Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Sailor Mercury    12/04/2005    7 recensioni
Una one shot parallela a "Come back home" (per capire meglio la storia vi consiglio di leggerla), ma adesso i pensieri appartengono ad Harry. Harry ed Hermione separati da una guerra più grande di loro...recensite, recensite, anche per dire solo una parolina, per me significa molto ^_^ Grazie un bacio
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La scopa sfrecciava silenziosa in quella fresca aria mattutina e i capelli neri di un giovane danzavano delicatamente sulla sua fronte, ora alzandosi ora abbassandosi secondo la direzione del mutevole vento scoprendo, ad intervalli irregolari, una cicatr

Scritta anche questa in un momento di tristezza. Spero vi piaccia. Per domande, chiarimenti o per dirmi che fa schifo, scrivetemi una recensinuccia piccina picciò. Grazie mille!

 

 

I’ll Come Back

 

Let me go home
I’m just too far
From where you are
I wanna coming home”

(Micheal Buble – Home)

 

 

 

 

La scopa sfreccia silenziosa in quella fresca aria mattutina e i capelli neri di un giovane danzano delicatamente sulla sua fronte. Ora alzandosi, ora abbassandosi secondo la direzione del mutevole vento, scoprono ad intervalli irregolari, una cicatrice a forma di saetta. Gli occhi verdi sono fissi in un punto dinanzi a lui: l’orizzonte

 

Sono quasi arrivato. Mancheranno una decina di minuti e poi arriverò alla base. Questa sarà adesso la mia nuova casa. , non sarà certo come la mia vera casa, quella in cui ho vissuto gli ultimi due splendidi anni, ma cercherò di arrangiarmi, dopotutto non sarà così male. Incontrerò di nuovo tutti i miei compagni e al loro fianco combatterò la battaglia che ho aspettato e desiderato tutta la vita: quella contro di te Voldemort. Sì, oso pronunciare il tuo nome, te ne meravigli forse? Tu per me non sei un grande mago, né uno spaventoso signore oscuro: sei solo un assassino! Tu hai ucciso i miei genitori, tu mi hai privato di una vera casa, tu mi hai costretto a vivere per 10 anni tra disdegno indifferenza e mancanza d’affetto, tu mi hai reso la vita difficile…tu mi hai allontanato da…da lei…

Quando ho ricevuto la lettera di arruolamento, ho provato un senso di soddisfazione. Finalmente tutto l’odio che nutro per te sarebbe potuto diventare un’arma tra le mie mani. Da quanto aspettavo questo momento. Quante volte ho sognato il momento in cui avrei ricevuto quella lettera. Sarei corso in quello stesso istante sulla prima scopa disponibile e mi sarei subito messo in viaggio per il campo, ma invece non è accaduto nulla di simile. Perché? Non mi sono bloccato certo per timore, per paura o per disorientamento, ma mi sono bloccato per te, angelo mio. La mia vita è sempre stata un po’ isolata e tu lo sai. Forse perché gli altri non capivano cosa fossero stati i primi 11 anni della mia vita, forse perché non capivano quanti orrori avessi vissuto e quanto dolore c’era dietro al nome Harry Potter.

Chi è davvero Harry Potter? Non lo sanno in molti. Quanto dolore ha nell’anima? Non lo sa nessuno. Chi lo capisce veramente? Tu, amore mio. Come potevo dirti con aria allegra e col sorriso sulle labbra:

<Sai, sono stato reclutato per la battaglia finale contro Voldemort. E’ da tutta la vita che aspetto di morire o vivere per questo. Ma stai tranquilla, tornerò perché io sono il bambino sopravvissuto>.

Sarei stato crudele e ti avrei causato del male che non ti meriti né ora né mai. Non potevo mostrarmi soddisfatto di quella notizia, anche se in verità lo ero, non sarebbe stato giusto nei tuoi confronti calpestare il tuo amore, non sarebbe stato giusto calpestare il nostro amore…

Recitare. Quello avrei dovuto fare. Era spregevole, lo so, ma era l’unica soluzione, amore mio. Per un attimo mi sei anche sembrata un ostacolo per la mia vendetta, quella vendetta che dovevo compiere per me, per i miei genitori e per le persone che ho amato. Sì, avevo deciso. Avrei recitato per nascondere i miei sentimenti. Ti ho aspettato in cucina per tutto il pomeriggio finchè non ho sentito il rumore dei tuoi passi scricchiolare sulla ghiaia del vialetto. Mi sono nascosto in salotto e ho aspettato. Mi sentivo un verme: avrei dovuto parlartene la settimana scorsa, quando ho ricevuto la comunicazione. Avrei dovuto dirti la verità e di quanto sia stato importante questo momento della mia vita. Ma non ce l’ho fatta e mi sono tenuto tutto dentro comportandomi come se nulla fosse successo. Che razza di idiota! Ma avrei potuto farti soffrire e questo è l’ultima cosa che voglio.  Fisso un punto del prato in giardino.

Tu entri e mi fai ritornare alla realtà con la tua armoniosa voce. La stessa voce che ha pronunciato innumerevoli volte “ti amo”, la stessa che davanti ad un prete ha detto “sì, lo voglio”. Mi sono voltato, ma sarebbe meglio per me che non lo avessi mai fatto. Mi è bastato un attimo per analizzare ogni particolare del tuo aspetto: eufonici ricci castani ti incorniciano il viso e gli occhi color nocciola, la pelle bianca, le labbra perfette… Ad un tratto mi è passata ogni voglia di combattere contro un nemico che mi perseguita dalla nascita, non volevo più andare via da quel paradiso dove ogni giorno mi accoglie un angelo bello come te. Istintivamente prendo la lettera dalla tasca, voglio farla in mille pezzi e dirti che starò per sempre con te perché solo guardandoti ho capito che quello che voglio è l’amore e non l’odio feroce.

Ma tu interpreti male quel mio gesto e prendi la lettera dalle mie mani iniziando a leggerla. Un segno del destino? Il destino ha deciso che DEVO combattere questa guerra contro me stesso e contro Voldemort? E’ questo quello che devo fare? Bene, allora lo farò. Mi siedo rassegnato sul divano. Mi è tornata la voglia di andare ad ammazzare quel essere immondo. Sì lo farò, non posso cambiare idea proprio adesso, non posso fermarmi adesso che sono così vicino. Perdonami, amore mio, ma per la seconda volta mi sono dimenticato di te e il mio rancore ti ha del tutto eclissata.

Sei scoppiata a piangere. No, non voglio che tu pianga, non voglio che tu stia male per colpa mia. Mi abbracci, mi stringi, mi supplichi di non andare, piangi ancora più forte. Mi sento del tutto impotente davanti al tuo dolore. Come posso spiegarti quello che provo? Dovrei incolparti? Dovrei dirti che è solo colpa tua se adesso stai soffrendo perché hai sposato un uomo che sapevi ti avrebbe lasciato per andare a combattere?

Era abbastanza ovvio che un giorno sarei dovuto andare, non trovi? Perdonami, amore mio se adesso penso queste cose. Ti chiedo di perdonarmi se addosso la colpa del dolore che stai provando a te, ma non penso di poter sopportare questa responsabilità da solo. Tu, Hermione Granger, stai soffrendo a causa mia, per colpa mia, del mio egoismo e della mia sete di vendetta. Potrai mai perdonarmi?

Ad un tratto ti sei calmata e ti sei addormentata sul mio petto. E’stato allora che le lacrime sono comparse sul mio di volto. Calde lacrime hanno rigato le mie guance e qualcuna ti ha anche bagnato qualche ciocca di capelli, mi dispiace. Ti stringo a me e ti parlo. Ti dico tutto ciò che penso, la mia voglia di andare a farla pagare a quel bastardo che ha rovinato la vita a me e ai miei cari. Ti dico tutti i miei pensieri, la mia idea di recitare, come essa sia fallita quando mi sono tuffato nei tuoi occhi, l’angoscia che provo quando penso a quanto ti farò stare male, il mio sfrenato egoismo…Mi perdonerai se non sono riuscito a dirti queste cose? Lo farai, mio angelo del paradiso, mio astro, mia stella del mattino?

La notte non riuscivo a dormirti accanto, mi sentivo troppo in colpa per non averti rivelato tutto, per aver aperto la mia anima alla carezza del tuo cuore. I’m sorry. I’m so sorry

La mattina ti porto la colazione a letto. So che di certo non ti ridarà la gioia che ti ho tolto né sanerà le ferite che ti ho provocato, ma ci tenevo a farlo.

Mi accompagni fuori casa, non proferiamo parola. Il muro che ci separa è netto, ma io voglio abbatterlo. Salgo sulla scopa e ripenso a tutto ciò che è avvenuto nelle ultime ore. Decido di pensare anche al futuro e considero anche un’idea a cui non mi ero mai avvicinato: morire e non rivederti mai più. Perché non avevo ancora considerato questa possibilità? Mi fermo. Devo fare qualcosa, qualcosa che valga più di mille parole e più di cento spiegazioni. Lascio cadere la scopa e corro verso di te. Ci abbracciamo e iniziamo a piangere a dirotto entrambi. Finalmente sono riuscita ad esternare il mio dispiacere per averti fatto soffrire,  per il dolore, il rammarico, la sofferenza e l’odio che non sono mai riuscito a comunicarti. Prima di baciarmi mi fissi e sembri aver capito tutto il significato del mio gesto. E’ per questo che ti amo tanto.

Sotto di me c’è la base MK8, quella in cui starò per pochi giorni prima dello scontro .E tu sarai il mio unico pensiero durante questo periodo. L’immagine del tuo volto mi accompagnerà sempre come un angelo custode. Il tuo pensiero sarà sempre rivolto a te e ti manderò ogni istante il mio amore anche se siamo lontani. Tornerò, amore mio, tornerò a casa, tornerò da te.

Scendo dalla scopa e i miei piedi toccano la terra. Guardo il cielo e ti dico:

“I promise…”

 

 

Ringrazio immensamente:

 

Donnasole

marco

emma

 

Merewen

 

Samy

 

Paddy

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sailor Mercury