Tra le vette del Paradiso Spirano veloci, che paiono candidi sciami; come algidi petali s'adagiano quieti ove riposano gocce, gelate e iridescenti. Nei cari miei ricordi intravedo, come ora, bianchi prati nascosti e fonti di cristallo: sono risate ovattate di un antico deja vų. Campi di muggiti si confondono al cielo greve, al sole grigio: brezze scivolano gių da canini d'acciaio, scranni vecchi e consunti. Accordi dissonanti si mescolano tra le erbe verdi e rasate, e il mio cuore ancora si stringe, fra quei sensi, d'un puro, ferreo amore. La nostalgia pervade tutti i sogni selvaggi, lascia canzoni amare sui sorrisi; nuvole si accatastano sopra reperti, fori e trincee.