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Autore: GanzoBello    25/02/2017    0 recensioni
Sproloqui di Ciro al bar
Genere: Generale, Satirico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Vi siete mai guardati nello specchio per più di qualche minuto?
Cioè ogni mattina vi svegliate, andate in bagno, vi lavate e poi *puff* ecco vi state guardando allo specchio.
Sono ipnotici, cioè non proprio loro, infondo è solo l’unione di un vetro con una tinta argentea, ma le loro abilità, le loro abilità sono quelle che ti piegano.
Vedere la realtà da un altro punto di vista quello sì che riesce a ipnotizzare chiunque. Perfino il nostro protagonista.
Lui si chiama Lore, la storia del suo nome è molto particolare ma oggi la lasceremo stare… Ok dove eravamo ah sì certo….
Lore ama specchiarsi la mattina, ama veder che dopo la prima doccia della giornata il suo corpo brilla delle piccole gocciole posate sopra agli addominali scolpiti con tanto sforzo, i suoi capelli corvini piegati all’indietro e le piccole rughe che si sono create in anni di risate e ginnastiche facciali.
Faceva l’attore, non aveva mai pensato fosse possibile, ma faceva ormai l’attore professionista da alcuni anni, guardandosi nello specchio riusciva a vedere ogni espressione fatta per poter intrepretare al meglio un piccolo bambino, un astuto passante, il saggio Salomone o il più tormentato Macbeth.
Tutti, tutti avevano lasciato un piccolo segno semi-invisibile sul suo volto, ne andava molto fiero… erano come le cicatrici per un guerriero o i calli per un chitarrista… peccato che stessa sorte non toccasse per le occhiaie che contornavano i suoi piccoli occhi neri.
Oscure e profonde delineavano perfettamente i contorni dei suoi occhi lasciando trasparire ai vari amici che lo guardavano struccato, che le notti passate in bianco, lavorando per pagarsi la sua passione non erano lontane come loro pensavano…
Aveva lavorato come proiezionista per il teatro dove ogni tanto faceva gli spettacoli. Che bella metafora della vita, la mattina era un attore capace di sorprendere le varie scolaresche che lo venivano a vedere per la sua bravura e la sera era il triste ed anonimo proiezionista che trasformava il suo adorato palco in un piccolo cinema di provincia in cui venivano proiettate storie di tristi attori pagati fior fiori per interpretare un povero stupido studente in un campus di donne. Quanto odio che provava per il cinema. Più di quanto si possa immaginare.
Ma ora era tutto passato, ora faceva l’attore professionista, tutto ciò che era superato, tutto aveva raggiunto l’apice da lui sempre desiderato, ora più nulla poteva separarlo da quello che aveva sempre agognato, ora lui era diverso, ora nessuna cosa poteva contradire il suo nuovo essere. Tranne le sue occhiaie.
Le sue occhiaie erano la prova esistente del suo passato tormentoso e nello specchio sembravano quasi allagarsi minuto in minuto per punirlo per ciò che aveva fatto.
-Basta! - urlava nella sua testa ogni qualvolta succedeva e le occhiaie smettevano la propria corsa. -Il passato non si cancella, ma si può dimenticare - diceva sempre.  Era quasi diventato il suo motto, per quante volte lo diceva ai propri colleghi o ai propri amici, il personale mantra che poteva salvarlo dai propri demoni.
Chi lo sentiva spesso si chiedeva se in quelle parole lui ci credesse o cercasse conforto, nessuno nonché meno i suoi amici sapevano penetrare in quelle piccole parole cariche di speranza e di tristezza. Nessuno sapeva cercare la verità nei suoi occhi neri come la pece che si scurivano al pensiero ogni qualvolta sentiva una domanda riguardo al suo passato o una rivolta ad una ipotetica amante.
Nello specchio cercava i segni dei succhiotti passati, vicino alla barba o alle labbra niente tralasciava i passati baci carichi di passione, i morsi carichi di desiderio, le lingue cariche di parole mai dette … Niente di loro neanche una traccia.
Il proprio viso è qualcosa di magico. Fa trasparire solo ciò che vuole far trasparire … cerca di proteggere il proprio padrone come un cucciolo che inizia il nuovo rapporto col suo padrone, ma malgrado tutti i suoi sforzi certe cose non rimangono seppellite così facilmente…
Non è vero Lore?
Non basta cambiare il nome, scappare dalla propria città, volare via dal proprio stato e cambiare il proprio aspetto per poter seppellire il proprio passato.
Non è vero Lore?
Non basta sacrificarsi nel lavoro e cercare di migliorare la propria vita inseguendo i propri sogni per seppellire ciò che si ha fatto.
Non è vero Lore?
Non basta specchiarsi ogni mattina sempre e solo nello stesso specchio e cercare di guardare solo i propri pregi. Il passato non morirà sotto quelle parole, di certo non lo farà per te Lore …
Non lo farà per una persona così falsa.
Non lo farà per te che cerchi di vivere anche se hai fatto quello che hai fatto. Il passato sa ciò che hai fatto Lore, il passato ed io. Perché io Lore, io Lore c’ero.
Ero lì a fissarti, mentre ti accorgevi di quello che avevi fatto. Ero lì mentre ti rasavi i capelli. Ero lì mentre davi fuoco alla casa che ti aveva ospitato fin da bambino per nascondere tutto sotto ceneri piene di colpe e indizi.
Povero Lore, così tormentato.
Così ingabbiato.
Ti sorprende? Parlami tanto so che mi senti!
-Basta! Smettila tu non esisti! –
No qui ti sbagli Lore, io esisto e tu lo sai bene. Il dottore si sbaglia.
-No, il dottore ha ragione e tu hai torto, tu sei solo una stupida voce che mi dice cose che non sono mai successe –
Eppure tu hai sempre paura di aver combinato qualcosa Lore, chissà come mai hai questa coda di paglia?
-Smettila, smettila! Tu non esisti, io non ho colpe! Sono solo uno stupido attore, uno stupido attore che non sa recitare, che non ha mai avuto fortuna e che non è mai stato amato. Lo so! Lo ammetto!
Non ho mai avuto possibilità di lavorare neanche come cameriere figurati come proiezionista! Ogni tanto recito come una stupida comparsa ma niente più!
Io ti odio! Stupida voce! Stupida, stupida, stupida lasciami in pace vai a tormentare chi veramente ha commesso quello di cui parli tu! Io mi chiamo Lorenzo non Lore, non ho mai avuto un cazzo dalla vita e sono stanco di sentirti ogni volta che mi rivedo allo specchio! –
Lore, Lore, Lore ma non lo sai? Io non ti lascerò mai tu sei colpevole, non importa di cosa, a me interessa solo tormentarti per l’eternità. Io non ti lascerò mai, tu sei mio Lore e lo sei per l’eternità.
 
 
 
 
   
 
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