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Autore: Heaven Black    01/03/2017    0 recensioni
DAL TESTO:
"La giovane si fece accompagnare fino ai piedi delle scale che conducevano al piano superiore, senza indugi decise di seguire il ragazzo dalle manette tatuate sul collo e, quando arrivarono in cima, poté notare un corridoio abbastanza luminoso, le pareti erano di un tenue color crema e su ogni lato delle pareti si vedevano chiaramente sei porte, per lato s'intende. Le porte erano in legno di quercia bianco, perfettamente tenute tanto da sembrare nuove.
Il particolare che la incuriosì fu il fatto che le scale proseguivano, fece scorrere lo sguardo fin in cima alla seconda rampa e intravide un corridoio del tutto buio, privo di luce e dava l'impressione di essere freddo.
-Dove portano ancora le scale?-, chiese curiosa al giovane.
Lui si girò con un sorriso complice e sincero.
-Nulla di interessante-.
Nel momento stesso in cui se ne andarono, Morgana sentì come un urlo lontano provenire proprio da quel corridoio nascosto e in distacco con quella meravigliosa villa.
***
Storia precedentemente pubblicata su Wattpad
Written by Heaven Black
Genere: Horror, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo cinque : La fine del gioco

"Cause everybody's gonna die sometimes, yeah yeah. But baby don't cry" ~A Little Piece of Heaven (Avenged Sevenfold)

Il rumore sordo di una porta che sbatteva.
Il silenzio sovrano, di nuovo.

Morgana sentì il suo stesso respiro aumentare insieme ai battiti del suo cuore.
Iniziò ad avere paura dopo aver sentito il primo sparo.
Ciò voleva dire che qualcuno dei ragazzi aveva fatto una brutta fine, tremò.

"Non può succedere davvero...no no no..."

Spaventata e forse anche un po' avventata, Morgana, decise di uscire dal suo nascondiglio dentro l'armadio. L'oscurità più buia la investì subito mentre tra le pareti rieccheggiavano urla lontane e passi impercettibili.
Doveva uscire? Tentare di scappare il più lontano possibile? L'idea sarebbe stata quella, non fosse che aveva visto abbastanza film horror per sapere che non era proprio l'ideale perdersi in un bosco con un pazzo furioso a pochi metri. 
Eppure, qualcosa le diceva di uscire da quella camera e andare al terzo piano... una forza quasi mistica che risvegliava la parte più irrazionale del suo essere. 
Attraversò la camera sulla punta dei piedi, muovendosi così piano da sembrare un felino a caccia, arrivò alla porta e la notò socchiusa, la aprì senza troppe cerimonie e si ritrovò in quel corridoio che fino a poche ore prima iniziava ad apprezzare. 
Il buio e il silenzio erano totali, tanto che si girò più volte indietro per controllarsi alle spalle.

Una risata rieccheggiò dalla sala.

Un brivido freddo le percorse la schiena mentre sentì dei passi sulle scale. 
Si mosse d'istinto verso la camera da dov'era uscita e ci si chiuse dentro a chiave.

-Jimmy, vieni fuori...traditore bastardo-

La voce fredda di Brian arrivò alle orecchie della giovane come una frustata, canticchiò quella frase mentre si addentrava nel corridoio, tentando di respirare il più piano possibile per poter sentire ogni singolo rumore, Morgana, si nascose nel bagno della camera e chiuse la porta.

Un passo.

Due passi.

Tre passi.

Una mano si posò sulle labbra della ragazza che, spaventata, iniziò a dimenarsi cercando di urlare, sentì uno strattone e i suoi occhi incrociarono quelli azzurri di James. 
Il ragazzo la lasciò e lei subito gli si avvinghiò addosso, facendo scendere una lacrima per lo spavento e andando a nascondere il viso nell'incavo del collo del ragazzo.

-Shh...-

-Ho paura...James...andiamo via...-

-Non possiamo-

-Tentiamo! Io ...io non voglio...-

Le sue parole vennero interrotte dal rumore della porta della stanza che veniva spalancata con prepotenza.
Le si mozzò il respiro e si strinse ancora di più a James, lui si limitò a stringerla.

Erano destinati a morire così? Morgana riuscì quasi a trovare una luce di romanticismo nel pensare di morire così. 
Abbracciata al ragazzo che, forse, le avrebbe potuto rubare il cuore.

-Jimmy...-, una risatina seguita dal nome del ragazzo.
Dei passi per la stanza.

Morgana sentì il suo cuore battere come se dovesse uscirle dal petto.
Si voltò verso la porta chiusa del bagno e sentì i passi arrestarsi.

Toc-toc-...-toc

Un sospiro sommesso e di terrore scosse Morgana che si strinse a James mentre il ragazzo tentava di escogitare un piano per salvarsi, entrambi era ovvio.

-Oh andiamo...lo so che sei lì dentro...ti sento ...vi sento-

Toc-toc-...-toc

James si alzò in piedi e portò le mani sulle spalle della ragazza per farla alzare, le strinse le mani e si avvicinò al suo viso, incatenando gli occhi nei suoi.

-Mi dispiace-

Fece appena in tempo a sussurrare quelle due parole, a lasciarle un bacio a fior di labbra e la porta del bagno si spalancò rivelando la figura ricoperta di sangue di Brian.

I vestiti erano stropicciati e pieni di sangue così come il viso e la pelle tatuata in bella mostra. 
In mano teneva stretta una pistola mentre dalla tasca dei jeans svettava il manico di un coltello. 
Un sorriso da pazzo e gli occhi iniettati di sangue e rabbia.
Fece un passo in avanti nel momento stesso in cui Jimmy si mise davanti a Morgana.

-È inutile che la proteggi ...avrò modo di divertirmi anche con lei quando avrò finito con te-, gli puntò la pistola contro iniziando a ridacchiare.

-Bri...parliamone...siamo amici...-

-Amici? Lo siamo davvero? E non chiamarmi "Bri" maledizione! Sei un bastardo James!-, fece due passi in avanti e prese il colletto della maglia di James, stringendo la presa con forza e puntandogli la pistola alla tempia sinistra.

-Ti sei divertito abbastanza a prendermi per il culo? Eh? È stato bello farsi la mia donna, nel mio stesso letto?!-, man mano che parlava la voce si alzava di tonalità. 
James nemmeno lo guardava, i suoi occhi erano fissi sul pavimento e ad ogni scossone che gli veniva dato chiudeva con forza gli occhi impaurito.
Morgana assisteva alla scena senza muovere un muscolo.

-Sai...credevo di contare davvero per te. Ti ho dato tutto. Tutto. E tu hai pensato bene di distruggermi la vita! Devi pagare per quello che hai fatto!-

-Brian cristo, non risolverai nulla uccidendomi!-

-Ma sarà maledettamente eccitante...vedere mentre ti contorci sul pavimento...con il sangue che ti uscirà a fiotti...i tuoi occhi che mi chiederanno pietà ...tu mi hai distrutto la vita...io ti toglierò la tua-

Uno sparo risuonò nella piccola stanza seguito da un urlo da parte di Morgana.
Del sangue iniziò a sporcare il pavimento. 
La ragazza portò lo sguardo sui due e...

-Devi ancora imparare come riuscire a fottermi, Haner...-

Gli occhi di Morgana videro con chiarezza un foro sul petto di Brian, il sangue scorreva come acqua da un rubinetto. 
Pochi secondi e un rivolo di sangue gli sporcò anche l'angolo della bocca mentre il respiro del ragazzo iniziava a mozzarsi.
Il corpo di Brian iniziò a tremare e barcollare, protese le mani e andò ad appoggiarle sul petto di James, quest'ultimo rimase impassibile davanti a quella scena ma un lieve ghigno era visibile sul suo viso.
Brian cadde a terra privo di forze mentre continuava a tremare e si portava le mani sul petto, a tastare la ferita, gli occhi guizzavano in ogni dove e si fermavano sulla figura di Jimmy. Uno sguardo spaventato ...sembrava quasi gli chiedesse pietà. Tentò di parlare ma aveva la bocca piena di sangue e tutto quello che riuscì a fare fu di tossire e sputare sangue ovunque.
James si inginocchiò al suo fianco, posò a terra la pistola e con la medesima mano recuperò il coltello dalla tasca dei jeans di Brian, che sbarrò gli occhi.

-T-ti...prego...n-n-non f-farlo...-

-Non farlo? Vuoi togliermi tutto il divertimento?-, rise come un pazzo prima di portare la lama sul braccio di Brian e tracciare una linea dalla spalla al gomito, il ragazzo urlò di dolore e Morgana si fece piccola piccola contro la vasca da bagno iniziando a piangere e trattenendo a stento i singhiozzi.
James continuava a ridere.
Brian iniziò a piangere dal dolore.

-Oh, suvvia, è solo un graffietto-

-U-uccidimi! Cazzo...uccidimi e-e basta!-

-Non sei convincente, so che potresti fare di meglio-

La lama stavolta percorse il petto di Brian iniziando a lasciare tagli più o meno profondi un po' ovunque. 
Brian urlò ancora, implorando il vero killer di ucciderlo e smetterla di torturarlo ma come risposta, James, continuò a ridere e a lasciargli tagli ovunque. Il sangue arrivò fino a Morgana che spaventata cercò di alzarsi per poter scappare, a fermare la sua fuga fu Jimmy.
La guardò come solo un pazzo può fare e le intimò in silenzio di non muoversi.

-Ho quasi finito, piccola, dopo ci divertiremo-, concluse prima di ridedicarsi a Brian.
Aveva gli occhi socchiusi e terribilmente lucidi, aveva smesso di urlare non riuscendoci più, ma continuava a guardare James con sofferenza.

-Ultime parole?-

-Ci rivediamo all'Inferno...-

James alzò il braccio e pugnalò Brian dritto al cuore.
Il ragazzo aspirò un'ultima volta per poi voltare la testa di lato, gli occhi vitrei e ...morto.
James lasciò il coltello impiantato nel petto di Brian e si alzò. Sollevò lo sguardo orgoglioso del suo operato e si voltò verso Morgana, che continuava a piangere guardando il cadavere di quello che non era altro che un assassino.

-Ok, Brian. Ora mi devi una cassa di birre-

Morgana cacciò un urlo di terrore nel momento stesso in cui vide il corpo di Brian muoversi.
Il ragazzo si alzò da terra con un balzo molto agile e si affiancò a Jimmy, gli mise un braccio sulla spalla e si tolse il coltello dal petto.

-Sei uno stronzo, lo sempre detto-

-Non è colpa mia se sei un pessimo attore-

-Ah! Io sarei un pessimo attore? Ma guardala, è traumatizzata!-, Brian si avvicinò a Morgana, ora bianca come un cadavere, e iniziò a gesticolare e a parlare come una macchinetta.

-Avanti tesoro, dillo che ci hai creduto! So che avrei potuto fare di meglio ma, ehy, ho un limite!-

-Idiota è sotto shock, non ti risponderà per un bel po'!-, ridacchiò James passandosi una mano sul viso per togliersi del sangue di Brian.

-Aah, che cazzo, con te non ci posso parlare, con lei nemmeno...-, si voltò verso Jimmy allargando le braccia, -...mi dici perché devo sempre capirli dopo i miei sbagli?-, urlacchiò offeso e mentre si rigirava verso la ragazza che, nel momento stesso, cadde a terra con la gola aperta e il sangue che usciva a fiotti sul pavimento.
Brian voltandosi sempre a braccia spalancate era andato a sgozzare con la lama la ragazza, in un gesto puramente involontario.

-Ecco, lo vedi? Sei un idiota-, rise James piegandosi sulle ginocchia.

-Fanculo, non poteva spostarsi?!-

-E con questo per stasera sei a quattro omicidi...-

-Fanculo anche a quei tre idioti, ma come hai fatto a farteli amici? Cristo ce ne fosse stato uno in grado di darmi del filo da torcere-.

Uscirono dalla stanza sporcando il pavimento su cui camminavano con tutto il sangue che avevano addosso.

-Beh, mica è colpa mia, e ora, dammi la mia cassa di birre e la lista-

Entrarono in cucina e si sedettero sul tavolo entrabi, Brian passò a James un foglio imbrattandolo di sangue. James fece scorrere lo sguardo sul foglio e si formò un piccolo ghigno sul suo viso.

-Che bellezza, a me tocca una neo-famiglia, genitori divorziati e risposati, quattro figli di cui una depressa e uno drogato ...sarà divertente-

-Ma perché a te sempre le cose divertenti e a me sempre gli idioti?!-

La verità su quella casa degli omicidi? Forse, la verità vera e propria non verrà mai fuori.
Per quanto ne posso sapere io, le leggende erano vere, c'è davvero uno spirito maligno in quelle mura...o meglio...ce ne sono due. Per il resto ne so quanto voi, miei cari, e ...se posso darvi un consiglio, mi terrei lontano da quella casa oltre il bosco.

~The end~

SPAZIO AUTRICE

Ehm...si, può essere definita decente? O quantomeno leggibile? Lo spero!
A voi la parola!
E vi informo che tra poco avrete una nuova fanfiction tutta da leggere, per saperne di più non vi resta che continuare a seguirmi (?) e a rimanere sintonizzati (??).
Un bacio dalla vostra pazza ...

~Heaven

 
   
 
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