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Autore: LallaMatta4e    03/06/2009    1 recensioni
Dio, come avevo potuto commettere un grave errore come quello?
Se soltanto avessi saputo, se soltanto mi fosse passato per la testa, se soltanto lo avessi lontanamente immaginato...
Invece non era stato così. Altrimenti in quell'istante non sarei stata sdraiata in quel cavolo di letto a piangere come una dannata.
Per quel ragazzo che ormai era diventato proibito.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Taboo



Ero sdraiata sul mio letto supina; guardavo il soffitto, non avevo più voglia di leggere. Ero stanca, stanca di passare i pomeriggi coi libri in mano per distrarmi da quel mondo infame, stanca di pensare sempre allo stesso ragazzo, stanca di avere la medesima fissazione in testa: lui. Sì, lui. Quel maledetto ragazzo che purtroppo aveva rubato il mio cuore. Lo aveva messo nel suo cassetto, quello del comodino, imparte al suo letto, poi lo aveva chiuso a chiave. Ed io, da quando lo aveva nascosto lì dentro, non riuscivo più a vivere. Avrei voluto riprendermelo, ma ogni volta che tentavo di entrare nella sua stanza, c'era qualcosa che mi respingeva. Ero innamorata persa, ecco il tutto. Ma, cosa più importante (e soprattutto pericolosa), ero innamorata del ragazzo sbagliato, anzi: sbagliatissimo. La cosa più sbagliata che mi sarebbe potuta mai capitare.
Il nome di quel ragazzo era Liàn. Liàn. Liàn. Se ci pensavo non smettevo più, quel nome era santo per me. Ogni volta che veniva nominato, un sorriso insensato compariva sul mio volto. Insensato perchè non riuscivo a dare una spiegazione, quel nome mi riempiva incondizionatamente il cuore di gioia.
 -Zi!-, una voce mi distolse dai miei pensieri pomeridiani: era mia madre che mi chiamava dalla cucina.
 -Dimmi-, urlai, per farmi sentire.
Ci fu un momento di pausa, io aspettai continuando a guardare in su. Non avevo voglia di alzarmi. E infatti arrivò lei. -Vado al supermercato, ti serve qualcosa?-.
Scossi lentamente il capo senza nemmeno guardarla.
 -Vuoi venire anche tu?-, insistè lei.
 -No-, sbottai, esasperata. Volevo restare lì, punto.
 -Okay, torno tra un'ora allora, ciao!-, mi salutò poi.
Quando chiuse la porta, una lacrima mi scese dall'occhio destro, mi rigò tutta la guanca, lasciando una riga abbastanza marcata. Passarono pochi minuti, e in essi piansi come una fontana. E la cosa che più mi dava fastidio era non avere una motivazione per tutto quello. Perchè diavolo stavo piangendo?
Presi il mio quaderno dove ci avevo messo tutte le lettere che mi avevano dato le persone che per me significavano molto, e sì, in quelle c'era anche una sua. Mi aveva scritto una lettera quando eravamo ancora insieme, quando significavo qualcosa per lui. Appena la trovai, la aprii con un rapido gesto:


Ciao amore, strano che ora io sia qui a scriverti, vero? Beh, in effetti non me lo sarei mai aspettato nemmeno io, a dire la verità. E' che ho sentito il bisogno di scriverti, di scrivere al mio amore, al mio raggio di sole, l'unica persona per cui vivo, l'unica persona che mi regala tantissimo, perchè esiste.
Beh ecco, quella persona sei tu. Sei tu che con un solo sguardo, un solo sorriso, un solo piccolo gesto mi fai sentire bene. Adoro baciarti, adoro sentire il tuo profumo, adoro percepire il tuo respiro che soffia sul mio viso: mi da la forza di andare avanti. Tu mi dai la forza di andare avanti. Ed è per questo che ti voglio un bene dell'anima. Ora finisco, mi sembra di avere già scritto troppo =)


E poi, sotto, seguiva la sua firma. Altre lacrime iniziarono a scendermi. Una dopo l'altra, tra un singhiozzo e l'altro. Mi soffiai il naso più e più volte, poi mi imposi di smetterla. Non aveva senso continuare a piangere per lui. Liàn, ragazzo per cui avevo completamente perso la testa. Ragazzo, però, occupato. Eh sì, era fidanzato con la mia amica: Chun. Ma quanto avrei voluto tornare indietro nel tempo, per rivivere quei momenti che ormai erano diventati indimenticabili per me. Mi maledissi per averlo lasciato, esattamente sei mesi prima. Dopo essergli stata insieme per quasi quattro mesi, non mi piaceva più. Ed era per quello che avevo deciso di finirla lì.
In quel momento però avrei fatto di tutto per tornare da lui. Perchè poi Liàn era scappato da me, e da quando era andato via, io non esistevo più. Per me non valeva più la pena di vivere, un solo battito, un solo respiro, non aveva più senso se non avevo lui accanto. Ed era per quello che non smettevo di piangere, passavo i pomeriggi così, a leggere per entrare in un mondo diverso, e poi scoppiavo in lacrime. Sì, ero depressa. Dio, come avevo potuto commettere un grave errore come quello? Se soltanto avessi saputo, se soltanto mi fosse passato per la testa, se soltanto lo avessi lontanamente immaginato... Invece non era stato così. Altrimenti in quell'istante non sarei stata sdraiata in quel cavolo di letto a piangere come una dannata. Per quel ragazzo che ormai era diventato proibito.



















*Questa one-shot è lo specchio della mia triste verità, purtroppo.
Ho voluto (e ho dovuto) scriverlo. Dovevo esprimermi almeno scrivendo.
Non posso continuare a tenermi tutto dentro. Spero capiate.
Bacioni, LaLLa.
  
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