26/02/2017
2 recensioniBy your side.
'Cause I'll be by your side
wherever you fall.
«Hai ancora speranza?»
«Respiriamo ancora, no?»
Bellamy e Clarke.
I loro nomi scritti per ultimi, vicini, a chiudere la lista.
Messi lì quasi per sbaglio, perché nessuno dei due avrebbe voluto esserci.
Perché nessuno dei due era riuscito a perdonare se stesso.
Entrambi si erano perdonati a vicenda, però. Avevano saputo sopportare gli errori, erano andati avanti guardandosi le spalle a vicenda, senza perdersi mai di vista.
Per questo motivo Clarke aveva incluso Bellamy nella lista dei cento che si sarebbero salvati.
E, per lo stesso motivo, il ragazzo aveva poi scritto il nome di lei.
Sarebbero morti insieme, o avrebbero trovato la pace, finalmente.
Insieme.
Quella lista doveva essere soltanto l’ultima salvezza, anche se fino a quel momento non erano riusciti a pensare a qualcosa di meglio. Clarke aveva passato ore seduta a quella scrivania, mettendo nero su bianco i nomi di chi avrebbe avuto il fardello di portare avanti la razza umana. Aveva dovuto mettere a tacere i sentimenti: ed ecco che Monty e Jasper non erano rientrati in quella lista, perché altri prima di loro avevano più capacità, più possibilità di farcela.
Non aveva pensato neppure per un attimo di includersi: erano troppe le colpe che gravavano sulle sue spalle, e in qualche modo riteneva quasi un privilegio potersi finalmente lasciare andare.
Mancavano solo due nomi.
Clarke non aveva potuto evitare di guardare Bellamy dormire, sul divano del suo ufficio. Sembrava tranquillo, ma lei sapeva che era solo apparenza.
Nessuno era mai stato tranquillo sulla Terra, men che mai loro due.
And please don't fight,
these hands that are holding you,
my hands are holding you.
Ne avevano passate tante insieme.
Si erano odiati, poi avevano iniziato a collaborare; in men che non si dica avevano trovato una sorta di equilibrio, e tutti si erano affidati a loro.
Bellamy e Clarke.
La salvezza del Popolo del Cielo, coloro che avevano rischiato tutto, che avevano sacrificato anche se stessi.
Ma non era bastato: il passato non poteva essere dimenticato, e forse non avrebbero mai trovato la pace che meritavano
La ragazza lo aveva guardato ancora.
Un misto di protezione, tenerezza e fiducia gli strinsero il cuore. Forse un bravo leader sarebbe stato capace di tagliare fuori i sentimenti, e forse Bellamy sarebbe stato incluso comunque in quella lista. Ma che importava, alla fine?
Lui meritava di vivere.
Scrisse il suo nome.
Why are you crying?
Let me lift up your face,
Just don't turn away.
Bellamy si svegliò; non riusciva a riposare per più di un paio d’ore consecutive. Aveva visto Clarke con la lista davanti, e subito dopo aveva messo a fuoco anche le sue lacrime.
«Se io sono su quella lista, tu sei su quella lista.» aveva detto, e non gli era servito neppure scorgere un nome per sapere che lui c’era, ma che lei, ovviamente, no.
Clarke lo aveva guardato supplicante, come se gli chiedesse in silenzio di non scavare nel suo dolore, perché quella ferita era aperta e faceva male.
«Bellamy, non posso.»
Piangeva, combatteva contro se stessa per cercare di restare forte, e combatteva contro di lui per convincerlo che fosse giusto così.
Ma lui non si sarebbe arreso.
Come poteva pensare che sarebbe sopravvissuto senza di lei?
Bellamy e Clarke.
L’uno la forza dell’altra, l’una la strada dell’altro.
And give you life,
I want to give you life.
Lei aveva scosso la testa e non aveva mostrato il minimo segno di cedimento. Allora lui aveva preso la penna e aveva riempito quell’ultimo posto, quello che le avrebbe garantito la vita.
Lo aveva scritto a lettere cubitali, e troneggiava sul suo, di nome, scritto invece in un corsivo scorrevole.
Eccola lì, tutta la differenza.
Bellamy e Clarke.
Lui irruente, istintivo, forte. Lei delicata, decisa.
Ma le differenze non li avevano mai fermati, anzi, li avevano uniti. Erano stati uno il contrappeso dell’altra, su una bilancia che decideva chi viveva e chi moriva.
Loro avevano sempre scelto di salvarsi a vicenda.
Era tutto lì quello che contava.
La mano di Bellamy sulla sua spalla, che la aiutava a sostenere un peso che la schiacciava sempre più giù.
La guancia di Clarke sulla sua mano, che gli diceva che sarebbe stato di certo difficile, ma che erano insieme, e contava quello.
«Hai ancora speranza?»
«Respiriamo ancora, no?»
Bellamy e Clarke.
La forza che erano riusciti a tirare fuori, la gentilezza di una carezza in un momento insostenibile, uno sguardo che aveva messo a tacere tutte le parole. E poi ancora la corsa contro il tempo per salvarsi, i loro nomi sussurrati l’uno sulla bocca dell’altra, come se potessero racchiudere la redenzione che cercavano, gli abbracci, rari ma sinceri, che per qualche istante avevano restituito loro la voglia di farcela.
Erano questo e molto altro.
Bellamy e Clarke.
Se anche ci fosse stato un ultimo respiro da esalare, l’avrebbero fatto insieme.
‘Cause I, I love you,
I want you to know
That I, I love you,
I'll never let you go.
°Note Autrice°
Buonasera! Volevo spendere giusto due parole.
Per prima cosa, amo alla follia Bellamy e Clarke. Scriverei giorno e notte su di loro, e se anche una sola persona sorride quando legge qualcosa di mio, allora sono felice.
Qui ho voluto mettere tutto ciò che questa scena è riuscita a trasmettermi, mi è entrata dentro e penso che non uscirà mai più. Aldilà di tutto, l'amore è sempre amore.
Fatemi sapere cosa ne pensate, se siete d'accordo o se questa scena vi ha trasmesso altro.
Vi aspetto in numerosi!
A presto :)
Wanheda_ Skaikru
Canzone: "By your side". Tenth Avenue North.