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Autore: TeamFreeWill    28/02/2017    6 recensioni
Durante la 6*04 Dean e Sam vanno in Scozia per bruciare le ossa di crowly. In aereo dean, rimpensa a quando questa sua paura e' iniziata. :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Sesta stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Prima dell'inizio'
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Dean Winchester era un guerriero. Era andato all’inferno cavoli.

Affrontava ogni giorno i mostri più pericolosi che la faccia della terra conosceva, anche angeli e demoni non erano da meno.… Ma questo era decisamente troppo per lui… Solo a vederli in tv tremava e mille pensieri affollavano la sua mente con immagini di schianti e esplosioni.

Questo pensava mentre si avvicina al check in per prendere questo maledetto volo per la Scozia.

Sam, insensibile, lo sfotteva ridendo con quel suo sorrisino maligno“ Sai Dean 9 ore d’areo… speriamo non accada niente. Qualche anno fa c'era stato un demone e la prima volta che l’abbiamo preso c’erano…” Il maggiore lo interruppe mettendogli una mano alla bocca. Sudava freddo.

Perché doveva andare anche lui? Le ossa di Crowly poteva bruciarle solo Sam…

Poi ripensò a Bobby e doveva aiutarlo anche lui a riprendersi l’anima. Era come un padre e glielo doveva. Fece quello che doveva fare al check in e si apprestò a entrare nell’areo. Nemmeno una hostess carina che ci provava con lui lo fece rilassare. Un leggero sorriso spuntò sulle sue labbra tremanti.

Ma com’era in iniziata questa paura? Si sedette al suo posto e canticchiando i Metallica ripensò a molti anni prima, a quando aveva 8 anni.

********

I Winchester dovevano partire per Cape Cod . Con loro sarebbe andato anche Bobby.
Non era una propria vera vacanza, ma John pensò bene che portali con loro sarebbe stato salutare. Era un luogo con il mare. Missouri non poteva tenerli e affidarli a un altro cacciatore non era il caso. I bimbi si sarebbero diverti.

Per i grandi era una caccia al fottutissimo mostro che aveva rovinato la loro vita (al tempo non sapevano che era Azazel e il padre lo credeva un semplice mostro). Dean e Sammy erano entusiasti: avrebbero preso un ‘aereo. Potevano volare come gli angeli,gridarono, e iniziarono a saltellare felici per tutta la casa di Bobby.

Il giorno seguente si diressero all'aereoporto.Fecero il check in ed entrarono nell'aereo, sedendosi nei loro posti assegnati.

Una volta sedutesi, se Dean fosse stato adulto avrebbe capito subito che c’era qualcosa che non andava. Ma era solo un bimbo. Che poteva fare? Si guardò in giro.

Decisamente c’era qualcosa che non quadrava. C’era un silenzio tombale e gli sguardi dei passageri erano fissi. Le hostess erano veramente maleducate e arcigne. Ma Bobby e John parvero non accorgersi di questa atmosfera. Erano diventati strani anche loro.

I due fratelli si guardarono, ma Sammy era troppo piccolo per comprendere e si rimise a giocare con il suo pupazzo.

Dopo che l’aereo decollò, Dean fece un giro lungo il corridoio della seconda classe e poi si diresse nella prima. Tutti erano nelle stesse condizioni. Ammutoliti e sguardo fisso. Gli unici bimbi sull’aereo erano lui e il suo fratellino ed erano gli unici normali. Una hostess lo vide e lo sgridò, intimandogli di andare al suo posto: Dio che sguardo aveva.

Lui non se lo fece ripetere due volte,spaventato com'era. Arrivato li' richiamo' il padre e lo zio Bobby. Niente. Erano come in catalessi.

Doveva contare sulle sue forze e indagare! Ripensò agli insegnamenti che aveva ricevuto e iniziò a girovagare ancora per l’aereo senza farsi scoprire. Sentì alcune hostess parlare di quello che volevano fare e ne vide il vero volto. Sembravano scorpioni. Erano sicuramente mostri.

Piano piano raggiunse il suo posto a sedere e cercò di far rinsavire lo zio Bobby. Lui era un osso duro e non era certo un po’ di veleno a fermarlo.

Dopo vari tentativi, gli svuotò l'intero contenuto di una bottiglietta d'acqua in faccia. Questo fece destastare Bobby dalla stato in cui era per fortuna. Poi fece lo stesso anche con suo padre. Ci vollero sui 10 minuti perché si rimpredessero del tutto.

Raccontò a bassa voce tutto quello che aveva visto e sentito. I due cacciatori capirono subito con che mostri avevano a che fare. Erano dei Selkisas.

Agivano in colonie ogni 2 anni quando dovevano partorire e quindi nutritesi di conseguenza. Un aereo pieno di gente era un ottimo terreno di caccia. I due cacciatori sapevano cosa fare. Ma non capivano come erano riusciti a rendere le persone in tasto catatonico senza essere punte. Poi l'iluminazione l'ebbe Dean: il pungiglione!.

Erano riuscite ad estrare il veleno e a farlo nebulizzare nei condotti dell’areazione. Il veleno agiva solo sugli adulti perché ritenuti piu forti e pieni di energia.

John si alzo' di scatto e cercò di andare nella cabina del pilota per avvertirlo del pericolo, ma fu subito fermato da una delle hostess che lo scaraventò al suolo.

Ma l’addestramento militare lo fece rialzare subito e iniziò una lotta corpo a corpo con quella che doveva essere la femmina dominate.

Non aveva fatto i conti che Jonh era forte e, con balzo felino, le strappò il pungiglione uscito fuori dal polso e glielo conficco' in mezzo al cuore.

Bobby nel frattempo faceva lo stesso con le altre creature.

Per sfortuna loro, una Selkisas di nascosto era riuscita entrare nella cabina del capitano da una porta laterale e a togliere il pilota automatico. Voleva far morire tutti e vendicare la sua colonia sterminata con relativa prole che portavano in grembo. Nella sua me te contorta i cacciatori erano i cattivi!

Jonh, accorgendosene con la coda dell' occhio,buttò giù la porta con un calcio e uccise il mostro, anche se la lotta fu molto cruenta. Infatti Jonh si feri' a una spalla.

Quasi contemporaneamente gli allarmi risuonaro e l’aereo si inclinò in avanti, ma la gente sembra ancora intontita e non pareva accorgersi del pericolo. Stavano precipitando e molto velocemente anche.

In tutta quel clima apocalittico Dean non aveva fatto altro che abbracciare Sammy che piangeva disperato. Lui doveva essere forte per il suo fratellino. Avrebbe pianto dopo da solo. Non era una femminuccia!.
Intanto tutt'intorno il caos e confusione. Valige che cadevano, le mascherine per l'ossigeno che erano uscite fuori e oscillavano davanti ai visi dei passeggeri intontiti.

Dai finestrini Dean vedeva sempre più avviceiarsi il suolo. Stringeva sempre più forte Sammy. Questo gli infondeva coraggio per non cedere al panico sempre più crescente in lui.

Nel frattempo Bobby prese una bottiglietta d’acqua da un carrellino che era vicino alla saletta delle hostess e la lanciò a Jonh che la svuotò tutta in faccia al pilota. Niente.


L’aereo intanto era sempre più vicino alla superfice. Sarebbero morti tutti.

Grazie a Dio il capitano, dopo uno schiaffo di Jonh, si ristabilì. Quando vide che mancavano 200 metri alla superfice con una mossa decisa riuscì a far risalire l’aero. La gente nel frattempo si era ripresa anche se era ancora intotontita.

Sammy, grazie alla stretta prottetiva del maggiore, si era calmato e si era addormentato con il pollice in bocca.

Ora però c'era una dilemma da risovere: chi tranquillizzava il maggiore? Era sotto shock. E quando l’adrenalina finì il suo effetto, lui iniziò a sentire un fischio alle orecchie e vedere ombre scure attorno agli occhi e tutt’intorno. Bobby e John lo chiamarono, ma lui li sentiva sempre più lontani e li vedeva sempre più sfuocati. Svenne nel mentre lo raggiungevano.

L’aereo atterò al primo aeroporto e i soccorsi si apprestarono ad assistere i passeggeri, grazie al mayday lanciato dal capitano. All'interno dell'aereo i corpi dei mostri erano svaniti.

Bobby convinse il capitono a non dire la verità e di inventare una scusa con la polizia aereoportuale se non voleva finire in manicomio. Il capitano annuì e ringraziò anche Jonh per aver evitato una strage.

John era vicino a Dean che non riprendeva conoscenza e per questo fu portato d’urgenza all’ospedale. Aveva avuto un collasso.

Sammy non voleva staccarsi da lui e pianse mentre lo adagiavano nell’ambulanza. Una volta ricoverato il primo viso che vide quando rinvenne fu quello di suo fratello che gli sorrideva e gli porgeva il pupazzo. Dopo vari accertamenti fu dimesso.

Usciti dall'ospedale Jonh e Bobby li lasciarono in un motel e gli raccomandarono di stare attenti se fossero andati alla spiaggia vicina. I piccoli annuirono

Appena i due cacciatori se ne andarono, Dean portò Sammy in spiaggia. Aveva bisogno di rillassarsi così fecero il bagno, mangiarono al chioschetto dei panini e del gelato e poi giocarono fino al tramonto.
Appena ritornaro nella loro stanza i due piccoli si addormentarono subito nello stesso letto.

Piu tardi, a notte fonda i due cacciatori ritornaro. La caccia al mostro che aveva ucciso Mary era stato l’ennesimo fiasco.

Bobby rientrò nella sua camera e John nella sua aprendo piano la porta. Era furioso, ma fece lo stesso piano per non svegliare i piccoli.

Quando vide i suoi figli addormentati abbracciati si calmò subito, gli diede un bacio ad entrambi e andò a letto: era sfinito anche lui.

Il maggiore ebbe un brutto incuno durante la notte e quando sentì parlare di biglietti aeri il giorno dopo a colazione, ebbe una violenta crisi isterica, e il padre volle accontentarlo. Niente aereo.

Fecero tutti e 4 quasi 14 ore di autobus e tre cambi di mezzi! Che esperienza da dimenticare. Tutta quanta. Tranne la giornata sulla spiaggia con suo fratello. Quello era l'unico ricordo che valeva la pena costudire nel cuore. Aeri mai più.

******


Sammy grazie a Dean superò il trauma e negli anni a venire ci scherzava anche. Ma Dean no. Da allora ne era terrorizzato e cercava di non prederne mai, ma questa volta doveva per Bobby.

Si destò dai suoi pensieri solo quando una piccola turbolenza scosse l'aereo. Strinse forte le mani ai braccioli del sedile trattenendo un gemito e stringendo gli occhi!

Sam l’ho guardò capendo che aveva ricordato l’episodio accennato prima da lui. Un sorriso tirato gli si formò in volto. Sammy ancora lo prendeva in giro bonariamente per questa sua paura ,ma poi cercava sempre di tranquillizzarlo.

Ma stavolta era diverso, anzi era più maligno che mai con le battutine. Dean lo guardò sospettoso. Che aveva Sammy?

Una volta atterati andarono di filato al cimitero dove erano seppellite le ossa di Fergus Mcload e fecero per bruciarle, ma quando sentirono che Bobby aveva riavuto l’anima si presentò Crowly per portarle nelle sue cripte. A questo punto non avevano più motivo per stare in Scozia e presero il primo volo per tornare a casa.

Dean e Sam fecero altre 9 ore d’aereo. Dean come sempre era agitatissimo e il cuore batteva talmente forte che sicuramente sarebbe uscito dal petto, ma per Bobby ne era valsa la pena fare il viaggio. Respirò a fondo ed espirò l'aria cercando di calmarsi. Ora voleva solo cercare di dormire. Al comportamento strano di Sammy avrebbe pensato quando sarebbero rientrati a casa.






Note autrice
Grazie a Cin75 che mi ha dato l'idea, ho scritto questa storia e anche a ciufettina che mi ha consigliato di sistemarla. Siete fantasiche! Grazie ha chi avuto la pazienza di leggerla.Ciao a tutti
  
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