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Autore: Im_Rave_Ross_16194    28/02/2017    3 recensioni
[Coppia: Oliver Queen | Felicity Smoak]
Le domande erano troppe quella notte, sapevo che dovevo fare da esca, ma mai avrei pensato che un'esca potesse sentirsi dire "TI AMO" dal proprio capo, che per altro sembrava molto sincero, talmente sincero da avermici quasi fatto credere nella trappola.
Story completamente dedicata alla mia ship del cuore: OLICITY, OLICITY, OLICITY, OLICITY every where!!!
E' la prima volta che scrivo di Arrow in generale, perciò mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, magari con una recensione o un commentino ;)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dinah 'Laurel' Lance, Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Buenas noches!
Io mi drogo, sul serio,
ho qualcosa che non va...
Stare sveglia fino alle 02:02
per finire sta cosuccia è un pò da
degenerati, ma sono contenta
di aver terminato questo capitolo,
che l'ho intitolato come la mia One-shot
con narratrice Thea :D
Ve l'avevo detto che era una parte VIP 
(Very Important Part) della Story... :D
Per chi non fosse ancora aggiornato sulla One-shot,
consiglio di leggerla prima di questo capitolo,
in maniera da avere un quadro più chiaro.
Ho deciso quando rivelerò il contenuto di una delle
due lettere, ma non quello dell'altra :(
Una sarà un missing moment della 5x14 ;)
e l'altra boh... si vedrà!
Quindi dovrete aspettare abbastanza capitoli...
Anzi, stagioni :P
Vi lascio alla lettura, un bacio :*
rave.

 

the Letter...

Le cose accaddero molto in fretta, Oliver mi protesse con il suo corpo mentre io cercavo di non farmi amazzare.
Laurel si liberò velocemente del corpo che la imprigionava e iniziò a lottare contro tutti gli altri soldati che arrivavano.
«Rimanimi vicino.» sussurrò Oliver lanciando un'altra freccia, beccando la gamba di uno dei nemici.
Slade era ormai inerme per terra, non accennava a un segno di vita, e questo mi faceva andare in panico.
Probabilmente non funziona con tutti alla stessa maniera... mi dissi, ma dentro di me speravo non fosse così, speravo sopravivesse come Roy, perchè se pure Slade era un cattivo, non meritava, in fin dei conti, di morire. Almeno non per mia mano!
Rimanendo un pò preoccupata per Slade, non me ne accorsi neanche che Diggle era già al fianco di Oliver e che Laurel era più determinata a picchiare duro di Silvester Stallone per il ruolo di Rocky Balboa.

La invidiai... devo ametterlo, non solo per la sua capacità di lottare e di non essere un peso per nessuno, ma anche per il fatto che lei avrebbe sempre avuto Oliver, non come ce l'avevo io, io ero solo "La sua ragazza!", ma in termini molto più platonici e strettamente professionali...

Qualcuno mi prese la mano e me la tirò di colpo
«Uuuh!» esclamai dallo spavento, nel vedere uno dei soldatini che mi aveva ormai preso in spalla...
«Mettimi giù...» urlai «orso Siberiano che non sei altro -gli diedi un pugno sulla schiena che fece più male a me che a lui- non sono mica un sacco di patate!» urlai.
«Felicity!» sentii Oliver richiamare il mio nome con un cenno di furia nel timbro della voce con qui lo pronunciò, e dopo qualche istante il soldato cadde a terra con una freccia diritta nel cuore.
Rimasimo lì in piedi, a guardarci negli occhi. Vedevo la sua disperazione, e la percepivo con tutta me stessa. Il nero introno ai suoi occhi verdi ne risaltava le emozioni.
In quel momento mi sentii in colpa come non mai, non mi ero mai sentita in colpa neanche per tutte le volte che parlavo a raffica e risultavano delle allusioni sessuali su di lui mentre si allenava, ma questa volta era diverso. Aveva ucciso in passato, ma poi si era ripromesso di non farlo mai più, ma prontamente, ogni volta che la sotto scritta era nei guai, qualcuno moriva.
Corsi verso il corpo di Slade e sperai con tutta me stessa che la cura avesse funzionato anche per lui.
Ormai ad essere rimasti in piedi c'era solo il Team Arrow.
«E' vivo?» domandò Laurel vedendo che controllavo il battito cardiaco.
«Sì...» tirai un sospiro di sollievo, dando una veloce occhiata a Oliver che continuava a guardarmi ancora fisso negli occhi.
«Oliver, devo parlarti...» disse Diggle risvegliandolo dal suo blocco momentaneo, chissà di cosa dovevano parlare quei due?!
Controllai di nuovo Slade, e vidi Laurel alzarsi e dirigersi verso il soldato con la freccia nel cuore.
«Puoi pure stare tranquilla! E' una freccia con il siero per la cura.» mi fece un leggero sorriso, vedendomi più tranquilla.
«Quindi... lo ami?» mi domandò lei avvicinandosi di nuovo a me, e senza girarci troppo intorno andò diritta al punto.
«Chi? Io? Ma cheee...» iniziai a cercare con gli occhi una via di fuga.
«Vedo come vi guardate... E poi l'hai amesso prima, con Slade.» avvampai come un peperoncino.
«Ehm... era una messa in scena, tutta farina del mio sacco! -blaterai- Non di certo di Oliver, no! Dovevamo per forza trovarti in qualche maniera...» cercai di uscirne fuori, ma nulla, la ragazza era un labirinto a spirale, gira e rigira, torna sempre al punto.
«Puoi dirmelo!» mi mise una mano amichevole sulla spalla.
Sì, certo! Dirtelo! Che vantaggio ne avrei?! Sarei sempre la ragazza IT che risolve casi di hackeraggio, manomissione di computer, cimici... e sopratutto, quella incapace di diffendersi quando serve!
«Dire cosa, se non c'è niente?!» continuai nervosa.
«Volevo solo dirti che...»
«Senti Laurel, -la interruppi seria- tra me e Oliver non c'è niente! Nada! Rien! ничего! In quante lingue vuoi che te lo dica?! Era un piano, ben riuscito da quello che vedi, per salvarti, perchè LUI AMA TE!» con quelle parole mi ero auto conficcata la katana di Slade, diritta nel cuore, ma lei rimase impassibile.
«Per quanto tu vuoi negare l'evidenza, io non sono ceca...»
«E neanche Russa da quello che vedo...» scherzai
«Vedo come ti guarda, -sorrise alla mia battuta- e quello sguardo lo conoscevo bene... non essere stupida come lo sono stata io, non negare l'evidenza Felicity.» con quelle parole mi lasciò uscendo da lì, lasciandomi sola e disperata emotivamente.
Non capivo perchè dovevano tutti darmi consigli sull'amore, saprò cosa provo, no?                                               O forse no.  Probabilmente la certezza che lui non mi ama mi frena, ma sono sicura che mi passerà, basta che me lo ficco in questa testolina così intelligente, che era tutto un piano, una messa in scena, una battuta di un copione, dove dietro le quinte ci saremmo fatti due risate.
«Felicity, andiamo.» mi risvegliò John dal mio inconscio, prendendo in spalla Slade.
«E Oliver?» domandai quasi senza pensarci.
«E' uscito dopo Laurel, probabilemente per assicurarsi che stesse bene. » mi guardò preoccupato, mentre ci incamminavamo verso il furgoncino nero.
«Ah!» esclamai a testa bassa, dispiaciuta.
«E tu stai bene?» domandò preoccupato il mio amico.
«Benissimo!» cercai di sorridere come non mai.
«Sei stata grande!» mi sorrise di rimando
«Se non ci fossi stata tu, non so come avremmo fatto a trovare Laurel, e a sconfiggere Slade.»
«Tutto merito del brillante piano...» dissi sarcastica
«Riguardo al piano geniale...-iniziò imbarazzato- Non credi che avete un pò forzato la mano?»
«In che senso?» domandai confusa aprendo il dietrodel furgoncino perchè John potesse adagiare Slade.
«Vi siete praticamente dichiarati amore reciproco!» lo vidi sorridere sotto i baffi, e poi guardarmi sfacciatamente con un sorriso a 32 denti.
«Faceva tutto parte di un piano...» dissi convinta.
«Siete fatti l'uno per l'altro! -sospirò un pò amareggiato- Entrambi testardi e ingenui, il piano si è concluso, ormai, avete fregato Slade, ora non dovete fregare anche voi stessi!» entrammo in macchina, e John si mise alla guida. Sorrisi mentre metteva in moto la macchina, ma cercai di non farlo notare.
«Ah, dimenticavo di darti questa!» mi porse una busta color crema con le iniziali TQ.
«E' da parte di Thea, voleva che la avessi. Mi ha raccomandato di non fartela aprire finchè non fossi insicura sui sentimenti di Oliver.» lo guardai accigliata.
«In pratica potresti aprirla anche ora...» mi punzecchiò con le sue solite battute che mi facevano fare la finta offesa.
«Ma tu sai benissimo che lui ti ama, perciò questo non è il momento giusto.»
Rimasi lì a guardare quella busta... C'era qualcosa che mi attirava, qualcosa di magnetico... Volevo aprirla, anche subito, ma quello non era il momento giusto...                                                    

Che poi, cosa poteva mai rivelarmi Thea che io non sapessi già?                                                    
Probabilmente che si vedeva di nascosto con Laurel, o Sara, o Shadow (il che spiegherebbe perchè Slade perseguiti proprio lui) o qualunque altra ragazza che credevamo morta...                                  
O forse qualcosa di improbabile, impossibile, e immaginabile...
Chissà, magari Diggle ha ragione, o magari mi sta solo prendendo in giro.    
                                               

Anche se, dato che John mi considera la sua sorellina minore, potrei rischiare di innamorarmi di Oliver, così se mi spezza il cuore, il mio "fratellone" gli spezza le ossa.. -sorrisi al pensiero-

«Ci sei mai cascato a qualche scena di un film in qui i protagonisti leggevano un copione, ma sembrava così reale da pensare fosse vero?» domandai tutto d'un fiato.
«No! Di solito o i protagonisti stanno insieme, o sono degli attori grandiosi... ma provano pur sempre qualcosa tra di loro!» mi guardò con un sorrisino sotto i baffi, capendo quale era il mio dubbio.
«Vedo che sei stanca, ti accompagno a casa e poi ci penso a Slade.» disse svoltando nella mia via.
Diggle era un brav uomo, un amico fidato e una persona di estrema intelligenza e caparbia, anche se ha quasi sempre ragione, continua ad osservare distaccato, ma quando ne ha fin sopra i capelli, lo dice, mi aspetterà una lavata di capo domani, se non decido di confessargli che, sì, io amo Oliver Queen.
Arrivò davanti all'edificio del mio appartamento.
«Buona notte, John.» sussurrai stanca.
«Notte Felicity.» sorrise lasciandomi entrare in casa.
Salii le scale ed entrai nell'appartamento, fissando quella busta...

La apro, o non la apro?       -appoggiai le chiavi sul comodino-                                                                                                           Sono sicura dei sentimenti di Oliver?                                                                                                  
Se lo fossi, ora non avrei in mano questa busta, e non sarei qui a rimuginare sul da farsi.                                  

Decisi che per quella sera ne ho avute abbastanza di preoccupazioni, lasciai la busta sul tavolino da thè, e decisi che non era oggi il momento giusto...
Entrai in camera mia canticchiando 

All the single ladies                                                                                                                                          
(All the single ladies)                                                                                                                                      
All the single ladies                                                                                                                                              
(All the single ladies)                                                                                                                                              
All the single ladies                                                                                                                                              
 (All the single ladies)                                                                                                                                            
 All the single ladies
Now put your hands up
   

-e alzai le mani, spogliandomi dal vestito che indossavo-

Up in the club, just broke up                                                                                                                            
I'm doing my own little thing                                                                                                                                              
You decided to dip and now you wanna trip                                                                                                      
'Cause another brother noticed me                                                                                                                    
I'm up on him, he up on me                                                                                                                              
Don't pay him any atten... 


-mi si mozzò il fiato in gola, e subito dopo essermi resa conto, afferrai il lenzuolo e mi coprii-

«Ommiodio, Oliver! Non conosci l'esistenza delle porte?» domandai avvampando come il più rosso dei peperoncini più piccanti del messico.
«Scusami, io... Non volevo... Volevo solo sapere come stavi.» disse imbarazzato.
«Bene, ma i biglietti per il concerto sono Sold Out!» cercai di sdrammatizzare, e ci riuscii, lo vidi sorridere. Non aveva più addosso il costume di Arrow,  era semplicemente Oliver, senza troppi fronzoli, senza troppe pretese, solo Oliver.
«Volevo. Ecco.» si grattò la nuca «Chiederti se volevi venire con noi a Lian Yu, domani mattina.»
«Noi chi?» domandai quasisenza pensarci.
«Tu, io e Diggle.» 
«Eh, no! Questa volta non mi fregate... Io non mi butto più con il paracadute, neanche se mi regalaste la Queen Consolidated!» avvolsi per bene il lenzuolo attorno a me, e lo legai.
«Veramente, andremo in aereo...»
«Non credo che la Ryanair accetti il nostro Capitan Uncino a bordo, che esso sia coscente, o incoscente...» scherzai cercando un pigiama nell'armadio.
«Prenderemo l'aereo della A.R.G.U.S., intendo, in prestito.» rimase in piedi vicino al mio letto.
«E questo dovrebbe consolarmi?!» ripensai a quella volta in qui io e Diggle eravamo andati a trovarlo nella sua amata isola Purgatorio... vomitai l'anima.
«Non saprei...» sorrise.
«Cosa c'è di divertente?» domandai curiosa.
«Mi piace il tuo pigiama.» disse mostrando il mio magnifico pigiama bianco nero con il capuccio che sembrava la testa di un panda.
«Si, però adesso girati,che mi devo trasformare in un panda!» obbedì con un sorriso, e io iniziai a mettermi il pigiama.
«Quindi vieni?» domandò guardando fuori dalla finestra da qui è entrato.
«Non saprei, ma di una cosa sono certa... -mi avvicinai alla finestra- Devo cambiare anche le finestre, porca paletta!» sorrise vedendomi vestita proprio da panda.
«A me sembrano nuove!» sorrise
«Certo, non sei tu che hai visite insapettate a concerti barra spogliarelli solistici nel bel mezzo della notte!» iniziai a balbettare, era così vicino, che potevo vedere i suoi occhi verdi diventare quasi neri. Ci fù un minuto di silenzio tombale tra di noi, finchè non decisi di parlare.

«Ehm, sai cosa fanno i panda, oltrea mangiare bambù?!» 
«Dormono?!»
«Esatto! E dovresti farlo anche tu. Notte Oliver...» gli diedi un lieve bacio sulla guancia e mi ritirai quasi subito.

Mi prese il viso tra le mani, e sentii il cuore che voleva scoppiarmi nel petto.
Non poteva baciarmi, non in quel momento almeno, e non in quel pigiama!  
                   

Per mia fortuna, mi diede un bacio sulla fronte, un bacio protettivo, che mi faceva sentire al sicuro, e che mi inchiodava in quel preciso istante, in quel preciso posto.
«Notte Felicity...» e se ne andò dalla finestra da qui è entrato.

   
 
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