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Autore: effy_14    27/02/2017    2 recensioni
- Odio la pioggia - un sospiro strascicato usci dalla sua bocca involontario.
- Come scusa?? - chiese il suo compagno non sicuro di aver capito.
- ODIO LA PIOGGIA!!- questa volta era stato un urlo ben chiaro ad uscire dalla sue labbra, stupendo se stessa e l'altro.
Una storia ovviamente ZoNa a più capitoli con il mio solito passaggio passato e presente. Buona lettura.
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa Zoro, Z | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!!Ecco il capitolo che conclude la prima parte della mia storia =) Come già detto nell'altra storia io voglio poter tenere i fatti il più vicini possibili alla realtà, anche se si tratta di una fic, quindi spero di non deludere nussuno che forse si aspettava qualcosa di più! Beh fatemi sapere, buona lettura!!
Effy
 
- Resta con me. –
Tre parole. Un sussurro. Una supplica.
Non sapeva cosa dire, cosa fare, era immobile come un pesce lesso e da pesce lesso aveva lo sguardo. – Non devi dormire con me, solo resta qui. - Indicò il pavimento vicino al letto continuando a guardarlo dritto negli occhi.
Il verde guardò la scala che portava alla cucina e poi il posto che aveva indicato Nami. Un conflitto interiore lo stava lacerando dentro. Lui non era tipo, lui aveva fatto fin troppo, lui, nel profondo, non se ne sarebbe andato nemmeno prima. Aveva già deciso che sarebbe rimasto vicino alla botola aperta per tutta la notte per essere sicuro che nessuno avesse disturbato il suo sonno. Allora perché ora che lei glielo aveva chiesto, un peso enorme gravava sul suo stomaco. Forse perché, facendo come aveva pensato, nessuno, soprattutto la diretta interessata lo avrebbe mai saputo, invece così era esplicito: ora sarebbe rimasto solo per lei.
I suoi pensieri lo stavano immergendo già da un paio di minuti, si riscosse solo quando la sua voce leggera gli arrivò nuovamente alle orecchie.
- Non importa! L’ho detto così per dire, va pure, devi fare la guardia! –
La vide girargli le spalle e sdraiarsi nuovamente, restando comunque tesa. Guardò per la decima volta la cima delle scale, ora lo aveva detto lei che poteva andare, perché se ne stava ancora li?
Abbassò lo sguardo e l’occhio cadde sulla sua spada bianca. Quella era l’unica cosa su cui avrebbe dovuto vegliare non una ragazzina insonne. Si mise a ragionare: certo quella ragazzina era la loro navigatrice, era grazie a lei se seguivano la rotta corretta e sopravvivevano alle tempeste, e se quella ragazzina fosse stata troppo stanca per guidarli correttamente ci avrebbero rimesso tutti no?! Quindi si poteva dire che, se fosse stato con lei quella notte, assicurandosi così che dormisse senza problemi non lo faceva per lei ma per tutti. Il suo orgoglio , visto quel ragionamento, abbassò per un attimo quel muro invalicabile che lo circondava nel profondo e si convinse che poteva andare come motivazione per quella volta. Si avviò verso il posto indicato da Nami con fare scocciato, giusto per mantenere la parte.
Non appena lo senti sedersi accanto a lei ricominciò subito a rilassarsi, non sapeva cosa aveva fatto cambiare idea a quella testa verde, ma era davvero felice che fosse li. Gli occhi ritornarono pesanti e in un attimo Morfeo la richiamò nel suo mondo, solo una cosa la preoccupò e si premurò di dirla subito – Non pensare che per questo ti annullerò il debito!! Diciamo che forse posso non contare un giorno di interessi –
- Ma cosa?!!?- Stava per alzare la voce quando capì che nessuno a parte i muri in quella stanza lo avrebbero sentito. Sbuffando si riappoggiò alla parete e di nuovo l’occhio cadde sulla sua spada, domani avrebbe fatto un doppio allenamento, anzi triplo e mai, mai avrebbe perso un’altra notte così.
 
Il mattino dopo si sveglio riposata e di buon umore, ci voleva proprio una bella dormita. Guardò nella direzione dove avrebbe dovuto esserci Zoro ma non lo trovò. Rumori di padelle e pentole arrivarono dalla cucina, la colazione era in tavola.
Si vesti e uscì quasi saltellando dalla camera, quello che vide però lasciò di stucco, non era pronta la colazione ma il pranzo. Subito chiese spiegazioni a Sanji.
- Visto che pioveva ancora e saremmo dovuti stare fermi ho preferito non svegliarti mio bel bocciolo di rosa!!- Un uragano di cuoricini la invase, era tentata di dargli un pugno ma controllare la rotta aveva la priorità in quel momento.
Usci sul balcone e un timido raggio di sole la accolse. Controllò la mappa e ringraziò i Kami per non averli fatti perdere in mare aperto.
- Ehi Namiiiiiiiiiii…meno male che ti sei svegliata!!! Sanji non ci lasciava mangiare senza di te!!!-
Una risata spontanea uscì dalle sue labbra – Allora muoviti perché altrimenti Usop finisce tutto!!- Il cecchino si fermò sulla porta scoperto a sgattaiolare in cucina senza farsi vedere – Eddai Namiiii!!-
Un tonfo soldo e un ammasso di braccia e gambe si precipitò in cucina suscitando le ire del cuoco.
Stava per rientrare anche lei quando l’occhio cadde sulla figura addormentata dello spadaccino sul ponte, sorrise tra se e se e lo ringraziò mentalmente prima di girarsi e iniziare a urlare contro quei casinisti dei suoi compagni.
Uno sbuffo uscì dalla bocca del verde, non stava dormendo! Non aveva più dormito da quando si era seduto accanto a lei. La mattina presto era uscito dalla sua camera per non creare baruffe con il cuoco e incomprensioni, ma con la sana intenzione di andare finalmente a riposare. Poi il capitano aveva iniziato a chiedere di Nami e insistere sul fatto di doverla svegliare e lui per distrarlo da quel proposito e lasciar riposare la compagna lo aveva assecondato nei passatempi più assurdi, giochi, pesca,  perfino il mimo aveva dovuto fare.
Usop e Sanji, più perspicaci forse, non avevano mosso alcuna obbiezione sul fatto che la navigatrice stesse ancora dormendo, ma il capitano era un bimbo ,certe volete, e alcune cose non le capiva proprio. Così per tutta la mattina non era riuscito a fermasi un attimo. Mai, mai più avrebbe fatto una cosa del genere per lei mai!
Fortunatamente di li a poco arrivarono prima Bibi e poi Robin quindi il suo intervento non fu più necessario, anche se nelle notti di pioggia cercava di avere sempre lui il turno di vedetta, nel caso la rossa si fosse nuovamente svegliata. 
   
 
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