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Autore: LadyUnicornGirl95    28/02/2017    0 recensioni
Dopo la tragica scomparsa di Simone Marella una leggenda del wrestling scomparso per via di un famoso criminale di wrestler, Anthony Carelli precedentemente chiamato Santino Marella si ritrova dopo un'infanzia terribile e un'adolescenza tragica, all'età di ventotto anni a scoprire che il suo vero padre è un certo Simone Marella e quindi, Anthony Carelli non può essere il suo vero nome anche se il suo patrigno si chiama David Carelli.
Purtroppo, Anthony non potrà avere delle idee chiare a proposito del suo vero padre fino a quando non sarà entrato nella più famosa federazione del wrestling americano ed è una cosa del tutto impossibile finché la madre e il patrigno gli fanno praticare basket per obbligo, a scopo di tenerlo lontano dal mondo del wrestling.
Eppure, nonostante le voci di fama che girano su di Anthony in tutta la federazione del wrestling ovvero che Anthony sarà quello che fermerà il famoso criminale di wrestler, il povero Anthony non sarà preso in simpatia dalla maggior parte dei colleghi perché fa troppo il pagliaccio durante i match e la cosa non va a suo vantaggio.
Anthony vivrà anche una storia d'amore. Ma riuscirà a fermare il criminale?
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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Quattro


Finalmente era arrivato il primo giorno di Santino alla WWE. Era molto contento di cominciare la sua avventura che non riusciva a stare calmo dalla gioia aveva bisogno di festeggiare l'avvenimento con qualcuno. Passava il tempo a chiedersi se i suoi colleghi lo apprezzeranno o se invece sarà ripudiato da tutti tanto che la settimana dopo, tornerà a San Fili immediatamente. Si domandava se appena arrivato i colleghi avessero organizzato un cocktail di benvenuto e appena arrivato ebbe la conferma. Giusto il tempo di entrare nella federazione, un uomo molto alto, muscoloso, con una maglietta di colore arancione piena di scritte strane e, cappellino arancione sulla testa e polsini ai polsi sempre con le scritte, pantaloncini corti in jeans e scarpe da ginnastica aveva notato l'intrusione di una faccia nuova, quella di Santino.

« E questo chi cazzo è? ».

« Mi chiamo Santino Marella » disse Santino.

« Ah! E cosa ci fai qua? » domandò l'uomo.

« Oh cielo! Tu sei John Cena? » chiese Santino, illuminandosi d'immenso.

« No, sono Mark Henry. Certo che sono John Cena. Arrivarci prima no? » disse John Cena.

« Io sono tuo grande ammiratore! La tua mossa finale è spettacolare » disse Santino.

« Ah! Interessante. Hai appuntamento con qualcuno? » chiese John Cena.

« Si, devo ricevere Vince McMahon » disse Santino.

« Vado subito a cercartelo » disse John Cena.

Dopo qualche minuto che John Cena si fosse messo alla ricerca di Vince McMahon, Santino pensava che non era questa l'accoglienza che si aspettava di ricevere e sopratutto, non da uno come John Cena. In televisione gli sembrava molto più simpatico.

Quando girò lo sguardo verso destra e attendeva che qualcuno venisse ad assisterlo, rimase stupito. Davanti ai suoi occhi era apparsa una giovane donna dai capelli lisci biondi, fisico tutto muscoli, occhi azzurri, carnagione abbronzata con un viso angelico leggermente truccato. Indossava un vestito strano di colore verde in paiette che gli metteva in bella vista un piccolo accenno di addome scolpito. In testa per tenere indietro i capelli si era messa una specie di cerchietto verde con disegni geometrici neri.

Sanrtino era proprio senza parole.

« Ciao. Noi due ci conosciamo? » chiese la giovane, a Santino.

Ora mai Santino aveva cominciato a farsi film mentali di lui con quella tipa, la vedeva passeggiare in un prato fiorito con passi di una ballerina e sorrideva venendo verso di lui e altre strane visioni.

« Sono Santino Marella » disse Santino con la testa fra le nuvole.

« Beth Phoenix. Sei uno nuovo? » domandò la donna.

« Si, cercavo Vince McMahon e John Cena è andato a chiamarmelo » disse Santino sorridendo alla giovane.

« Va bene. Buona fortuna. Credo che ci vedremo ancora tante volte, Santino » disse lei.

« Anche per sempre se vuoi » disse Santino, con un'espressione sognante.

« Che cosa hai detto? » chiese Beth.

« Niente » rispose Santino.

« Ah! Mi sembrava che avessi detto qualcosa. Io devo andare. A presto, Santino! » disse la ragazza.

Beth. Santino in quel preciso istante aveva nella testa solamente un nome: Beth. Si era preso una cotta per lei. Tanto che decise che non appena sarebbe arrivato nella sua residenza avrebbe guardato qualche film d'amore per pensare solamente a Beth.

Si era messo misteriosamente a muoversi traballante. Poco dopo però fu svegliato dalla voce di un uomo.

« Ehi tu! Come ti permetti di guardare la mia ragazza? ».

Santino si svegliò tutto di un colpo.

« Beth è la mia ragazza! Non la devi guardare ».

Un uomo alto due metri e tre centimetri, con fisico tutto muscolo e braccia molto ma molto muscolose, espressione non molto amiche che indossava mutande da combattimento bianche, polsini neri e stivali bianchi, era apparso davanti all'espressione sognante di Santino. Niente meno che Vladimir Kozlov.

« Scusa » disse Santino, preoccupato.

« Sei nuovo? » domandò Vladimir Kozlov.

« Io si » rispose Santino.

« Sono Vladimir Kozlov, tu chi sei? » chiese Vladimir.

« Santino Marella » rispose Santino.

« Ah! Vince McMahon ti ha convocato nel suo ufficio, vienti ti accompagno da lui » rispose Vladimir.

Vladimir prima di condurre Santino da Vince, gli fece fare un giro negli uffici della federazione e mostrò anche gli spogliatoi. Quando finalmente arrivarono all'ufficio di Vince, da fuori si sentivano le voci di Vince e John Cena che litigavano.

« Mister McMahon state facendo una pazzia. Con quello in questa federazione ci sarà un morto al giorno. Date retta a me: rispeditelo a casa subito » disse John Cena molto arrabbiato.

« Magari non sarà così. Puo darsi che lui riesca a fermare Undertaker » disse Vince McMahon vedendo Santino come un miracolo del cielo.

« Come no. Sapete che vi dico? Quello non è nemmeno il figlio di Simone Marella è un impostore che cerca un po' di pace in questo mondo, spacciandosi per figlio di altre leggende del wrestling. Date retta a me! Rimandatelo da dove è venuto » disse John Cena, provando ad implorare Vince McMahon.

« Mi dispiace, signor Cena... voglio provare a fare un tentativo » concluse Vince McMahon.

Santino si accertò di non essere visto da nessuno alzò il dito medio come per dire "fottiti Cena, ti rode che io me ne resto qui vero?" . Solo che qualche secondo dopo, John Cena aveva aperto la porta dell'ufficio di Vince per uscire e trovò Santino Marella con il dito medio alzato. John Cena era molto arrabbiato.

« Scusa John ma ho alzato il dito per indicarti che sul soffitto c'è una piastrella che rischia di precipitare addosso a qualcuno » disse Santino, trovando una scusa per farla bere a John Cena.

« Non è che mi stavi mandando semplicemente a fanculo? Guarda che oggi non è giornata per me. Faresti bene a non farti trovare nelle mie circostanze e, a non farmi arrabbiare. Potrebbe finire molto male per te » disse John Cena molto infuriato.

« No, come potrei mai mandare a quel paese il grande John Cena? Siamo diventati tutti pazzi qui? Io non mi azzarderei neanche morto a fare una cosa del genere » disse Santino con un'aria furbetta.

« Sarà meglio per te, Marella! » concluse John Cena irritato.

Santino non capiva perché John Cena lo aveva preso subito di mira. Forse era semplicemente invidioso che lui era una futura leggenda della WWE, non riusciva a darsi altre spiegazione. A Santino però la cosa dispiaceva che John Cena lo avesse subito preso per antipatico quando invece era tutto il contrario. John Cena poteva essere un punto di riferimento importante per lui e non doveva di certo trascurarlo.

 

 

 

 

 

 

   
 
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