furibonda per lo scherzetto giocatole da Merlino.
«Come hai osato strisciare via, lurido verme? E tu saresti il mago più potente di tutti i tempi?» - bofonchiava tra sé e sé - «Oh, ma so bene come stanarti!»
Al fine di raggiungere tale scopo, Dark Emma aveva deciso di dirigersi a Camelot. Una volta lì, avrebbe trucidato i suoi abitanti in modo da far uscire il mago allo scoperto.
«Dunque è vero ciò che si dice in giro!» - disse una voce femminile alle sue spalle. - «La Salvatrice non esiste più e al suo posto è nata la Signora Oscura più potente di tutti i tempi!»
La bionda si voltò di scatto, preparandosi ad attaccare la figura incappucciata.
«Rilassatevi, mia Signora! Sono qui per servirvi!»
«Non ho bisogno di aiuto!»
«Certo che no, mia Signora! Ma potrei averne bisogno io…»
«E perché mai dovrei aiutarti?»
«Perché desidero le medesime cose che desiderate voi: la morte di Merlino e l’eclissi del bene!»
«Chi sei?» - chiese allora incuriosita Dark Swan.
La donna si sfilò quindi il cappuccio, rivelando lunghi capelli corvini e occhi verdi come smeraldi. Quindi si inchinò e si presentò.
«Sono Morgana, la fata, mio malgrado sorellastra di re Artù…»
«Morgana?» - Emma le si avvicinò e la scrutò con interesse.
«Esatto! E sono qui per chiedervi l’onore di partecipare all’uccisione del mio fratellastro e dell’odioso druido! Voglio vendicarmi di loro perché…»
«Ti hanno rovinato la vita, lo so!» - fece una piccola pausa di riflessione - «E cosa potresti offrirmi in cambio?»
«Tutta me stessa, mia Signora!» - disse Morgana sfilandosi di dosso la veste di velluto verde e rimanendo completamente nuda al suo cospetto.
Dark Emma sorrise compiaciuta. Attirò quindi Morgana verso di sé tenendola per i fianchi e la baciò con passione.
 
*          *          *
 
Quando, la mattina seguente, Regina entrò nel laboratorio di Merlino, lo trovò intento a prendersi cura del corpo ormai esanime di Hook.
«Credi che ci sia un modo per riportarlo in vita?»
L’anziano mago sussultò nell’udire la voce di quell’inattesa visitatrice.
«Oh Regina, sei tu!» - disse poi accogliendola con un sorriso - «Come ben sai riportare in vita qualcuno è un’impresa quasi impossibile... Per ora ho potuto solo bloccare lo stato del corpo al momento della morte... temo di non poter fare molto altro, purtroppo!»
«Immaginavo!» disse sconfortata.
«Non pensavo Hook ti piacesse...»
«Non mi piace infatti, ma questa non è una buona ragione per desiderarlo morto... e poi se mai Emma dovesse tornare buona, soffrirebbe molto per ciò che ha fatto!» disse preoccupata.
Nella stanza piombò il silenzio. Regina si avvicinò al letto su cui era adagiato Hook e, con lo sguardo basso, ne accarezzò il bordo.
«Mi dispiace per ieri sera! Non avrei dovuto reagire in quel modo…» - si scusò Regina.
«Non importa, è comprensibile! Si vede che tieni molto alla tua amica.»
Merlino la osservò con attenzione per poi prendere nuovamente la parola.
«Sei molto cambiata dall’ultima volta che ci siamo incontrati, Regina!»
«A quanto pare... ma le persone che amo continuano a soffrire e io a sentirmi inutile!»
«Non è colpa tua... la sofferenza è parte della vita stessa! Spesso sottovalutiamo erroneamente l’importanza di quanto aiuto possiamo fornire alle persone care stando loro vicine.»
«Può darsi, ma non sempre basta questo...»
«No, ma è un buon inizio...» - disse sorridendo - «Sai, c’è un modo in cui Hook potrebbe tornare in vita... l’ho letto su un antico libro!»
«Ah si? E come?»
«Con una lacrima di sincero pentimento dell’assassino...»
«Quindi se riuscissi a trovare e aiutare Emma, potremmo salvare anche il pirata?»
«Si potrebbe tentare, sì! Anche se non so quanto sia attendibile questa informazione…»
Regina sorrise, sentendo affiorare dentro di sé nuova determinazione e... speranza. Un sentimento quest’ultimo quasi nuovo per lei.
«È proprio per questo che sono venuta qui... Penso di sapere cosa fare con Emma, ma prima devo lavorare su me stessa e tu hai detto di potermi aiutare... sai ad accettare la mia parte oscura e tenerla in equilibrio con quella buona...»
Regina parlava impacciatamente, non era di certo abituata a chiedere aiuto! Ma per Emma avrebbe fatto qualsiasi cosa.
«Sai Regina, non credo che ce ne sia bisogno. Mi sembra tu sia già pronta ad affrontare questa nuova sfida. L’unico consiglio che posso darti è questo: non rinnegare la tua oscurità, vedila come una risorsa. Ricorda, è anche grazie a lei se sei diventata una persona forte ed è solo per merito suo se puoi comprendere e aiutare Emma. È l’oscurità a permetterti di avere dei poteri ed è lei che ha contribuito alla nascita di Henry. Non permettere ai tuoi errori passati, per quanto terribili, di compromettere anche il tuo futuro! Chi hai accanto ti ha già perdonata, è ora che lo faccia anche tu!»
«Ci proverò!» - disse accennando un timido sorriso. - «Prima però devo trovare Emma!»
Appena Regina ebbe finito di pronunciare queste parole, nell’aria si propagò il suono d’allarme del corno di una delle guardie del palazzo.
«Non credo ce ne sarà bisogno!»
 
*          *          *
 
La Signora Oscura e Morgana avevano attaccato di sorpresa Camelot, gettando nella confusione e nel panico tutti i suoi abitanti. Grandi incendi avevano preso a divampare all’interno delle mura e la furia delle due donne pareva inarrestabile.
«Artù! Merlino! Fatevi avanti, se non volete che i vostri sudditi finiscano inceneriti!» - gridò Dark Emma scagliando palle infuocate in ogni direzione e colpendo i poveri malcapitati che le capitavano a tiro.
«Eccomi! Fermatevi! Lasciate in pace quelle povere persone innocenti!» - gridò qualche istante dopo Artù giungendo al galoppo sul suo possente destriero.
«Come promesso, è tutto tuo! Io vado a cercare Merlino!» - comunicò Emma prima di lasciare Morgana alle prese con Artù.
«Grazie, mia Signora!» - fece una riverenza - «E ora a noi due, fratellino!»
Un piccolo drappello di soldati affiancò Artù con l’intento di proteggerlo, ma Morgana si liberò di loro in pochi istanti, scaraventandoli a parecchi metri di distanza.
«Basta spargimenti di sangue! Prenditela con me!»
«Con molto piacere!» - esclamò Morgana scagliandogli contro una miriade di saette.
Il re si servì di Excalibur per respingerle, ma alcune di esse andarono a segno, facendolo cadere da cavallo.
«Sei così debole senza il tuo fedele mago a difenderti! Ma non preoccuparti, presto il regno avrà una nuova potente sovrana!»
«Questo non accadrà mai!»
«Oh, sta per accadere invece! E sai una cosa? Ti ucciderò alla vecchia maniera, così da godermi maggiormente il momento!»
Morgana estrasse quindi il suo pugnale e trafisse ripetutamente Artù all’addome.
«Addio, fratellino! E tra poco toccherà al druido!» - disse prima di allontanarsi soddisfatta.
«Artù!» - lo chiamò David appena giunto sul posto e sollevandolo leggermente da terra - «Perdonami, non ho fatto in tempo ad arrivare prima!»
«Non preoccuparti! Sarebbe stato inutile… Quella strega avrebbe ucciso anche te!»
«David, dobbiamo portarlo subito da Merlino affinché lo curi!»
«No, Mary Margaret! È troppo tardi per me! Ma dovete salvare e proteggere Ginevra… Aspetta un bambino ed è l’unica speranza per Camelot! Promettetemi che lo farete!»
«Certo! Lo promettiamo!» - dissero Mary Margaret e David all’unisono con le lacrime agli occhi. Artù non riuscì ad aggiungere altro e, sofferente, esalò il suo ultimo respiro.
 
*          *          *
 
Merlino si era accorto del pericolo in cui si trovava re Artù, ma non aveva fatto in tempo a intervenire in suo soccorso perché Dark Emma gli si era materializzata di fronte.
«Dove credi di andare?»
«A salvare il mio sovrano!»
«Oh, io non credo!»
Una sfera violacea investì la Signora Oscura in pieno addome, facendola indietreggiare leggermente. Era stata colta di sorpresa.
«Io credo di sì invece!» - disse Regina frapponendosi tra lei e il mago. - «Se vuoi affrontare Merlino dovrai prima sconfiggere me!»
«Non c’è che dire, sei piena di sorprese! Peccato tu sia dalla parte sbagliata…» - disse afferrando Regina per il collo - «Non ci vorrà molto per liberarmi di te!»
«Non ne sarei così sicura!» - esclamò liberandosi dalla morsa della bionda e paralizzandola.
«Sai, sei sexy quando tenti di assumere il controllo!»
Disse Dark Swan prima di scaraventarla contro la parete della torre e di mettersi a cavalcioni su di lei, immobilizzandola con il proprio corpo e tenendola per i polsi.
«Ma sai bene che con me non funziona e questo ti fa perdere la testa!» - le sussurrò nell’orecchio. - «Ed è inutile che fingi di ribellarti: è chiaro da come mi guardi che mi strapperesti i vestiti di dosso!»
«Tu non sai nulla!»
«Oh io so molte cose invece! Cose che prima non immaginavo neanche ma ora… ora è come se si fosse aperto un mondo davanti ai miei occhi! E mi basta schioccare le dita per ottenere ciò che desidero!»
La Signora Oscura schioccò quindi le dita e delle manette incantate comparvero ai polsi di Regina. A nulla valsero i tentativi della mora di liberarsi.
«E sai una cosa? Ora è te che desidero!»
La Signora Oscura baciò con passione le labbra di Regina, lasciandola senza fiato. Se da un lato quel lato brutale di Emma la contrariasse, dall’altro la attraeva irresistibilmente e, ora che la bionda ne era consapevole, la usava come arma contro di lei.
«Lasciami andare!»
«Sei proprio sicura che è ciò che desideri?» - disse prima di scomparire insieme a Regina in una nuvola scura come la pece.
 
*          *          *
 
Merlino, approfittando del diversivo creato da Regina, si era precipitato al capezzale di Artù. Era però arrivato troppo tardi e a nulla erano valsi i suoi tentativi di guarirlo: Camelot aveva perso il suo amato sovrano.
«Non credevo che Emma arrivasse a tanto!»
«Oh, ma non è stata Emma! Sono stata io!»
Morgana comparve trionfante di fronte a Merlino e lo guardò soddisfatta.
«Morgana? Ma come è possibile? Ti avevamo sconfitto!»
«Mi avete sempre sottovalutata! Ma ora è giunto il momento di compiere la mia vendetta…»
«Tu sei pazza!»
La risata sadica di Morgana risuonò tra le mura di Camelot. Scagliò quindi con violenza delle saette contro Merlino, il quale schivò con agilità l’attacco.
Fu quindi il turno del druido di contrattaccare: col suo bastone lanciò una sfera di fuoco azzurrina contro la strega. Morgana però fu rapida nel deviarla con la mano destra e spedirla contro la parete di pietra del castello.
La donna non si accorse però che, nel frattempo, Merlino le aveva lanciato contro un altro incantesimo, assai più potente del precedente. Questa volta il colpo andò a segno, facendo perdere i sensi a Morgana.
Merlino tramutò allora il suo bastone in una corda magica, legò la strega e la rinchiuse nella cella della sua torre, dove non avrebbe potuto più nuocere a nessuno.


Nota dell'autrice: per Morgana non potevo che pensare a lei, ovviamente :P 

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