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Autore: serafina A    02/03/2017    0 recensioni
Un orribile esperienza segna per sempre Tara. Un dottore le da una notizia che subito Tara non accoglie, ma che poi la renderà felice. Nel frattempo deve affrontare il lungo viaggio insieme all'assistente sociale Jessica, per raggiungere la nuova famiglia. Tara non è contenta del cambiamento, e quando incontrerà il ragazzo dei suoi sogni nella nuova famiglia, vivere sotto al suo stesso tetto, le giornate e i pensieri di Tara ritornano sereni, e in poco tempo dimenticherà tutta la disavventura che l'aveva abbattuta.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Delle dottoresse stavano preparando Tara. La sala parto era piena di medici, attrezzi e macchinari vari. Ness era stato vestito con camice e cuffietta, era buffo vederlo vestito così, a Tara venne da ridere, ma il dolore era troppo intenso che smise subito: << concentrati a posto di ridermi a dosso, per il modo in cui mi hanno conciato. >> mormorò Ness mettendosi al suo fianco e gli prese la mano stringendola. << sei bellissimo anche così. >> << e colpa dell’epidurale, che ti sta sballando e ora dici cose senza senso. >> sorrise divertito: << sono cose che penso amore mio. >> Tara lo guardò. Gli occhi di Ness lacrimavano per la felicita, e forse anche per la tensione. << desideravo che fossi tu il padre di Stella, mentre ora mi trovo a sperare che Stella non somigli a quel uomo. >> le lacrime scesero anche dagli occhi di Tara: << assomiglierà a Te, ne sono sicuro. >> la rassicurò, dandole un ultimo bacio, prima che l’ostetrico si accomodasse su uno sgabello in mezzo alle gambe di Tara, pronto per far nascere la bambina: << sei pronta Tara. >> un’infermiera le accarezzò la fronte, e Tara strinse di più la mano di Ness: << fatela uscire! >> le rispose Tara esausta per i forti dolori. L’infermiera le sorrise: << alla prossima contrazione cerca di spingere più forte che puoi, verso il basso.>> le spiegò l’ostetrico: C’è l’avrebbe messa tutta per far nascere la sua bambina, dolore o senza dolore, Tara non vedeva l’ora di vederla. A una contrazione Tara spinse con tutte le forze, come le era stato spiegato. << se continuo a spingere mi uscirà la popò! >> si lamentò, sentendo al suo fianco Ness ridere: << Tranquilla non uscirà niente. >>. Tara spingeva e spingeva, affaticata, mentre Ness le sussurrava all’orecchio parole dolci. Dopo diversi minuti, infiniti Stella venne alla luce tutta rossa in faccia e urlando. Ness ebbe l'onore di tagliare il cordone ombelicale: << la nostra urlatrice. >> Commentò Ness, prendendola in braccio e facendola vedere a Tara. Stella era avvolta in un morbido asciugamano e ancora sporca. Ness gliela passò, appoggiandola in grembo. Stella smise di piangere per pochi istanti, mentre era in braccio a Tara, Stella la guardava con due occhi così belli, che solo Dio avrebbe potuto creali, le sue minuscole labbra rosa si erano imbronciate e aveva agitato i piccoli pugni. Quando le dita corte e paffute si erano chiuse intorno a una delle sue dita, il contatto con la sua pelle umida la commosse, e lasciò che le lacrime le scesero lungo il viso. Il dolore era tutto sparito alla vista di così tanta tenerezza della sua piccola. << E brutta quanto te visto? >> la prese in giro Ness, mentre accarezzava una piccola manina. L’infermiera fece allattare Stella, spiegando così a Tara come si faceva, poi l’infermiera si prese Stella per lavarla e fare tutti i controlli. Tara nel frattempo era stata accompagnata nella sua camera, dove cerano ancora i genitori adottivi ad aspettarla. << sta bene? >> chiese subito Annasara, avvicinandosi a Tara: << sta benissimo. >> le rispose. << strillava come una pazza. >> confessò Ness: << come è stato assistere ad un parto? >> le domandò Patrick al figlio adottivo: << diciamo che non voglio ripetere l’esperienza. >> rispose convinto, facendo ridere l’uomo. Osservarono tutti Tara che esausta aveva chiuso gli occhi per riposare. Aveva perso tutte le forze, ma le avrebbe riprese quando le infermiere le avrebbero riportato Stella: << tesoro laschiamola riposare. >> Patrick prese sottobraccio la moglie, e la spinse fuori dalla camera, lasciando i due giovani da soli. Tara si era accorta di essersi addormentata quando delle grida di un neonato l’avevano svegliata. Voltandosi nella direzione di Ness, trovò il ragazzo con il braccio Stella: << ora inizia avere fame. >> il ragazzo si alzò dalla poltrona per passargli la neonata Tara si sollevò, e prese la figlia che chiedeva la tetta. Ness la guardava mentre allattava: << ora che è pulita e bella. >> << lei è bellissima. >> disse accarezzando il morbido e perfetto visino di sua figlia. In una settimana Stella era pronta per essere portata a casa. Ma prima bisognava compilare tutti i documenti. Allo sportello i genitori adottivi stavano per firmare tutti i documenti, Ness li fermò: << Se firmassi io quei documenti, ci sarebbe qualcosa incontrario. >> domandò Ness a Tara. Quella proposta l’asciò sorpresa Tara, i due genitori lo osservarono stupiti: << Ness, e un grande impegno. >> intervenne Patrick << Non voglio che ti senti obbligato, solo perché Stella non ha un padre. >> si aggiunse Tara, mentre teneva in braccio la bambina che dormiva tranquilla. << Non mi sento obbligato, e una cosa che desidero fare.>> << Stella ha bisogno di un vero padre. Questo non è un gioco. >> intervenne anche Annasara. Osservarono Ness guardare il piccolo fagottino tra le braccia di Tara: << non ve lo avevamo mai detto. Io e Tara ci amiamo e stiamo insieme da diversi mesi. >> spiegò Ness, Tara si sentì spaventata osservando i due adulti guardarli pietrificati. << lo sapete che siete cugini? >> parlò Patrick rompendo il silenzio: << si c’è lo ha detto Anna, e questo a creato un po’ di disagi a Tara. >> Ness le sorrise, mentre Tara ricordava le discussioni: << e quale è il problema allora…>> rise Annasara: << mi devi cinquanta euro mio caro. >> disse la donna rivolgendosi al marito. << Anna aveva sempre sospettato che tra voi due c’era qualcosa. Io ero sempre via, e non mi sono mai accorto del vostro rapporto. Ma sono molto felice per voi, e per Tara che sembra aver superato il brutto accaduto. >> << già è questo quello che conta. >> disse entusiasta Annasara. << davvero non vi interessano i legami di sangue che ho con Ness? >> chiese Tara: << solo noi lo sapremo che siete cugini. E nessun’altro lo verrà a sapere.>> Annasara le fece l’occhiolino. Tara si rilassò. Si aspettava che i due genitori non accettassero il suo rapporto con Ness, ma omai il peggio era passato. Si abbracciarono tutti insieme, e Ness firmò tutti i documenti. Ness ora era ufficialmente il padre di Stella. Il sogno impossibile di Tara, quello che Ness fosse il padre della bambina, in qualche modo si era realizzato. Dando la prova che niente era impossibile al mondo. Tara non si sentiva più sola. Doveva lasciarsi alle spalle la vecchia vita e accogliere quella nuova.
   
 
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