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Autore: SantaStyles    27/02/2017    0 recensioni
Noi esseri umani siamo sempre costretti nel fare le scelte, nel bene e nel male. Che sia per salvare un amico dal cancro, o non dire che il fidanzato di tua sorella la tradisce. O qualcosa del genere, dobbiamo scegliere. Anche Louis Tomlinson dovrà fare la sua, appunto, di scelta.
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5      

Sentii chiaramente il sangue gelarsi nelle vene. La paura crebbe, ed iniziai a tremare di brutto. Il cuore batteva fortemente, a momenti mi usciva dal petto.

Ero ancora di spalle, avevo paura di voltarmi verso quella voce. Forse me lo ero immaginato, poteva succedere no?! Quel fantasma non era dietro di me, non stava parlando a me. Me lo stavo immaginando, era solo il frutto della mia immaginazione.  

Lentamente, mi voltai, e lo trovai lì, dietro di me, che mi guardava. Era alto, molto alto, era come in quella foto, solo che era leggermente trasparente. Potevo chiaramente vedere la staccionata dal suo addome.

«C-ciao, son-o L-Lou-is.», dissi a fatica.

«Lo so.», disse.

«Mi sono trasferito da poco.»

«Lo so.», disse ancora. 

«C'è qualcosa che non sai?», chiesi.

«Perchè sei qui?», chiese lui. 

«Beh, tu mi hai lanciato un sasso.», risposi.

«Sì, scusa per quello, non volevo.»

Era stato abbastanza facile. Lo aveva ammesso, era un pò strano che un persona fatta d'aria potesse prendere un oggetto e lanciarlo. Insomma, era impossibile no?! Daltronde, io che cazzo ne potevo sapere, non ero morto, e, cosa più importante, non ero un fantasma.

Fantasma... fantasma... fantasma... 

“Mi sto cagando sotto!”, pensai.

Non so perché ero rimasto lì, a parlare con lui, però quando pensai più volte che lui era un fantasma, mi terrorizzai ancor di più. Per questo, scappai più velocemente possibile da lui. Arrivai vinico alla porta di casa mia, e quando tentai di aprirla, non vi riuscii. Era chiusa da dentro.

Mi maledissi per non aver preso le chiavi, e mi maledissi anche per il fatto di essere un stronzo troppo curioso. Per colpa della mia curiosità, avevo scoperto una cosa che avrei preferito non sapere, come già avevo detto.

Quando mi voltai verso la casa dove abitava il fantasma, lo trovai lì che mi fissava. Mi stava guardando in modo triste, non sapevo il perché però a guardarlo così, mi si spaccò il cuore. In fondo, era un' anima che vagava sulla Terra. 

Non prendetemi per scemo ma, lo chiamai facendogli il segno con la mano. Mi fece un sorriso enorme, e venne da me, fluttuando. L'aria intorno a noi, era diventata fredda. Era lui. Non mi feci problemi con questo, morivo dal caldo!

«Puoi aiutarmi?», chiesi.

Feci sì con la testa, ed entrò in casa, attravensando la porta. Dopo circa cinque secondi dopo essa si aprì. Lui era lì, che mi guardava con lo stesso sorriso. Ricambiai leggermente il sorriso, ed entrai in casa.

Chiusi la porta lentamente, cercando di non far rumore. Mamma quando si svegliava con il rumore era peggio di quando aveva il ciclo.


«Grazie!», dissi.

Diedi un colpo sulla spalla del fantasma, ma essa lo attraversò. Sbarrai gli occhi e ritirai la mano. 
   
 
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