Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: A_GleekOfHouseStark    26/02/2017    4 recensioni
"Cosa succede quando i partecipanti al Gioco del Trono smettono di giocare?"
Raccolta di One-Shot (alcune demenziali e altre meno) in cui i protagonisti, ovvero i (tanti) morti della serie fino alla fine della sesta stagione, si trovano in una sorta di Aldilà e interagiscono anche se non si sono mai incontrati da vivi.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi
Con Ramsay Bolton, l'aldilà era stato cattivo quanto lui in vita.
Nessuna cicatrice in vista, i cani lo avevano martoriato a tal punto che questa attribuzione sarebbe stata impossibile, ma neanche cartelli come quello di Oberyn sarebbero serviti a molto. Al loro posto, invece, la completa cancellazione della memoria, al punto tale da non ricordarsi più neanche di se stesso, di chi era stato e delle azioni che lo avevano fatto entrare di diritto nella lista degli uomini più temuti e spaventosi di Westeros.
Reset.
Undo.
Tutto sparito.
Ovviamente il suo comportamento in vita ebbe delle conseguenze e la più grande fu senz'altro la sparizione di ogni traccia di cattiveria o malizia, dato che non ricordava neanche il suo nome, in quanto Ramsay Bolton non era nato sadico, lo era diventato.
Da figlio bastardo, aveva adottato qualunque mezzo per farsi notare dal padre, il famoso Lord Bolton di Forte Terrore, ma alla fine aveva scelto il peggiore.
Aveva scelto la violenza.
Come poteva non notarlo se le sue "gesta" si diffondevano a macchia d'olio per tutte le Terre dei Fiumi ed oltre?
Era nato come un piano per soddisfare il proprio bisogno di attenzione, ma un problema sorse quando Ramsay si rese conto di quanto la violenza lo facesse impazzire, visto che scuoiare un ipotetico nemico gli procurava un piacere quasi fisico, pari a ciò che poteva provare quando andava a letto con una delle sue puttane.
Ma adesso non ricordava più nulla, né cause né conseguenze e neanche la coscienza di sé gli era rimasta.
Solo gli sguardi terrorizzati o, l’alternativa dei più coraggiosi, di sfida che la gente del posto gli lanciava, però lui non riusciva a capire il perché di tanto disprezzo.
Non lo ricordava.
 
Reset.
Undo.
Tutto sparito.
Ricordi e memoria completamente annullati, un passato che nella sua testa non aveva né presente né futuro, quindi le occhiate altrui rimasero l'unica testimonianza di quella che doveva essere stata una vita passata a fare del male.
Ramsay si accovacciò, stringendo le gambe al petto e pensando a quanto gli sarebbe piaciuto sparire, diventare invisibile per sfuggire a quella situazione di cui non riusciva a capire la sottile ironia imposta dall'alto.
Il carnefice che vuole scappare dalle vittime.
Il senso dell'umorismo, a quelli al comando, non mancava di certo.
 
 
Tra le fila del popolino, Ramsay Bolton vide un uomo con lo stemma di un lupo grigio sul petto, o forse era un ragazzo cresciuto troppo in fretta, che si faceva strada verso di lui, fissandolo con una rabbia che non credeva possibile l'essere umano potesse provare.
Ma d'altronde era come un bambino appena nato, stava rivedendo tutto per la prima volta.
"Lurido bastardo!" Urlò il ragazzo avventandosi su di lui e trascinandolo a terra. Lo picchiò con forza, senza che Ramsay riuscisse o volesse difendersi, finché una voce non lo fermò.
"Robb! Smettila! Non puoi ucciderlo di nuovo!"
"Merita una sofferenza perpetua per quello che ha fatto alla nostra famiglia, padre." Rispose il ragazzo "Sansa, Rickon, Grande Inverno! Per non parlare della morte e distruzione che ha portato ovunque posasse piede. Non è giusto che sia qui con noi ad espiare, non quando è stato così un cane in vita."
Robb non aveva staccato le mani dal collo di Ramsay, che non riusciva a capire perché si rivolgesse a lui in quel modo, per quanto non avesse smesso di sforzarsi a ricordare.
"Il Giovane Lupo ha ragione! Negli inferi il bastardo di Bolton! Negli inferi!"
Un coro di voci popolari si alzò e il ragazzo a terra iniziò a piangere.
Pianse perché non capiva.
Pianse perché quella coscienza inesistente ora pesava più che mai, gravava come un macigno invisibile, esattamente come avrebbe voluto diventare lui per fuggire.
Cosa aveva fatto di così terribile che un gruppo di persone aveva deciso all'unisono che il suo posto era nei Sette Inferi?
Robb Stark lo fissò ma nulla impedì alle lacrime di continuare a scorrere.
"Stai piangendo?" Chiese incredulo il giovane lupo.
"Chi sei tu?" Ribatté Ramsay in tono di supplica "Chi è questa gente? Cosa ho fatto in vita da essere odiato così tanto?"
"Il bastardo non ricorda?" Disse qualcuno nella folla.
"Magari finge soltanto di non ricordare!" Rispose qualcun'altro.
Poi una voce si alzò.
Era Stannis Baratheon.
"Mandatelo al cospetto dei suoi Dei. Sceglieranno loro se dargli possibilità di redenzione o mandarlo negli Inferi, esattamente come hanno fatto con tutte le persone come lui, dal Re Folle a Walder Frey."
Forse quella fu l'idea migliore che qualcuno ebbe in merito alla faccenda.
Robb Stark accettò riluttante la proposta e disse a Ramsay: "Alzati, stai per essere processato."
Stannis Baratheon, che ovviamente non lo aveva perdonato, e mai l’avrebbe fatto, per aver mandato i suoi uomini a distruggere il suo accampamento durante la Battaglia del Nord, lo accompagnò al cospetto dei Sette Dei, gli unici in grado di risolvere in modo giusto la situazione.
 
"Sei solo con le tue cattive azioni adesso."
"E se io non le ricordassi?"
“I tuoi Dei faranno in modo che tu ricordi.”
 
Stannis se ne andò e ad un tratto, quando già era solo, Ramsay Bolton iniziò a visualizzare tutte le azioni passate.
Le torture a Theon Greyjoy.
La notte di nozze con Sansa Stark.
Gli inseguimenti con i cani nel bosco.
La battaglia per il Nord e l'incendio alle provviste dell'esercito Baratheon.
Rivide tutto nel peggior modo possibile e gli Dei si erano dimostrati quasi crudeli quanto lui nel fargli capire che al figlio di Bolton non spettava la redenzione come agli altri.
“Questo è quello che meriti, Bastardo.” Avrebbe detto qualcuno.
 
Reset.
Undo.
Adesso era sparito anche lui, come i suoi ricordi.



Note dell'autrice :3
Come promesso, ecco la one shot su Ramsay. Avrei potuto lasciarlo in character, ma ho preferito dargli una punizione diversa, prendendo spunto dal personaggio di Simon in Misfits (se non l'avete mai vista, consigliatissima), sempre interpretato da Iwan Rheon.
Anche il finale è semi aperto, ma credo sia abbastanza intuibile dove sia finito il buon vecchio Ramsay.
Alla prossima con i fratelli Tyrell!
A_GleekOfHouseStark
   
 
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