~ Sang}
Sempre la solita domanda Sempre la solita risposta
Vuoi sapere quello che vogliono sapere tutti, in fondo. Cosa c’è di male, in questo? Nulla. Rido, mai termine fu più azzeccato. Pretendi di ricevere risposte esaurienti da… niente. Quel che so non è piacevole. Lo so come ci si sente, quegli incubi si rincorrono ancora, tra le mie memorie sfocate. Ma non te lo dirò. No. Non ti darò il pretesto per andartene. Non ti offrirò su di un prezioso piatto d’argento la risposta alle tue domande. Alla tua domanda. E ora che realmente te ne sei andato, ora che sei diradato come nebbia scura, la risposta te la do, piccolo ficcanaso. Cosa siamo? Lo vuoi sapere così ardentemente? Quanto lo volevo io? Non hai idea di quanti rimpianti io abbia, e questo è annoverato tra i tanti. Non volevo avessi ripensamenti su ciò che è stato nell’Organizzazione. Non volevo appesantire il tuo sguardo già carico di confusione e mute urla di aiuto. Siamo il sangue, Roxas. Il sangue rattrappito e aggrumato sugli indumenti dell’assasino. Non siamo né le vittime, né i colpevoli. Siamo la prova incriminante. Siamo odiati dai colpevoli, perché li marchiamo a fondo. Siamo dispregiati dalle vittime, visti come traditori che palesano una ferita Siamo aggrappati agli indumenti dell’assassino, quasi a reclamare qualcosa che sappiamo non ci verrà restituita. Ed anche se questo accadesse, cosa saremmo? Sempre sangue oramai estraneo. E ora è arrivato questo scricciolo, che dei tuoi occhi ha il colore, ma non le sensazioni. Altro non è che un panno, uno straccio incaricato di pulire, di rimuovere la sporcizia. Ecco cosa siamo, Roxas. Sporcizia, rifiuti, scarti. E allora perché, cercando in quegli occhi che dovrebbero essere i tuoi, ci leggo solo vane ideologie e belle parole dalle basi tentennati? Dove sono finite le tue urla mute? Qualcuno le sente? Le hai mai lasciate uscire? Qualcuno ha risposto al tuo grido di aiuto?Qualcuno ha raccolto il sangue sul pavimento?
~By {amby__reine