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Autore: Dead Poets Society    03/06/2009    1 recensioni
Our last summer, memories that remain.
«Niente rancore, quindi. Amici?» E mi tendi la mano.
Amici. Dopo i baci rubati e il cuore che batteva al ritmo delle onde. Dopo il sole che bruciava la pelle e i tuoi occhi che scaldavano il mio petto. Dopo l’aria salamastra e i tuoi sospiri sul mio viso che mi davano alla testa. Dopo che ti ho amato. Amici.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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our last summer efp
Our Last Summer.
 
I can still recall our last summer
I still see it all, walks along the Seine
Laughing in the rain, our last summer
Memories that remain.
~ Abba, Our Last Summer.
 
Il brutto della vita sta proprio nel sognare. Perché arriva il momento in cui apri gli occhi e ti accorgi di essere sull’orlo di un burrone, mentre magari pensavi di essere nel Giardino dell’Eden.
Ricordo ancora il profumo dell’estiva aria fresca. Ricordo il suono cristallino della tua risata. Ricordo ogni fiore che accompagnava il nostro cammino, dipingendo un quadro romantico di quella nostra storia, fatta di complicità, di albe e tramonti osservati insieme, di sabbia sulla pelle e nei polmoni. Ma era tutto un sogno. Un sogno di una notte di mezz’estate.
Ed è stato doloroso risvegliarsi.
Ancora adesso mi pare di scorgere i tuoi occhi scuri illuminarsi appena mi scorgevi. Il tuo sorriso farmi accelerare il cuore. La tua mano calda accarezzare la mia guancia, lasciando una cicatrice invisibile di pura roccia lavica.
E vorrei chiederti perché, dopo tutto quello che abbiamo passato, l’unica cosa che mi rimane è il dolore.
«Niente rancore, quindi. Amici?» E mi tendi la mano.
Amici. Dopo i baci rubati e il cuore che batteva al ritmo delle onde. Dopo il sole che bruciava la pelle e i tuoi occhi che scaldavano il mio petto. Dopo l’aria salamastra e i tuoi sospiri sul mio viso che mi davano alla testa. Dopo che ti ho amato. Amici.
E vorrei dirti di no.
Che no, ti vorrei serbare rancore, ma non ci riesco. Che no, non posso esserti amica quando ti amo. Che no, non voglio nemmeno più vederti perché l’unica cosa che voglio fare il questo momento è urlare. Fino a quando mi scorticherò la gola, fino a quando non avrò più voce.
«Mmm.» E’ l’unica cosa che riesco a fare. Sono paralizzata dal dolore. Sento che scoppierò. Respiro profondamente e trattengo un gemito: perché sento delle schegge di ghiaccio nel mio cuore? Perché le orecchie mi fischiano? Perché sto soffrendo per uno stronzo come te? Nemmeno ti meriti quello che ho da darti.
Nemmeno te la meriti l’estate che abbiamo passato.
Ma ti ridarei ogni singola cosa. Hai ancora il mio cuore per te. E dovrei odiarti, vorrei farlo. Ma come posso quando mi tornano alla memoria così tante corse sulla sabbia fine del mare? Come posso quando sento ancora la pioggia bagnarci e noi due ridere? Come posso se continuo ad aggrapparmi ai ricordi?
E torno a sognare. M’immagino me, magari in una sera in cui la luna ci osserva maliziosa dal cielo scuro, e te che mi dici di aver sbagliato e di amarmi ancora e di voler stare sempre al mio fianco, pronto a tornare a scherzare come facevamo un tempo, pronto a prendere il materassino, buttarlo in acqua e baciarmi fin quando un’onda non ci travolgeva. Pronto a ricominciare.
Ma.
Ma passano i giorni e tu non torni. Ma passano le settimane e non ci sei più. Ma passano i mesi e l’unica cosa che sento è l’amaro sapore della delusione. E continuo a sognare.
Magari tornerà.
 
 
~ Lady Nastenka
  
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