Ciao a tutti.
Questa è una drabble, quindi niente di che, ma spero vi piaccia.
Ha paura.
Michael ha paura.
Tutti ce l'hanno, chi per un motivo e chi per un altro.
Ma Michael non aveva paura di cose come serpenti o ragni.
Michael aveva paura della morte e degli spari.
Come può un uomo che aveva cominciato la sua carriera come poliziotto, finito infine in una fondazione che combatte il crimine, ad aver paura degli spari?
Quel giorno...il giorno in cui gli avevano sparato, riducendolo in fin di vita e facendogli assumere una nuova identità, in quel momento, il solo pensiero di avere a che fare con le pistole, lo terrorizzava.
Aveva visto in faccia la morte, aveva visto la sua vita intera passargli davanti e scivolare via lungo quella scia che lo avrebbe condotto negli inferi dell'inferno, dove sapeva avere ormai un posto fisso.
Quando era in azione non prestava molta attenzione e di certo non lo avrebbe mostrato a nessuno la sua debolezza, nemmeno a Bonnie, che ammise di amare in segreto.
Ogni volta che aveva in mano un fucile o una pistola, lui tremava.
Che fosse per sparare in un poligono o per difendersi, lui tremava e pregava di doversene disfare presto.
Ed era così che la notte faceva incubi e quello ricorrente era sempre lo stesso.
La notte in cui tutto era cambiato.