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Autore: Alexa_Akane    27/02/2017    1 recensioni
Anno 1493.
L'America è appena stata scoperta.
Le navi sono sempre più utilizzate come mezzo di trasporto, non solo dai commercianti ma anche dai pirati...
Tra di loro, il più temuto fra tutti i sette mari, colui che aveva saccheggiato dozzine di navi da carico, colui che aveva rubato migliaia di tesori e colui che è conosciuto per la sua ricerca sfrenata del tesoro più grande di tutti… Atlantide.
Lo spagnolo Antonio Fernandez Carriedo.
Spietato, sanguinario e donnaiolo, questi erano gli aggettivi a lui affibbiati.
Solcava i mari insieme alla sua amata nave Dolores e la sua fidata ciurma… ma la storia che andremo a raccontare inizia dopo un incontro che cambiò letteralmente la vita del pirata...
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nel frattempo Liz veniva trascinata via da Gil verso la sua stanza.
"Che vuoi f-fare?!"chiese titubante, arrossendo vistosamente.

"Eh? Che dishi?... vado a dormire… con te, no?" Rispose innocentemente l'albino, inclinando la testa di lato.
"Gil… ci stiamo tutti e due nel tuo letto?"                    

"Sherto che ci shtiamo!" Esclamò, aprendo la porta con un calcio ma rischiando di finire a terra per la mancanza di equilibrio.                        

"Gil, attento!" Lo prese al volo per un pelo, tirandolo su e girandosi per chiudere la porta.                        

"Io shono attento!" Rispose l'altro, buttandosi sul proprio letto e sospirando felice. "Vieni, Liz!" La chiamò, allungando le mani verso di lei.                       

"Arrivo arrivo." Si avvicinò al letto per poi buttarsi fra le sue braccia.                        

"Shiii~" Sorrise, rotolando con lei tra le braccia in modo da ritrovarsi sopra e guardarla negli occhi.                        

"Gil… ?"

"Liz… " Sussurrò, avvicinando i loro visi e chiudendo gli occhi, sfiorando le sue labbra con le proprie. "... ti amo"                        

La ragazza sorrise dolcemente per poi prendere il suo viso tra le mani. "Anche io~" gli disse per poi unire le loro labbra. Rispose dolcemente al bacio, accarezzandole una guancia prima di rendere lentamente il bacio più passionale.                        

"Mmm~" Gemeva Elizabeta mentre spostava le mani dalle guance ai capelli di Gilbert, accarezzandoli dolcemente.                        

L'albino fece scivolare le proprie mani verso il basso, accarezzandole i fianchi.                        

Liz cominciò a leccargli le labbra, succhiando dolcemente quello inferiore.                        

Gilbert rispose subito, infilando la lingua nella sua bocca e succhiando su quella della compagna prima di morderle il labbro.                        

Liz non lo fece aspettare e assaporò la bocca del compagno come se fosse stata l'ultima volta che si sarebbero visti. Sapeva di alcool, ma non gli importava. Era così felice in quel momento.                        

Le mani dell'albino si infilarono sotto la camicia dell'ungherese, accarezzandole la pelle.                        

"Ah~" gemette nel bacio, sentendo le mani fresche del ragazzo fare contatto con la pelle sensibile dei fianchi.                     

"Liz… ti voglio~" le sussurrò all'orecchio, leccandone il lobo prima di morderglielo dolcemente e alzandogli la camicia.                        

Gilbert le sfilò la maglia, lasciandola in reggiseno. La ragazza portò le mani a stringersi il proprio seno per coprirlo, imbarazzata. "Gilbert… "  sussurrò, guardando in basso.                      

"Shhh~" le posò un dito sulle labbra, baciandola dolcemente sulla tempia. "Sei bellissima, mia principessa..." Lentamente, le spostò le mani, accarezzandogliele dolcemente prima di passare al seno.                        

Liz aveva un po' di paura.

Non l'aveva mai fatto, era ancora pura.

"Gil..."

"Si?" Chiese dolcemente, alzando lo sguardo su di lei.                        

Liz lo guardò negli occhi imbarazzata. "È la mia prima volta sii… sii gentile~"

L'albino le sorrise, accarezzandole il viso prima di posarle un bacino sul naso. "Lo farò… non ti preoccupare, principessa..."                        

"Grazie~" gli disse, sorridendogli dolcemente.                        

La baciò sulle labbra prima di tornare ad accarezzarle il seno, ancora coperto dal reggiseno. Una mano si mosse sulla sua schiena, iniziando a slacciarglielo.                        

Liz sollevò un po' la schiena, permettendo al ragazzo di slacciarle il reggiseno. Una volta tolto portò istintivamente le mani a coprirlo.

"Gil~ mi… mi vergogno" sussurrò imbarazzata.                        

Ridacchiò leggermente, tornando a toglierle le mani. "Hey.. .ti ho già detto che sei bellissima, principessa… non vergognarti..." Le sussurrò, leccandole il collo.                       

"ahAh~ Gil~" gemette sentendo la lingua di Prussia sul suo collo. La ragazza portò entrambe le mani sopra la testa lasciando fare al ragazzo.                        

Egli sorrise, portando la bocca su un seno e iniziando a leccarlo prima di prendere tra le labbra un capezzolo e succhiarlo dolcemente.                        

La ragazza continuava a gemere sotto le carezze e i baci del ragazzo.

"ahAHaaH~" portò timidamente una mano verso la schiena dell’albino, tirando la maglia.                        

Ridacchiò di nuovo, mettendosi seduto e levandosi la maglia. "Ti piace quello che vedi, principessa?"                        

"Siii~" disse, appoggiando le mani sugli addominali scolpiti del ragazzo e accarezzandoli.                        

Le sorrise, tornando a mettersi sopra di lei per baciarla e portare la mani sulla sua gonna, alzandogliela lentamente.                        

Strinse leggermente le cosce, per poi rilassarle e portare le mani ad accarezzare la schiena di Gil.                       

La guardò dolcemente, sorridendole e baciandole un ginocchio. "Fidati di me… va bene?"                        

Lei annuì, rilassando completamente le gambe e aprendole lentamente.

Gilbert le levò lentamente la gonna, posandole bacini sull'interno coscia mentre si avvicinava sempre di più alla meta.                        

"Gil....~"

Intanto la maniglia della porta della porta cominciò ad abbassarsi, aprendosi.

"Gil tu già dor… mi..." Entrò Franny, guardando i due con sguardo malizioso.                        

"Kya!!" Esclamò l'albino, saltando e cadendo dal letto. Guardò male l'amico. "Ma che cazzo?! Bussa no?! Idiota!!"                        

"Vedo che vi ho interrotti sul più bello." Sogghignò il francese, voltandosi verso Liz che si stava coprendo il seno con le braccia imbarazzatissima.                        

"ESCI! ORA!"                        

"E perché mai? Questa è anche la mia stanza ti ricordo." disse, indicando l'altro letto.                        

Spalancò gli occhi, guardando l'altro letto e tirandosi un facepalm. "Merda"                        

La ragazza era da un po' che non parlava e per coprirsi si era messa la camicia del fidanzato.

"Francis… " disse, guardando in basso con gli occhi coperti dalla frangia.

"Si, Liz?" chiese non curante del fatto che la ragazza dietro la schiena avesse una padella.

"ESCI!" gli urlò contro, alzandosi e tirandogli una padellata, mandandalo fuori dalla porta e chiudendola a chiave. Si voltò verso Gilbert. "Dove eravamo arrivati?" chiese maliziosa, avvicinandosi al ragazzo.                        

Gil ridacchiò, alzandosi e prendendola tra le braccia per poi baciarla. "Ti adoro, lo sai vero?"                        

"Si, lo so..." gli disse sorniona per poi baciargli il collo, portando le mani sulla schiena del ragazzo. "Mi piace tantissimo il tuo collo." Lo morsicò, lasciandoci un piccolo segno rosso.

"E a me piace il tuo~" ridacchiò, buttandola sul letto e ricominciando a baciarla.

 

Diciamo solo che quella sera, Francis dovette dormire da qualche altra parte.                        

La mattina dopo Liz si svegliò nuda tra le braccia di Gilbert, strusciandosi sul suo petto per poi sollevare lo sguardo e baciarlo a stampo.

"Sveglia dormiglione~"                        

"Mmh… " Mugugnò senza aprire gli occhi e stringendo di più a se la ragazza.                        

"Amoree~" disse, ridacchiando mentre gli toccava la guancia con un dito.                        

"Gnoooo… ho shonno~"                        

"Però è ora di alzarsi pigrone"

"Uff… " Aprì un occhio, sorridendole. "Me lo dai un bacino?~"                        

"Okay" Si avvicinò al suo volto, baciandolo a stampo.                        

Aprì entrambi gli occhi, mettendosi seduto e stiracchiandosi.

"Aaaaah mi sento proprio bene ora!"                        

Elizabeta si alzò dal letto, coprendosi con il lenzuolo. "Anche io" disse sottovoce, ricordando la sera prima.                        

Si mise in piedi, iniziando a vestirsi e posando un bacino sulla guancia della compagna. "Su, andiamo a mangiare. Ho una fame da lupo!"                        

Annuì, tirando su da terra i suoi vestiti e cominciando a vestirsi anche lei. Una volta pronta uscì con il fidanzato per andare a fare colazione.

 

Intanto nella cabina del capitano, Antonio si stava svegliando con un post-sbronza da non poco.

Si alzò dal letto con un mal di testa assurdo.

"Aiha la testa!!" si lamentava, massaggiandosi le tempie.                        

"E sta zitto bastardo!" Si lamentò Lovino, colpendolo sul petto con il braccio, senza aprire gli occhi o girarsi verso di lui. "Sto cercando di dormire qui"                        

"Scusa" Il pirata si massaggiò la parte colpita per poi alzarsi. "Ho bisogno di acqua… " si lamentò, uscendo.                        

"Tsk" l'italiano si risistemò sul letto, affondando il viso nel cuscino e sbuffando. "Bastardo… "

Si, era ancora arrabbiato per ieri.                       

Antonio si diresse verso la cambusa, sbadigliando.

"Giorno… " disse con la voce rauca, andando a versarsi da bere.                        

"Buon giorno~" disse tutto felice Gilbert, dondolando a destra e sinistra con un sorriso da ebete sulla faccia.                        

Antonio prese il bicchiere e bevve tutta l'acqua in un sorso. "Aaaah ci voleva proprio… " si girò verso Gilbert. "Ti vedo felice. Deduco che hai dormito bene." disse lo spagnolo, sedendosi al tavolo insieme all’amico e a Liz che era seduta al suo fianco.                        

"Tu no?"                        

"Noooo" lasciò cadere la testa sul tavolo, sbattendo la fronte. "Ho mal di testa e una nausea incredibile… Tu no?" chiese, alzando lo sguardo su di lui.                       

"Non mi sono ubriacato tanto quanto te, idiota" ridacchiò, dandogli una leggera pacca sulla spalla. "E poi, ho avuto cose molto migliori da fare~"                        

"Tipo cosa?" chiese ormai depresso in confronto a Gilbert.                        

"Tipooo… cose~" ridacchiò di nuovo, cingendo la vita della fidanzata e baciandole la guancia. "Tu non ti sei divertito con Lovi?"                        

"Gil… " brontolò l’ungherese. Non le piaceva essere interrotta mentre mangiava.

Intanto Antonio tirò su la testa, massaggiandosela.

"Divertito!?! Almeno ricordassi che ho fatto ieri!! Mi ricordo solo che ho abbracciato Lovi e poi BOOM vuoto!" spiegò lo spagnolo mentre si torturava la testa, tentando di ricordare cos’aveva combinato ieri. Gilbert rise, dandogli una pacca sulla schiena.

"Scommetto che avete fatto scintille!"

A quel punto un piccolo e incazzato italiano entrò nella cambusa.                        

"Non credo." Si lasciò di nuovo andare sul tavolo la testa, sbattendola per l'ennesima volta.                        

"Tsk, stai male, bastardo?" Disse con tono scazzato Lovino, guardandolo male. "Ne sono appena contento, guarda"

"Già… forse hai ragione" disse Gil all'amico.                        

"Devo… devo vomitare" disse correndo fuori per vomitare fuori dalla nave.                        

"Pf… bastardo" Lovi sorrise leggermente, compiaciuto di come l'altro si stava sentendo e bevve la sua tazza di caffè, uscendo poi dalla cambusa. "Io me ne vado."                        

"Ieri qualcosa è andato storto, non dovresti aiutare il tuo amico Gil?” Chiese l'ungherese, guardando il compagno con un sopracciglio inarcato.                       

"E che posso fare? Quello è scemo di natura in queste cose." le rispose, tornando a bere.                       

"Fai qualcosa! Sei o non sei il grande Gilbert?!" disse la fidanzata spronandolo a parlare al povero spagnolo depresso. "Io parlerò con Lovi tu occupati di Antonio" Disse infine, alzandosi e uscendo dalla cambusa.             

"Uffaaaa… e va bene, il grande Gilbert parlerà con Antonio" sbuffò, alzandosi e andando verso l’amico.

 

Perchè Antonio doveva essere così stupido?

 
   
 
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