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Autore: Ran 4hever    25/02/2017    1 recensioni
Kazuha ha deciso di ritornare nella sua città dopo 7 lunghi anni, potrà rivedere la sua famiglia, i suoi amici e...Heiji.
Cosa farà Heiji dopo aver saputo che Kazuha è tornata? soprattutto adesso che ha capito di provare qualcosa per lei?.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Mi manchi...'
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  Ciao a tutti, volevo solo informarvi che ho fatto delle piccole modifiche al capitolo precedente. In particolare quando Kazuha scopre il segreto di Benkei, non so se qualcuno di voi ha gia letto le modifiche visto che le ho fatte qualche giorno fa, ma volevo avvisarvi. Buona lettura. 

 

 

                                 SFOGO E RIVELAZIONI

 

Aiko se ne appena andata, sono felice che le cose tra me e lei siano tornate come un tempo.

Lei è la mia migliore amica da anni, tanti anni, e mi è mancato confidarmi con lei. Mi è mancato per tutti i 7 anni che sono stata lontana dal giappone, in America mi sentivo tremendamente sola, certo ho fatto amicizia nell'università che ho frequentato ma nessuno sarebbe mai stato come gli amici che avevo qui. Loro sono insostituibili, con loro ci sono cresciuta, con loro ho passato tanti momenti felici e tanti momenti tristi, e ci sono sempre stati per me quando ne avevo bisogno.

Non avrei mai potuto sostituirli con nessuno, era impensabile, loro erano e sono unici. 

Pensando a tutto questo mi tornano in mente i momenti in cui mi mancavano da morire, a quando piangevo la notte per non aver potuto vedere per l'ultima volta Heiji, a quando mi ripetevo che ero stata una stupida a non rivelargli i miei sentimenti. Ma mi ripetevo sempre che forse era meglio così, che doveva andare così, che era destino e che dovevo farmene una ragione.

Mi siedo sullo sgabello e comincio a dipingere, pensare a tutto questo mi ha messo addosso una stristezza che mi opprime il cuore e ho bisogno di sfogarmi. 

 

Il sole che che filtra dalla finestra mi infastidisce gli occhi e mi fa svegliare, guardo la sveglia e vedo che sono le 8:20. Potevo dormire ancora visto che oggi a scuola entro alle 10:00, ma mi alzo dal letto e mi affaccio alla finestra. 
E'  una giornta fantastica, il sole splende e l'aria è fresca. Prendo un grosso sospiro e mi perdo a guardare il cielo azzurro,  non riesco a capire come sia potuta cambiare così tanto la mia vita. Ero una semplice ragazza di 17 anni che andava a scuola e usciva con le amiche. E come tutte le ragazze della sua età era innamorata, il suo cuore batteva per una persona speciale che gli metteva sempre il sorriso ma che a volte la faceva anche piangere. Gli scherzi e i dispetti che si facevamo, le risate che ci caratterizzavano, ora invece è cambiato tutto. 
Non ci sono più quegli scherzi e quei sorrisi, è tutto finito, è tutto finito da quel giorno. Da quando sono stata accettata alla  Tisch School of the Arts la mia vita è cambiata, ma non so dire se in meglio o in peggio. Ho realizzato i miei sogni questo si, ma ho dovuto rinunciare alla mia vecchia vita.

Forse è meglio non pensare a queste cose, chiudo la finestra per poi fiondarmi in bagno sotto la doccia.  Dopo essermi rinfrescata decido di mettermi un jeans blu con una maglia bianca, e sopra una maglia nera aperta larga con una borsa nera e scarpe nere. Prendo le chiavi di casa ed esco, visto che ho ancora un'altra ora di tempo decido di fare una passeggiata. 

Arrivo nei pressi del parco, alberi piene di foglie e fiori colorati, il laghetto in cui nuotano le papere, i bambini che giocano tutto uguale insomma,  mi siedo sulla panchina di fronte al laghetto. Io e Heiji ci venivamo spesso qui dopo la scuola, ci sedevamo sotto un albero a leggre, paelare, scherzare e cose così. Era un momento speciale della giornata, senza nessuno a disturbarci e senza nessun omicidio. 

Sento il mio cellulare squillare, lo prendo dalla borsa e leggo il nome di Aiko sul display  "amica mia buongiorno" dico sorridendo  "buongiorno a te" mi risponde felice  "hai bisogno di qualcosa?" le domando curiosa di sapere perché mi abbia chiamato.  "Veramente si" conferma lei e io divento ancora più curiosa   "di cosa si tratta?" le domando  "oggi potresti venire da me? devo dirti una cosa" mi chiede elettrizzata  "certo, sono proprio curiosa di sapere che mi devi dire" dico  "se vuoi puoi anche dormire da me" mi propone  "volentieri" le rispondo felice.  E' da tempo che non facevamo questi pomeriggi tra amiche,  "bene allora a stasera" mi saluta lei  "a stasera" le rispondo chiudendo la chiamata. 

Varco il cancello della scuola e salutando il bidello mi dirigo in classe, ma passando camminando per il corridoio tra il preside e il vicepreside  'lei che ne dice signor preside?'  sento dire   'che forse è meglio chiudere la scuola'  mi fermo di botto spalancando gli occhi, chiudere la scuola? ma perché? . Volendone sapere di più mi avvicino a loro  "cos'è questa storia di voler chiudere la scuola?" domando, i due sorpresi si voltano verso di me e mi guardano sorpresi  "signorina Toyama" esclama il preside   "non sono affari che la riguardano" dice invece il vicepreside, un uomo, a mio parere arrogante.  "La prego mi risponda" dico senza scompormi mentre i sue si scanbiano un'occhiata d'intesa   "vede signorina la scuola non ha più fondi per pagare le spese, e quindi riteniamo che sia meglio chiudere la scuola" dice il preside dispiaciuto   "ma non pensa a tutti i ragazzi che ci sono in questa scuola? non pensa al fatto che ci rimarranno malissimo e che così distrugge i loro sogni?" sbotto arrabbiata,  "la prego si calmi" dice il vicepreside facendomi entrare in presidenza e chiudendo la porta.   Io li guardo ancora più arrabbiata  "no che non mi calmo! soprattutto se penso al futuro di quei ragazzi" dico seria  "signorina io la capisco, sono il preside di questa scuola da più di 10 anni sono affezzionato a questi ragazzi, ma purtroppo non possiamo fare niente" dice il preside abbassando la testa dispiaciuto.  Ha ragione, non possiamo fare niente se i fondi per le spese non ci sono, forse ci dobbiamo davvero rassegnare.  I miei guai non finiscono mai, arrivano sempre l'uno dopo l'altro. Avevo ragione quando dicevo che i periodi di tristezza non finiscono mai, che sono interminabili e che invece i momenti di felicità passano velocemente, forse troppo veloce. 

Mi giro verso la porta e faccio per andarmene ma la voce del preside mi ferma  "signorima, visto che lei in poco tempo si è guadagnata l'affetto dei ragazzi, portebbe dirglielo lei ai suoi alunni?" mi domanda, so che ha dato a me l'incarico di direlo ai ragazzi perché lui non ha il coraggio di farlo, ma annuisco ugualmente per poi usire dalla presidenza.  Cammino piano per il corridoio fino a quando non arrivo di frone all'aula, come farò a dire ai ragazzi che la scuola sta per chiudere? Sbuffo, prima Heiji e poi questo, sono perseguitata dalla sfortuna.

 

 

 

 

 

 

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Cammino per i corridoi dell centrale di polizia per dirigermi nel mio ufficio , mentre cammino saluto un paio di polizziotti.   Entrato nello studio mi chiudo la porta alle spalle e mi siedo alla scrivania, le giornate qui in centrale sono diventate molto noiose. Me ne sto qui seduto dalla mattina alla sera, in questo periodo non si sta verificando nessun omicidio, non dico di essere felice se la gente muore questo è ovvio, ma le giornate qui non passano mai.   Apro un cassetto e ne estraggo un paio di documenti cominciando a leggerli, ma non presto molto attenzione a quello che c'è scritto, penso a Kazuha. Non so né come né il perché mi sono messo a pensare a lei.  L'unica cosa che so è che vorrei solo correre da lei e scusarmi per non essere andato a quell'appuntamento visto che non l'ho ancora fatto. Ma ho paura che lei mi possa odiare, che mi possa cacciare via da casa sua e dalla sua vita, che possa scoppiare a piangere. Odio vederla piangere, lo odiavo in passato e lo odio tutt'ora. 

Poso i fogli nel casetto, prendo la giacca ed esco dalla centrale di polizia, ho bisogno di prendere una boccata d'aria.

Camminando arrivo di fronte alla scuola elementare  di Osaka, quella che abbiamo frequentato io e Kazuha da bambini. Decido di entrare nel giardino, mi dirigo verso un albero, che quando io frequentavo questa scuola era un alberello.  Arrivo vicino all'albero e noto un'incisione che mi fa sorridere   'H e K x sempre' , tocco quella scritta continuando a sorridere.  Quando abbiamo fatto quest'incisioni abbiamo fatto una promessa, abbiamo promesso che saremo stati sempre insieme e che niente e nessuno ci avrebbe diviso, Promessa che poi non è stata mantenuta. Esco dal cancello e decido di andare a casa a riposarmi un po.

Salgo le scale e mi dirigo in camera mia, una volta dentro chiudo la porta e mi tolgo la giacca che butto sul letto.  Sulla scrivania vedo il libro di Kazuha e lo prendo in mano osservandolo.  Forse dovrei riportarglielo, sarebbe anche una buona scusa per parlargli.  

Quando Kazuha se ne andò, per un breve periodo non ne volevo sapere niente dicasi di omicidio, non mi interessava essere il migliore.  Non volevo diventare nessuno.  Non me ne fregavo un cazzo.  Io avevo solo la spietata e dolce voglia  di rivedere quegli occhi e di tenerli ancora un po con me, ma questo era impossibile.  Ne avevo avute tante di occasioni  per rivelargli i miei sentimenti, ma le ho sprecate. 

Non ci si abitua mai all'assenza della persona che si ama. Si impara a sopravvivere ma non è la stessa cosa.  Non si può essere sempre felice, la vita è un'altalena sempre in movimento. 

Mi stendo sul letto guardando il soffitto, forse dovrei andare da lei per scusarmi, spiegargli cosa è  successo, o forse se lo facessi si arrabbierebbe ancora di più. Ridacchio piano ripensando a come si arrabbiava quando facevo tardi ad un appuntamento o quando non mi presentavo per risolvere un caso. Non so cosa devo fare , se andare da lei o no.  Alla fine decido di andarci, prendo il libro e la giacca ed esco di casa. 

 

 

 

 

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Apro la porta di casa e sbuffando entro e mi chiudo la porta alle spalle. I ragazzi l'hanno presa malissimo, persino Benkei era dispiaciuto. Anche se non è l'artista quello che vuole fare da grande, è comunque affezzionato a quella scuola. Noto della posta sul tavolino che c'è all'ngresso, e vedo che c'è una lettera per me   'alla signorina Kazuha Toyama' c'è scritto. La prendo e salgo in camera mia appoggiandola sulla scrivania.

Non ne posso più sta andando tutto storto, credevo che le cose stessero andando meglio, che avrei potuto dimenticare il passato e guardare il futuro, ma mi sono sbagliata.  Soprattutto con Heiji, le cose con lui invece di migliorare sono peggiorate, non lo vedo da un paio di giorni e forse è meglio così. Io non riesco ancora a capire come possa il mio cuore battere ancora per lui, beh infondo l'amore può toccarci una volta e durare tutta la vita. Ma quest'amore mi sta distruggendo,  fa troppo male amare e sapere di non essere ricambiati.  Se ti dicono che l'amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo.  

Ci sono persone che dicono che l'amore sia la cosa più bella del mondo, e in parte sono d'accordo. Ma che ne sanno loro...che ne sanno delle notti in cui ti svegli all'improvviso con il cuore che batte all'impazzata e tu vorresti solo fermarlo ma non ci riesci...il buio fa riemergere i tuoi ricordi e ogni pensiero è una lama che li travololge tutti quanti...la tua stanza diventa una discoteca muta dove ballare i lenti con i tuoi dolori nascosti che ti sussurrano all'orecchio tutti i loro migliori racconti...che ne sanno di come ti senti se non indossano prima i tuoi momenti? 

Seduta sul letto guardo il soffitto fino a quando non sento la porta di camera mia aprirsi, e il mio cuore inizia a battere veloce vedendo chi è la persona appena entrata..."Heiji"...

 

 

 

 

 

 

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Cammino per le strade di Osaka diritto verso la casa di Kazuha, sono deciso più che mai a chiarire con lei e a rivelargli i miei sentimenti. 

Svolto a sinistra e finalmente mi trovo la casa di dei Toyama davanti, ma all'improvviso mi blocco. Non ho il coraggio di entrare, e se lei non ricambiasse i miei sentimenti ?  e se mi sbattesse la porta in faccia?  Faccio un lungo sospiro per poi prendere dalla tasca una chiave, è la chiave della casa di Kazuha me l'ha data lei molto tempo fa, e io l'ho sempre custodita.  Metto la chiave nella serratura ed entro, non vedo nessuno in casa e quindi deduco che la signora Toyama sia uscita. Salgo le scale per dirigermi in camera di kazuha sperando che ci sia, apro la porta e la vedo sdraiata sul letto che guarda il soffitto, ma quando gira lo sguardo verso di me sgrana gli ochhi   "Heiji" .

Lei mi guarda sbalordita e si alza dal letto mente iochgiudo la porta,  "come sei entrato?" mi domanda e io gli mostro la chiave  "me l'hai datatu non ricordi?" gli domando, lei allumnga la mano e mi guarda seria   "ridammela" dice e io sgrano gli occhi   "come?" chiedo   "hai caoito bene" la guardo negli occhi e vedo che non sta scherzando. 

Cerco di avvicinarmi ma più ci provo più lei si allontana   "ascolta Kazuha..." provo a dire ma mi interrompe  "no ascolta tu, ti ho aspettato per più di un'ora" dice guardandomi arrabbiata   "e non è questa la cosa che mi ha fatta arrabbiare, perché in fondo non saresti tu se non ti dimenticassi un'appuntamento, ma il fatto che tu hai preferito andare a festeggiare piuttosto che stare con me" dice abbassando lo sguardo cominciando a singhiozzare, questa è la cosa che odio di più al mondo, vederla piangere e soprattutto per colpa mia.  

Provo a dire dire qualcosa ma lei ricomincia a parlare   "so che per te il tuo lavore è più importante di tutto, ti capisco in fondo anch'io ho una passione, ma potevi avvisarmi almeno non mi sarei preoccupata" continua a piangere  "dopotutto mi avevi chiedto tu di ricominciare da capo, e sei stato sempre   tu a chiedermi di andare al cinema, e sei stato tu il primo a rovinare tutto" dice puntando i suoi occhi pieni di lacrime mnei miei.  

"Kazuha ti prego ascoltami, mi dispiace tanto ma io..." provo a dire e la vedo scuotere la testa ripetutamente   "non me ne frega nieente delle tue scuse" dice, io rimango muto incapace di dire una parola    "sono stanca di soffrire a causa tua" comincia a piangere più forte e io non posso fare niente per fermare le sue lacrime "sono stanca" ripete, io cerco di avvicinarmi ma lei me lo impedisce allontanandosi   "Kazuha" dico soltanto.  Ero venuto qui per rivelarle i miei sentimenti e me ne sto qui muto mentre lei piange.

Lei alza per un momento gli occhi ma li riabbassa subito dopo    "ma ti continuo a scegliere nonostante abbia il cuore spezzato. E lo sai perché? Perché nonostante tutto io sono ancora follemente innamorata di te" dice e il mio cuorew comincia a battere forte,  no non è possibile, devo aver sentito male...non può essere...

 

 

 

 

 

 

****************

 

 

 

 

 

Finalmente l'ho detto, gli ho rivelato quello che sento per lui, ma avrei preferito farlo in un altro momento,   "Kazuha" ripete per la millionesima volta lui incredulo. Adesso che l'ho detto  non mi posso fermare qui, prendo coraggio e continuo   "quando mi sono accorta di provare qualcosa per te ho creduto, davvero, che il vero amore esistesse ma poi mi sono dovuta ricredere" alzo finalmente gli occhi puntandoli nei suoi che mi guarda incredulo.  "Kazuha..." cerca di dire ma io lo interrompo  "no ti prego fammi finire" dico e lui si ammutolisce   "ogni notte nei miei sogni ti vedevo, ti sentivo; è per questo che sapevo che ti amavo ancora, nonostante tutto" dico piangendo. Che strano!  ho pianto così tanto nella mia vita che credevo di aver finito le lacrime. Voglio smetterla di soffrire  "a volte credevo, anzi speravo, che tu ricambiassi i miei sentimenti, ma mi ripetevo che non era possibile. A volte era talmente tanta la curiosità che volevo chiederti  'è davvero amore , quello che ho visto nei tuoi occhi. O era solo il riflesso del mio?'  ma non ho mai avuto il coraggio per paura di sentire la risposta" dico asciugandomi le lacrime, ma più le asciugo e più continuano ad uscire. 

"Kazuha mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto, io..." ricomincia a scusarsi e questo fa salire ancora di più la mia rabbia  "SMETTILA DI SCUSARTI"  urlo  "TANTO TU NON PUOI CAPIRE" urlo ancora   "sai che cosa significa, quandfo una persona ti vuole un bene dell'anima e farebbe di tutto per te? cosa significa sognarti tutte le notti, desiderare di poterti abbracciare e stare insieme a te per l'eternira? No, evidentemente non lo sai, perchè tu non sai cos'è l'amore Heiji" lui alza di botto lo sguardo guardandomi incredulo.   "Kazuha questo non è vero io..." prova a dire ma io lo interrompo   "adesso hai anche la faccia tosta di negare? per te io non esistevo, a te interessavano solo i tuoi casi, loro erano più importanti di tutto, talmente importanti da non accorgerti vhe la tua migliore amica provava qualcosa per te, che soffriva per te. Quindi non venirmi a dire che sai cos'è l'amore" dico in preda alla rabbia, e lui abbassa lo sguardo.  "Mi sono solamente illusa...mi sono illusa di poterti stare vicino e potert caoire più di chiunque altro, mi sono illusa in un futuro per noi non più come semplice amici ma come coppia, ma era solo un'illusione, una maledetta ill'usione"  dico guardandolo in volto   "ma io credo che il cuore vada avanti, prima o poi e che riuscirò a dimenticarti una volta per tutte" . 

Mi sono sfogata, finalmente ho liberato tutti i pensieri che mi angosciavano.  Heiji guarda il pavimento, non si aspettava che gli dicessi tutto questo e, sinceramente, neanche io.  "Vattene" dico poco dopo guardandolo, lui alza la testa di scatto  "ma Kazuha"  dice, ma è tutto inutile, voglio che te ne vada    "ti prego vai via, esci da casa mia e...e dalla mia vita" l'ultima frase l'ho sussurrata quindi non so se l'abbia sentita. Mi porge un libro che io all'inizio non riconosco   "l'hai dimenticato a casa mia tempo fa" dice dandomelo e uscendo dalla mia camera.  Leggo il titolo del libro  'fino a l'ultimo battito di cuore' io credo che il mio abbia smesso di battere proprio adesso...

 

 

 

 

 

 

 

                                                     NOTE  DELL'AUTRICE

 

Ciao a tutti, la nostra cara Kazuha si è finalmente dichiarata anche se non come avrebbe voluto. E adesso che cosa sucederà?  Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Bacioni.

XXX

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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