Serie TV > The Big Bang Theory
Segui la storia  |      
Autore: taleasoldastime    01/03/2017    1 recensioni
"Beh anche perchè...e' strano ma...quando i livelli di ossitocina, dopamina e adrenalina rilasciati dal cervello aumentano, ti trovi costretto a dover fare una cosa del genere."
______________
Raccolta di one shot Shamy, ispirata a momenti tratti dalla serie.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Sheldon Cooper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                 LOVESICK.




"Amy, lo sai che ci sono diversi modi per baciarsi?"

Sheldon era seduto al suo posto e stringeva fra le mani uno strano libro dalla copertina blu. 
Quando porse quella domanda, Amy per poco non cadde dal divano.

"C-cosa hai detto?" replicò la neurobiologa, quasi credendo di essersi immaginata tutto.

"Hai forse problemi di udito Amy? Ti ho appena detto che ci sono diversi modi per baciare una persona." replicò Sheldon, con il suo solito tono infastidito.

Amy girò la testa nella sua direzione e alzò entrambe le sopracciglia, rimanendo immobile per qualche istante e cercando di capire quanto il ragazzo potesse essere serio in quel momento.

"Posso chiederti che cosa ti prende? Sei ferma in quella posizione da qualche minuto e mi guardi con un'espressione a dir poco allibita. La mia domanda ti ha per caso scosso?"

"N..no, è che... non pensavo avrei mai affrontato questo argomento con te data la sua intimità." disse Amy cercando di camuffare il rossore che divampava pian piano sulle sue guance.
Poteva mai Sheldon Lee Cooper porle una domanda del genere, quando per giunta erano soli in casa?

"Vedi...ieri ho avuto una breve discussione con Penny. Lei mi ha rinfacciato che potevo contestarle tutto ma non potevo dirle che sbagliava a baciare perché lei ha molta più esperienza di me. Quindi ho deciso di informarmi sull'argomento, così la prossima volta vedremo chi è più informato." un ghigno si disegnò sulle labbra di Sheldon che mostrò ad Amy la copertina del libro che stava leggendo.
Era un manuale approfondito che parlava dei diversi tipi di bacio che due persone possono scambiarsi.
Amy si avvicinò maggiormente a Sheldon e lesse, rimanendo ancora più allibita di prima.

"Sheldon, sei sicuro di riuscire ad imparare tutto sui baci senza...fare pratica?" azzardò allora Amy con una punta di malizia nella sua voce. Le sue mani ora erano poggiate entrambe sulle gambe e, le sopracciglia alzate, osservava Sheldon con sguardo speranzoso.

"Amy." Sheldon si girò meglio verso la ragazza e poggiò il libro sul tavolino di fronte a loro.
"Tu sai cosa sono io, vero?"

La neurobiologa sospirò. Sapeva benissimo cosa Sheldon avrebbe risposto, per questo alzò gli occhi al cielo ed annuì esasperata. "Sei un fisico teorico Sheldon. E forse sono a conoscenza della tua professione non perché ti frequento da quattro anni, ma perché la usi sempre come scusa per evitare qualsiasi tipo di contatto fisico con me." Il tono della ragazza si era alzato leggermente, e dopo una breve pausa cominciò ad imitarlo:
"Amy, io sono un fisico teorico, non posso distrarmi dal mio lavoro ed impegnare la mia mente in queste futili attività. Amy, io sono un fisico teorico, sai cosa vuol dire vero? Che non posso tenere per mano la mia ragazza senza che ci sia nessuno scambio di germi che poi mi attacchino il cervello e mi brucino i miei preziosissimi neuroni."

Sheldon guardava la sua ragazza con un'espressione stranita, mentre teneva la mano sul petto e scuoteva la testa.
"Amy Farrah Fowler, non ho mai detto cose del genere...non ne avevo bisogno. Era scontato!" continuò con nonchalance. 

La neurobiologa lanciò un'occhiata gelida al ragazzo e si alzò dal divano. 
Ancora una volta.
Dopo anni di fidanzamento con Sheldon poteva dire di essersi abituata alle strane risposte che il ragazzo dava ogni volta.
Ma il fisico teorico era un pozzo senza fondo, insaziabile. Si nutriva della pazienza delle persone, ed era specializzato nel prosciugarla tutta, fino all'ultima briciola.
"E' possibile che dobbiamo sempre finire per discutere per colpa tua?" La ragazza si fermò dritta davanti a lui, osservandolo con aria di rimprovero dall'alto.

"Ma se io ho ragione non è mica colpa mia!" replicò Sheldon stringendosi nelle spalle, quasi come la sua risposta fosse ovvia.

"Senti Sheldon..." la voce di Amy si abbassò di tono e lasciò trasparire ciò che in quel momento stava profando: infinita tristezza.
 "Io sono una neurobiologa, ma ciò non toglie che sia anche una ragazza. Ho bisogno di contatto fisico, di affetto. Ho imparato a conoscerti durante tutti questi anni, e ad ammirare anche le tue stranezze. Ma ti prego, non complicarmi le cose..mettiti nei miei panni."

Quante volte aveva parlato con Penny della relazione con Sheldon e soprattutto quante volte Penny le aveva detto di lasciarlo andare.
Nella vita non si può avere tutto.
Nella vita, niente è perfetto.
Fu proprio questo che spinse Amy a non mollare.
Se l'avesse fatto, si sarebbe arresa alla codardia e alla solitudine. Ma no, lei non poteva permetterselo.
Per anni era vissuta all'ombra di tutti ma da quando aveva conosciuto Sheldon, le cose erano cambiate.
Aveva imparato a voler bene e, per quanto le era sembrato, ad essere apprezzata per quello che realmente era.
Il suo ragazzo poteva anche essere una persona difficile, particolare. Ma lei l'aveva sempre considerato spettacolare.
Dopotutto la bellezza della vita è racchiusa in quegli aspetti bizzarri ed accattivanti attraverso i quali essa stessa si manifesta.
Amy ne era fermamente convinta.

Nonostante ciò rimaneva un solo, unico, microscopico problema.
Le era sinceramente, profondamente, perdutamente innamorata di Sheldon Lee Cooper, anche se esplicitamente non gliel'aveva mai confessato.
Aveva paura di "correre troppo" nonostante i loro quattro lunghi anni assieme. Temeva che Sheldon non provasse lo stesso o, peggio ancora, temeva che lui avrebbe potuto respingerla.
Ed ora si ritrovava lì, ferma, davanti al ragazzo che amava, da lui lato infuriata con lui, dall'altro rapita dal blu dei suoi occhi.
Un'altra volta bloccata dalle sue emozioni.
Possibile che Sheldon doveva provocarle sempre quell'effetto?

La neurobiologa si fece così coraggio e prese la borsa che aveva lasciato sull'appendiabiti. Non fece in tempo ad aprire la porta, che sentì la mano di Sheldon bloccarle un braccio.
"Amy... aspetta. Lo so...è strano che un fisico teorico si occupi del lato pratico...ma con te posso fare un'eccezione." La voce di Sheldon si era addolcita e aveva messo da parte il suo squillante ed irritante timbro che utilizzava per ribattere a qualsiasi tipo di affermazione.

A quelle parole, la neurobiologa trasalì e rimase immobile senza batter ciglio, godendosi ogni attimo di quel che stava accadendo. Sheldon fissava la ragazza ed Amy si sentì sciogliere sotto il suo sguardo. I suoi occhi azzurri lasciavano trasparire le sue emozioni, e per la prima volta in quattro anni sembravano parlare al posto della sua bocca. 
Amy capì che aveva dovuto sforzarsi davvero tanto per poter trovare la forza di pronuciare quelle singole parole.
Dopo qualche istante, il ragazzo proseguì.

"Lo sapevi che esiste il bacio alla francese, il bacio d'angelo e persino il bacio a sandwich! E chi lo sapeva!" Sheldon, presa per mano la ragazza la ricondusse sul divano.
Ed eccolo lì, il suo solito tono squillante e da saputello.
"Tu Amy sapevi niente della loro esistenza?" il fisico teorico sorrise ampiamente mentre tornava a risedersi al suo solito posto.

Intanto la neurobiologa ancora scossa da ciò che il ragazzo le aveva detto in precedenza, se ne stava diritta, la schiena contro la spalliera del divano e lo sguardo perso nel vuoto.

"Amy?!" con un movimento veloce, Sheldon prese posto giusto accanto a lei, poggiandole una mano su una spalla.
"Il libro che sto leggendo, tra l'altro, descrive il bacio alla francese in modo assurdo...come sarebbe a dire, citando il libro, "il bacio alla francese consiste nel poggiare le labbra dischiuse su quelle del partner e – sempre citando il libro, accarezzare dolcemente le due lingue, tramite lenti e gentili movimenti?"

Amy era pietrificata. Adesso osservava le labbra di Sheldon, come ipnotizzata dal suono che emettevano.
Entrambe le sue mani avvolgevano il tessuto dell propria gonna e lo stringevano, cercando di non cedere alla tentazione.
"Si..s-si Sheldon, so come..funziona." bisbigliò solo allora, divampando immediatamente e cercando di nascondere invano il suo rossore.

"Si..si anche io lo sapevo, figuriamoci." Sheldon replicò, alzando gli occhi al cielo e scuotendo la testa. "Ma il punto è che non sapevo quanto questo tipo di...manifestazione d'affetto – decisamente troppo invadente, potesse essere così interessante e disgustosa allo stesso tempo!"

Amy deglutì quando udì la parola interessante, ignorando le altre parole del ragazzo.
"Beh Sheldon...forse potrei...mostrarti come si fa. Intendo..." La ragazza avvicinò le labbra al suo orecchio e sussurrò con una punta di malizia "dal punto di vista pratico."

A sentire quelle parole, Sheldon provò una strana sensazione, come un sottile e penetrante brivido che pian piano gli percorreva la schiena e si insinuava in ogni fibra del suo corpo.

"Dottoressa Amy Farrah Fowler, accetto la sua proposta ma solamente per scopi informativi." disse tutto d'un fiato.

"Solo per quello?" sussurrò Amy di nuovo con quel tono, una volta che vide la reazione che aveva provocato in Sheldon.

Il ragazzo si morse il labbro cercando di non proferir parola, ma fu sempre quella strana sensazione a farlo parlare.
"Beh anche perchè...e' strano ma...quando i livelli di ossitocina, dopamina e adrenalina rilasciati dal cervello aumentano, ti trovi costretto a dover fare una cosa del genere." 

Amy per poco non cadde ancora una volta dal divano: Sheldon le aveva appena descritto cosa succedeva al cervello umano quando si era innamorati.
La neurobiologa si sentì mancare il respiro e per poco non pensò che il suo cuore potesse uscirle dal petto, tanto stava battendo forte. Cercò di dire qualcosa, ma quello che le uscì di bocca fu un suono strozzato.
Adesso anche Sheldon sosteneva il suo sguardo e schiudeva le labbra, tanto sorpreso quanto la sua ragazza per quello che aveva confessato.
Sheldon la amava?

"A-Amy tu stai tremando... ti senti bene?" la voce di Sheldon era dolce, e dal suo tono sembrava realmente preoccupato per lei.
Amy scosse lentamente la testa, cercando di deglutire."Tu mi ami, Sheldon?" chiese, con quel poco di voce che le rimaneva.

"Io suppongo di sì. O meglio, il mio cervello lo suppone. Quando sto accanto a te mi sento felice. Quando ti guardo...-" Il ragazzo alzò solo allora lo sguardo verso il viso della ragazza ma non riuscì a guardarla negli occhi tanto a lungo, sentendosi stranamente imbarazzato.

"-Quando ti guardo provo una sensazione strana...ma positiva. Ancora più positiva di quella che provo quando faccio una nuova scoperta in campo fisico. Tu...lo sai che sono poche le cose che amo. Amo la fisica, i fumetti, i koala e... amo anche te."

Amy sentì gli occhi inumidirsi. Sheldon non aveva le mai detto niente del genere e questo la lasciò spiazzata. Allungò timidamente una mano verso quella del ragazzo, stringendogliela delicatamente.
"L'hai detto." sussurrò allora, accennando un flebile sorriso.
"Ti..ti amo anch'io, Sheldon."
E le bastò questo, le bastarono queste poche parole per convincerla ulteriormente a restare.

Il fisico teorico rimase a fissarla per qualche altro secondo prima di rispondere.
"Okay, scusami ma...ora che ci siamo detti che ci amiamo, possiamo ancora sperimentare il bacio–"

Non fece in tempo a finire la frase che Amy si era già avvicinata al suo viso e le sue labbra avevano cominciato a sfiorare quelle dell'altro.
Restarono per qualche istante fermi in quella posizione, a guardarsi negli occhi.
Potevano sentire il tocco delicato delle labbra di entrambi che entravano quasi impercettibilmente in contatto.
Amy allungò con infinita lentezza una mano sulla spalla del ragazzo, quasi avesse paura di farlo male, di infastidirlo e di allontanarlo. Ma quando si accorse che non si era opposto, si decidette a far aderire perfettamente le labbra  alle sue.
A quel gesto, Sheldon tremò appena, avendo paura di abbandonarsi alle sensazioni nuove che stava provando e alle quali non era assolutamente abituato.
Allungò una mano verso la ragazza e la poggiò in modo impacciato sul fianco della ragazza, cercando sostegno, quasi come fosse potuto cadere da un momento all'altro.

Amy non se lo sarebbe mai aspettato ma fu lui a schiudere le labbra e a sfiorare quelle della ragazza con la sua lingua, quanto bastava per inumidirle appena.
Il suo tocco era gentile e delicato, e bastò a mandare la ragazza in estasi.
La lingua di Amy timidamente sfiorò quella di Sheldon, abbandonandosi al suo tocco solo dopo pochi istanti. 
Durò poco, ma fu intenso per entrambi.

Sheldon fu il primo a staccarsi, e rimase ad osservare la sua ragazza con uno sguardo diverso dal solito.
Sotto quegli occhi azzurri che dall'alto la guardavano come se fosse la cosa più preziosa al mondo, Amy si sentì viva.

Il suo ragazzo le aveva detto che l'amava e l'aveva baciata, non importava quanto tempo fosse passato dal loro primo incontro.

"È..è stato bello." mormorò Amy guardandolo negli occhi.

Sheldon annuì, e dopo qualche istante sussurrò.
"Bene..non metto in discussione che questo esperimento è andato a buon fine. Volevo chiederti se..-"
La voce del ragazzo era grave e ridotta ad un filo quasi impercettibile.
Amy restò a guardarlo, la gola secca ed il cuore che ad ogni parola sembrava battere man mano più forte.

"-se è possibile prender nota e rifarlo, una volta futura." 

Amy non ebbe la forza di parlare. Annuì un paio di volte senza battere ciglio. Tutto questo sembrava surreale.

Era bastato poco. 
Delle parole, un unico gesto.
E i due si erano innamorati da capo, come la prima volta.

Una questione che andava oltre semplici calcoli matematici o teoremi fisici.
Una questione non quantificabile nè misurabile.
Una questione chiamata amore.

_________________________


Salve a tutti! Sono Elisabetta, ma chiamatemi pure Ella.
Questo è il mio primo tentativo nel scrivere una raccolta di fanfiction ispirate agli Shamy.
Ammetto che ho molta paura; è una coppia particolare, entrambi i personaggi sono difficili da rendere.
 È stata un'impresa cercare di non renderli troppo OOC, spero di esserci riuscita!
Ad ogni modo, spero che la mia one shot vi piaccia, ne arriveranno altre in futuro!
È stato complicato scrivere questa prima e semplice one shot, ma l'ho fatto con piacere.
Un bacione a tutti e alla prossima!
-Ella.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Big Bang Theory / Vai alla pagina dell'autore: taleasoldastime