- Our Last Summer.
I can still recall our last summer
I still see it all, walks along the Seine
Laughing in the rain, our last summer
Memories that remain.
~ Abba, Our Last Summer.
I still see it all, walks along the Seine
Laughing in the rain, our last summer
Memories that remain.
~ Abba, Our Last Summer.
- Il brutto della vita sta proprio nel
sognare. Perché arriva il momento in cui apri gli occhi e ti accorgi di essere sull’orlo
di un burrone, mentre magari pensavi di essere nel Giardino dell’Eden.
- Ricordo ancora il profumo dell’estiva
aria fresca. Ricordo il suono cristallino della tua risata. Ricordo ogni fiore
che accompagnava il nostro cammino, dipingendo un quadro romantico di quella
nostra storia, fatta di complicità, di albe e tramonti osservati insieme, di
sabbia sulla pelle e nei polmoni. Ma era tutto un sogno. Un sogno di una notte
di mezz’estate.
- Ed è stato doloroso risvegliarsi.
- Ancora adesso mi pare di scorgere i tuoi
occhi scuri illuminarsi appena mi scorgevi. Il tuo sorriso farmi accelerare il
cuore. La tua mano calda accarezzare la mia guancia, lasciando una cicatrice
invisibile di pura roccia lavica.
- E vorrei chiederti perché, dopo tutto
quello che abbiamo passato, l’unica cosa che mi rimane è il dolore.
- «Niente rancore, quindi. Amici?» E mi
tendi la mano.
- Amici. Dopo i baci rubati e il cuore che
batteva al ritmo delle onde. Dopo il sole che bruciava la pelle e i tuoi occhi
che scaldavano il mio petto. Dopo l’aria salamastra e i tuoi sospiri sul mio
viso che mi davano alla testa. Dopo che ti ho amato. Amici.
- E vorrei dirti di no.
- Che no, ti vorrei serbare rancore, ma non
ci riesco. Che no, non posso esserti amica quando ti amo. Che no, non voglio
nemmeno più vederti perché l’unica cosa che voglio fare il questo momento è
urlare. Fino a quando mi scorticherò la gola, fino a quando non avrò più voce.
- «Mmm.» E’ l’unica cosa che riesco a fare.
Sono paralizzata dal dolore. Sento che scoppierò. Respiro profondamente e
trattengo un gemito: perché sento delle schegge di ghiaccio nel mio cuore? Perché
le orecchie mi fischiano? Perché sto soffrendo per uno stronzo come te? Nemmeno
ti meriti quello che ho da darti.
- Nemmeno te la meriti l’estate che abbiamo
passato.
- Ma ti ridarei ogni singola cosa. Hai ancora
il mio cuore per te. E dovrei odiarti, vorrei farlo. Ma come posso quando mi
tornano alla memoria così tante corse sulla sabbia fine del mare? Come posso
quando sento ancora la pioggia bagnarci e noi due ridere? Come posso se
continuo ad aggrapparmi ai ricordi?
- E torno a sognare. M’immagino me, magari
in una sera in cui la luna ci osserva maliziosa dal cielo scuro, e te che mi dici
di aver sbagliato e di amarmi ancora e di voler stare sempre al mio fianco,
pronto a tornare a scherzare come facevamo un tempo, pronto a prendere il
materassino, buttarlo in acqua e baciarmi fin quando un’onda non ci travolgeva.
Pronto a ricominciare.
- Ma.
- Ma passano i giorni e tu non torni. Ma passano
le settimane e non ci sei più. Ma passano i mesi e l’unica cosa che sento è l’amaro
sapore della delusione. E continuo a sognare.
- Magari tornerà.
- ~ Lady Nastenka