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Autore: serafina A    24/02/2017    0 recensioni
Un orribile esperienza segna per sempre Tara. Un dottore le da una notizia che subito Tara non accoglie, ma che poi la renderà felice. Nel frattempo deve affrontare il lungo viaggio insieme all'assistente sociale Jessica, per raggiungere la nuova famiglia. Tara non è contenta del cambiamento, e quando incontrerà il ragazzo dei suoi sogni nella nuova famiglia, vivere sotto al suo stesso tetto, le giornate e i pensieri di Tara ritornano sereni, e in poco tempo dimenticherà tutta la disavventura che l'aveva abbattuta.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era arrivato un altro giorno dedicato alle visite in ospedale, per vedere la crescita di Stella. Tra Tara e Ness, la situazione non si era per niente calmata. Ness continuava a evitarla, almeno fin quando non correva al bagno. Non la coccolava più e non le parlava, era possibile che lui soffrisse più di Tara? Mancava ancora una cosa che Tara non aveva avuto l’opportunità, ed era di scusarsi con Ness, promettendogli che non avrebbe più tirato fuori argomento sulla faccenda di essere cugini. Come era stata lei a creare tutta quella confusione avrebbe potuto anche sistemare le cose. In quei giorni Tara aveva pensato alle parole che gli aveva detto Ness e si era chiesta che cosa volesse, arrivando alla conclusione di non farsi scappare la grande opportunità che gli si era presentata, cioè, un vero ragazzo che la amasse, e aveva bisogno di una persona come lui, soprattutto in quel momento, dove tutta la sua vita stava cambiando. Iniziavano a mancargli le labbra di Ness e le sue carezze, non sarebbe riuscita a resistere molto in quelle condizioni. Si promise che dopo le visite gli avrebbe parlato. La dottoressa si presentò sorridente, e si era alzata per stringerle la mano. Si erano accomodate davanti al tavolo: << come stai? >> le domandò la dottoressa, sistemando i fogli davanti a lei: << ve tutto bene. >> << scalcia molto la bambina? >> le chiese. << ultimamente no. E diventata pigra. >> << ci sono stati problemi? >> La donna afferrò la penna, pronta a scrivere nei fogli: <> << hai ancora nausea? >> << si. >> << non ne avrai ancora per molto. >> la donna le sorrise: << ho ancora molta acidità di stomaco. >> << per quello posso darti una pastiglia, te la prescrivo? >> << si. Grazie. >> la donna si mise a scrivere, Tara attese, fin quando le ordinò di sdraiarsi nel lettino. Emozionata di vedere i progressi della crescita della sua bambina. Si distese, scoprendo la pancia. La dottoressa preparò il macchinario, e poi le mise il gel. Al monitor comparve Stella in bianco, e l’ammirò orgogliosa: << hai fatto qualche tracciato? >> << no la ho alla prossima visita. >> spiegò. La dottoressa non disse altro. << Come mai oggi sei sola? >> le chiese la dottoressa: << I miei genitori adottivi sono in vacanza. Mi ha accompagnato l’altro figlio adottivo. >> << e non a voluto entrare? >> sorrise la donna, staccando gli occhi dal monitor per un attimo. << Credo non se la sentisse di entrare. >> le rispose senza sapere che altro dire. << in fondo no si tratta di sua figlia. >> aveva mormorato la donna. Tara desiderava con tutto il cuore che Stella fosse figlia di Ness, ma non era così. Guardò Stella al monitor chiudere e aprire le manine. Tara sii intenerì. Fiera di non avere accettato l’aborto, guardando con i suoi occhi, quello che avrebbe perso. Aveva avuto bisogno di molta forza di accettare Stella e di portare a termine la gravidanza, era stato merito della nuova famiglia e di Ness ad aiutarla. Se ci fosse stato anche Ness a vedere Stella, Tara avrebbe scommesso che si sarebbe commosso. In vece Ness, aveva scelto di tenergli il muso solo per fargli un dispetto. Dopo che la dottoressa le aveva dato le foto scattate della ecografia, si salutarono con una stretta di mano. E raggiunse Ness nella sala d’attesa. Ness aspettò che Tara si sedesse per chiederle se la visita era andata bene: << sta benissimo. >> le sorrise, felice che Ness si interessasse alle visite e alla salute di Stella. Tara attese che Ness le chiedesse qualcos’altro, in vece si voltò. << verrai dentro con me alla prossima visita? >> si fece coraggio di chiedergli. Ness tornò ad osservarla. << lo sai che ti dovrò vedere mezza nuda? >> << lo so. Ma non mi importa. Quella visita non mi piace, e il dottore è un maschio. >> spiegò Tara, abbassando lo guardo: << Tara non posso entrare. >> << perché? >> << perché mi farebbe male vederti nuda e non poterti fare mia. >> Tara le salirono le lacrime, spaventata di entrare da sola alla visita. Il dottore era il solito che l’aveva visitata il giorno della tragedia. Con aria professionale l’uomo le strinse la mano: << ti vedo in forma. Hai fatto un grande cambiamento dalla prima volta. Come ti trovi nella nuova famiglia? >> le aveva chiesto, mentre leggeva i documenti: << mi trovo molto bene. >> << ci sono stati problemi, qualche perdita anomala, dolori? >> << no.. >> << ok allora iniziamo la visita. >> disse indicando il separé. Mezza vestita Tara si sentiva nuda. Doveva fare quella visita per il bene di Stella che sarebbe nata da lì sotto. Tara si distese nel lettino mettendo le gambe ne poggia piedi, mentre l’uomo indossava i guanti in lattice, vedendolo accomodarsi nel sgabello, chiuse gli occhi: << dovresti sapere ormai quello che ti faccio. Fidati di me Tara, e rilassati il più possibile. >> Tara odiava la sensazione di avere le mani di un uomo che le toccava il sesso. In silenzio maledisse Ness che non aveva avuto il coraggio di entrare insieme a lei. << le lacerazioni che cerano un tempo sono sparite del tutto, e non ci sono problemi. >>. Quando Tara terminò tutte le visite si era fatta l’ora di pranzo. Ness aveva preparato delle piadine, e avevano mangiato in silenzio. A quel punto Tara non c’è la faceva più, dopo aver sistemato la cucina, aveva raggiunto Ness nel cortile, che era andato per fumare. Mentalmente Tara preparò un discorso, in cui non si esprimesse male come la prima volta. << Non ti avvicinare sto fumando. >> Ness la fermò: << Non mi importa che stai fumando. Ho bisogno di parlarti. >> vedendo Tara che si avvicinava, il ragazzo aspirò per l’ultima volta la sigaretta prima di gettarla. Tara si sede sulla muretta accanto a lui: << Che c'è. Stai male? >> le domandò. << si sto male. Perché tu mi stai ignorando per uno sbaglio che ho fatto, e ora vorrei rimediare perché l’ultima volta mi sono espressa male.>> << non ti sei espressa male, hai solo detto quello che pensavi, e quello che hai detto mi ha mandato su tutte le furie. Scusa se ti ho ignorata, lo facevo solo perché ero arrabbiato. E non volevo prendermela con te. >> dove erano seduti batteva il sole, e Tara iniziava a sudare solo per la tensione. << ho riflettuto sulle parole che ti ho detto, e mi sono resa conto che erano sbagliate. Non mi interessa di quello che penserà la gente appena verranno a sapere della nostra storia, perché io ti amo, e solo tu riesci a farmi stare bene. Quindi vuoi essere il mio fidanzato? >> finalmente Tara era riuscita a dire quello che provava, il volto di Ness si votò, e i suoi occhi la guardarono pieni di felicità: << ti perdono. E comunque sono già il tuo ragazzo. >> Ness rise, mentre i suoi occhi si umidirono dalla gioia: << e da quando? >> Disse Tara non capendo: << da sempre. >> la risposta sorprese Tara: << ora vieni qui, voglio baciarti. >> la catturò in un abbraccio e le loro bocche si unirono per diversi minuti. Ora Tara ricordava il sapore della bocca di Ness che aveva dimenticato, e questa volta cercò di ricordarselo, promettendosi di baciare Ness più spesso.
   
 
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