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Autore: Alucard97    20/02/2017    2 recensioni
Storia partecipante al contest di San Valentino indetto su Amci di EFP
Accelerator si ritrova ancora un volta solo nella notte di San Valentino. Ma ecco che la nuova arrivata in casa sua, Misaka Worst, gli renderà quel giorno particolare. Che riesca a fare breccia nel suo freddo gelido cuore?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Accelerator, Misaka WORST
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Accelerator inspirò con delicatezza l'odore del caffè. Il ragazzo amava quella bevanda, l'aveva appena ordinata davanti al bancone del bar. Ma ancora una volta, non poté gustarsi il piacere della tranquillità poiché tutti lo fissavano. Dopotutto, egli era il più forte esper della Città Accademia ed anche il più pericoloso. Alcuni si guardavano bene dal dargli fastidio, altri invece volevano combattere contro di lui per ottenere il titolo di più forte. Accelerator odiava lo sguardo della donna che lo aveva servito, che si sforzava di mantenere un atteggiamento tranquillo quando era palese che era nervosa e spaventata da lui. Voleva solo godersi un caffè in quella fredda sera di San Valentino

"Tch... fanculo" si disse nella mente

Prese la stampella che era appoggiata al bancone e si diresse verso un tavolo libero, da solo, a bersi la bevanda calda. Puntava lo sguardo fuori dalla finestra, non badando a tutta quella gente che sparlava di lui. Guardava fuori, e non poteva fare a meno di notare le coppiette che si tenevano per mano, o a braccetto, che si scambiavano sorrisi, baci, abbracci e tante altre cose. Il ragazzo aveva sempre passato il San Valentino da solo, per lui non era altro che una festicciola commerciale ideata solo per vendere. Però doveva ammetterlo a se stesso... infondo anche lui voleva provare a trascorrere quella serata in compagnia della sua anima gemella. Peccato che non ce l'aveva. Tutte avevano paura di lui e non era mai stato molto interessato alle relazioni amorose. Anche se in fondo al suo cuore lo voleva, ma non lo avrebbe mai esternalizzato. Era un duro, una roccia, non voleva apparire debole. Lui aveva un freddo gelido cuore

Ed ecco che la porta del locale si aprì, ed entrò una figura femminile dai capelli castani che le arrivavano fino alle spalle, occhi color nocciola ed un ghigno beffardo sulla faccia. Ella si sedette davanti a lui. L'albino ci mise un po' prima di ricambiare lo sguardo, che fu chiamato dalla voce della ragazza 

"Hey, Numero 1. Hai intenzione di guardarmi in faccia o vuoi fissare il vuoto come un ebete?" Gli chiese col sorriso strafottente 

"Tch... allora? Che cazzo vuoi Worst?"

La ragazza si chiamava Misaka Worst. Era piombata nella vita dell'esper senza preavviso. Ormai lei viveva a casa sua, e non che la cosa gli dispiacesse solo... ogni santa volta lei non perdeva occasione di prenderlo in giro o sedurlo. Aveva le idee confuse, lo considerava uno sfigato, eppure ci provava con lui. Accelerator non poteva fare a meno di pensare che le femmine erano una razza incomprensibile. Sì, perché per lui erano una razza a parte, poiché non riusciva mai a comprendere il loro comportamento, usi e costumi. Persino lui non riusciva a capirle, lui che aveva un Quoziente Intellettivo capace di umiliare Stephen Hawking 

"È questo il modo di rivolgerti alla tua ragazza, Numero 1?"

"E da quando saresti la mia ragazza? Non farti strane idee, idiota. Io non sono il tuo ragazzo, né ora né mai" sputò acido, sorseggiando un po' di caffè 

"È inutile che cerchi di resistermi, tanto lo so che non sei gay, e quanto pensi di trattenerti? Hai uno schianto come me davanti. Ti va di andare nel bagno di questa topaia e fare..."

"Mi hai rotto" fece alzandosi "Vedi di tornare a casa, altrimenti la mocciosa impazzisce e ci cerca ovunque"

Detto questo uscì dal locale, seguito da Worst. Appena usciti fuori, il vento freddo della sera morse le parti scoperte del loro corpo, facendo rabbrividire un poco il ragazzo che si tirò la cerniera del giubbotto bianco fino al limite. Misaka, invece, non sembrava turbata dal freddo, anzi pareva che ci stesse a suo agio 

"Hai intenzione di stalkerarmi tutta la notte, scema? Ti ho detto di tornare a casa"

"La strada non è di tua proprietà, posso percorrerla quando voglio e seguire chi voglio"

"Tch..."

La castana si mise da parte a lui camminandogli vicino. L'aria era piena dei rumori e degli odori caratteristici del periodo di quella ricorrenza. Il rombo delle moto, il chiacchierare dei passanti, lo sferragliare dei mezzi pubblici e lo sgommare delle auto creavano un frastuono che rendeva l'idea di essere isolati dal resto del mondo. 

Erano gli odori, però, a suscitare le attenzioni di Accelerator. Il profumo del sudore e del dopobarba degli uomini, mentre dalle donne percepiva il forte odore dei loro profumi e l'aroma dei loro capelli. Percepiva anche l'odore dei cosmetici, del cibo dai negozi e, purtroppo, anche il puzzo dello smog. Tutte queste sensazioni si mischiavano dentro di lui, poteva percepire anche l'odore stesso dei sentimenti altrui, delle coppie che si scambiavano effusioni. Degli odori unici, che potevano essere percepiti solo durante il periodo di San Valentino

"Hai intenzione di stare zitto per tutto il tempo, Numero 1?" Gli chiese Misaka. Sempre con quel soprannome doveva chiamarlo. Mai una volta che lo avesse chiamato per nome. Ma... non era detto con tono cattivo o strafottente. L'esper percepiva sempre una sensazione di rispetto mista ad affetto quando lei lo chiamava -Numero 1-

"Voglio solo stare per i fatti miei"

"Il solito cuore di pietra" commentò lei. Poi si girò ad osservare tutte quelle coppie che si tenevano per mano, che stavano appiccicate come cozze. Girò lo sguardo sull'albino, e con un gesto deciso, lo prese a braccetto avvicinando il suo corpo al suo braccio

"Hey! Che fai scema?"

"Vieni con me" e detto questo si staccò, lo prese per mano e si diresse velocemente verso un negozio di capi d'abbigliamento. Entrarono e vennero accolti calorosamente dal proprietario

"Tch... che ci facciamo qua?"

"Ho visto un vestito che mi piace e lo voglio provare"

"E da quando ti interessano i vestiti?" Sbottò lui innervosito

"Smettila di fare il musone. Non posso avere qualche interesse?"

E fu così che Accelerator dovette aspettare qualche minuto fuori dal camerino, seduto. Teneva le gambe accavallate e le braccia incrociate. Qualche volta si limitava a sbuffare, perché mai quella lo aveva portato a fare compere? Da quando era interessata alle usanze femminili? Le donne. Creature complesse e misteriose 

Ed ecco che lei uscì, vestita con un elegante abito da sera rosso. Ok, il ragazzo era visibilmente sorpreso, mai l'aveva vista mettersi un qualcosa di così femminile e non poteva negare che gli piacesse. Solo che come al solito non lo dava a vedere, restava fermo a fissarla con sguardo annoiato

"Che te ne pare, Numero 1?"

"Carino..."

"Mph. Il solito vocabolario di un uomo che non sa esprimere il suo interesse verso la donna che gli piace. Numero 1, il tuo freddo gelido cuore non si scioglie mai, eh?"

"Tch... vuoi prenderlo sì o no?"

"Ovvio che sì" rispose lei andando a pagare l'abito. Uscirono, e subito lei lo prese per mano chiedendogli di andare a fare altro, magari in un negozio di dolciumi. L'albino si svincolò dalla presa della ragazza, e la guardò serio

"Avanti spiega"

"Spiegare cosa?"

"Tutto questo non è da te. Ti comporti da... da ragazza qualunque. Vai a fare shopping e mi prendi per mano. Che ti prende? Cosa hai escogitato?"

"Escogitato mi chiedi? Nulla, è solo..."

"Solo, che cosa?"

"È solo che volevo sapere cosa si provava. Tutto questo: le uscite, le spese, il calore di un abbraccio o di una stretta di mano. Per anni ho assorbito le emozioni negative delle Sisters, ho vissuto così: col cuore di ghiaccio, senza alcun diritto di provare emozioni. Senza alcun diritto di poter vivere tranquilla, di poter stare accanto a qualcuno, di essergli amico... o di provare amore per lui. Io sono sempre stata una spietata macchina, senza diritti, senza uno scopo. E tutte le volte, quando vedo te e la bambina passeggiare tranquillamente, lei che ti tiene per mano, che ti abbraccia e ride. Lei è così felice con te ed ora vedo queste coppie, che ridono, scherzano e sono felici. Io... io sono sempre stata invidiosa di Last Order, perché lei riusciva a fare una cosa che io non sono mai riuscita: essere felice con qualcuno"

Accelerator guardò per terra e stringeva i denti

"Hai ragione, Numero 1. È un comportamento strano, scusa ti ho solo seccato. Torno a casa, la mocciosa sarà in pens..." non finì la frase che la sua mano venne presa dal ragazzo

"Tch... vieni qui..." la attirò a sé, abbracciandola

Misaka sentì un calore mai provato. Qualcuno la stava abbracciando per la prima volta nella sua vita. Per la prima volta dopo anni, qualcuno le stava mostrando affetto. Ed ecco che lei, stretta su quel petto caldo, riuscì a sorridere. Dopo così tanto tempo. Ecco dunque cosa si provava ad essere amati, si sentiva così bene. Anzi, non si era mai sentita meglio. Se questo voleva dire essere umani, allora voleva esserlo anche lei. Questo calore, questa umanità, erano come una scossa di puro piacere che la pervadeva ovunque. Poter passeggiare in un giorno d'inverno con il freddo vento che le soffiava sul viso e una delicata ma forte mano da stringere. Oh sì, valeva la pena rinunciare al proprio potere ed essere dei comuni umani per questo. 

Poi si staccarono. Accelerator la prese a braccetto e le disse

" tch... non volevi forse andare in un negozio di dolci?"

"Ovvio" disse lei attaccandosi al suo braccio e camminando fianco a fianco con lui. Appoggiò la testa all'incavo del suo collo "Hey"

"Sì?"

"Grazie... Accelerator"

E ripresero a camminare, diretti in un luogo per loro così inconsueto. L'albino si assicurò che la ragazza non lo stesse guardando, ma anche lui riuscì a sorridere dopo tanti anni. Quella strana e spietata ragazza era riuscito a farlo sorridere. Era la prima volta che qualcuno ci riusciva. Le donne, che creature bizzarre eppure... eppure quella ragazza era riuscita a creare una breccia nel suo freddo gelido cuore


Note dell'autore

Questa storia partecipa al contest di San Valentino indetto sul gruppo Facebook. Il titolo di questa fan fiction si ispira (è ripreso) da un albo di Batman chiamato "Freddo Gelido Cuore"
Spero vi piaccia
   
 
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