Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Brownie Charles    24/02/2017    1 recensioni
Alle volte si possono scovare similitudini tra persone insospettabili a prima vista, tanto ci appaiono differenti ai nostri occhi disattenti. Ma a ben vedere, spesso la lettura superficiale ci inganna, sviandoci sulla strada sbagliata.
Spesso persone molto differenti tra loro vengono accumunate da qualcosa, fosse anche il più minuscolo dei fattori che compongono la complicata espressione che è la nostra anima.
Come questo caso: d'altro canto, cosa mai potrebbero avere in comune una ragazza che legge le aure e un bambino dalla testa rotonda che non sa far volare un aquilone?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dawn
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Good Ol' Charlie Brown

Era un tiepido pomeriggio di metà autunno, riscaldato da un pallido sole che cominciava la sua discesa verso Occidente. Gli alberi erano drappeggiati di mille intensi colori, caldi e accesi, mentre le prime foglie inziavano a cadere dai loro rami, fluttuando dolcemente in balia di un docile vento di tramontana, che portava con se' l'intenso odore di boschi di conifere lontani. Si sentivano le ultime cicale frinire, evocatrici di un'estate ormai terminata, mentre le minuscole formiche, indaffarate come sempre, continuavano a raggranellare scorte di cibo per il freddo inverno che, da lì a poco, si sarebbe abbattuto su tutto il Canada.
Dawn si godeva quella bella giornata sgombra di nuvole passeggiando nel suo parco preferito, aiutando gli scoiattoli a fare provviste quando ne scovava uno in difficoltà e ascoltando il canto degli uccelli che si preparavano per migrare verso sud.
D'improvviso un urlo squarciò quel quadro bucolico: << Attenzione! >> gridò una voce, squillante e molto preoccupata.
La giovane non fece in tempo a capire cosa stesse succedendo che un grosso aquilone rosso fuoco si fracassò proprio sulla quercia sotto cui stava passando, rimanendo impigliato tra i folti rami del maestoso albero.
Ben presto giunse sul luogo un bambino di neanche dieci anni, il quale indossava una maglietta a mezze maniche gialla con una greca nera come fantasia e dei pantaloncini corti color pece. Sbraitava e scalciava il terreno, maledicendo l'enorme pianta: << Ehi! Guai a te se mastichi il mio aquilone, stupido albero cannibale! >> urlava a pieni polmoni, ma presto la sua rabbia svanì, lasciando il suo posto all'amarezza e alla delusione: il bambino si accasciò a terra, appoggiando la schiena contro il legno nodoso, e iniziò a singhiozzare.
Dawn rimase lì, immobile, osservandolo attentamente: aveva una testa veramente buffa, che ricalcava perfettamente la forma di una sfera; solo in un secondo momento intravide, illuminati dal sole calante, i suoi corti capelli biondissimi, talmente fini da farlo sembrare completamente calvo, eccezion fatta per due lunghi riccioli scuri come i suoi occhi, in cui la ragazza poteva facilmente leggere tutta la sua tristezza.
Ma fu la sua aura a colpirla maggiormente.
Mai ne aveva letta una così semplice in superficie quanto complessa nel profondo: a prima vista era composta da colori sgargianti, come solo quella di un bambino può essere, ma nel suo caso sembrano come inglobati in una specie di foschia, rappresentante il complesso di inferiorità e di inadeguatezza che quel ragazzino sperimentava ogni giorno nei confronti dei suoi compagni di gioco e della vita.
Dawn vi poteva scorgere le offese che gli venivano quotidianamente rivolte, le derisioni e le umiliazioni che doveva patire.
Le fece pena, tanta pena.
<< Tutto bene? >> domandò Dawn all'indirizzo del bambino, pur già sapendo che genere di risposta avrebbe ricevuto.
<< No! Nulla va bene! Non mi riesce far volare un aquilone, né giocare a baseball, né calciare un pallone da football…sono tonto, incapace e tira-e-molla…tutti mi prendono in giro…nessuno mi ama, tutti mi odiano… >> si lamentò il bambino con voce rotta dalle lacrime, che iniziavano ad affiorare dagli occhi.
Dawn si sedette accanto a lui: aveva bisogno di aiuto, e lei avrebbe fatto la sua parte.
<< Come ti chiami? >> chiese dolcemente.
<< Charles…però tutti mi chiamano Charlie Brown. >> rispose l'altro, stropicciandosi il naso. Non sapeva chi fosse quella ragazza che gli si era accomodata accanto, ma la cosa non gli dispiacque: nessuno si era mai comportato così con lui.
<< E perché dicevi quelle brutte cose? >> continuò Dawn.
<< Perché sono la verità. >> si limitò a dire l'altro, e tosto sprofondò il capo rotondo tra le ginocchia.
Dawn rimase silenziosa, limitandosi a scrutare nel profondo dell'anima del bambino, avvertendo un intimo desiderio e bisogno di calore umano, di qualcuno che lo sostenesse e lo incoraggiasse.
D'istinto Dawn abbracciò Charlie, l'abbracciò come una madre abbraccia il figlio appena venuto al mondo, cercando di infondergli un primitivo senso di sicurezza e di accettazione.
Charlie Brown a quel contatto tremò ed arrossì, ma non cercò di staccarsi da quella giovane sconosciuta dai lunghi capelli biondo cenere e i luminosi occhi cobalto che sapevano leggerti l'anima e i pensieri.
Ispirò il buon profumo di pulito di lei, beandosi di quella sensazione così gradevole da dimenticare momentaneamente tutte le umiliazioni che aveva dovuto subire nel corso della sua ancor breve vita, compresa la vista di quel ghignante albero cannibale che da spietato nemico trionfante si era trasformato nella robusta cornice del momento più speciale di cui avesse memoria.
I due rimasero immobili per alcuni minuti, godendo del dolce aroma autunnale trasportato dal vento, mentre il sole occidentale tingeva il cielo azzurro di mille sfumature di rosso, rosa, arancio e giallo.
<< Sei un angelo? >> domandò innocentemente Charlie Brown.
<< No. Sono solo una persona sola. >> rispose Dawn con una punta d'amarezza: si sentiva dimenticata da tutti e da tutto, specialmente da coloro che reputava suoi amici ma che non si facevano più vivi da tempo, presi com'erano dalla gestione della loro effimera fama.
<< Come me? >> mugugnò il bambino, che ora si sentiva di nuovo abbattuto e di cattivo umore.
<< No. Tu non sei solo. >> gli spiegò Dawn, portandosi Charlie di fronte a se' e sorridendogli dolcemente << Tu credi di essere solo, ma in realtà hai molti amici che ti vogliono bene e che farebbero di tutto per te, se avessi bisogno di aiuto…devi solo aspettare che diventino un po' più grandi: i bambini sono così in fondo, scherzano molto e non capiscono quando esagerano, e tu sei molto sensibile. Abbi pazienza. >> concluse.
Charlie Brown le credette, qualcosa dentro di lui gli diceva che di lei si poteva fidare, e che infine avrebbe avuto ragione.
Per la prima volta Charlie Brown sorrise: non un mero sorrisetto di circostanza o di sadica soddisfazione, ma un sorriso vero ed entusiasta.
<< Noi due siamo amici? >> domandò il bambino tendendo una mano a Dawn.
<< Sì. >> affermò lei afferrandola e stringendola forte, per poi dirigersi insieme vero il tramonto.
Nel frattempo l'albero cannibale ultimava il suo pasto serale.

Angolo Autore
Sì, sono tornato, e con una storia la quale prima parte era stata scritta d'impulso ben quattro mesi fa, e tutto a causa di "Total Drama: A-Z"
(sì, sempre lei).
Mi era venuta l'spirazione per questo cross-over che univa il mio personaggio (femminile)
preferito di A Tutto Reality con il protagonista del fumetto che ha segnato maggiormente la mia ormai lontana infanzia, ed oggi finalmente l'ho ripresa e completata.
Dawn e Charlie Brown...secondo me insieme sarebbero qualcosa di eccezionale.
Se non avete mai letto i Peanuts beh...mi dispiace per voi, anche perché potreste non comprendere le citazioni che
ho inserito e che potrebbero risultare strambe e insensate.
Ma non solo di Peanuts si parla: ho ben pensato di inserire un mio parere sulla situazione di Dawn, del suo utilizzo in ATR che, come ho già più volte detto, mi insoddisfa molto.
Spero però che possiate godervi comunque una piacevole lettura! :) Aspetto i vostri feedback!
A presto!,
Brownie Charles
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Brownie Charles