Anime & Manga > 19 Days
Segui la storia  |       
Autore: Puragu Chan    20/02/2017    1 recensioni
Queste ff le ho scritte per un concorso organizzato dalle amministratrici della pagina italiana di 19Giorni. Sfortunatamente (per me: scrivo sempre dei papiri XD) al concorso ho partecipato con delle Flashfic, come richiesto dal regolamento, ma qui pubblico le "vere" storie.
Buona lettura ^^
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: He Tian, Jian Yi, Mo Guan Shan, Zhan Zheng Xi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Nightmare
Gusto: Salato
***
 

Xixi si tirò su di scatto.
Aggrappato alle lenzuola, mentre piccole gocce di sudore gli imperlavano la fronte e scivolavano lungo le tempie, respirava lentamente a bocca aperta nel tentativo di fare entrare più aria possibile nei polmoni e bloccare in gola quell'urlo che, non si sa come, era riuscito astento a trattenere. Si portò instintivamente una mano sull'avambraccio tremante che in quell'incubo ricorrente veniva sempre artigliato da figure grandi, troppo grandi per lui. Non era tanto la stazza di quelle figure a spaventarlo, quanto l'inconscia consapevolezza che contro di loro non sarebbe mai riuscito a vincere.
Il suo sonno era tormentato ormai da notti da fauci di lupo e artigli d'aquila che lo bloccavano, lo imprigionavano, permettendo a un qualcosa di ancora più tremendo di martellarlo con lo stesso pensiero: lui era debole.
Rimase fermo per un po', cercando di tranquillizzarsi, concentrandosi sull'aria che entrava e usciva dai polmoni mentre un leggero formicolio gli invadeva l'avambraccio. Passò qualche minuto così, con gli occhi puntati sulla mano tremante, quando il suo sguardo si posò su Jian Yi, profondamente addormentato sul materasso ai piedi del suo letto: le figure del suo incubo presero improvvisamente una forma più chiara e distinta, rivelando i tre uomini che avevano cercato di portare via il suo amico e che, con estrema facilità e inconsapevolezza, gli avevano fatto capire che, se voleva davvero proteggere le persone a cui voleva bene, di strada ne doveva ancora fare, e molta. Perché no, non tutto si può risolvere dimostrando la propria forza facendo a botte e, se lo si vuole fare, bisogna essere forti, forti davvero.
Lui non lo era.
Non contro di loro.
Strinse la presa sull'arto e si lasciò cadere dolcemente sul materasso, sdraiandosi sulla schiena e chiudendo gli occhi. Era stanco, non dormiva bene da...da quanto? Giorni? Settimane? Mesi? Aveva perso il conto di tutte le volte che si era svegliato nel cuore della notte, di soprassalto, tremante e sudato. Non si ricordava da quanto tempo una strana sensazione gli premeva ogni giorno di più sul petto, diventando sempre più pesante, sempre più opprimente.
Il ragazzo si passò una mano fra i capelli, facendo scorrere le piccole ciocche fra le dita, pensieroso: non gli piaceva per nulla, soprattutto in presenza di Jian Yi, ma a quell'ora della notte nessuno lo avrebbe visto o sentito.
Si decise, finalmente, a lasciarsi andare ad un pianto silenzioso. Trovò in questo modo una via di sfogo per quel dannato pensiero inchiodato nella sua testa, che rimbombava all'infinito ogni istante: debole, debole, debole.
Non sapeva cosa fare, sentiva solo il tremendo bisogno di esternare quello che aveva dentro. Se a parole non ci era riuscito, in quel momento si sentiva stranamente più leggero; il corpo era rilassato, il formicolio cominciava ad essere sempre meno fastidioso. Gli sembrava di aver corso per chilometri e chilometri, senza mai fermarsi, per poi stramazzare al suolo e finire lì, sul suo letto, in quel silenzio rotto solo da qualche grugnito emesso per nascondere un singhiozzo, senza un briciolo di forza.
Esausto, si portò una mano agli occhi e li strofinò, facendo poi scivolare con lentezza i polpastrelli sul viso, come se volesse constatare di essere tutto intero e di non essersi frantumato, perché se sua sorella lo considerava forte come una montagna, lui si sentiva fragile come un cristallo. Le dita sfiorarono le palpebre e il contorno occhi, colorato da una linea violacea che segnava profonde occhiaie, salirono appena verso lo zigomo, scesero con dolcezza lungo le guance, arrivarono a toccare la punta del mento, tastando poi le labbra. Zhan Zheng Xi le sentì bagnate, inumidite dalle lacrime, e le leccò, quasi come se volesse assaporare quel gusto [salato] che ora gli impregnava la bocca.
Si sdraiò su un fianco, guardando con gli occhi arrossati Jian Yi dormire tranquillamente vicino a lui e, finalmente, si riaddormentò.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > 19 Days / Vai alla pagina dell'autore: Puragu Chan